L’attenzione mediatica si è spostata sugli eventi diffusi fra le strade di Milano e i suoi distretti. Sono ormai 1.000 “happening”, ma manca un filo conduttore ad unirli o una selezione qualitativa. Il vero rischio è che così si indebolisca la manifestazione all’interno della fiera, vero motore economico per il settore. I produttori manifestano già preoccupazione: “Ogni passo indietro o titubanza lascia spazio ai nostri competitor. Gli stranieri da anni minacciano di farci concorrenza sulla fiera del mobile, non possiamo cedere il nostro ruolo”
Secondo gli imprenditori del settore il 2023 segnerà uno stop dopo l’impetuosa crescita degli anni caratterizzati dalle tre grandi crisi. Cresce nelle holding la voglia di quotarsi. In un settore dominato dalle pmi, le imprese venete sembrano dimostrarsi più dinamiche (e redditizie) dei grandi marchi brianzoli. Ad eccezione di Minotti
Al Salone del Mobile 2023, la padovana Lago ha portato la sua prima collezione di lampade, con un design che guarda ai mercati internazionali. Spazio poi alla sostenibilità, tradotta nello stand ‘Good House’, struttura pluriennale e totalmente riciclabile che riduce dell’87% delle emissioni di Gas Serra. Mentre la monzese Zanotta ha celebrato i cinquant’anni dell’appendiabiti ‘Sciangai’ e ha presentato la riedizione della poltrona ‘Galeotta’
C'è un motivo per cui pochi venditori ottengono risultati straordinari e molti venditori ottengono risultati mediocri. Il fatto che la vendita, soprattutto quella ad alto valore ed elevata complessità, è in larga parte controintuitiva.
Tutti i più rinomati framework e modelli di vendita nel c...
Dropcity è un nuovo centro cittadino per l’Architettura e il Design. La sua casa milanese sono i tunnel dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale lungo via Sammartini. Il suo obiettivo è di istituire un luogo di aggregazione e di dibattito sull’Architettura, il Design e la città contemporanea. Nel periodo della Design Week 2023 un’anticipazione di quel che sarà realtà, nel suo assetto definitivo, nel 2024
L’aumento di lavoratori giovani e donne era uno degli obiettivi principali per la modernizzazione del mercato del lavoro italiano. Il Pnrr, Piano nazionale di ripartenza e resilienza prevedeva come clausola di condizionalità che le imprese aggiudicatarie dei bandi per la realizzazione di opere e ...
Nella serata di venerdì del Vicenza Città Impresa il presidente Cei è intervenuto all’evento “Produrre valore guardando agli ultimi”. Fra i grandi temi della discussione spazio ai giovani e alle difficoltà nel mondo del lavoro. Per Zuppi “lavoratori più felici producono più utili” e le Grandi dimissioni sono dovute “alla ricerca di sicurezze e di una vita più piena”. E a chi dice che dell’azienda bolognese l’Arcidiocesi dovrebbe avere solo una minoranza, risponde: “Nella vita bisogna prendersi dei rischi, con il guadagno facciamo assistenza”
Gli italiani, come tutti sappiamo, sono apprezzati in tutto il mondo per la loro creatività, per il loro design unico. Siamo invidiati per questa nostra flessibilità ad affrontare e risolvere con brillantezza le situazioni più diverse. Molto spesso riusciamo a fare delle vere innovazioni, non sol...
Ripensare i modelli di sviluppo in una logica sostenibile è diventato un dovere collettivo che riguarda gli individui, le aziende e la finanza. In questo contesto, in rapida evoluzione e trasformazione, il sistema economico-finanziario è chiamato a fornire il proprio contributo nella costruzione di un percorso indirizzato verso la sostenibilità, a partire dalla condivisione di obiettivi, valori e criteri comuni. Melone (Intesa Sanpaolo): “Possedere i fattori Esg vuol dire competere nei grandi mercati”
Negli ultimi vent’anni l’Italia ha investito nel suo sistema autostradale il 50% in meno rispetto a Francia e Germania. Certo, il nostro Paese ha dei limiti fisici strutturali nella costruzione di strade, ma è pur vero che gli investimenti sono necessari per lo sviluppo delle imprese che operano con la logistica. A discutere del tema sul palco del Festival Città Impresa: Zeno D'Agostino, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Monica Scarpa, ad di Gruppo Save e Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l’Italia
Si temeva il peggio, ma le imprese sono cresciute nonostante tutto. Su questo concordano Feltrin di Federlegno Arredo, Tamborini di Sistema Moda Italia, Ricuperati di Confindustria Bergamo, Visentin di Federmeccanica. Le sfide per il futuro secondo Ricuperati. Il ruolo delle banche per Balbo (Intesa Sanpaolo). E la posizione di Visentin: “Abbiamo bisogno di big players per contare qualcosa in Europa. Portiamo da noi un colosso cinese”
Dopo la crisi energetica dello scorso anno, secondo l’ad di Snam Stefano Venier c’è maggiore serenità nel 2023 “per aver risparmiato in inverno, arrivando ad oggi con circa 9 mld di metri cubi di gas stoccato”. Sulla transizione, Venier sottolinea che “non sarà lineare, ma si alterneranno piccole crisi e successive riprese. Il passaggio alle rinnovabili va sostenuto da politiche perché ad oggi non comporta vantaggi economici o produttivi sul gas”. Mentre sul possibile ruolo dell’Italia come hub energetico, “ritengo piuttosto che potrà essere un gate d’accesso verso l’Europa di gas e, in futuro, di idrogeno prodotti nel Mediterraneo”
La globalizzazione è una realtà imprescindibile per le nostre aziende. Non ha dubbi Giovanni Costa, professore emerito di Strategia d'impresa e Organizzazione aziendale all’Università di Padova e editorialista del Corriere del Veneto. “Attraverso la multilocalizzazione le aziende hanno maggiore adattabilità ai cambiamenti, ma i limiti di questo approccio sono legati alle dimensioni delle imprese. In Italia possiamo migliorare nel concetto, ripreso anche da Ghemawat, della diversità nella composizione del top management team”
Il lancio ufficiale del libro di Pankaj Ghemawat si terrà a sabato 15 aprile dalle 18:00 alle 19:15 presso Palazzo Gualdo a Vicenza, durante il Festival promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della Sera e il Corriere del Veneto. All’evento di presentazione “Come affrontare i mercati nell’era delle nuove guerre commerciali”, oltre all’autore, interverranno Danilo Taino, inviato speciale del Corriere della Sera, Gianni Mion, presidente del Fondo Orlando, e Stefano Micelli, docente di Economia alla Ca’ Foscari di Venezia
La situazione di partenza non è delle più rosee: l’Italia è al 14esimo a livello UE nella classifica dell’EIGE – Istituto per l’uguaglianza di genere, anche se con l’accesso ai fondi PNRR il nostro Paese ha assunto l’impegno di scalare questa classifica di almeno 5 posizioni entro il ...
“La globalizzazione non è finita, ma nemmeno aumenterà, perché i mercati si vanno riorganizzando in blocchi più affini”. Lo scrive il consigliere strategico di Tata Motors, Pankaj Ghemawat, nel libro in uscita in italiano per Post Editori “La globalizzazione flessibile”. Lo dicono anche Nalini di Carel, Stevanato e Zuppichin di Piovan. I punti fermi di Ghemawat per affrontare una fase di "antiglobalizzazione". I cici e gli anticicli del fenomeno. La sconvenienza del ritirarsi nella dimensione locale
Sono anni che i discorsi sulla globalizzazione hanno assunto toni pessimistici, per una serie di giustificati motivi. Ma infondo è sempre stato normale oscillare fra la tendenza all’internazionalizzazione e il rivolgersi al mercato interno. La multinazionale famosa in tutto il mondo per la sua bevanda è un caso da non prendere a modello: negli anni gli è costato molto cambiare idea fra essere “global” o “local”. Pubblichiamo un estratto dall’Introduzione del libro “La globalizzazione flessibile”, in uscita per Post Editori, di Pankaj Ghemawat
Le donne impiegate in agricoltura sono 823 mila, secondo il più recente censimento Istat, cioè pari al 30% circa del totale delle persone occupate nel settore.
Se è vero che le donne in agricoltura sono sempre state parte attiva, è altrettanto vero che è nei ruoli apicali che la loro presenz...
Le batterie, le pile o anche le celle sappiamo che sono fonti di energia a corrente continua che poi si esauriscono una volta utilizzate. La loro conformazione è tale che queste non possono essere ricaricate e riutilizzate ancora per lo stesso servizio. In altre parole, una volta utilizzate le batt...
Le rinomate bollicine lombarde hanno affrontato un 2022 con alcune nubi, in cui dopo i primi mesi di crescita delle vendite (picco a febbraio con +57,8%), c’è stata un’inversione di rotta (arrivando ai -20,4% di agosto). Mentre il prezzo medio passa da 21,5 euro a 23, con effetto positivo sui fatturati. L’export è stato in crescita (+11,3%), anche se il mercato di riferimento rimane nazionale. La cantina Ricci Curbastro: “Per la prima volta abbiamo deciso di non partecipare al ProWein per concentrarci sul Vinitaly, più vicino al nostro target commerciale”
Il marchio delle bollicine trentine è prodotto da 64 case spumantistiche in più di 1.150 ettari (l’11% della superficie vitata della regione) con vitigni anche a 800 metri d’altezza che richiedono quasi integralmente lavorazioni manuali. Anche se l’export è in crescita, circa il 15% sul fatturato totale, attualmente il mercato principale rimane quello domestico. Malfer (cantine Revì): “Esportare è una grande opportunità, ma la conoscenza del metodo classico Made in Italy ha bisogno di un processo culturale che porterà risultati solo con il tempo”
Oltre quattromila le cantine che saranno presenti nei padiglioni di Veronafiere. Più di mille i top buyer, che vedono la presenza di Usa e Cina. Anche se i numeri registrati risultano importanti, alcuni produttori contestano il format e lo considerano superato. “Le fiere avevano una funzione essenziale anni fa. Oggi chiudiamo contratti con clienti via e-mail, Skype o Zoom. Non ha senso spendere così tanti soldi per uno stand di pochi metri quadrati”, dicono. Mentre altri: “Il Vinitaly è ancora una fiera strategica per il vino italiano. Ma attenzione al Vinexpo di Parigi”
C’era un tempo in cui si diceva che saremmo stati migliori. Che quando la tempesta perfetta sarebbe passata, ci saremmo riscoperti più uniti, più umili, più umani. Nulla di tutto questo è accaduto. Siamo più stanchi, più frustrati, più irascibili. Al Covid-19 è seguita la guerra in Ucraina...
Il Lambrusco non era mai stato preso troppo sul serio e, seppur noto e venduto in Italia e all’estero, non godeva di quell'identità enologica che oggi i produttori e i giovani del settore gli hanno costruito intorno. Alessandro Medici: “È necessario studiare una seria strategia di internazionalizzazione. Il tipo di vino che offriamo è contemporaneo, potremmo vendere molto di più. Cambiamo la narrazione”
Con 7,9 mld di fatturato, lo scorso anno le esportazioni di vino italiano sono cresciute del 9,8% sul 2021, nonostante una leggera flessione nei volumi (22 mln di ettolitri, -0,6%). Pantini (direttore Wine Monitor Nomisma): “Tra i vini sono cresciuti gli spumanti, in calo i rossi per effetto della ripresa dei consumi fuori casa e del calo di vendite nelle gdo”. Tra i mercati, “bene la Francia trainata dal Prosecco, mentre il rallentamento in Germania non preoccupa”. Nel lungo periodo “i consumatori richiedono vini con gradazione più bassa”
Ormai le telecamere di sorveglianza sono un po’ dappertutto: nei negozi, nelle banche, nelle strade della città. Sono generalmente poste in alto in modo da non essere facilmente accessibili e quindi manomesse. Una delle cose più importanti è che queste telecamere siano sempre funzionanti, altri...
L’essere piccole e medie ha paradossalmente favorito le imprese Champions negli anni delle crisi multiple, tanto che possiamo parlare di “biennio d’oro”. Ma l’obiettivo per loro rimane una crescita perseguita in maniera tanto ossessiva quanto pragmatica. Le nuove sfide? Consolidarsi e managerializzarsi
I dati dell'edizione 2023 della ricerca evidenziano come l'Emilia sia ormai da anni in testa alla classifica anche nel confronto con Lombardia e Veneto, non solo in termini di numero di imprese presenti, ma soprattutto per quanto riguarda il fatturato medio e il tasso di crescita. I fattori vincenti? Una cultura d'impresa orientata alla crescita, concertata a livello territoriale con le istituzioni e le università politiche per sviluppare progetti di territorio. Ma i dati 2022 dell’export segnalano un recupero delle altre due regioni del nuovo triangolo industriale
Le Champions spesso sono aziende che presidiano nicchie di mercato, dove portano efficienza di processo e innovazione di prodotto. Così, se la meccanica rappresenta quasi il 24% del totale, fra le imprese con migliore marginalità media, all’interno delle 1.000, ci sono anche Phoenix (ebitda medio fra il ‘19 e il ‘21 che supera il 57%), che fa integratori alimentari, Rainbow, che produce cartoni e commedie cinematografiche (con ebitda medio nei tre anni del 44,3%), o la Cereria Terenzi Evelino che fa candele (42%), per arrivare al Bottonificio Bap (38%)
L’indagine ItalyPost sui bilanci delle migliori aziende italiane sarà presentata a Palazzo Mezzanotte, nell’evento “L’Italia genera futuro”, organizzato da L’Economia del Corriere. Con loro Guido Barilla e il ministro Giorgetti. Nonostante le crisi, le anticipazioni sui bilanci ‘22 rivelano per le Champions un +21,9% medio per il fatturato, un +2,5% per l’utile e un +5% per l’ebitda (in valore assoluto). E nel ‘23 tornerà a correre anche la redditività
L’azienda veneta, nata nel 1986 dalla famiglia Vidal, ha chiuso il ‘22 con ricavi a 37 mln (+18%). Due le direzioni in cui si sta impegnando oggi: formazione e sostenibilità. La prima con un corso in partnership con Unipd. La seconda attraverso lo sviluppo di prodotti più eco-compatibili e il reperimento di materie prime a livello locale. Sarà presto disponibile anche una nuova sede, l’Isola dei Profumi, a basso impatto ambientale. Forte è il legame con il territorio veneziano, come dimostra l’acquisizione della libreria storica di San Marco
Per la cosmetica italiana il 2022 è stato un anno di crescita sostenuta dalle esportazioni e dal mercato interno. Positano: “L’aumento medio dei prezzi nel settore è stato limitato al 4% rispetto al +8% calcolato dall’Istat per tutti i settori. Lo scorso anno sono stati trainanti la profumeria, il make-up e i prodotti per la cura della pelle”. E l’ipotesi di riduzione dell’Iva “è una battaglia che conduciamo da tempo. Il cosmetico è diventato da tempo un bene irrinunciabile, è un segnale che riceviamo dal mercato”
Trattare la superficie di oggetti piccoli come viti, dadi, coperchietti per effettuare ad esempio un trattamento di zincatura o di verniciatura, è tutt’altro che un problema semplice: si deve evitare da una parte che alcuni oggetti, necessariamente messi in cesti per il trattamento, non vengano i...
“Non per essere i migliori al mondo, ma i migliori per il mondo” ama ripetere il presidente Davide Bollati. E l’impegno è trasversale: dal packaging alla logistica carbon neutral, passando per la produzione alimentata a energia rinnovabile, fino alla tutela della biodiversità. Su questi (e altri) fronti è attivo il Gruppo parmense: “È questa la strada per la sostenibilità. A differenza di chi ancora ne discute, noi ci interroghiamo solo per scegliere come proseguire al meglio il viaggio”
La kermesse di riferimento per l’industria della cosmetica è un asset strategico per BolognaFiere, tanto da rappresentarne il 15% del fatturato totale. Significativo il numero della partecipazione delle aziende in fiera che si attesta a livelli pre-pandemici e supera quelli della scorsa edizione (+11%). E gli espositori provengono da 64 paesi, compresi Cina e Taiwan, da cui fino a pochi mesi fa non si poteva arrivare causa restrizioni Covid
È il salone al centro del progetto di Cosmoprof per la convergenza tra l’industria cosmetica e tutto quello che le gravita attorno: dal packaging alle materie prime fino ai macchinari nel processo di produzione. Dopo il buon risultato del 2022, Cosmopack torna con un’area espositiva ampliata del 7,5% con aziende da 30 Paesi al mondo. Zannini, dg di BolognaFiere: “Per l’edizione 2024 prevediamo un’ulteriore crescita”
Il Salone resta una potente macchina comunicativa, ma gli affari ormai si chiudono anche altrove (l’hanno insegnato gli anni di pandemia). Così alcune aziende puntano sugli showroom e si risparmiano i costi della partecipazione. Non si tratta di una vera e propria ondata di defezioni, ma a sfilarsi sono aziende storiche come Giorgetti o Calligaris. Intanto la superficie espositiva cala da 205 mila mq a 170 mila. La presidente Porro: “Così l’esperienza diventa più fruibile. Si arricchiscono anche i contenuti”
L’iniziativa si terrà in concomitanza con il Salone e avrà come tema il "Laboratorio futuro". Focus sulla progettazione sostenibile, l'innovazione nei materiali, la rigenerazione urbana e l'intelligenza artificiale. Protagonisti della manifestazione saranno i "distretti del design" come il Brera Design District, il Distretto Tortona, il Milano Durini Design e l'Isola Design District. L’assessora Cappello: “Milano si conferma capitale del design. Anche questa edizione sarà imperdibile”
Dopo l'aumento del valore della produzione del ‘21 (+25,2%), FederlegnoArredo registra anche nel ‘22 una crescita in tutti i comparti della filiera. Ma rallentano le performance nel corso dell’anno: dal +24,5% del primo trimestre al +22,5% del secondo, fino al +17,7% nei primi 9 mesi. Dati influenzati anche dall'inflazione e in parte dagli incentivi statali edilizi. Intanto arriva anche la proroga del bonus mobili per il ‘23 con la soglia massima di spesa che aumenta a 8 mila euro
In vista del Salone del Mobile, gli alberghi vicini alla fiera di Rho sono quasi tutti prenotati e i prezzi sono elevatissimi. Gli alberghi di Brera offrono camere dai 4 mila ai 12 mila euro per i 5 giorni della kermesse. Si prevede un aumento di presenze negli alberghi del 5-7% rispetto al 2022. Appartamenti disponibili a prezzi più variabili, ma in zona fiera schizzano alle stelle. I biglietti dei treni dalle principali città italiane verso Milano risultano ancora disponibili e a buoni prezzi
L’evento Maps for future “Multicultural workplace, quando la diversità allena al cambiamento”, proposto lo scorso 27 febbraio, ha beneficiato di punti di vista molto diversi sul tema complesso dell'interculturalità nel mondo delle imprese e suggerisce qualche considerazione.
L'elemento pr...
Nel corso della conferenza dell’8 febbraio, che ha anticipato l'inizio dello Slow Wine Fair, il 26 febbraio, si è parlato degli effetti del riscaldamento globale sulle viti. Di fronte a “chiome sempre più deboli, incapaci di accumulare sostanze di riserva nel tronco, a detrimento della sua fertilità complessiva”, spiega Broggio, consulente di viticoltura sostenibile, possono essere adottate varie pratiche. Dal preferire colture tardive, sistemi di allevamento che favoriscano la dispersione di calore come la pergola o anche nutrire il suolo con materiale organico
Un po’ il calo dei consumi, un po’ l’abitudine al prodotto, un po’ i competitor stranieri e – in parte – gli aumenti dei prezzi. Questi gli elementi che possono spiegare un calo attorno al 15% delle vendite di Prosecco in Germania e Regno Unito. Ma i numeri generali mostrano una tenuta, seppure l’anno sia stato complicato. Continuano le difficoltà col vetro, così molte aziende hanno ridotto la produzione per concentrarsi sulla fascia alta, che garantisce più margine
La carenza di materia prima per le bottiglie, oltre all’aumento dei costi e alla sua insostenibilità ambientale, pesano sul comparto. E allora altri materiali potrebbero essere non solo un’alternativa ma un’opportunità. Il Pet, in particolare, “si crea con una temperatura molto più bassa, pesa meno ed è iper-resistente”. Frena il “problema culturale, di abitudine al vetro e allo stappo”, ma “si potrebbe iniziare, gradualmente, dai vini generici”
Nel 2022 in Italia si contavano 78 vini Docg, 341 Doc e più di un centinaio di Igt. Un numero abnorme che si deve anche al fatto che "quelli denominati in media spuntano un prezzo doppio rispetto a quelli generici". Grandi, professore all'Università di Parma e autore del libro Denominazione di origine inventata: “Sono state usate inventando radicamenti al territorio per difendere produzioni che non avevano alcun motivo per essere difese, se non l’interesse dei produttori, l’orgoglio locale, la bandierina politica”
Con le precipitazioni scese del 40%, la scarsità d'acqua si avverte già ben prima dell'estate. E minaccia in primis l'agricoltura, ma poi anche le industrie idrovore e le famiglie. Dato che "non possiamo creare acqua che non esiste", come dice il Presidente di Viacqua, Castaman, "l'unico modo è riutilizzarla". L'ipotesi di "industrializzare l’utilizzo delle acque reflue dei depuratori". Gli investimenti del Pnrr. Ma anche la campagna di sensibilizzazione per i cittadini
Per il vicedirettore di Coldiretti Veneto, anche il 2023 sarà un anno difficile per l’agricoltura a causa del deficit idrico che si prevede in tutto il bacino padano. Per le imprese, “i sistemi irrigui e di monitoraggio sono indispensabili, ma servono investimenti che le aziende hanno difficoltà a realizzare”. Gli agricoltori puntano sulle rese dei “cereali autunno-vernini e dei girasoli al posto del mais”. E nei territori “si attendono gli invasi che trattengano l’acqua in vista dei periodi siccitosi”
La siccità rimane un problema serio, specie negli ultimi inverni si è assistito a una drastica diminuzione delle precipitazioni in montagna ma non solo. Il lago di Garda non fa eccezione, ma quella registrata a inizio 2023 è forse una carenza di acqua mai vista negli ultimi decenni. Gavazzoni: “Dovremo abituarci a ragionare, coordinare e pianificare le future scelte sempre più come ‘bacino idrografico’, ovvero in modo globale”
Quante, troppe volte abbiamo avuto notizie sui giornali di incidenti gravi, addirittura mortali, dovuti al ribaltamento improvviso di cancelli scorrevoli che sono presenti in ville o anche in aziende! Talvolta accade per il cedimento delle rotelle di sostegno che scorrono su una rotaia posta a terra...
Dopo un 2022 in cui la produzione idroelettrica italiana è calata del 37,7%, nel mese di gennaio il rendimento è già al di sotto dei livelli dello scorso anno. Taglioli (Assoidroelettrica): “La sospensione di alcune centrali più sofferenti è già un fatto concreto. Nel 2023 si potrebbe anche produrre il 50% in meno di energia. Gli impianti sono efficienti, a mancare è la risorsa idrica”
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