L’azienda toscana, creata nel 1986 da Mauro Guerrini e specializzata in articoli in pelle, borse e valigie prodotti in conto terzi per i brand del lusso, è oggi guidata dal figlio Alessandro. Che nel ‘21 ha rifiutato l’interessamento di alcuni fondi e anzi ha rilevato le quote del fratello. “Non era il momento giusto”, spiega l’ad. Tra i primi passi compiuti, un piano per dotare l’azienda di un top management e “garantire la continuità a prescindere dalla mia presenza” e l’introduzione della stampa 3D per creare i cartamodelli delle borse sulla base dei disegni dello stilista, “un progetto che svilupperemo ancora nel ‘24”
Oggi l’azienda del packaging di Bologna conta 2.000 dipendenti e guarda ai 500 mln di fatturato. Una crescita “che combina lo sviluppo interno con la volontà di cogliere le opportunità di mercato”, spiegano gli ad Valentina ed Enrico Aureli. All’interno della stessa packaging valley, ma anche all’estero: “Abbiamo perseguito l’obiettivo di avere un plant in ogni paese manifatturiero rilevante. Oggi sono 10 in tutto”. D’altra parte “il nostro mercato è il mondo”. Sulla carenza di risorse umane: “Tema fondamentale, serve uno sforzo corale di tutta la meccanica strumentale per diventare attrattiva”
Il presidente della modenese Annovi Reverberi, che produce pompe per il B2B e idropulitrici per il B2C, ha tracciato il quadro del settore della meccanizzazione agricola e industriale. “Registriamo parallelamente un incremento della marginalità dovuta agli aumenti di prezzi andati a regime. Aiuta anche il calo di energia e materie prime”. Guardando alle esportazioni, “tengono gli Stati Uniti, cala moderatamente la Germania”. E per il 2024 “attendiamo una lieve ripresa del mercato consumer e una stabilità nel B2B”
Un progetto “corale”, che mette insieme una rete molto ampia di partner – attori pubblici, associazioni di categoria, realtà del terzo settore, mondo della scuola, ecc… – a partire dalla sfida di sperimentare modelli organizzativi capaci di valorizzare la diversity.
DIMORE - DIversità...
L’azienda di Reggio Emilia, con filiali in Brasile, India, Cina e Usa, realizza sistemi oleodinamici di guida per macchine agricole, macchine da costruzione, material ending e auto sportive. Dopo i 224 mln di ricavi del ’22 il target per fine anno è posto a 250 mln, “nonostante una fase al momento calante del settore”, spiega il presidente Claudio Ognibene. “Abbiamo investito in un nuovo plant in Cina nonostante le difficoltà del paese perché siamo convinti che tornerà di moda. Del resto, quando abbiamo aperto una filiale in India ci dicevano che il servosterzo non sarebbe mai servito, ma dalla pandemia in poi non si vendono più trattori senza”
Nemmeno le Top del settore sono esenti dalle difficoltà del periodo. Gli imprenditori, selezionati da ItalyPost e L'Economia e riunitisi venerdì a Milano, raccontano di un 2023 segnato da un rallentamento del fatturato. Pesa il calo della domanda globale. Intanto però hanno lavorato per proteggere la marginalità: per quasi tutti resta in linea col 2022. I casi di Annovi Reverberi, Pietro Fiorentini, M.S. Ambrogio e Somec. Il caso Ognibene
Le migliori imprese del settore, selezionate da ItalyPost e L’Economia del Corriere, venerdì scorso hanno tracciato l’andamento degli ultimi anni e raccontato le loro strategie di crescita. Tendenzialmente il 2022 è stato un anno complesso e dalla bassa marginalità. Il 2023 è ancora difficile per chi soffre della contrazione dei consumi, mentre altri tirano un sospiro di sollievo grazie al calo dei costi. Valore totale del comparto nel ‘22: 115,7 mld
L’azienda veneziana leader nella produzione di pitture ed edilizia professionale oggi con 8 siti produttivi, 3 società commerciali e 6 brand è amministrata da Pietro Geremia, intervistato da Caterina Della Torre nella Sala Buzzati del Corriere della Sera. Nel 2022 il gruppo ha raggiunto un fatturato di 107,7 mln di euro e un Ebitda di 20,1 mln e ora punta a consolidarsi ancora all’estero: “Il mercato indiano è uno dei tre mercati su cui vogliamo puntare. Con un importante player locale abbiamo già una joint venture che porta i nostri prodotti in 3000 punti vendita, ma il segmento della classe medio alta della popolazione così attento ai trend europei cresce vertiginosamente” Quest'anno il gruppo mira ai 125 mln di fatturato e 22% di Ebitda
A margine dell’evento, l’ad di Lati Industria Termoplastici, Michela Conterno, ha descritto l’andamento del settore chimico-plastico nel 2023. “Stiamo attraversando una fase di calo della domanda. In più, la concorrenza estera, specialmente dalla Cina, sta erodendo i margini e le quote di mercato”. Meno critica la situazione dei produttori di macchinari, che “stanno ancora gestendo gli ordini accumulati fino al 2024”. Nel settore dei materiali chimici, i prezzi delle materie prime sono in deflazione e c’è disponibilità. E per il prossimo anno “le prospettive sono di una ripresa dal secondo semestre e di modesta entità”
Nata nel 1984 a Cerro Maggiore (MI), oggi Ab medica è leader nella produzione e nella distribuzione di tecnologie medicali, sistemi di telemedicina e chirurgia robotica. La ceo Francesca Cerruti: “Siamo partiti dall’importazione di device mini-invasivi dall’estero, poi siamo passati allo sviluppo in proprio anche attraverso un percorso di acquisizioni e di partnership in Europa”. E per proseguire nella crescita (nel ’22 i ricavi erano 330 mln contro i 275 del ’21), “lavoriamo per rinforzare la nostra rete distributiva nei mercati europei e puntiamo su telemedicina e intelligenza artificiale”
Dal 2022 il Prosecco sembra essere in difficoltà. Nei primi mesi dell’anno l’export è in rosso mentre vanno meglio gli altri spumanti. I mercati principali come Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, stanno riscontrando difficoltà. In parte anche perché smaltiscono ancora scorte accumulate l’anno passato, mentre il calo dei consumi sembra innegabile. Il Consorzio ha deciso di limitare la produzione per evitare un eccesso di offerta rispetto alla domanda, concentrandosi sulla qualità
La vendemmia 2023 per i produttori italiani inizia con gli stock ancora pieni dal 2022. Pantini (direttore Wine Monitor Nomisma): “L’alto livello di giacenze è relativo soprattutto ai vini del Sud Italia”. Tra le cause della stagnazione del mercato interno, “l’inflazione e i minori consumi fuori casa rispetto al 2022”. Per quanto riguarda l’export, “in Nord America il rallentamento è dovuto alle scorte effettuate dagli importatori nel 2022; nell’Est asiatico può essere un calo fisiologico dopo anni di forte crescita”
L'Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv hanno presentato le previsioni per il 2023, stimando una produzione di circa 44 mln di ettolitri (-12%). Una riduzione che potrebbe non essere un male per via dei 45,5 mln di ettolitri già in cantina dall’anno prima e della flessione delle esportazioni. I produttori: “Il calo è legato all'inflazione molto alta e alla contrazione della capacità di spesa delle famiglie”. Alcuni lamentano l’impatto sulle marginalità, altri ne hanno risentito meno forti di un mercato consolidato e c'è anche chi ha iniziato ad abbassare i prezzi. Frescobaldi (Uiv): “La congiuntura complessa impone di ripensare il comparto nella sua totalità”
La tech company, affiliata al gruppo Antares Vision, ha ideato il sistema QualiFruit che utilizza un occhio elettronico e l'intelligenza artificiale per valutare la qualità delle cassette d'uva, favorendo un migliore smistamento. Il ceo Pietro Rota: “L’applicazione si basa sui modelli di selezione ai quali viene allenata dall’operatore stesso e può essere costantemente migliorata aggiungendo classi discriminatorie”. Nella fase di coltivazione Orobix ha introdotto anche un sistema che, grazie ad immagini rilevate da telecamere montate sui trattori, monitora quantità e qualità della produzione. “Così l’agricoltore valuta in maniera mirata se e dove servono trattamenti specifici o interventi di irrigazione”
Marco Bellinzona è ceo dell’azienda specializzata in intelligenza artificiale, acquisita un anno fa dall’azienda Champion trentina Dedagroup. Spiega che se le grandi aziende sono già organizzate per recepire le ultime tecnologie, nelle Pmi c’è molto lavoro da fare. I settori su cui ha già lavorato con risultati concreti sono la finanza, l’ottimizzazione della supply chain e l’energy. “Risolviamo problemi fondamentali per le imprese, come quello della previsione dei consumi per le multiutility, così la rete sarà sempre bilanciata”. E sull’impatto dell’Ia sull’occupazione: “Il lavoro cambierà, ma non diminuirà. Le trasformazioni ci sono sempre state”
Ad introdurlo, tra le prime in Italia, è stata la riminese M.T. che realizza portautensili statici e motorizzati per torni a controllo numerico. Sviluppato dalla brianzola Oversonic Robotics, RoBee è dotato di intelligenza artificiale e capacità cognitive per il lavoro in ambienti reali. “Da noi gestisce carico e scarico di pezzi, monitora la qualità e svolge compiti di bassa manovalanza”, spiega l’amministratore unico Gianluca Marchetti che lo ha voluto in azienda. “La decisione di inserirlo è stata influenzata anche dalle difficoltà nel reperire manodopera per questi lavori”
Spesso si parla di etica dell’intelligenza artificiale o dei suoi rischi, ma quanto è già diffusa? Ne fanno uso in molti, chi sperimenta e chi l’ha già integrata nei processi. Come MT, che ha in fabbrica un robot umanoide che svolge lavori pesanti, Unox perché i propri forni siano più efficienti, Designtech che ne propone le funzionalità al mondo del design. Per Anna Mareschi Danieli (Acciaierie Bertoli Safau) “aumenta la produttività e la sostenibilità riducendo gli incidenti”, per Podini (DedaGroup) “è ottima nella catena logistica e nelle previsioni sugli stoccaggi. Ma funziona anche in ambito finanziario”
Individuare, potenziare e comunicare con autenticità le leve organizzative (e non solo) che rendono attrattiva l’impresa nei confronti dei candidati: una sfida che, in tempi segnati da un gap crescente fra domanda e offerta di lavoro, interpella le imprese di ogni settore e classe dimensionale.
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L’azienda padovana da 280 mln di fatturato nel ‘22, leader nel settore dei forni professionali, sta introducendo innovazioni rivoluzionarie nelle cucine. La prima funzionalità, lanciata da un anno e mezzo, utilizza il riconoscimento vocale e algoritmi di IA per tradurre i comandi degli chef in azioni. La seconda, chiamata Optic.Cooking, utilizza un sensore ottico per riconoscere il cibo infornato e selezionare il programma di cottura adatto. L’ad Michelon: “Sarà disponibile da inizio 2024. L’aspetto innovativo è che, attraverso l’IA, il forno apprende durante l'uso e si adatta ai risultati voluti dallo chef”
Tutto il mondo, senza eccezioni, considera gli italiani come il popolo più creativo, più innovatore in tutti i campi, dalla moda al design, alle macchine utensili, ai processi di produzione. Ma gli italiani non sono come, ad esempio, gli americani che difendono e proteggono ogni loro nuova idea ...
Dopo la riforma del 1997, l'industria italiana del riciclo si è affermata a livello europeo e oggi conta 4.800 imprese e 236mila occupati, generando un valore aggiunto di 10,5 mld. Lo rilevano i dati del Rapporto Il Riciclo in Italia 2022. Le filiere di eccellenza includono gli imballaggi e la gestione di carta, vetro, acciaio, alluminio, oli, solventi e rifiuti inerti dall’edilizia. Distanti dalle medie o dai target europei, sono i settori delle apparecchiature elettroniche, delle pile e dei veicoli fuori uso
Secondo i dati di CoReVe, il Consorzio che si occupa del recupero di questo materiale, nel 2022 abbiamo superato l’80% di vetro riciclato. Un record che conferma, per il quarto anno di fila, il superamento del target del 75% fissato dall’Ue per il 2030. La proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, focalizzandosi sul riutilizzo, preoccupa gli operatori. Alti i costi economici ed ambientali che deriverebbero dall'organizzare un sistema con cui rinviare ai vari fornitori e produttori i contenitori. Un problema evidente soprattutto in particolari comparti con aziende fortemente export oriented come quelle vitivinicole
La stretta dell’Ue sul packaging punta a preferire il riutilizzo anziché il riciclo anche e soprattutto per gli imballaggi in plastica. L’ad di Piovan: “Siamo favorevoli a qualunque normativa favorisca la circolarità e anche al riutilizzo ove questo è possibile, purché non si generi un impatto ambientale maggiore del sistema di riciclo”. L'Italia, che ricicla il 56% degli imballaggi in plastica, è più indietro nel riuso “perché si applica ad un numero più limitato di prodotti”. Poi “bisogna puntare anche sul riciclo chimico, con cui si potrà decomporre il polimero in monomeri originali ottenendo nuovamente plastica vergine”
Il nostro Paese ha raggiunto e superato – in anticipo rispetto al target del 2030 – gli obiettivi imposti dall’Ue sul riciclo di materiali quali carta e cartone, vetro e plastica. Ma non c’è tempo di compiacersi. Da novembre scorso l’Europa discute un nuovo regolamento che preoccupa la filiera nostrana. Brumen (Comieco): “Abbiamo un primato storico ma forse dovremo cambiare senso di marcia”. Il responsabile sostenibilità di Fepa, Gianluca Banci: “La carta può essere riciclata circa sette volte. Riusare un imballaggio è difficilissimo, per questioni di durabilità e marketing”
Il business del packaging in Italia vale oltre 14 mld di ricavi, con epicentro in Emilia-Romagna. La Commissione Europea vuole ridefinire le norme con una nuova regolamentazione. L'Italia contesta principalmente le restrizioni agli imballaggi monouso e la promozione del riutilizzo, oltre che i sistemi vincolanti di vuoti a rendere su cauzione per bottiglie e lattine. Murizio Marchesini: “Va contro il riciclo e la propensione delle imprese italiane all’export”. Già approvati alcuni emendamenti più favorevoli per le nostre imprese, ma il voto definitivo si attende fra settembre e ottobre
Secondo i dati resi noti dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma i prezzi medi degli immobili sono in aumento, +4,5% annuo per le abitazioni nuove e ristrutturate al nuovo e +4,3% per gli immobili usati. A mostrare i primi segnali di cambiamento è il numero di compravendite, una china partita nel terzo trimestre ‘22, a causa del rapido aumento dei tassi dei mutui. Nomisma: “Il mercato di Milano è tradizionalmente anticipatore. I sentiment previsionali degli operatori prospettano per la fine dell’anno stazionarietà della situazione. Ma l’ottimismo è cauto”
Le due città nei primi mesi dell'anno registrano una decrescita di molto superiore alla media italiana (-12,4% previsto da Nomisma per l'intero anno). Pesano la perdita di potere d’acquisto delle famiglie e l’aumento dei tassi che frena i mutui. Intanto i prezzi “rimangono rigidi” e non danno sollievo. Sul fronte delle locazioni la tendenza è invece in costante crescita “e l'offerta delle nostre città si rivelerà sempre più inadeguata”. Per le città studentesche del Nord, e per quelle interessate dalla costruzione di nuove infrastrutture, gli equilibri continueranno a cambiare con gli investimenti Pnrr e dei fondi privati
L’ad di Nomisma disegna un quadro dell’andamento dell’immobiliare nel 2023: “Inflazione, aumento dei tassi e difficoltà nell’accesso al credito hanno causato la diminuzione della domanda, dei mutui erogati e delle compravendite. Ma l’effetto sui prezzi ancora non si vede”. Sul tema affitti, “c’è affollamento di domanda e scarsità di offerta. Ne fanno le spese le famiglie residenti in locazione a medio-lungo termine: una su tre sarà in difficoltà quest’anno”. Lato studentati, “il Pnrr può dare slancio, ma c’è un tema di rigenerazione urbana troppo lento rispetto alle esigenze”
Nell’anno europeo delle competenze, il contesto professionale si caratterizza per un sempre più forte skill mismatch. Con l’obiettivo di evidenziare le competenze strategiche per il mercato del lavoro, Randstad Hr Solutions ha individuato le 10 più richieste dai recruiter italiani. «L’anali...
Secondo i dati di Nomisma nel corso del primo semestre 2023 la città delle due Torri “ha registrato un rallentamento del mercato immobiliare per via della generale congiuntura economica”. Le compravendite sono calate del 24%, i prezzi degli immobili invece sono ancora in aumento (per l’usato +1,8% su base annuale, +3,3% per le abitazioni nuove). Ma il rischio è che nei prossimi mesi gran parte della domanda si trasferisca sul mercato della locazione già saturo con un ulteriore aumento dei canoni “già superiori rispetto alle possibilità reddituali delle famiglie o degli studenti e lavoratori che transitano da Bologna”. Nel corso del primo semestre sono cresciuti del 5,4%
È uno dei principali uomini d’impresa del Veneto, già manager in Marzotto e da anni a capo di Alcedo, quindi abituato a guardare le tendenze per capire quali investimenti colgono le traiettorie del futuro. Le Olimpiadi invernali non sembrano rientrare tra questi. "Parlo da osservatore, ma mi pare siano uno strumento comunicativo e nulla di più". Sulle opere: "Diventeranno cattedrali nel deserto". E aggiunge: "La Svezia ha rinunciato ad ospitarle, questo è significativo"
A quattro anni dall’assegnazione dei Giochi a Milano-Cortina (era il 2019) lo stato dei lavori in Lombardia non può lasciare tranquilli. In anticipo solo il Villaggio Olimpico a Porta Romana, mentre stanno partendo ora i cantieri all’Arena Santa Giulia. Per il Palasharp manca ancora il progetto definitivo di riqualificazione e filtra l’ipotesi di affidarsi alla Fiera di Milano, dove si è già ripiegato per il pattinaggio. In Valtellina, gli interventi chiave sono sulla viabilità: serve ridurre di un anno e mezzo le tempistiche per la variante di Tirano, mentre per la bretella di Sondrio si attende il progetto. Il rischio per entrambe è di finire oltre il 2026
Quando mancano circa 930 giorni al via delle Olimpiadi, i lavori partiti in Veneto e Trentino-Alto Adige sono pochi e alcuni saranno terminati solo dopo l'evento. Preoccupa soprattutto la viabilità, con il cantiere principale della variante di Cortina che verrà aperto solo dopo i Giochi. A forte rischio anche la variante di Longarone. Tra le strutture sportive, sono fermi i lavori per la nuova pista da bob di Cortina in attesa dell’assegnazione della gara d’appalto per il secondo lotto. In Trentino aggiudicato l’intervento allo stadio del salto con gli sci, mentre in Alto-Adige il Tar ha sospeso i lavori e annullato l’appalto per il centro di biathlon
Le parole sono potenti. Vivere nell’era dell’Umanesimo digitale ce lo sta facendo riscoprire con rinnovato interesse, sebbene la dimensione comunicativarappresenti da sempre il fondamento della convivenza umana. Attraverso il linguaggio, l’uomo si appropria del mondo, attribuendo nomi a ciò c...
Esultanza e festeggiamenti prima, ma poi cosa segue? Per ora si accumulano mesi di ritardo sulle infrastrutture, mentre i costi delle opere (complice la congiuntura economica) crescono sempre più. Il rischio poi è che rimangano a prendere polvere (per Varnier si può scongiurare). Allarme sponsor: per ora raccolti circa 70/80 mln milioni sui 500 necessari in totale. E la Fondazione Milano-Cortina ha archiviato un bilancio ‘22 con perdite da 85,4 milioni. "Ma nel 2026 si tornerà all'equilibrio finanziario"
Per il ministro degli Esteri Tajani si tratta di “un risultato con grandi benefici sotto il profilo economico e di giurisdizione”. Ma sono molte le perplessità. Partendo dal rischio di ottenere un Tub “depotenziato”, che non otterrà tutte le competenze che appartenevano alla sede di Londra. Preoccupa, in particolare, che sulla farmaceutica le partite più importanti andranno alla sede francese. Per il presidente di Assolombarda, Spada, "così Milano rischia di perdere importanza e funzionalità”
È noto che l’Italia è la terza manifattura d’Europa, ma forse è meno noto che l’Italia è tra le maggiori nazionali europee, forse la prima, per la produzione di macchine utensili.
Nel 2021 la richiesta è aumentata a doppia cifra rispetto al 2020 e nel 2022 l’incremento è continuato....
Entrato in vigore dall’1 giugno, il nuovo ordinamento nell’ambito della tutela brevettuale consente attraverso il pagamento di un’unica tassa di rinnovo di ottenere la protezione in 17 Paesi Ue. L’ingegnere e consulente in Proprietà Industriale Ercole Bonini: “Il brevetto unitario consente un risparmio dei costi, ma se si dovesse perdere una causa al Tribunale Unificato il brevetto cadrebbe in tutti gli stati”. Tra i firmatari mancano Paesi come Spagna e Regno Unito. “Probabilmente non vogliono che la competenza decisionale dei propri tribunali sia trasferita a quello europeo”
Il Ddl del Ministero delle imprese e del Made in Italy modifica diversi punti del vecchio Codice del 2005. Fra questi anche il discusso “professor’s privilege”: i diritti dell’invenzione passano dai ricercatori alle strutture di appartenenza. Ma c’è chi solleva un dubbio sulla quota economica che continuerebbe a trattenere il ricercatore. Ci sono poi lo stop ai marchi che evocano denominazioni d’origine protette e l’estensione dei controlli su invenzioni utili per la difesa del Paese
Nel 2022 l’Italia si conferma all’11esimo posto nella classifica dei primi 50 paesi per numero domande di brevetto presentate. L’88% di quelle pubblicate è derivato dalle imprese. Ma quanto costa per un’azienda creare un titolo per proteggere un’invenzione? Dal deposito del diritto, alla scrittura del brevetto, fino alla sorveglianza, ogni azienda soppesa opportunità e rischi in base al proprio budget. Il Brevetto Unico Europeo con il nuovo Tribunale a decidere sulle controversie relative e le modifiche al Codice di Proprietà Industriale nostrano saranno gli elementi chiave per l'evolversi del tema
Per la tanto agognata Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria procedono spediti i lavori nei primi due lotti. La Brescia Est-Verona è pronta al 50%, mentre il completamento tra Verona e il Bivio di Vicenza è superiore al 30%. Il commissario Tav Macello: “Lavori in linea con i tempi Pnrr. L’Alta Velocità si attiverà entro fine 2026”. I nodi restano i due lotti successivi: per l’Attraversamento di Vicenza l’approvazione definitiva dovrebbe arrivare entro la prima decade di luglio, con il via ai lavori nel 2024. Per la Vicenza-Padova c’è solo metà progetto (da Grisignano a Padova) e mancano i fondi
Quello bresciano è il quinto scalo cargo in Italia per volumi trasportati - dietro a Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna e poi Venezia -, ma è al primo posto per i prodotti postali. La sua collocazione lo rende un’infrastruttura altamente strategica soprattutto, ma non solo, per i territori più produttivi del Paese. E se il suo potenziamento potrebbe essere favorito dai limiti (strutturali o esogeni) di Malpensa e Orio al Serio, intanto il Masterplan al 2030, che punta a realizzare una pista più lunga e ad ampliare le strutture esistenti, rimane in attesa di approvazione da anni (ma i tempi sono nella norma)
Autostrade intasate, Alta Velocità al rallentatore sulla tratta Verona-Venezia, scali per i voli cargo che non decollano, servizi ferroviari “metropolitani” non all’altezza e altri esempi di inadeguatezza. Le infrastrutture, per le regioni che esportano di più in Italia, sono cruciali. Ma vengono gestite sulla base di interessi particolari, mentre manca una vera pianificazione territoriale. Le conseguenze sono anche sull’attrattività del nuovo triangolo industriale
«Le nuove generazioni ci stanno aiutando a togliere la maschera»: con questo slogan efficace Luca Nascimben, people director di Rigoni di Asiago, ha sintetizzato le “sollecitazioni” che arrivano oggi alle aziende dai giovani che entrano nel mondo del lavoro. A Nascimben è stato affidato l�...
La centralità delle autostrade, anche a causa di mancati investimenti nel trasporto su ferro, è destinata ad avere lungo corso. I flussi però aumentano e la saturazione è vicina, soprattutto nelle arterie strategiche del Nord industriale. Il caso dell’Autobrennero, con il rinnovo della concessione legato alla terza corsia. Poi l’A4, con le opere sulla tratta Brescia-Padova e la terza corsia sulla Venezia-Trieste. Per lo sviluppo dell'Emilia la Cispadana, il passante di Bologna e la bretella Campogalliano-Sassuolo. Poi la Pedemontana veneta, col suo buco milionario
Parla il coordinatore del Master in Sviluppo locale dell’Università del Piemonte orientale ed esperto delle dinamiche dei trasporti. “Manca visione e strategia sulla pianificazione delle infrastrutture. Se non sono integrate col territorio e rispondono a logiche localistiche, non funzionano. Si veda il caso del porto di Mantova”. E poi: “Gli stranieri fanno acquisizioni? Forse danno più valore di noi agli snodi dei flussi”. Sulla Pedemontana veneta è ottimista: “Per gli spostamenti merci sarà molto utilizzata una volta completa”
Per il secondo anno, Huawei e Sda Bocconi School of Management lanciano in Italia l’iniziativa Tech with Her. Si tratta di un progetto volto a ridurre il divario di genere nello scenario tecnologico nazionale e nell’economia digitale. Il programma 2023 prevede due corsi online gratuiti, della du...
Dal 2015 la startup altoatesina fondata dai fratelli Moroder è specializzata nello sviluppo di droni per il trasporto con capacità di carico di 100 chili e un’autonomia tra i 10 e i 30 minuti. Il ceo Moritz Moroder: “Nella logistica i droni saranno sempre più diffusi perché garantiscono consegne rapide”. I costi? “Tre volte meno degli elicotteri”. Altre applicazioni sono “nel sollevamento verticale di materiali e macchinari in interventi di installazione o manutenzione di pale eoliche o linee elettriche”
Droni, Vtol (Vertical Take off and Landing) e convertiplani: il primo assaggio di questa nuova forma di mobilità aerea sarà alle Olimpiadi Invernali nel 2026. Vallerani: "Sono una tappa intermedia per sperimentare un'infrastruttura che poi rimarrà nei territori. Permetteranno di ridurre il traffico e inquinare di meno". A livello di alimentazione "si lavora molto con l'elettrico, tecnologia ad oggi più matura di idrogeno e biocarburanti". Saranno sostenibili anche i costi: "All'inizio non saranno distanti dalle vetture con autista, ma faranno risparmiare molto tempo"
Oggi è sempre più frequente la necessità di evitare la trasmissione di possibili infezioni dovute alla presenza di vari germi, come ad esempio quelli del Covid che possono assumere anche pesanti gravità fino alla morte di chi si infetta.
È diffusa l’abitudine di detergere le mani con un li...
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