L’azienda pordenonese, che produce box doccia e soluzioni per arredobagno, ha diversificato la catena della distribuzione con la napoletana Megawatt, specializzata in materiale elettrico. Per il ceo Giuseppe Presotto “i grandi player puntano sui volumi, le piccole insegne rispondono con maggiore consulenza e qualche margine in più. Ma nel giro di qualche anno i piccoli verranno acquisiti dai grandi e questi a loro volta verranno acquisiti dagli stranieri, magari francesi e tedeschi come avvenuto in altri settori"
Il rapporto economico Italia-Francia 2023 evidenzia la supremazia del Paese transalpino, che conquista il titolo di primo investitore straniero. Roma investe invece in Francia 51 mld (in crescita). Per quanto riguarda il fatturato delle 2.074 imprese francesi in Italia (110 mld), è più che doppio rispetto a quello delle 1.810 aziende italiane in Francia. Italia prima per investimenti nel settore medico e farmaceutico, Francia seconda per fornitura di energia elettrica
Nel portafoglio del Polo del Gusto triestino c’è anche Dammann Frères, produttore francese di tè e infusi d’alta gamma rilevato da Gruppo Illy nel 2007. Per il presidente Riccardo Illy, nominato console francese a Trieste nel 2020 anche per gli investimenti sostenuti oltralpe, “essere presenti in Francia ha fatto aumentare il nostro standing. Il cambio di sede è stato un problema, ma la giustizia francese funziona bene e lo abbiamo risolto in due anni”
L’ingresso di Lvmh nel capitale di Moncler solleva il tema della crescente presenza transalpina nelle imprese italiane del lusso e non solo. La forte presenza nell'energia, nelle banche, nell'alimentare e molto altro. Ma c'è anche qualche caso all'opposto. Costa: “O si è predatori o prede”. Cunego: “Ai giovani che vogliono lavorare conviene imparare il francese”
Il lanificio trevigiano ha mantenuto la propria indipendenza per non rinunciare a una storia che prosegue da cinque generazioni. "L’Italia ha perso tanti marchi, ma la nascita di campioni nazionali è un’utopia a cui non dobbiamo rinunciare”. L’azienda padovana di denim è stata acquisita da Chanel: “Abbiamo accettato per far crescere l’azienda. Ma c’è anche chi rifiuta perché non vuole farsi comandare”
Lato imprese edili, il settore degli stadi in Italia è ancora un mercato limitato. “Finché la proprietà degli stadi rimane pubblica ci sono pochi investimenti”, spiega Roberto Zanga, titolare di Intesa Costruzioni che negli ultimi anni ha lavorato alla ristrutturazione del Gewiss Stadium di Bergamo e ad alcuni interventi al San Siro e al Sinigaglia di Como. Lavori che “hanno inciso per un 20-25% sul nostro fatturato”
Per l’architetto ed “esperto” di stadi Massimiliano Giberti serve un cambio di paradigma: “Se privatizzati i club sono più propensi ad ospitare eventi per aumentare i propri ricavi. Ma siamo ancora molto indietro rispetto a Germania e Inghilterra". A livello normativo la Legge Stadi semplifica l’iter, “ma non può intervenire sui vincoli monumentali”. Altro handicap in Italia è l’impossibilità “di inserire gli edifici residenziali nel mix funzionale di opere che i club propongono alle amministrazioni in cambio dei diritti sull’impianto"
Il dg della Lega Pro punta il dito contro la politica: “Siamo l’ultimo vagone del treno europeo, escludere lo sport dal Pnrr è stato un grave errore. Le istituzioni temono la speculazione edilizia, ma uno stadio moderno serve a riqualificare il territorio e patrimonializzare le società di calcio. Bisogna puntare su un modello pubblico-privato basato sulle concessioni a lungo termine”
L’unica società di terza divisione ad essersi costruita uno stadio privato è l’AlbinoLeffe. E i club che stanno provando a seguire il suo esempio sono ancora pochi. La convivenza problematica tra partite e concerti ha provocato lo “sfratto” della Triestina dal Rocco. E a Padova, le buone intenzioni del Comune si sono scontrate con un’inchiesta della procura che ha bloccato la ristrutturazione dell’Euganeo per mesi
Il “derby” di Milano riaccende i riflettori sulle società calcistiche che puntano a costruire, acquistare o ottenere in concessione gli impianti per trasformarli in strutture polifunzionali con negozi, musei e servizi. Possedere uno stadio elimina il costo dell’affitto, aumenta i ricavi da gara e genera nuovi ricavi come i naming rights degli sponsor e gli introiti commerciali. I casi virtuosi di Atalanta, Sassuolo e Udinese
La trasformazione digitale comporta l’integrazione di tecnologie e soluzioni digitali in ogni ambito di un’azienda. Le soluzioni digitali contribuiscono ad aumentare la forza lavoro e possono portare alla trasformazione dei processi aziendali, dei modelli di business, della cultura organizzativa...
L'analisi del Centro Studi ItalyPost ha mappato 300 aziende italiane d'eccellenza, selezionate per crescita di fatturato, Ebitda e utili negli ultimi sei anni. Tra queste figurano colossi come Barilla, Brembo e Piaggio, e Marcegaglia. Il 2024 si profila però complesso: dal rallentamento di Cina e Germania alle tensioni geopolitiche, le imprese affrontano nuove sfide. La vera prova sarà navigare la frenata della globalizzazione e la crisi demografica nazionale
Dal 2020 al ‘23 il fatturato dell’azienda reggiana, che conta quattro stabilimenti in tre Paesi per un totale di 4 mila macchine all’anno, è più che raddoppiato a 320 mln. Per il Ceo “anticipare Industria 4.0 ha aiutato il brand awareness. Oggi lanciamo due nuovi prodotti all’anno. E prevedere le future necessità del cliente sarà sempre più importante”
L’azienda chimica brianzola, controllata dal colosso P&R, ha visto scendere il fatturato 2023 da 179,7 mln a circa 130 per il calo dei prezzi, che in precedenza avevano spinto la crescita. Per il managing director “le previsioni sul ’24 sono stabili". Fondamentale nel loro settore l'attenzione alla sostenibilità "senza la quale non si lavora con le multinazionali". La competitività? "Assistenza al cliente, personalizzazione dei prodotti e investimenti rapidi le nostre armi vincenti"
L’azienda tessile vicentina, che gestisce quattro brand tra cui Blauer e Ten C, ha chiuso il 2023 con un fatturato intorno ai 90 mln (+23%) e sta realizzando un nuovo stabilimento. Il presidente: “Vogliamo crescere all’estero e investire, ma senza indebitarci. Contrastare i colossi è come andare in guerra con la fionda, meglio specializzarsi e migliorare il servizio”
Giovedì 17 e venerdì 18 ottobre il Davines Group Village di Parma ospiterà il Forum organizzato da L'Economia del Corriere con ItalyPost. Durante l’evento verrà presentata la ricerca sulle 300 imprese che hanno meglio performato negli ultimi sei anni. Sarà anche l’occasione per un confronto su innovazione, sostenibilità e strategie di crescita con molte di queste imprese, tra cui alcuni big come Brembo, Piaggio e Barilla
L’azienda parmense, produttrice di tubi flessibili termoplastici rinforzati, ha realizzato un maxi-impianto fotovoltaico che copre l’80% del fabbisogno energetico aziendale. Massimo Conti (Senior Advisor Esg): “Abbiamo stanziato un milione di euro senza agevolazioni, è stata una scelta fortemente voluta. Il fotovoltaico alimenterà anche un progetto di economia circolare per il riutilizzo degli scarti. E negli uffici, grazie ai sensori, l’impianto di climatizzazione resta spento cento giorni all’anno”
Un’indagine di Quaeris su 177 aziende italiane evidenzia la transizione energetica come tema centrale per molte imprese. Badin (Smartech Italia): “L’impegno c’è, ma le infrastrutture sono ancora inadeguate”. Fedegari: “La prossima sfida è la geotermia”. Dei Tos (Itlas): “Ricerca costante per non diventare energivori”. Fior: “Eliminiamo gli sprechi che producono inquinamento”. Fumagalli (Steriline): “Un ambiente migliore attira il personale”
L’indagine di Quaeris svela che solo il 39% delle imprese affida l’efficientamento energetico ad altre figure, come operations o energy manager. In compenso, il 79,1% dichiara di conoscere le proprie fonti energetiche (che nel 22% dei casi sono interamente rinnovabili). L’impegno per la decarbonizzazione fa crescere anche i pannelli fotovoltaici (83,6%). Le difficoltà principali riguardano la mancanza di necessità e i costi elevati
Castagna Univel è sia energivora che gasivora: “I nostri processi hanno bisogno di vapore, le alternative elettriche per ora non esistono”. Il managing director Alberto Nicolini spiega che in compenso l’azienda lodigiana ha installato tre impianti fotovoltaici, pompe di calore e sensori intelligenti per la riduzione dei consumi. “E nel 2025 realizzeremo una comunità energetica per condividere i benefici dei nostri risparmi”
L’industria 5.0 nasce con lo scopo di includere la risoluzione dei problemi che la quarta rivoluzione industriale o Industria 4.0 ha tralasciato, e cioè l’aumento delle disuguaglianze, l’inquinamento, le minacce ai diritti fondamentali della persona.
Così come è stata presentata nel rapp...
I mesi centrali della stagione estiva mostrano un significativo calo di arrivi e presenze nelle località balneari romagnole, con una diminuzione di turisti sia rispetto al 2023 che al ‘19. Le ricerche su Booking mostrano che anche a settembre le strutture faticano a riempire le camere, al contrario di quanto avviene sul litorale veneto e friulano, che registra una tenuta anche sul fronte del turismo open air. Gli operatori romagnoli chiedono un rinnovamento: “Schemi superati, i privati devono adeguarsi ai cambiamenti”
A sostenere la tesi è il presidente di Aigab Marco Celani, secondo cui “l’aumento degli arrivi è un fenomeno positivo, bisogna imparare a gestirlo. I sindaci non possono solo lamentarsi, la libertà d’impresa vale anche per i proprietari”. La polemica più vivace ha riguardato Bologna, dipinta dal New York Times come un “inferno turistico” dominato dalla mortadella, ma l’aumento di visitatori riguarda tutte le metropoli, le città più iconiche e le località turistiche. L’altro lato della medaglia è dato dalle città intermedie, che perdono visitatori
L’estate 2024 evidenzia per la prima volta una tendenza che l’anno scorso si era solo intravista: agosto non è stato il mese più richiesto, i turisti stranieri (il 51% del totale) hanno preferito i mesi meno caldi e hanno garantito un flusso continuo da giugno a settembre. Per la presidente di Federturismo Confindustria “gli italiani hanno ridimensionato i loro progetti di vacanza per il caro prezzi. Ora i territori devono agire in sinergia per esprimere diversi tipi di turismo”. Tedeschi in flessione, mentre gli americani aumentano e spendono di più
Il governo approva il decreto che proroga le concessioni balneari fino a settembre 2027, trovando un compromesso con Bruxelles. I Comuni potranno indire gare anticipate e i nuovi concessionari dovranno pagare indennizzi a chi lascia. Le Regioni si muovono in ordine sparso: in Veneto l’80% delle concessioni è già in linea con le norme europee, in Friuli Venezia Giulia il Comune di Lignano emana i primi bandi, in Emilia Romagna la Regione prepara le linee guida
Il punto sui principali eventi del primo semestre 2024 nel Nord Italia. VicenzaOro completa il ritorno al pre-pandemia, mentre a Rimini Sigep segna 20mila visitatori in meno. In decisa crescita Macfrut (di proprietà di Cesena) e, passando a Bologna, Slow Wine Fair e Mecspe; Cosmoprof e Cibus (a Parma) ancora sotto al pre-Covid. Per Milano (Salone del Mobile) e Verona (Vinitaly) il 2019 resta un miraggio soprattutto per gli ingressi
L’ente gestito da Padova Hall è l’unico del Nord Italia ad aver chiuso il 2023 in perdita. Il quartiere fieristico ha perso Auto e Moto d’epoca e ha visto aumentare la presenza dell’Università, mentre l’idea dell’Arena della Musica è tramontata e il progetto di un nuovo hotel è stato ridimensionato. L’ex sindaco Ivo Rossi (Pd) e il consigliere Lonardi (Lega) concordano: “I soci pubblici stanno svuotando la Fiera senza dirlo”
Per il presidente di Aefi, il sistema fieristico italiano deve aumentare le manifestazioni oltreconfine per colmare il gap con Francia e Germania. “Le nuove unioni dovranno far coesistere i campioni e i prodotti internazionali delle piccole fiere. L’effetto ristori è finito, siamo tornati a distribuire utili. Il digitale è utile per tenere un contatto continuativo tra aziende e buyer. Le tensioni internazionali restano un’incognita”
Bologna festeggia la quotazione in Borsa e l’ingresso di Informa, ma chiude il ’23 con un utile risicato e dice addio alla fusione con Ieg. Rimini-Vicenza reagisce alla scomparsa di Cagnoni espandendosi in Brasile e Arabia Saudita. Fiera Milano prova la svolta green, Verona prevale su Dusseldorf, Parma brilla nell’agroalimentare, Padova soffre. E nel ’22 le perdite sono state limitate dagli utili delle società controllate
Manipolare articoli piatti di dimensioni importanti, come ad esempio pelli di molto superiori al metro quadrato, non è cosa semplice ed in più richiede spesso l’impiego di due persone.
Nel settore della concia, ad esempio, si movimentano con frequenza pelli che superano 3-4 metri di larghezza...
Da Coin a Pro-Gest, per molte aziende che avevano approfittato dei tassi a zero è l’ora della resa dei conti. Gli alti oneri finanziari e la contrazione dei consumi aggravano la situazione di molte imprese. Eccone alcune alle prese con un debito difficilmente sostenibile. Alcune si trovano già a prendere decisioni strutturali, altre scommettono su un rapido miglioramento degli indicatori. Intanto chi è più fortemente patrimonializzato punta a conquistare quote di mercato
Il Cfo del gruppo Aeffe, società del fashion riminese: “Abbiamo fatto debito quando i tassi erano negativi, ora ci costa circa 10 mln di oneri finanziari l’anno”. Sul calo di Ebitda nel ‘23 e le perdite che il gruppo accumula dal ‘22: “Abbiamo operato una razionalizzazione che sapevamo ci sarebbe costata. Su Moschino abbiamo lavorato per aumentare il valore del brand”. Sui compensi (alti) agli amministratori: “Ma non c’è mai stata distribuzione di dividendi”
Secondo Bankitalia, nel 2023 la domanda di finanziamento è cresciuta solo per un’impresa su cinque. Il 56,4% è pronta ad accettare tassi più elevati o maggiori garanzie. Il Nordest, dove le imprese si segnalano per una struttura finanziaria più solida, è l’unica macroarea in cui il dato sull’aumento della domanda di prestiti è leggermente positivo (+0,2%). Nuovi prestiti in forte calo in FVG, quasi stabili in Lombardia
Secondo il partner del fondo di investimento, il rialzo dei tassi ha fatto calare il ricorso alla leva finanziaria. “Gli strumenti più importanti sono la crescita per linee esterne e interne. Le imprese che rischiano di saltare sono quelle che non riescono a fare aumenti di capitale. Le nuove generazioni? Sono più propense ai cambi di governance. In passato ci sono stati degli errori, ma è sbagliato dire che i fondi sono stati avidi”
Se le limitazioni alla circolazione dei tir italiani imposti dall’Austria sono cosa nota, gli autotrasportatori sono già sul piede di guerra per i cantieri sulle infrastrutture. Sul Brennero la ristrutturazione del ponte di Lueg durerà dal 2025 al 2027 con una sola corsia per senso di marcia utilizzabile. Già allo studio diverse misure per il dosaggio dei mezzi pesanti, con rischi anche di temporanee chiusure totali. Sui Tauri, al di là del valico del Tarvisio, termineranno a giugno 2025 i lavori a tre gallerie
I primi mesi di quest'anno hanno evidenziato nuove tendenze, legate soprattutto alla crisi di Suez. La Spezia guadagna una parte dei container persi dai porti dell’Adriatico, ma la maggior parte va in Spagna e Nord Africa. Il trasporto merci via aereo sale del +17%, ripristinati anche i collegamenti ferroviari con la Cina. Franco (Dachser e Fercam): “Reazioni di pancia, i container torneranno a crescere”
L’Italia conta 22 mila conducenti di mezzi pesanti in meno del fabbisogno, ma nel resto d’Europa le cose non vanno meglio. Gianesini: “Le limitazioni ai valichi alpini hanno reso il mestiere ancora meno appetibile”. Condotta (Gruber Logistics): “Dall’Ue azioni poco convinte, servono parcheggi con più posti letto e docce”. Franco (Dachser & Fercam): “Il gap tra domanda e offerta riguarda anche altre professioni del settore. Ci rivolgiamo ai giovani per aumentare l’appeal del nostro mondo”
Per il sales manager dell’azienda trevigiana, il servizio ferroviario da e per l’Estremo Oriente garantisce “tempi di spedizione accettabili”. I cantieri del Pnrr da opportunità a problema: “L’assenza di coordinamento ha portato molti disservizi, servono politiche di sostegno che compensino i danni subiti”. E la propensione alla sostenibilità pone il tema dello snellimento burocratico: “Il legislatore deve favorire la riqualificazione dei magazzini abbandonati”
Se Ravenna guarda alla Cina, i principali interporti emiliani stanno mettendo a terra l’adeguamento dei rispettivi terminal ferroviari ai nuovi standard europei dei treni. A Parma i tre binari da 750 m saranno pronti già questo mese; a Bologna una prima apertura avverrà a fine 2025, quella completa dei cinque binari nel 2027. Intanto, sono ben sette i comuni emiliani che fungeranno da retroporti nelle Zls di Genova e La Spezia: entro l’anno è attesa l’istituzione ministeriale
Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna sull'annuncio dell'intensificazione del traffico con la Cina dal 2026: “A Shanghai abbiamo promosso il Porto come destinazione ottimale per le navi dalla Cina. In due anni saremo attrezzati anche per grandi navi da 8.000 Teu, ma i primi accordi tra gli operatori potrebbero partire anche prima”. Intanto il porto si sta sviluppando come hub per l’export di auto tedesche verso Oriente. “E sull’intermodalità ferroviaria puntiamo a sfidare Trieste”
Molti settori dell’industria manifatturiera hanno la necessità di marcare per le più svariate ragioni gli oggetti prodotti. Si pensi ad esempio ad indicare le dimensioni di un oggetto o la composizione dei materiali di cui l’oggetto è costituito. È importante che questa marcatura avvenga in ...
In un contesto reso problematico dalla crisi di Suez e dai dazi dell’Ue sulle auto elettriche prodotte in Cina, il porto romagnolo annuncia un’iniziativa per potenziare gli scambi con Pechino. Ma con la chiusura della Via della Seta, dopo il dietrofront di Trieste e il porto off shore mai nato di Venezia l'inizativa emiliano romagnola sembra più una dichiarazione di intenti che realtà
Per l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, l’iniziativa di Ravenna è solo un piccolo segnale che non può far recuperare il terreno perso nelle relazioni commerciali con la Cina. “L’obiettivo è far approdare le grandi navi da 20 mila teu in su, ma attualmente nessun porto ha i requisiti necessari per raggiungerlo. Solo un grande porto con cinque scali può essere un interlocutore autorevole per i grandi operatori internazionali. L’offshore a Venezia? Affondato dagli interessi di Trieste, Genova e porti del Nord Europa”
Anche in un settore prettamente manuale come quello agricolo, l’automazione sta guadagnando terreno. Come? Con robot a guida autonoma che sostituiscono il trattore nel lavoro in campo aperto o in frutteti e vigneti. “All’estero sono più avanti, in Italia abbiamo introdotto da poco i primi dieci esemplari”, spiega l’ad dell’omonimo gruppo trevigiano. “Oltre al problema della carenza di manodopera specializzata, eliminano tutta una serie di rischi per la sicurezza dell’operatore”
Il comparto dell’automazione vale oltre 8 mld (+14%), trainato da meccanica, alimentare e packaging. Nel 2023 il boom con un +14%, ma il ‘24 si apre con una forte frenata. “Colpa anche dei ritardi sull’Industria 5.0 che mettono in attesa gli investimenti”, spiega il presidente dell’associazione di chi fornisce tecnologie per l’automazione. Che aggiunge: “Oggi itempi della formazione scolastica dei giovani non sembrano compatibili con quelli dell’innovazione”
La drammatica assenza di lavoratori costringe le aziende a innovare puntando su massicci investimenti in automazione e digitalizzazione. Succede alla pordenonese Midj che passa da 7 a 27 mln di fatturato restando ferma a 70 dipendenti. Accade alla Rinaldin di Treviso dove, scomparsi i contadini per la raccolta dell'uva, si rimedia con giovani laureati capaci di vendemmiare con apparecchi robotici. Galanti (Mixer): "Spostiamo sempre di più l’aspetto cognitivo del processo nella macchina”
L’ad dell’ex Eternedile, azienda modenese attiva nella distribuzione di materiali edili e appena uscita da un rebranding, ha affiancato il padre Franco nel 2013 e oggi guida la società con la sorella Caterina. Dal 2014 al ’23 i ricavi sono schizzati da 38,8 milioni a 210 mln ed è più che duplicato anche l’Ebitda, da 14,5 mln a 35 mln. “Il valore più importante è lo spirito di sacrificio, che deve spingere i giovani a non adagiarsi sugli allori creati da chi li ha preceduti. Le mie prime mosse? L’innovazione del sistema gestionale e dei processi”
L’azienda veneziana, nata nel 1968 con il pane da tramezzino, ha iniziato nel 2010 a spingere su un nuovo prodotto a partire dalle ricerche di mercato: il PanPiuma. Oggi vanta un fatturato da 40 mln ed esporta in altre 20 nazioni. Massimiliano Anzanello, seconda generazione alla guida dal 2012: “Dal 2001 ho fatto gavetta, ricoprendo tutti i ruoli intermedi. Con mio padre ci siamo affiancati. Oggi non va frenata l’innovazione e puntiamo sul pane proteico”
L’epoca dei rampolli che sperperano il patrimonio ereditato dai genitori non è finita, ma di casi di segno opposto se ne incontrano molti. Dopo il passaggio generazionale, molte imprese hanno visto crescere gli indicatori economici, tra innovazioni tecnologiche e nuovi prodotti. In alcuni casi la convivenza con i fondatori prosegue, in altri la delega è totale
L’intelligenza artificiale ha alla sua base l’idea di sviluppare delle “macchine” dotate di capacità di apprendimento automatico e di adattamento che siano ispirate ai modelli di apprendimento umani.
L’intelligenza artificiale ha cominciato a ricevere attenzioni da parte della comunit�...
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