«L’idea di costruire un mondo migliore c’era. E allora come siamo arrivati qui?» Questa la domanda che guida l’intervento dell’ex ministro al Festival Città Impresa a Vicenza. A cui se ne aggiunge un’altra: da dove ripartire? «Dalle istituzioni, con la promozione di un lavoro dinamico e inclusivo». E sulla Riforma promossa nel 2012: «Evidentemente la sua applicazione non ha funzionato. Neppure le migliori intenzioni bastano da sole»
Dagli ultimi dati ISTAT di Marzo 2022 la disoccupazione in Italia si attesta attorno al 8,3%, con un picco tra i giovani del 24,5%. Chi come noi di Delivera vive il mondo delle aziende tutti i giorni sa che a discapito di questo la carenza di forza lavoro e la difficoltà di trovare personale qualif...
Formazione e governance? «Per integrare la sostenibilità nei processi organizzativi devono andare di pari passo, ci dev’essere un disegno». Camilla Speriani, fondatrice di Collectibus srl. SB, esperta di sostenibilità, è fra i trainer coinvolti nei nuovi percorsi formativi Niuko Sostenibilit�...
L'ennesima tempesta perfetta è all’orizzonte. Le imprese come stanno reagendo? Per Visentin (Federmeccanica) ciò che può sconfiggere nuove crisi è la fiducia, che muove gli investimenti e spinge all'azione. A questa il governo può contribuire con misure strutturali: al Festival si apre uno spiraglio sulla la riforma del cuneo fiscale. Nel frattempo, le Champion guardano avanti e puntano sul capitale umano
Quali sono le prospettive di ripresa dopo l’impatto della guerra in Ucraina? Quale futuro è all’orizzonte per l’industria, il lavoro e la politica? Queste le domande a cui cercherà di rispondere il Festival promosso da Italypost con L’Economia del Corriere della Sera. Presenti ospiti del calibro di Cottarelli, Fornero, Casini, Giannini e Fontana e oltre 50 imprenditori come Bombassei e Chiesi
La direttrice del festival ricorda che a Vicenza sono protagoniste le imprese Champions, selezionate da Italypost in collaborazione con L'Economia del Corriere della Sera. Imprese che "valorizzano il patrimonio dei territori e tengono accese le luci della ripresa". E sottolinea che dovremmo imparare ad ascoltare, perché "possono indicarci come andare avanti". Così a Vicenza non ci sarà spazio per le lamentele, ma "esempi concreti di gestione dei problemi"
Al Città Impresa prenderanno la parola gli assessori allo sviluppo economico delle tre Regioni. Obiettivo dell’incontro è la ricerca di politiche comuni a sostegno di un tessuto imprenditoriale che accomuna le regioni del “nuovo triangolo industriale”. Con loro gli imprenditori Chiesi e Bombassei e l’economista Stefano Micelli
A Vicenza due sguardi sulla trasformazione del mondo imprenditoriale: il primo di Riccardo Pavanato, dal mondo della consulenza e della gestione dei processi; il secondo di Andrea Bovone, dal mondo degli investimenti in Private Equity. Descrivono un’impresa che sta diventando consapevole di rischi e opportunità, in un mondo dove la globalizzazione non può più essere presa alla leggera
Trevisan è un autore che ha saputo restituire lo spirito del territorio che ha abitato. Works, la sua opera più famosa, è un libro autobiografico e provocatorio in cui il lavoro è chiave interpretativa della società degli anni ‘70. Vignaga: “La sua visione sapeva tenere insieme il territorio”. Bettiol: “Ha colto lo spirito imprenditoriale della nostra regione”. Lo si rievocherà a Vicenza, sabato 7 maggio alle 21.00 con Aldo Bonomi, Giovanni Bonotto, Giuditta Marvelli e Luca Molinari
L’imprenditore, colui che ha dato vita all’impresa, rappresenta il fulcro attorno al quale ruotano naturalmente le attività di business. Tuttavia, arriva un momento in cui il passaggio generazionale in azienda è un salto nel vuoto obbligato, che spesso causa problematiche, interruzioni dell’...
«Quante delle attività negoziali alle quali ci capita di assistere nelle aziende sono frutto di pura improvvisazione o di un esclusivo “richiamo” e affidamento all’esperienza da parte di un manager in un determinato ruolo?». La domanda arriva da Dario Dalla Costa, chief commercial officer -...
Il mercato immobiliare ha avuto e continuerà ad avere, secondo gli agenti del settore delle zone interessate, una buona performance. Ad Asiago le vendite sono spinte dal bisogno di scappare dal caos delle città e dalla voglia di immergersi nella natura. A Feltre, cittadina dalla scarsa vivacità, con operazioni immobiliari mirate si prova a ripopolare il centro
«Ho imparato a riconoscere ed eliminare gli sprechi, a organizzare uno spazio di lavoro, ma soprattutto ho capito quanto sia importante confrontarmi con un team che può esprimere un punto di vista differente dal mio e affrontare le problematiche con altri tagli interpretativi». È nel commento di...
Dopo un 2021 da ricordare per il settore immobiliare, il conflitto ha creato maggiore instabilità e un aumento dei tassi di interesse. Si prevedono importanti cali della domanda. Per Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it, “si apre una nuova fase per il mercato, segnata da un paradigma non più ciclico ma a ‘W’, con picchi verso l’alto e verso il basso”
Anche per il capoluogo emiliano quest’anno significherà un calo di domanda sul fronte compravendite. Per quanto riguarda gli affitti, invece, si assiste a una rinnovata competizione tra studenti universitari e turisti, che fa schizzare i prezzi. “Tardivo e non risolutivo” l’intervento comunale sul tema secondo l’ad di Nomisma
Nello scenario post pandemico il settore si trova di fronte a problemi come lo spopolamento di alcuni grattacieli commerciali ed uffici dovuto all’introduzione dello smart working. Dopo diverse difficoltà, il mercato dell’affitto uffici ha dovuto adattarsi all’incessante richiesta di spazi maggiormente flessibili e capaci di adeguarsi alla domanda
Generare la crescita è oggi molto complesso e spesso le aziende affrontano un problema comune: l’incapacità di proseguire con costanza nel proprio percorso di crescita che, di frequente, appare governato esclusivamente dalle dinamiche di mercato di cui le imprese si sentono in balia.
Si tratt...
Lockdown, contingentamenti, cambiamento delle abitudini dei consumatori e ora il caro carburanti hanno sferzato un duro colpo al tpl. Ma il sistema soffre di inefficienze da molto prima dell’emergenza. I biglietti coprono solo una parte molto marginale dei costi delle società, che sono sostenute da fondi statali, regionali e talvolta comunali. L’unica soluzione per ridurre questi costi è liberalizzare il settore e incentivare la concorrenza
Nel 2021 il settore delle due ruote si è confermato sui livelli record, dopo che il "bonus bici" nel 2020 aveva gonfiato il mercato con oltre due milioni di vendite. Si va verso una sempre maggiore diffusione della bicicletta a tutti i livelli, soprattutto a favore della mobilità urbana. Gianluca Santilli, fondatore del Bikeconomy Forum: “Sfatiamo il falso mito che nel nostro Paese non esiste la cultura della mobilità in bicicletta”
La guerra in Ucraina non ancora terminata inizia a produrre i suoi effetti anche nei paesi europei formalmente fuori dal conflitto in corso. Le proiezioni di stima della crescita economica sono al ribasso: nei giornali gli economisti stimano una crescita nel 2022 dell’1,9%, quando nel 2021 si era ...
Per il docente di ‘Trasporti’ dell’Università di Torino, la pandemia trasformerà in modo permanente gli spostamenti nelle città. Di fronte a questo mutamento, sostiene, le aziende del settore dovrebbero adeguarsi, ma ciò è reso impossibile dagli interessi politici in ballo. Così, ad oggi, i ⅔ dei costi del settore sono pagati dalle casse dello Stato
Nel 2020 il calo del settore (-30,6%) è stato più contenuto rispetto a quello del servizio ferroviario regionale (-38%), di quello ad alta velocità (-66%) o del servizio di trasporto aereo (-69%), e in linea con quello della mobilità privata (-32,3%). Adesso il servizio torna a crescere. Per Andrea Aragona, assessore alla mobilità e alla sostenibilità di Padova, “questi servizi rappresentano il futuro”
Qual è il significato di crescita? La Treccani da due definizioni di Crescita:
diventare più grande, per naturale e progressivo sviluppo, detto dell’uomo, degli animali, delle piante;
diventare maggiore in relazione a determinate qualità o condizioni.
La definizione che più sento mi...
Il gas naturale liquefatto, che in questi giorni è descritto da molti come una possibile soluzione all’emergenza energetica, è anch’esso in balia delle difficoltà del settore. Ne è una testimonianza l’andamento del deposito di Ravenna, che prevede un calo del 70-75% della movimentazione a causa logiche di mercato
I progressi tecnologici e l’emergenza energetica cominciano a incrinare la compattezza del fronte schierato per la soluzione della crisi rifiuti affidata solo alla raccolta selettiva. C’è un’opportunità: trasformare i rifiuti in energia producendo elettricità, biometano o idrogeno. Il termoutilizzatore bresciano di A2a produce 610 gigawattora di energia elettrica, pari al consumo di oltre 130 mila famiglie; e 800 gigawattora di energia termica che viene immessa in una delle più estese reti di teleriscaldamento italiane, allacciandosi a 21 mila edifici
E ora, che fare? Con il deflagrare del terribile conflitto in Ucraina, proprio nel momento in cui stavamo tirando un sospiro di sollievo per l’uscita dall’emergenza Covid, molte aziende, anche nel nostro territorio, si sono ritrovate a fare nuovamente i conti con l’incertezza.
Una situazion...
“Più che le infrastrutture mancano i contratti”, si potrebbe sintetizzare così la posizione del giornalista del Sole 24 Ore. L’Italia può contare infatti su una capacità di importazione che è pari a quasi il doppio del fabbisogno energetico. Ma è anche vero, precisa Gilberto, che se ci fossero più infrastrutture, come quelle i cui progetti sono stati accantonati a causa delle molte polemiche, queste potrebbero giocare un ruolo importante
Il ciclo di vita di un’impresa può essere distinto in una fase iniziale che è quella della creazione dell’azienda, seguita dalla sua crescita ed infine dal passaggio generazionale dai fondatori a eventuali eredi o terzi. Un fallimento in questo processo, che porta alla chiusura dell’azienda ...
Rigassificatore e centrali nucleari: nei primi anni Duemila c’è chi pensò veramente a fonti alternative di approvvigionamento energetico. L'ex governatore del Veneto nei suoi 15 anni di presidenza è stato protagonista, oltre che delle note vicende giudiziarie, anche di importanti questioni energetiche. È stato voluto proprio dall'ex Doge il rigassificatore di Porto Tolle, che copre il 10% del fabbisogno di metano nazionale. Ma Galan è stato anche sostenitore del nucleare, al contrario del suo successore Zaia, etichettato come " un Vendola qualsiasi”
Dal no al rigassificatore di Monfalcone al mancato sfruttamento dei giacimenti di metano (lasciati alla mercè di croati e più a sud dei greci), fino ai ritardi epocali sull’approvazione delle rinnovabili. Sono tante le scelte sbagliate degli anni passati che portano l’Italia a soffrire ancora di più l’attuale crisi energetica
Se il lean system è conosciuto dai più per la trasformazione del modo di produrre, in realtà è una metodologia che si applica abitualmente a tutti i processi necessari alla vita di un’azienda, dalle vendite, alla contabilità, passando per lo sviluppo del prodotto. Proprio per migliorare tutte...
La carne sintetica si propone come alternativa all’allevamento che, per consumo di risorse e impatto ambientale, rappresenta una sfida per l’uomo di oggi e, soprattutto, del domani. Dal primo burger cell-made ad oggi, investimenti e critiche sono andate di pari passo. Il settore è ancora in fase embrionale, ma crescono le start up: si lavora sul prodotto anche in Trentino
Come consumatori siamo abituati a diffidare degli annunci green delle aziende. Ma queste sorta di autodifesa potrebbe difficilmente portare a pensare che dietro un’azienda produttrice di cibo vegano ci sia una famiglia di macellai. È proprio ciò che accade, invece, per la padovana Kioene, società da 35 mln leader nella produzione di alimenti veg, controllata dalla famiglia Tonazzo, la cui attività parallela è quella di macellare e distribuire carni
Le esigenze nel mercato dell’alimentazione vanno diversificandosi di giorno in giorno, dando linfa vitale a un settore in grande crescita. Da un lato ci sono bisogni oggettivi, come celiachia e intolleranze, ma a spingere il settore è la crescente attenzione dei consumatori, spinta anche dalla pandemia, per tematiche come la cura del proprio corpo e l’attenzione all’ambiente
Le previsioni proiettano l’industria mondiale degli insetti a un valore di circa 1 mld di dollari nel 2023 per poi arrivare a 4,6 mld nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 44%. Nonostante le istituzioni italiane temporeggino, il Veneto è capofila in questa nuova prospettiva alimentare. Il titolare di Inef: “Credo ci siano tutti i presupposti perché gli insetti possano entrare a far parte della dieta umana, sia dal punto di vista nutrizionale sia dal punto di vista della tutela dell’ambiente”
Il settore è in crescita, spinto da una scelta dei consumatori che considera sempre più spesso l’impatto ambientale e l’attenzione alla salute. Sono tante le aziende che hanno fondato il proprio modello di business esclusivamente su questi prodotti e su altre alternative alle proteine animali. Ma c’è anche chi, come Granarolo, cerca di tenere assieme il latte vaccino e quello vegetale, superando le obiezioni degli allevatori per “essere sul mercato, piuttosto che lasciare la concorrenza in spazi che potremmo presidiare”
Il digital funziona sempre di più, e anche dopo la pandemia le vendite sull’e-commerce continuano a crescere. I casi modello di Passione Unghie, Estetista Cinica e Clio Makeup. I milioni di fatturato di chi punta tutto sull’online e di chi sceglie il “phygital”. Alla base della riuscita di questi modelli di business l’attenzione all’assistenza del cliente e la sua fidelizzazione
L’azienda bergamasca risente negli ultimi bilanci della spinta strategia di globalizzazione messa in atto a partire dal 2014. In pochi anni i negozi Kiko sono diventati più di mille, di cui meno di un terzo in Italia, ma il fatturato non ha seguito la stessa direzione: già nel 2018 incorreva in perdite di 64 mln e l’anno successivo l’utile (di 2,5 mln) è stato raggiunto solo grazie alla dismissione del business Us. Ma Percassi rilancia annunciando 300 nuovi punti vendita
Conquistare il Successo, sia esso in termini economici, di efficienza, o innovazione digitale, è per un’azienda un percorso che si costruisce con perseveranza e dedizione, e che spesso richiede l’accompagnamento da parte di figure specializzate.
Pensate per esempio al Successo nell’utilizz...
Il settore, che ha segnato una netta ripresa nel corso del 2021, si prepara al ritorno della celebre manifestazione bolognese e al debutto della nuova kermesse a Milano. Enrico Zannini, Direttore Generale BolognaFiere Cosmoprof, e Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, parlano di sinergia tra i due eventi: alla fiera bolognese le aziende potranno presentare i propri prodotti ai buyer b2b, a Milano ai consumatori finali
Nonostante le difficoltà del periodo, il settore della cosmetica sta vivendo un periodo di ottima salute. Le prospettive di ripresa per l’anno in corso elaborate prevedono una chiusura del 2022 prossima ai 12,5 mld di euro. Positano: “I bisogni del consumatore si modificano nell’arco di 15 anni, ma negli ultimi due è successo quello che si prevedeva per la fine del 2030. La pandemia accelerato alcuni trend di mercato”
Il passaggio generazionale nelle imprese italiane, ed in particolare in quelle venete, è un momento cruciale nella vita di ogni imprenditore. Gestirlo nella maniera corretta spesso rappresenta esso stesso uno dei tasselli fondamentali nella prosperità dell’azienda oltre la vita del proprio fonda...
Le navi merci con le stive piene di semi di girasoli sono bloccate nei porti del mar Nero. Una loro movimentazione potrebbe riattivare la filiera dell’olio di semi di girasole e delle industrie collegate, ma non basterebbe a risolvere il problema. La semina in Ucraina, prevista entro la fine del mese, potrebbe saltare mettendo a rischio la produzione futura. Natasha Linhart, ad di Atlante: "Decisive la ricerca di oli alternativi nel breve periodo e le scelte degli agricoltori italiani per coprire il fabbisogno che si genererà nel medio periodo”
Grano, mais, olio, pasta, riso, latte…sono tanti gli alimenti che risentono, direttamente e indirettamente, dell’impatto dell'attuale contesto geopolitico che ha aggravato una tendenza al rincaro già piuttosto evidente già nei mesi scorsi. Tra le aziende aleggia il pessimismo: dal presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari al direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, Gianluca Pesce, sono in tanti a vedere nell’aumento dei prezzi in atto qualcosa di più che un fenomeno passeggero
Il tempo in cui viviamo è molto speciale perché gli scenari di guerra cui assistiamo ci toccano direttamente e ci costringono a rivedere i nostri abituali comportamenti e a ricercare velocemente fonti di energia alternative.
Una cosa per tutte: pensiamo all’utilizzo così familiare dell’ene...
A differenza di altri beni alimentari, le verdure scontano da anni l’impatto di siccità a gelate primaverili, che portano a periodici aumenti di questi beni. Se a questi fattori si sommano la ripresa della domanda post-pandemia (con i rincari che ne sono conseguiti) e l’impatto del conflitto la tempesta perfetta è servita. La verdura è infatti seconda per rincari nel nostro paese (+17%) e il futuro del settore è molto incerto
Per la responsabile dell’ESG & Policy Research di Algebris è improbabile che gli squilibri in atto trovino soluzione nel breve periodo. Anzi, Silvia Merler suggerisce che il permanere di uno stato di tensione e delle sanzioni economiche possa portare a un protrarsi dei prezzi maggiorati. Questo anche in seguito a una normalizzazione del contesto geopolitico, a fronte di una domanda che si può prevedere stabile, dal momento che si tratta di beni di prima necessità
L’aumento del malessere psicologico, a livello sociale, è palpabile e diffuso in tutti gli ambienti, le rilevazioni su questo fronte restituiscono dati preoccupanti, legati (in parte ma non solo) a lungo trascinamento dell’emergenza pandemica e ora alle nuove ansie generate dalla guerra. I cont...
L’obiettivo europeo di azzerare il consumo netto di suolo entro il 2050 vede in Italia una percorso a rilento. Il mosaico di norme regionali ha fin qui dato risultati deludenti: nel 2020 sono stati 5170 gli ettari di terreno perso su scala nazionale. Una regolamentazione uniformata sembra la miglior soluzione per armonizzare gli interessi delle imprese, delle amministrazioni pubbliche e dei lavoratori con quelli dell’ambiente
La BreBeMi è sin dalla sua nascita caratterizzata dalla proliferazione di insediamenti logistici nei terreni che la circondano. Alla base del fenomeno l’assenza di traffico, la grande quantità di terreni non edificati e gli oneri di urbanizzazione notevolmente abbassati dai comuni. Ma per Legambiente la logistica porta con sé infiniti guai e "la Provincia dovrebbe regolare le concessioni e stendere norme condivise dai Comuni per evitare che le terre siano svendute a controparti forti nella contrattazione"
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