Il Lambrusco non era mai stato preso troppo sul serio e, seppur noto e venduto in Italia e all’estero, non godeva di quell'identità enologica che oggi i produttori e i giovani del settore gli hanno costruito intorno. Alessandro Medici: “È necessario studiare una seria strategia di internazionalizzazione. Il tipo di vino che offriamo è contemporaneo, potremmo vendere molto di più. Cambiamo la narrazione”
I dati dell'edizione 2023 della ricerca evidenziano come l'Emilia sia ormai da anni in testa alla classifica anche nel confronto con Lombardia e Veneto, non solo in termini di numero di imprese presenti, ma soprattutto per quanto riguarda il fatturato medio e il tasso di crescita. I fattori vincenti? Una cultura d'impresa orientata alla crescita, concertata a livello territoriale con le istituzioni e le università politiche per sviluppare progetti di territorio. Ma i dati 2022 dell’export segnalano un recupero delle altre due regioni del nuovo triangolo industriale
Le Champions spesso sono aziende che presidiano nicchie di mercato, dove portano efficienza di processo e innovazione di prodotto. Così, se la meccanica rappresenta quasi il 24% del totale, fra le imprese con migliore marginalità media, all’interno delle 1.000, ci sono anche Phoenix (ebitda medio fra il ‘19 e il ‘21 che supera il 57%), che fa integratori alimentari, Rainbow, che produce cartoni e commedie cinematografiche (con ebitda medio nei tre anni del 44,3%), o la Cereria Terenzi Evelino che fa candele (42%), per arrivare al Bottonificio Bap (38%)
L’azienda veneta, nata nel 1986 dalla famiglia Vidal, ha chiuso il ‘22 con ricavi a 37 mln (+18%). Due le direzioni in cui si sta impegnando oggi: formazione e sostenibilità. La prima con un corso in partnership con Unipd. La seconda attraverso lo sviluppo di prodotti più eco-compatibili e il reperimento di materie prime a livello locale. Sarà presto disponibile anche una nuova sede, l’Isola dei Profumi, a basso impatto ambientale. Forte è il legame con il territorio veneziano, come dimostra l’acquisizione della libreria storica di San Marco
“Non per essere i migliori al mondo, ma i migliori per il mondo” ama ripetere il presidente Davide Bollati. E l’impegno è trasversale: dal packaging alla logistica carbon neutral, passando per la produzione alimentata a energia rinnovabile, fino alla tutela della biodiversità. Su questi (e altri) fronti è attivo il Gruppo parmense: “È questa la strada per la sostenibilità. A differenza di chi ancora ne discute, noi ci interroghiamo solo per scegliere come proseguire al meglio il viaggio”
È il salone al centro del progetto di Cosmoprof per la convergenza tra l’industria cosmetica e tutto quello che le gravita attorno: dal packaging alle materie prime fino ai macchinari nel processo di produzione. Dopo il buon risultato del 2022, Cosmopack torna con un’area espositiva ampliata del 7,5% con aziende da 30 Paesi al mondo. Zannini, dg di BolognaFiere: “Per l’edizione 2024 prevediamo un’ulteriore crescita”
L’iniziativa si terrà in concomitanza con il Salone e avrà come tema il "Laboratorio futuro". Focus sulla progettazione sostenibile, l'innovazione nei materiali, la rigenerazione urbana e l'intelligenza artificiale. Protagonisti della manifestazione saranno i "distretti del design" come il Brera Design District, il Distretto Tortona, il Milano Durini Design e l'Isola Design District. L’assessora Cappello: “Milano si conferma capitale del design. Anche questa edizione sarà imperdibile”
Nel corso della conferenza dell’8 febbraio, che ha anticipato l'inizio dello Slow Wine Fair, il 26 febbraio, si è parlato degli effetti del riscaldamento globale sulle viti. Di fronte a “chiome sempre più deboli, incapaci di accumulare sostanze di riserva nel tronco, a detrimento della sua fertilità complessiva”, spiega Broggio, consulente di viticoltura sostenibile, possono essere adottate varie pratiche. Dal preferire colture tardive, sistemi di allevamento che favoriscano la dispersione di calore come la pergola o anche nutrire il suolo con materiale organico
Nel 2022 in Italia si contavano 78 vini Docg, 341 Doc e più di un centinaio di Igt. Un numero abnorme che si deve anche al fatto che "quelli denominati in media spuntano un prezzo doppio rispetto a quelli generici". Grandi, professore all'Università di Parma e autore del libro Denominazione di origine inventata: “Sono state usate inventando radicamenti al territorio per difendere produzioni che non avevano alcun motivo per essere difese, se non l’interesse dei produttori, l’orgoglio locale, la bandierina politica”
La siccità rimane un problema serio, specie negli ultimi inverni si è assistito a una drastica diminuzione delle precipitazioni in montagna ma non solo. Il lago di Garda non fa eccezione, ma quella registrata a inizio 2023 è forse una carenza di acqua mai vista negli ultimi decenni. Gavazzoni: “Dovremo abituarci a ragionare, coordinare e pianificare le future scelte sempre più come ‘bacino idrografico’, ovvero in modo globale”
Dopo un 2022 in cui la produzione idroelettrica italiana è calata del 37,7%, nel mese di gennaio il rendimento è già al di sotto dei livelli dello scorso anno. Taglioli (Assoidroelettrica): “La sospensione di alcune centrali più sofferenti è già un fatto concreto. Nel 2023 si potrebbe anche produrre il 50% in meno di energia. Gli impianti sono efficienti, a mancare è la risorsa idrica”
Nonostante l'attrattività delle imprese che compongono il distretto biomedicale di Mirandola (1,8 mld di fatturato nel ‘21), il territorio non sembra offrire a chi ci vive molte opportunità dal punto di vista sociale e culturale. Da qui, la scelta di una decina di imprenditori di dar vita ad un gruppo impegnato nello sviluppo del territorio e della sua qualità di vita. La dg di Encaplast “Le nostre aziende non occupano numeri, ma persone che ci danno la loro professionalità. E che necessitano di una vita piena di occasioni”
I circa 90mila cantieri che secondo l'Ance rischiano di essere paralizzati dal blocco della cessione del credito, corrispondono a tanti contribuenti che vi avevano fatto affidamento. Un circolo vizioso derivante dall’alluvione normativa che è intervenuta più volte in corso d’opera rendendo gli adempimenti più stringenti, dalla difficoltà di reperimento dei materiali, dalla stessa sfiducia legata all’incertezza del periodo. L’ad di Zanutta: “I privati hanno risposto in maniera straordinaria quando è partito il Superbonus, ma ora fanno fatica a capire i problemi”
La crisi di liquidità tra le imprese edili mette a rischio il pagamento delle forniture. Zanutta (ad dell’omonima azienda): “Ci troviamo con molta esposizione verso clienti senza liquidità. In alcuni casi abbiamo acquisito i loro crediti fiscali. Ma ora non riusciamo a cederli”. Nessi (ad di Eternedile): “Abbiamo limitato il rischio attraverso il credit risk management”. E aggiunge : “Lo Stato doveva canalizzare la cessione esclusivamente verso le banche. Le imprese facciano le imprese”
Il Legislatore non ha previsto possibilità di deroghe alle scadenze e chi le sfora è tagliato fuori dalla maxi-agevolazione. È chiaro, quindi, che se i lavori partono in fretta o se non procedono spediti, qualunque ristrutturazione rischia di saltare o di dover essere pagata con un conto ben più salato del previsto dai proprietari. Federico Nessi, ad di Eternedile: "I ritardi nei cantieri li ho verificati sulla mia pelle, vivo in un condominio che è stato oggetto di ristrutturazione esterna: dopo quasi un anno, i lavori non sono ancora finiti"
Rispetto al 2012, oggi in Italia ci sono 15mila bar in meno, e ogni anno sono almeno 10 mila le imprese che abbassano la serranda per cessata attività. Il settore ha attirato negli anni anche diversi imprenditori stranieri, a partire dalla comunità cinese. In Italia il 12,2% dei bar, circa 12mila, è gestito da stranieri: percentuale che in Lombardia sfiora il 20% e lo supera in regioni come Veneto ed E-R. L'esempio di Venezia, attraverso le parole dei gestori dei bancari
Per fronteggiare gli alti costi di materie prime, personale, locali, ricerca e strumenti, non è sufficiente riempire il locale. Berto (San Martino): “Tanta attenzione per evitare sprechi e contenere i costi di gestione”. Bartolini (La Buca): “Cerchiamo il rapporto diretto con i fornitori e abbiamo aperto altri quattro locali”. Alajmo (Le Calandre): “Abbiamo deciso di crescere per evitare di lasciare persone a casa”
Energia elettrica, gas, gasolio e fertilizzanti sono le materie prime che fanno registrare una discesa dei prezzi nelle ultime settimane, dopo l’impennata del 2022. Si allenta la pressione sui costi di produzione per le aziende, ma restano molte incognite nel 2023. Per Salvan (Coldiretti Veneto) “si rischia un problema di approvvigionamento e il rialzo dei prezzi dei concimi se tutti ordinano insieme”. Mentre per Simonazzi (Coldiretti Milano) “preoccupa la riduzione dei valori di latte e carne chiesta dall'industria”
Secondo Coldiretti il carrello della spesa si è ‘alleggerito’ del 6,3% per quanto riguarda la quantità di prodotti alimentari acquistati ma che, contestualmente, si è ‘appesantito’ del 6,6% in termini di spesa finale. Gli italiani, quindi, per sventare la tempesta economica perfetta, alle note catene di supermercati della grande distribuzione, preferiscono l’acquisto al discount. E i prodotti di marca restano sempre più spesso sugli scaffali, scavalcati dalle sottomarche e dagli alimenti low cost
Nonostante siano tutt’altro che trascurabili gli interscambi commerciali con l’area balcanica (3,7 mld per la Lombardia nel primo semestre 2022 e 1,7 mld per l’Emilia-Romagna), la tensione Serbia-Kosovo non sembra preoccupare i settori più attivi. Confindustria Brescia spiega che "le nostre aziende commerciano con i due Paesi ma ancora poco, si sono rivolte di più ad altri mercati". Mentre il comparto ceramico di Modena e Reggio Emilia raggiunge vendite per 21 mln di mq nei Balcani (su 458 mln totali) e si rivela altrettanto poco preoccupato dai possibili sviluppi
L’area balcanica ha assunto negli ultimi anni un importante interesse economico per l’intero Nordest. Il solo Veneto ha esportato nei primi 9 mesi del ‘22 quasi 4 mld di euro di merci. L’importanza commerciale del territorio balcanico riguarda anche l'approvvigionamento delle materie prime. Il presidente della società per l'internazionalizzazione delle imprese del Nord Est: “Dobbiamo considerare i Balcani attraverso un approccio olistico. Una guerra tra Serbia e Kosovo colpirebbe l’intera area commerciale”
A differenza delle altre regioni, l’incremento delle esportazioni è più omogeneamente distribuito tra i diversi settori. Crescono i settori estrattivo (+146,5%), farmaceutico (+63,4%) e coke e prodotti petroliferi (+38%). Mentre, a livello geografico, l’export è diretto prevalentemente fuori dall’Ue (+44,8% verso gli Usa), e in crescita del 16,9% in Ue
Il Veneto conferma la sua vocazione all’export, pur essendo in termini assoluti al di sotto di Lombardia e, più significativamente, dell’Emilia Romagna. Nei 9 mesi del 2022 registra 60,7 mld di export, rispetto ai 51,7 mld del 2021. La crescita è del 17,5%, ma la quota sulle esportazioni nazionali scende dal 13,6% al 13,2%
La regione conta da sola per oltre un quarto delle esportazioni nazionali, crescendo del 20,5% nei primi nove mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Significativa la crescita nel settore dei prodotti in metallo, in cui la Lombardia è leader nazionale (+27,7%). A influenzare la crescita anche l’andamento dei prezzi delle materie prime
Oggi se ne movimentano circa 40.000, ma il numero potrà crescere grazie ad una possibile espansione dell’attività di Dhl, così come a tutti gli interventi previsti da qui al 2030. Fra questi l’ampliamento del terminal cargo, la costruzione di nuove strutture, la realizzazione di un piazzale di deposito carburante e una nuova viabilità d’accesso. L'interesse dei grandi gruppi della logistica a ridosso dello scalo
L’amministratore delegato del Trieste Airport, Marco Consalvo, spiega che se il 2022 si chiuderà intorno ai 700.000 passeggeri, il prossimo anno la crescita ci dovrebbe essere grazie al nuovo accordo con Ryanair per l’aggiunta di tratte estere. Si tornerà a volare anche a Milano grazie ai fondi pubblici per la “continuità territoriale” (ammontano a 4 mln per il 2023). E sui bilanci ancora in rosso: “L’ebitda è sempre stato positivo, e quest’anno chiuderemo anche in utile per 4 mln”
Gli studentati oggi assolvono a quante più funzioni possibili. Camplus, realtà pionieristica che nel Bel Paese ha iniziato oltre quarant’anni fa, offre 9.000 posti letto e servizi integrativi che vanno dalla mensa, allo psicologo, all’agevolazione della vita della community. A gennaio ‘22 poi, a Milano, è stata inaugurata la prima residenza italiana di aparto, che ha avviato numerose collaborazioni, tra cui l’installazione di due alveari per dare un esempio virtuoso di biodiversità
Da Udine a Bologna, passando per Padova, Trento e Milano, le Università si confrontano con la scarsità di posti letto per gli studenti che arrivano in città per studiare. Sono molti i progetti in cantiere. Qui li ricordiamo. La tendenza netta è quella di affidarsi ai fondi del Pnrr per portarli a completamento. In molti casi, però, non c’è alcuna certezza sull’arrivo effettivo dei soldi
Per l’azienda di Villa Carcina, che supporta la produttività delle imprese che lavorano i metalli fornendo macchinari altamente efficienti e curandone la formazione del personale, il 2021 ha registrato una decisa ripresa. Dopo un 2020 più difficile, i ricavi sono cresciuti a 18,1 mln (da 11,1 mln), mentre Ebitda e utile sono più che raddoppiati a 3,2 mln e 2 mln. Nel ’22 il ceo Porta prevede “un ulteriore rialzo dell’Ebitda su valori record”. E per il futuro si punta al “consolidamento in Europa e Nord America”
La società, leader per la distribuzione di semilavorati in alluminio e altre leghe, durante il Covid è cresciuta molto con l’intero comparto. A fare la differenza per Almet Italia le scorte di magazzino, la capillarità sul mercato e l’essere parte di un gruppo internazionale come Amari Metals. Il direttore della filiale di Bologna Andrea Arbizzani: “Con i nostri magazzini manteniamo la vicinanza ad aree strategiche e affianchiamo le aziende che stanno crescendo”
La società, tra i principali player per il Business Process Outsourcing bancario e parte del gruppo Cse, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 22,7 mln e un ebitda pari a 3 mln. Per rispondere alle sfide di un comparto altamente competitivo, Caricese applica il metodo Six Sigma, strumenti di RPA (Robotic Process Automation), ma senza dimenticare di investire nelle risorse umane. Marco Lodi, General Manager: “Stiamo continuando ad assumere anche in questo periodo, puntando sui giovani”
L’azienda di Cordigliano (TV), attiva nella produzione in legno e nell’arredo bagno,
vede nel ’21 anche una crescita del fatturato, che raggiunge i 16,6 mln. Il segreto? L’utilizzo di un legno 100% Made in Italy, proveniente anche dall’antica foresta da reme della Repubblica di Venezia, che viene analizzata per “fare del legno un uso virtuoso sotto il profilo ambientale”, spiega il direttore Dei Tos. E dal ’23 l’azienda diventerà società benefit
Da Seregno (MB) agli uffici di Ginevra e Madrid, con gli Stati Uniti sullo sfondo. È il percorso di crescita di Blossom, azienda specializzata in comunicazione, advertising e strategie digitali di branding per clienti commerciali e istituzionali. Che nel 2021 è cresciuta in termini di fatturato (5,29 mln da 3,08 del ’20), ebitda (661 mila da 334) e utili (446 mila da 160). Il co-founder Frigerio: “Nel 2022 chiuderemo in linea con l’anno precedente”. E aggiunge che “stiamo valutando di aprire una nuova sede a New York”
L’azienda di Mogliano Veneto (TV), che opera nel campo della ferramenta e materiali per la produzione di serramenti, chiude l’esercizio 2021 con Ebitda di 3,48 mln (era 1,57 mln nel 20), e un risultato d’esercizio oltre i 2 mln (826mila nel ‘20). Impegnata sul fronte sociale ed ambientale, la società è stata tra le prime in Italia ad ottenere il rating di legalità. Nel ‘23 l’ampliamento del sito produttivo di Dosson e l’installazione di nuovi magazzini automatici
L’azienda con sede a Lentate sul Seveso (MB), leader nella progettazione, produzione e vendita di strumenti per la misurazioni del carburante, ha chiuso il ‘21 con un ebitda di 3,6 mln e un utile di 2,3 mln. A contribuire alla crescita è stata l’acquisizione da parte della corporation Dover Fueling Solution, di cui l’azienda ha potuto sfruttare i canali distributivi e l’applicazione del metodo 5s per razionalizzare i processi di lavoro. E per affrontare le incertezze “abbiamo adottato la strategia di fare magazzino”
La società, parte del gruppo Sapio, si occupa di produzione secondaria di gas tecnici, collaudo, allestimento e vendita di bombole, nonché formazione. Dal 2015 l’azienda ha reso i processi più efficienti, tanto che “con lo stesso numero di persone, 21 addetti, abbiamo raddoppiato la produzione del collaudo”, Ebitda medio tra il 2018 e il 2020 del 28% e fatturato di 10 mln nel ‘21 (6,3 l’anno prima) e in previsione “altri investimenti per l’efficientamento degli impianti produttivi”
L’azienda di Campodarsego (Pd) è oggi uno dei principali player nella produzione di colori, tempere e colle a livello nazionale e internazionale. La produzione locale e le scelte strategiche mirate al consumo sostenibile, nel rispetto di ambiente e clientela, hanno portato il gruppo a crescere negli anni, fatturando nel 2021 ben 25,2 mln, con un ebitda medio tra il ‘18 e il ‘21 dell’8,44%. Moro: “I nostri canali distributivi vanno dalle scuole ai distributori scolastici, sia al dettaglio sia ai grossisti, anche tramite il canale online”
L’azienda di Campodarsego (Pd) è oggi uno dei principali player nella produzione di colori, tempere e colle a livello nazionale e internazionale. La produzione locale e le scelte strategiche mirate al consumo sostenibile, nel rispetto di ambiente e clientela, hanno portato il gruppo a crescere negli anni, fatturando nel 2021 ben 25,2 mln, con un ebitda medio tra il ‘18 e il ‘21 dell’8,44%. Moro: “I nostri canali distributivi vanno dalle scuole ai distributori scolastici, sia al dettaglio sia ai grossisti, anche tramite il canale online”
Un’impresa che da oltre cinquant’anni produce abbigliamento e accessori per il mondo del lavoro. Da una valle bergamasca, i siti produttivi sono stati delocalizzati all’estero per rispondere al problema dell’assenza di manodopera per la cucitura, “un lavoro ancora artigianale”. Dal 2018 la managerializzazione per il salto di dimensione: il 2021 si è chiuso con fatturato consolidato di 48 mln ed è avvenuta la prima acquisizione, ma “nel giro di tre\cinque anni puntiamo ai 100 mln”
La crescita dell’azienda padovana, produttrice di macchine per la zootecnia e per la cura del verde pubblico e sportivo, è stata costante: nel 2018 il fatturato era a 4,8 mln e per il ’22 si prevedono 14 mln. Spiega l’ad Roberto Peruzzo: “Anche durante il lockdown abbiamo lavorato molto, puntando soprattutto ai mercati esteri. Più statico il mercato italiano anche per aumento dell’energia”
L’azienda di Sandrigo, attiva nel settore della meccanica di precisione, fornisce ai suoi clienti prodotti unici e consulenze sulla progettazione. L’ad Dalla Vecchia: “Diamo indicazioni ai clienti per farli risparmiare e aumentare la competitività”. Dopo aver tenuto nel 2020 (registrando una crescita in utile ed ebitda), nel 2021 il fatturato dell’azienda tocca gli 8,4 mln. Soffrono però, in questo caso, utile ed ebitda: “I costi di materie prime ed energia pesano. Ma noi aumentiamo la produttività e puntiamo su un’ottimo rapporto con i fornitori”
L’azienda di Fontanafredda (Pn), attiva nel settore dell’arredo bagno, cresce senza sosta anche nel 2022, dopo un 2021 chiuso con ricavi a 34 mln e utile a 3 mln, raddoppiando il valore dell’anno precedente (1,5 mln). Il Ceo Presotto: “Nel 2022 l’incremento del fatturato è dovuto all’aumento dei volumi e solo per il 5-6% all’aumento dei listini”. E non esclude “possibili partnership rivolte ai mercati esteri”
Mentre cresceva l'editoria per ragazzi in Italia, Edizioni El si è affermata nel mercato (nel '21 il fatturato ha superato i 10 mln e l'ebitda medio negli ultimi tre anni è stato del 31,9%). Il gruppo editoriale triestino comprende tre prestigiosi marchi editoriali (Edizioni EL, Einaudi Ragazzi, Emme Edizioni). La presidente Fatucci: “Il peso del segmento ragazzi nell’economia del libro è stato nell’ultimo anno stupefacente: il 18% del totale. Puntiamo anche sull'estero, vendendo diritti in 35 lingue del mondo”
L’azienda di Valdagno è oggi uno dei principali player nella produzione di arredamento per i negozi dei più qualificati brand del lusso, “un mestiere artigianale“ che ha portato la società a fatturare ben 17,3 mln nel 2021 e con un ebitda medio tra il ‘18 e il ‘20 del 9,6%. La certificazione come Società Benefit corrisponde ad un preciso modello di business, che nei prossimi anni porterà a cercare di coinvolgere i lavoratori al capitale d’impresa “attraverso un trust per renderli partecipi e dare loro la possibilità di nominare un loro rappresentante in cda”
Una comunità di 280 professionisti, di cui 42 soci, che hanno firmato lavori in oltre 50 Paesi del mondo. Politecnica è una società di progettazione integrata con sede a Modena. Federzoni, ceo della società: “L’ingegneria del mattone è stata un po’ abbandonata, ma oggi la sfida del Pnrr si gioca proprio sulla forte presenza di questi tecnici. Rafforzarci all’estero ci permetterà di essere meno dipendenti dagli andamenti mutevoli del mercato italiano”
L’azienda, nata dalla fusione di M.D. Micro Detectors con la Business Unit Sensor & Safety e Machine Vision di Datalogic, ha raggiunto i 76 mln di fatturato nel 2021. La riorganizzazione aziendale è passata attraverso la rilocalizzazione di alcune delle attività nuovamente a Modena, una strategia flessibile per sopperire allo shortage di materie prime e per trovare i talenti giusti mancanti, soprattutto ingegneri, attraverso anche “l’acquisto di start-up”
Qualità, ricerca e innovazione i punti cardine dell’azienda di Mirandola (Modena), che fornisce soluzioni di packaging alle imprese del settore biomedicale e farmaceutico. E che nel 2021 ha confermato la crescita dell’ebitda, arrivato a 1,2 mln. La General Manager Bianchini: “Per il futuro vagliamo operazioni e investimenti per migliorare capacità produttiva, sostenibilità, digitalizzazione e automazione dell’azienda”
In costante sviluppo dal 2013 ad oggi l’azienda reggiana, che si è affermata nella progettazione, prototipazione e produzione di motori elettrici e in attività di consulenza per aziende esterne, ha più che raddoppiato il proprio fatturato tra il 2020 e il 2021, da 3,6 mln a 7,4 mln. Cresce anche l’ebitda da 836 mila euro a 1,1 mln. Ed ora si punta ad implementare le strutture, senza escludere proficue collaborazioni
Il gruppo leader di mercato per la progettazione, la realizzazione e il commercio di macchine ed impianti integrati per l’automazione del fine linea, ha continuato a crescere durante la pandemia, raccogliendo gli effetti di un business ben pianificato. Nel '21 chiude con 76 mln (+3,95% sul '20) ed Ebidta supera livelli pre-pandemia, ma si continua a innovare. L'ad Reggiani: “Da tre anni e mezzo stiamo completamente digitalizzando la nostra azienda e a breve entrerà in funzione una business intelligence per controllare in tempo reale tutte le commesse”
L’azienda di Reggio Emilia nel giro di cinque anni, partendo da zero, è arrivata a toccare i 10 mln di fatturato nel '21, più che raddoppiando i risultati 2020. La responsabile marketing Palladini: “Sforniamo 50 mila pinse al giorno, ma prevediamo di arrivare a 100 mila in poco tempo. Abbiamo incrementato del 30% le vendite all’estero. E per il futuro stiamo studiando nuovi prodotti da lanciare sul mercato”
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