Dopo una vita in viaggio, nelle colline friulane del Carso Shira Baron ha trovato un terroir di flore e microclimi unici al mondo dove far pascolare le sue api nel rispetto della filosofia biologica e sostenibile. Ha reagito alla crisi affidando le vendite agli store online, e ora guarda speranzosa al futuro
Il direttore generale di PromoTurismo del Friuli Venezia-Giulia: “Risulta centrale il ruolo dell’enogastronomia nel settore turistico, sia per quello di prossimità che per quello dall’estero. La nostra strategia di mercato punterà ad un approfondimento della fusione tra cultura, paesaggistica ed esperienze enogastronomiche”. La digitalizzazione? “Essenziale per sopravvivere”
Oggi pomeriggio l'edizione digitale di We Food, la manifestazione di turismo enogastronomico che aprirà le porte di numerose eccellenze dell'Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Venerdì si è tenuto il webinar per discutere sulla crisi del settore e da Polegato di Astoria a Loison, dal produttore di cucine Enrico Berto a Carla Coccolo di Slowfood il giudizio è stato unanime. Che si tratti di difendere identità locali o affrontare i mercati globali la strategia non può essere che il potenziamento del digitale. Fuori e dentro le aziende
L’acquisto di Jerman da parte di Antinori è solo l’ultima delle acquisizioni in terra friulana. I Frescobaldi avevano acquisito in passato i Conti Attems e Conti Formentini in Giv. Moreti Polegato invita a non aver paura a entrare nei grandi gruppi. E, intanto, nel lato del Collio sloveno, arrivano i francesi
Il presidente di Confcooperative di Modena Carlo Piccinini spiega come, superato positivamente il primo lockdown, si stia registrando una flessione dei consumi a causa dell’aggravarsi della crisi economica. Le cooperative emiliano romagnole favorite dalla maggiore presenza nella Gdo. “I nostri vini hanno grandi potenzialità perché sono popolari e moderni, ma dobbiamo prendere esempio dal prosecco e rivendicare questa nostra presenza nei vini popolari. Diventando la terra del pop wine”
Mr. Amarone, come viene chiamato Sandro Boscaini, patron di Masi, spiega perché la media registrata dal settore vitivinicolo nasconde differenze abissali tra grandi e piccoli, tra gdo e horeca. A pesare anche la paralisi del turismo e l’annullamento delle fiere. “Ma appena si riaprirà sarà come nel terzo trimestre: i volumi torneranno a crescere perchè il vino è sinonimo di convivialità
Stiamo vivendo in un’epoca in cui sembra non ci sia tempo per niente.
Una delle conseguenze di questo modo di vivere è che tutti corriamo e con qualsiasi mezzo. Corrono le auto, corrono i motorini, corrono le biciclette e corrono anche i monopattini motorizzati. Così aumenta in modo esponenzi...
L’anno del Covid ha messo in crisi le aziende produttrici di vini di qualità a scapito di quelle che operano sui canali della Gdo. Oggi vincono le grandi cooperative emiliane, ma quando riapriranno bar e ristoranti il rimbalzpo in horeca sarà forte. Salteranno invece molte aziende piccole, fragili finanziariamente e incapaci di esportare e nasceranno nuovi campioni nazionali. I progetti di Clessidra dopo l’acquisizione di Botter e il caso Jerman. Rivoluzione in corso anche nel mondo del Prosecco
Quando l’azienda cresce, non può pensare di mantenere una struttura organizzativa statica, adatta ad imprese meno avanzate, ma deve svilupparsi ed individuare l’impostazione più adatta al cambiamento che ha scelto di intraprendere.
Nel momento in cui si intraprende un percorso di lean trans...
Hoshin kanri è un termine giapponese che indica un metodo per definire e consolidare obiettivi strategici e svilupparli, ma quali sono i vantaggi che può portare in azienda?
Il termine hoshin kanri, che si potrebbe tradurre in policy (o strategy) deployment, è un approccio metodologico alla...
Draghi è a tempo e il Partito del Pil è costretto a porsi da subito il quesito su come mantenere in vita l’assetto politico basato sulla convergenza tra la Lega di Giorgetti e i riformisti del Pd. Trasformare la momentanea convergenza in una alleanza politica è complicato. Ma, l’alternativa sarebbe trovarsi di nuovo di fronte, dopo Draghi, a una riedizione di un bipolarismo tra populismi di destra e di sinistra
Luca Zaia all’estero è stato battezzato come il “Campione della Lega”. Nelle elezioni regionali 2020 ottiene il 77% e da quel momento arriva a mettere in discussione la leadership di Matteo Salvini. Giancarlo Giorgetti, numero due del partito, è l’uomo che più assomiglia al governatore veneto e insieme appartengono all’ala centrista della Lega, quella parte riformista e moderata che guarda da una parte all’Europa e dall’altra al ceto produttivo
L’energia elettrica viene prodotta in gradi centrali e distribuita nel territorio tramite linee elettriche ad alta tensione.
Per trasformare l’alta tensione per esempio a 20.000 Volt i 220 Volt che abbiamo tutti in casa, servono dei grandi trasformatori. La tecnica costruttiva di questi...
Nel sondaggio di Agorà il governatore emiliano batte tutti gli altri leader del Pd, incluso Enrico Letta con un sonoro 24% a 11%. La sua ascesa parte dalla schiacciante vittoria a sorpresa contro Matteo Salvini, il leader leghista a cui però è capace di riconoscere come “ragionevoli” alcune proposte. Ritratto del leader che parla al mondo produttivo e dialoga con tutti, dai Cinquestelle a Zaia
Dopo la proposta avanzata lo scorso anno dal Consorzio del Prosecco Doc per un percorso che arrivi ad includere il Prosekar del Carso all’interno della denominazione, si è riapertala contesa che dal 2009 contrappone i viticoltori che hanno aderito all’operazione patrocinata dall’allora ministro Zaia e quelli che intendono seguire vie alternative. A costo di “sacrificare” proprio il nome Prosekar. A meno che Patuanelli non arrivi in loro soccorso
“Se tutti i player non sono allineati in un progetto di valorizzazione non si arriva in fondo. Se non facciamo in modo che l’ultimo metro permetta di identificare il Parmigiano Reggiano sbagliamo, perché non si tratta solo di un pezzo di formaggio ma del racconto di un territorio. A Patuanelli chiediamo infrastrutture come i bacini di accumula delle acque”. Parla il Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli
Per Bortoli di Lattebusche il grande tema che il neoministro dovrà affrontare è quello dei dazi, soprattutto quelli verso gli Stati Uniti e Regno Unito. Ma sul tappeto c’è già anche una battaglia con la Slovenia sull’aceto balsamico di Modena e in generale sulle tutele delle Dop e delle Igp. Più locale, ma non meno interessante, la battaglia dei produttori di Prosekar del Carso contro il potentissimo consorzio del Prosecco
Marcello Bonvicini, Presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, commenta l’andamento del settore agricolo nell’anno della pandemia: “Le aziende del territorio hanno sofferto molto, con perdite di oltre il 60% per le piccole e medie imprese delle bollicine legate al canale Horeca. Ora è fondamentale puntare sull’export e sulle infrastrutture. Importante che il Governo porti le nostre istanze nell’ambito delle politiche agricole comunitarie”
Il processo commerciale è l’insieme di fasi, attività e sotto processi che permettono ad ogni azienda di generare nuove opportunità di business, qualificarne la concretezza e l’allineamento con la value proposition, posizionare e presentare l’offerta aziendale, gestire l’eventuale negozia...
Sotto la spinta di Unipol, la banca modenese nel 2020 ha rilanciato le sue ambizioni di crescita con l’operazione di acquisizione di sportelli Ubi. Per il futuro grande attenzione sul fronte fusioni e acquisizioni. All’orizzonte resta la possibile operazione con Banco Bpm, ben vista da Unipol e con la Popolare di Sondrio. L’ad Vandelli: “Restiamo aperti a potenziali M&A”
Dal 1990 il gruppo francese ha proseguito con un costante e progressivo aumento della propria presenza in Italia. Dopo i 130 mln per le operazioni del 2017 e con la fusione con Bpm definitivamente sfumata, Crédit Agricole lancia l’opa su Creval: pronti 737 mln. L’ad Maioli: “Diventeremo la sesta banca in Italia” e da Parigi filtra ottimismo
In dieci anni la geografia della finanza ha visto crollare quella veneta che faceva perno sulle popolari di Verona, Vicenza e Montebelluna, su Antonveneta e su Cattolica Assicurazioni, e, al contempo crescere quella lungo la via Emilia con protagonisti del calibro di Credit Agricole, Credem, Unipol e Bper. E se quest’ultima, dopo aver conquistato 486 sportelli di Ubi, prendesse Banco Bpm diventerebbe il terzo gruppo bancario nazionale
La prima a “cadere” è stata Antonveneta, e poi, una a una, tutte le altre. Vicenza e Montebelluna finite ad Intesa, Verona assorbita da Milano e ora Cattolica salvata da Generali. Storia di una ripida discesa di una finanza Veneta con tate ambizioni e poca visione
“Non c’è solo il modello della superbanca, vi sono anche modelli di banche di successo che trovano nel rapporto col territorio o nella nitida specializzazione la propria ragione d’essere. Il primo è quello delle banche di territorio che, in alcuni casi, come quello di Credem, Bper e Credit Agricole funziona mentre non è funzionato quello veneto. Il secondo è quello di banche fintech, concentrato su segmenti di mercato come quelle delle piccole imprese, sulla quale stiamo puntando. In Veneto un caso interessante è quello di Banca IFIS che coniuga specializzazione e territorio ”. Parla Roberto Nicastro, cofondatore di Aidexa.
I KPI, Key Performance Indicators, sono gli indici che permettono al management di un’azienda di monitorare le prestazioni dei propri processi aziendali. Quasi tutte le aziende, anche medie o piccole, sono ormai consapevoli della necessità di utilizzare KPI per valutare le performance dei propri ...
L’istituto di Reggio Emilia è l’unica banca a chiudere il 2020 mantenendo stabili gli utili. Confermata anche l’elevata solidità. Creato nuovo polo per il private banking per la gestione di oltre 32 miliardi con Banca Euromobiliare, diventando quindi la quinta realtà italiana del settore. Dopo Caricento non si escludono nuove acquisizioni. Il dg Gregori: “Focus su crescita interna, ma crediamo nell’M&A”
Tra i “danni collaterali” del Covid, il diffondersi a macchia d’olio, nel Nord produttivo, della criminalità mafiosa. In Emilia Romagna crescono del 25% le interdittive antimafia, mentre Verona è epicentro dell’insediamento della ‘ndrangheta. Colpiti principalmente i settori del turismo e dell’edilizia
La mafia ha natura di imprenditrice, e se è riuscita a radicarsi così bene al Nord è perché ha trovato un terreno particolarmente fertile: è l'analisi di Gianni Belloni, giornalista padovano e direttore del Comitato scientifico del Centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto. Per comprendere il fenomeno e definirne una linea di contrasto efficace è necessario dunque spostare il focus e studiare quelle reti di relazioni con la politica e l'economia che fanno da sostegno alle organizzazioni mafiose
Dal caso Eraclea nel veneziano all’operazione “Perfido” in Trentino nelle regioni del Nordest è un susseguirsi di episodi e di indagini che devono far alzare l’asticella dell’allarme economico e sociale. Verona sembra essere diventata l’epicentro del fenomeno con un insediamento diffuso della criminalità organizzata. Che ora tocca anche le istituzioni
La digital trasformation è il processo che, grazie all’impiego di tecnologie digitali, permette di ripensare e trasformare i processi di business di un’azienda o di un’organizzazione.
Si tratta del tema che oggi si trova al primo posto nella lista di priorità strategiche di tutte le azien...
Come scegli i tuoi fornitori, i tuoi partner e i tuoi clienti? Come scegli un’azienda per cui lavorare? Questo genere di decisioni, anche quando non ce ne rendiamo conto, hanno ragioni profonde, legate all’affidabilità, al miglioramento nel tempo e alle dinamiche interne delle organizzazioni.
...
Le interdittive in regione sono aumentate del 25%, collocandola al quarto posto in Italia dopo Calabria, Campania e Sicilia. Un segnale d’allarme al quale si associa il rischio che le strutture ricettive della riviera romagnola possano finire in mano alla criminalità. Ma anche Parma e Reggio sono territori di conquista
Il settore dei gelati è riuscito a resistere alla crisi grazie all’impulso che ha ricevuto il delivery. Kaori Ito, direttrice della Carpigiani Gelato University: «Come avvenuto dopo la crisi del 2009 e il 2010, ci aspettiamo che in tanti possano vedere nel mondo del gelato una possibilità di investimento». Numerose le iniziative che Carpigiani sta mettendo in campo in favore degli imprenditori del gelato, fra cui un servizio di consulenza gratuito per le aziende e corsi teorici a distanza con possibilità di pratica in presenza
Il principio di antifragilità, teorizzato da Nassim Nicholas Taleb nel suo libro Antifragile che conclude la trilogia dell’incerto (Giocati dal caso, Il cigno nero, Antifragile), descrive la capacità di alcuni sistemi complessi a modificarsi e a migliorare a fronte di difficoltà, caos...
La chiusura dei ristoranti penalizza fortemente anche i fornitori. Al tracollo delle vendite dei prodotti ittici che hanno perso il 50% fa da contraltare la resilienza dei produttori di prosecco e di cucine. Le testimonianze e valutazioni di Giorgio Polegato (Astoria), Enrico Berto (Berto's), Vincenzo Vottero, chef di Vivo Taste e Salvatore Cucinotta, titolare della bolognese Qualimed
Evitare sprechi, difetti e malfunzionamenti è l’unico modo per rendere possibile la produzione di tipo just-in-time. Per farlo, esistono due strumenti che vengono in aiuto delle aziende: poka-yoke ed andon. Queste due soluzioni di controllo permettono un diverso tipo di verifica per l’eliminazi...
A Padova aprirà a breve la "Gustoteca" dice l'imprenditore padovano Fabio Franzolin. Che aggiunge: "vogliamo offrire è una ristorazione classica mediterranea di fascia medio-alta". Le persone sentiranno un estremo bisogno di un ritorno alla normalità, e ciò le spingerà ad una over-performance durante i primi mesi di allentamento delle restrizioni. E a ottobre apriremo un altro ristorante nel centro storico della città con uno chef di altissimo livello
Per il presidente del porto di Trieste “il futuro è il mare, non sono i porti. Che saranno sempre più la cerniera tra presente e futuro, tra la ricchezza che scorrerà in profondità e le terre emerse." E aggiunge: "Se invece stiamo qui a contare i container non andiamo da nessuna parte. Se ci mettiamo a fare lo stesso mestiere di altri abbiamo perso in partenza. Per competere serve una visione e capacità di progettare il futuro"
Il famigerato “pacchetto clienti” è uno di quei temi che ritorna spesso nel corso del confronto con imprenditori e manager delle PMI con le quali ho l’occasione di confrontarmi.
L’occasione tipica di confronto nasce quando, alla ricerca di soluzioni per lo sviluppo commerciale, ci si imbat...
Tra le battaglie al calor bianco del Sindaco contro l'ex presidente dell'autorità portuale, tra il disinteresse di Zaia e le controproposte del Pd, il Porto di Venezia sta morendo per l'indecisionismo cronico che ha caratterizzato gli ultimi anni. E così se ne vanno le grandi navi e tutta la logistica per muovere le merci dal porto verso linterno rimane paralizzata. Portando il porto a seguire lo stesso tragico destino di una città in pieno declino
Il presidente dell'hub portuale dell'Emilia-Romagna indica piani per il futuro. «Per gestire il Next Generation Eu serve stabilità. Il nostro progetto di portare i fondali a 14,5 metri e i 150 nuovi ettari di nuovi piazzali e aree logistiche guarda al futuro di tutto il Paese». E sul centro di stoccaggio di CO2: «Fondamentale per tutto il territorio. Bene che Eni abbia deciso di finanziarlo autonomamente»
Gli sprechi si verificano in ogni azienda, ma il vero problema è che spesso non vengono riconosciuti come tali. In Giappone vengono indicati con il termine muda e sono il nemico numero uno della produttività di ogni organizzazione.
Il lean system individua vari tipi di attività che non creano va...
Dietro la scelta governativa di concentrare i fondi europei sui porti di Trieste e Genova non ci sarebbero solo scelte di politiche territoriali, ma soprattutto la capacità di progettazione richiesta dalla Ue. Le proteste di Venezia e le lamentazioni friulane. A Ravenna bloccato dagli ambientalisti e dai cinquestelle il progetto di stoccaggio della Co2
Il calo della domanda di mercato sembra essere la conseguenza più pesante tra quelle che covid-19 sta generando.
Il 63% delle aziende che hanno risposto al sondaggio realizzato da auxiell, Delivera e Italypost, in collaborazione con il Corriere della Sera tra il 7 ed il 14 di aprile 2020, si son...
Il Middle Management è la parte della struttura organizzativa che, nel momento in cui si inizia un processo di miglioramento legato al lean system, spesso fa maggiore resistenza perché teme che il suo ruolo non sia più necessario. Nulla di più sbagliato: la lean transformation non può avere suc...
L’ingresso della Regione Emilia Romagna nell’operazione Bologna – Rimini, in un mercato in grado di reggere a livello nazionale al massimo due operatori, aprirà la strada a nuove aggregazioni. Le papabili sono Parma e Verona, ma mentre la prima ha alle spalle un colosso come Credit Agricole la seconda cerca da mesi un aumento di capitale che nessuno sottoscrive. E dovrà scegliere tra l’Emilia o Milano
L’amministratore delegato del quartiere fieristico della città ducale anticipa i piani per il 2021: «Il 2020 ha portato a un calo dell’80 ma abbiamo le risorse per ripartire. Le alleanze? Le abbiamo inaugurate cinque anni fa con Colonia e Verona. Non puntiamo a nuovi eventi ma a fare crescere le nostre manifestazioni storiche»
Il problema di Fiera Milano, insomma, pare essere quello che in questo momento è “il problema” di Milano. Dopo essersi ubriacati del successo e avere snobbato il rapporto con i territori del Nord, la città si trova triste, sola e abbandonata, ma, soprattutto senza idee. Si aspetta il piano annunciato dal nuo ad Palermo. Ma si brucia cassa e l’ebitda si salva solo con lo sconto di “Fondazione Fiera”
Come è arrivata la notizia dell’intervento della Regione Emilia Romagna che ha permesso di sbloccare la partita relativa all’aggregazione delle Fiere di Bologna e Rimini, è arrivato sarcastico un post su Facebook di Paolo Giaretta, l’ex sindaco di Padova, che si chiedeva cosa stesse facendo ...
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.