Durante la kermesse ci sarà un ciclo di incontri, sotto il titolo di “Fattore D”, per discutere di impresa e occupazione femminile, dunque della necessità di cambiamenti strutturali per affrontare le disuguaglianze che affliggono il mercato del lavoro del nostro Paese. Dalla presentazione del libro "Legami e Legature", in cui si racconta la storia di Srithi, lavoratrice instancabile immigrata dal Bangladesh che riuscirà a fondare la sua azienda, a eventi come “Carriera: davvero le donne sono tagliate per il potere?”, e “Le imprese sono disposte a cambiare organizzazione per avere le donne a bordo?”. Fino a “Donne e lavoro. La rivoluzione in sei mosse”, in cui la giornalista Rita Querzè, si confronterà con la già ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e il già ministro del lavoro e delle politiche sociali Tiziano Treu
Ripercorrere le evoluzioni in corso e tracciare le direttrici future di sviluppo dei territori industriali: a questo compito sono chiamati gli imprenditori che parteciperanno al Festival in scena a Bergamo tra meno di una settimana. Tra questi anche Nocivelli di Epta, Chiesi di Chiesi Farmaceutici, Pasini di Feralpi, Brasso di Teoresi e Ferraris di Fine Foods. A scandire la loro partecipazione una serie di sezioni tematiche che punterà i riflettori sulle varie sfide che il nostro tessuto industriale dovrà affrontare
Durante la kermesse fari puntati anche su intelligenza artificiale e innovazione, declinata su più fronti. Emmanuel Becker discuterà dei data center, pilastri della digitalizzazione, mentre Walter Ruffinoni offrirà una prospettiva originale sulla leadership aziendale. Saranno affrontati temi che vanno dalla complessità delle reti all'interazione tra macchine e esseri umani
Analizzando i dati delle 1.000 imprese Best Performer delle province emiliane, in termini di fatturato il primato va a Bologna con 53 mld, seguita dai 43,7 mld di Modena e dai 33,6 mld di Reggio Emilia. La provincia felsinea (con un Ebitda di 7,7 mld) fa segnare anche l’Ebitda margin più elevato (14,66%). Guardando alla pfn, invece, è Reggio Emilia a registrare l’indebitamento più basso con 758 mln; più alti i dati di Bologna (2,4 mld) e Modena (2,0 mld), influenzati dai 1,2 mld di debiti rispettivamente di Gruppo I.M.A. (macchine per il packaging) e del gruppo alimentare Cremonini
Guardando ai dati delle 1.000 imprese Best performer delle province lombarde, Bergamo, che pure riporta il fatturato più basso (48 mld, guidata dai 3,6 mld di Brembo), registra l’Ebitda margin più alto (13,06%). È inoltre la meno indebitata, seguita a stretto giro da Monza-Brianza: entrambe hanno una Pfn pari a circa un terzo dei 2,5 mld di Brescia. Il settore trainante è il metalmeccanico, ma a Monza-Brianza la situazione è più diversificata
Dall'analisi dei bilanci delle 1.000 migliori imprese delle province venete, se Verona registra il fatturato più alto grazie a imprese come Eurospin, Lidl e Calzedonia, Treviso segna il più basso con 35,6 mld. A livello di Ebitda margin, però, le imprese veronesi sono in fondo con un 10,2%. La pfn invece mostra che la provincia meno indebitata è Padova con 416 mln, mentre Verona segna 2,4 mld. Il dato padovano è influenzato dai 372 mln di cassa di Alì Group, tra i leader mondiali nel mercato delle apparecchiature per la ristorazione
L’azienda riminese produce macchinari per la lavorazione del legno e di altri materiali e componentistica per le proprie macchine, oltre che per terzi e per l’industria meccanica. “L’integrazione verticale è fondamentale in un settore di nicchia come il nostro”, spiega il presidente Andrea Aureli. A livello orizzontale, “la strategia è di acquisire i distributori nel mondo e crescere nei servizi”. Dopo gli 846 mln di fatturato del ’22, il forecast per il ’23 è a 900 mln, ma il “sogno è il miliardo. Mentre il ’23 si chiuderà ancora bene, l’anno prossimo sarà critico, ma con la nostra diversificazione geografica dovremmo reggere il colpo”
Il gruppo leader nella refrigerazione commerciale ha registrato un tasso composto di crescita annuale del 7,39% nel periodo 2015-2021 e, nel 2022, un fatturato salito a 1,33 mld, +13,3%. Un successo che, secondo il presidente Nocivelli è frutto “dell’apertura a soluzioni che possano generare valore, anche attraverso la crescita inorganica. Abbiamo compiuto 18 acquisizioni dal 2004, otto in quattro anni. Per la fine del 2023 i ricavi aumenteranno 1,5 mld, ma ora puntiamo ai 2 in un futuro non poi così lontano”. A settembre è stata annunciata quella di Heifo, azienda con sede in Germania, e una joint venture con la tedesca Viessmann Refrigeration Solutions
Cresciuta attraverso una strategia di allargamento della capacità produttiva e della gamma di prodotti, l’azienda modenese dipende dalla holding Dreamfood, a sua volta controllata dalla holding Acta. Nel primo semestre ’23 il gruppo ha già raggiunto i 180 mln di fatturato (205,4 mln nell’intero ’22). L’amministratore di Acta Antonio Montanini: “In Italia abbiamo il 50% del mercato, ora puntiamo a consolidarci in Europa con il nostro brand, ma l’obiettivo vero è diventare i numeri uno nel mercato americano”. E ad eventuali partnership dagli Stati Uniti, Montanini non chiude la porta: “Ci sono già dei flirt”
L’azienda di Crocetta del Montello (Treviso), gestita da tre generazioni dalla famiglia Moretti Polegato, si estende su oltre 200 ettari di vigneti, a cui si aggiungono altri 2000 ettari controllati in Veneto e in Friuli. Con grande attenzione alla biodiversità e all’innovazione, la cantina è cresciuta nel corso degli anni raggiungendo un fatturato di 145,3 mln nel 2022, il 65% circa proveniente dalle esportazioni, contro i 121,3 mln del 2021 e un Ebitda lievemente calato a 11,6 mln (8,04%). Il presidente Moretti Polegato "Quantitativamente il prosecco ha raggiunto il suo massimo di produzione, ora dobbiamo valorizzare i nostri prodotti, siamo ancora lontani dai prezzi medi praticati dai francesi sui loro vini”
Fondata nel 1980 da Giuseppe Angiolini, la boutique del lusso multimarca è diventata un punto di riferimento nel mondo della moda per i suoi negozi fisici e dal 2016 è partita anche con l’online. Nel 2022, nonostante le sfide, il fatturato si è mantenuto a 70,7 mln, anche se l’Ebitda è sceso a 6,4 mln. Intervistato da Caterina Della Torre e Fabio Sottocornola, nel corso della kermesse sulle pmi del settore moda, l’ad spiega: “Rispetto agli anni del Covid il web sta un po’ soffrendo, la clientela è sempre più attenta a spendere. La mia strategia? Riequilibrare i prezzi dei listini con nuovi brand. Così si rende anche più unica l’esperienza di un multimarca, che vende in fin dei conti la sua identità”
L’azienda toscana, creata nel 1986 da Mauro Guerrini e specializzata in articoli in pelle, borse e valigie prodotti in conto terzi per i brand del lusso, è oggi guidata dal figlio Alessandro. Che nel ‘21 ha rifiutato l’interessamento di alcuni fondi e anzi ha rilevato le quote del fratello. “Non era il momento giusto”, spiega l’ad. Tra i primi passi compiuti, un piano per dotare l’azienda di un top management e “garantire la continuità a prescindere dalla mia presenza” e l’introduzione della stampa 3D per creare i cartamodelli delle borse sulla base dei disegni dello stilista, “un progetto che svilupperemo ancora nel ‘24”
Oggi l’azienda del packaging di Bologna conta 2.000 dipendenti e guarda ai 500 mln di fatturato. Una crescita “che combina lo sviluppo interno con la volontà di cogliere le opportunità di mercato”, spiegano gli ad Valentina ed Enrico Aureli. All’interno della stessa packaging valley, ma anche all’estero: “Abbiamo perseguito l’obiettivo di avere un plant in ogni paese manifatturiero rilevante. Oggi sono 10 in tutto”. D’altra parte “il nostro mercato è il mondo”. Sulla carenza di risorse umane: “Tema fondamentale, serve uno sforzo corale di tutta la meccanica strumentale per diventare attrattiva”
L’azienda di Reggio Emilia, con filiali in Brasile, India, Cina e Usa, realizza sistemi oleodinamici di guida per macchine agricole, macchine da costruzione, material ending e auto sportive. Dopo i 224 mln di ricavi del ’22 il target per fine anno è posto a 250 mln, “nonostante una fase al momento calante del settore”, spiega il presidente Claudio Ognibene. “Abbiamo investito in un nuovo plant in Cina nonostante le difficoltà del paese perché siamo convinti che tornerà di moda. Del resto, quando abbiamo aperto una filiale in India ci dicevano che il servosterzo non sarebbe mai servito, ma dalla pandemia in poi non si vendono più trattori senza”
L’azienda veneziana leader nella produzione di pitture ed edilizia professionale oggi con 8 siti produttivi, 3 società commerciali e 6 brand è amministrata da Pietro Geremia, intervistato da Caterina Della Torre nella Sala Buzzati del Corriere della Sera. Nel 2022 il gruppo ha raggiunto un fatturato di 107,7 mln di euro e un Ebitda di 20,1 mln e ora punta a consolidarsi ancora all’estero: “Il mercato indiano è uno dei tre mercati su cui vogliamo puntare. Con un importante player locale abbiamo già una joint venture che porta i nostri prodotti in 3000 punti vendita, ma il segmento della classe medio alta della popolazione così attento ai trend europei cresce vertiginosamente” Quest'anno il gruppo mira ai 125 mln di fatturato e 22% di Ebitda
Nata nel 1984 a Cerro Maggiore (MI), oggi Ab medica è leader nella produzione e nella distribuzione di tecnologie medicali, sistemi di telemedicina e chirurgia robotica. La ceo Francesca Cerruti: “Siamo partiti dall’importazione di device mini-invasivi dall’estero, poi siamo passati allo sviluppo in proprio anche attraverso un percorso di acquisizioni e di partnership in Europa”. E per proseguire nella crescita (nel ’22 i ricavi erano 330 mln contro i 275 del ’21), “lavoriamo per rinforzare la nostra rete distributiva nei mercati europei e puntiamo su telemedicina e intelligenza artificiale”
Dal 2022 il Prosecco sembra essere in difficoltà. Nei primi mesi dell’anno l’export è in rosso mentre vanno meglio gli altri spumanti. I mercati principali come Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, stanno riscontrando difficoltà. In parte anche perché smaltiscono ancora scorte accumulate l’anno passato, mentre il calo dei consumi sembra innegabile. Il Consorzio ha deciso di limitare la produzione per evitare un eccesso di offerta rispetto alla domanda, concentrandosi sulla qualità
La tech company, affiliata al gruppo Antares Vision, ha ideato il sistema QualiFruit che utilizza un occhio elettronico e l'intelligenza artificiale per valutare la qualità delle cassette d'uva, favorendo un migliore smistamento. Il ceo Pietro Rota: “L’applicazione si basa sui modelli di selezione ai quali viene allenata dall’operatore stesso e può essere costantemente migliorata aggiungendo classi discriminatorie”. Nella fase di coltivazione Orobix ha introdotto anche un sistema che, grazie ad immagini rilevate da telecamere montate sui trattori, monitora quantità e qualità della produzione. “Così l’agricoltore valuta in maniera mirata se e dove servono trattamenti specifici o interventi di irrigazione”
Ad introdurlo, tra le prime in Italia, è stata la riminese M.T. che realizza portautensili statici e motorizzati per torni a controllo numerico. Sviluppato dalla brianzola Oversonic Robotics, RoBee è dotato di intelligenza artificiale e capacità cognitive per il lavoro in ambienti reali. “Da noi gestisce carico e scarico di pezzi, monitora la qualità e svolge compiti di bassa manovalanza”, spiega l’amministratore unico Gianluca Marchetti che lo ha voluto in azienda. “La decisione di inserirlo è stata influenzata anche dalle difficoltà nel reperire manodopera per questi lavori”
L’azienda padovana da 280 mln di fatturato nel ‘22, leader nel settore dei forni professionali, sta introducendo innovazioni rivoluzionarie nelle cucine. La prima funzionalità, lanciata da un anno e mezzo, utilizza il riconoscimento vocale e algoritmi di IA per tradurre i comandi degli chef in azioni. La seconda, chiamata Optic.Cooking, utilizza un sensore ottico per riconoscere il cibo infornato e selezionare il programma di cottura adatto. L’ad Michelon: “Sarà disponibile da inizio 2024. L’aspetto innovativo è che, attraverso l’IA, il forno apprende durante l'uso e si adatta ai risultati voluti dallo chef”
Secondo i dati di CoReVe, il Consorzio che si occupa del recupero di questo materiale, nel 2022 abbiamo superato l’80% di vetro riciclato. Un record che conferma, per il quarto anno di fila, il superamento del target del 75% fissato dall’Ue per il 2030. La proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, focalizzandosi sul riutilizzo, preoccupa gli operatori. Alti i costi economici ed ambientali che deriverebbero dall'organizzare un sistema con cui rinviare ai vari fornitori e produttori i contenitori. Un problema evidente soprattutto in particolari comparti con aziende fortemente export oriented come quelle vitivinicole
La stretta dell’Ue sul packaging punta a preferire il riutilizzo anziché il riciclo anche e soprattutto per gli imballaggi in plastica. L’ad di Piovan: “Siamo favorevoli a qualunque normativa favorisca la circolarità e anche al riutilizzo ove questo è possibile, purché non si generi un impatto ambientale maggiore del sistema di riciclo”. L'Italia, che ricicla il 56% degli imballaggi in plastica, è più indietro nel riuso “perché si applica ad un numero più limitato di prodotti”. Poi “bisogna puntare anche sul riciclo chimico, con cui si potrà decomporre il polimero in monomeri originali ottenendo nuovamente plastica vergine”
Il nostro Paese ha raggiunto e superato – in anticipo rispetto al target del 2030 – gli obiettivi imposti dall’Ue sul riciclo di materiali quali carta e cartone, vetro e plastica. Ma non c’è tempo di compiacersi. Da novembre scorso l’Europa discute un nuovo regolamento che preoccupa la filiera nostrana. Brumen (Comieco): “Abbiamo un primato storico ma forse dovremo cambiare senso di marcia”. Il responsabile sostenibilità di Fepa, Gianluca Banci: “La carta può essere riciclata circa sette volte. Riusare un imballaggio è difficilissimo, per questioni di durabilità e marketing”
Secondo i dati resi noti dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma i prezzi medi degli immobili sono in aumento, +4,5% annuo per le abitazioni nuove e ristrutturate al nuovo e +4,3% per gli immobili usati. A mostrare i primi segnali di cambiamento è il numero di compravendite, una china partita nel terzo trimestre ‘22, a causa del rapido aumento dei tassi dei mutui. Nomisma: “Il mercato di Milano è tradizionalmente anticipatore. I sentiment previsionali degli operatori prospettano per la fine dell’anno stazionarietà della situazione. Ma l’ottimismo è cauto”
Secondo i dati di Nomisma nel corso del primo semestre 2023 la città delle due Torri “ha registrato un rallentamento del mercato immobiliare per via della generale congiuntura economica”. Le compravendite sono calate del 24%, i prezzi degli immobili invece sono ancora in aumento (per l’usato +1,8% su base annuale, +3,3% per le abitazioni nuove). Ma il rischio è che nei prossimi mesi gran parte della domanda si trasferisca sul mercato della locazione già saturo con un ulteriore aumento dei canoni “già superiori rispetto alle possibilità reddituali delle famiglie o degli studenti e lavoratori che transitano da Bologna”. Nel corso del primo semestre sono cresciuti del 5,4%
A quattro anni dall’assegnazione dei Giochi a Milano-Cortina (era il 2019) lo stato dei lavori in Lombardia non può lasciare tranquilli. In anticipo solo il Villaggio Olimpico a Porta Romana, mentre stanno partendo ora i cantieri all’Arena Santa Giulia. Per il Palasharp manca ancora il progetto definitivo di riqualificazione e filtra l’ipotesi di affidarsi alla Fiera di Milano, dove si è già ripiegato per il pattinaggio. In Valtellina, gli interventi chiave sono sulla viabilità: serve ridurre di un anno e mezzo le tempistiche per la variante di Tirano, mentre per la bretella di Sondrio si attende il progetto. Il rischio per entrambe è di finire oltre il 2026
Quando mancano circa 930 giorni al via delle Olimpiadi, i lavori partiti in Veneto e Trentino-Alto Adige sono pochi e alcuni saranno terminati solo dopo l'evento. Preoccupa soprattutto la viabilità, con il cantiere principale della variante di Cortina che verrà aperto solo dopo i Giochi. A forte rischio anche la variante di Longarone. Tra le strutture sportive, sono fermi i lavori per la nuova pista da bob di Cortina in attesa dell’assegnazione della gara d’appalto per il secondo lotto. In Trentino aggiudicato l’intervento allo stadio del salto con gli sci, mentre in Alto-Adige il Tar ha sospeso i lavori e annullato l’appalto per il centro di biathlon
Per il ministro degli Esteri Tajani si tratta di “un risultato con grandi benefici sotto il profilo economico e di giurisdizione”. Ma sono molte le perplessità. Partendo dal rischio di ottenere un Tub “depotenziato”, che non otterrà tutte le competenze che appartenevano alla sede di Londra. Preoccupa, in particolare, che sulla farmaceutica le partite più importanti andranno alla sede francese. Per il presidente di Assolombarda, Spada, "così Milano rischia di perdere importanza e funzionalità”
Il Ddl del Ministero delle imprese e del Made in Italy modifica diversi punti del vecchio Codice del 2005. Fra questi anche il discusso “professor’s privilege”: i diritti dell’invenzione passano dai ricercatori alle strutture di appartenenza. Ma c’è chi solleva un dubbio sulla quota economica che continuerebbe a trattenere il ricercatore. Ci sono poi lo stop ai marchi che evocano denominazioni d’origine protette e l’estensione dei controlli su invenzioni utili per la difesa del Paese
Quello bresciano è il quinto scalo cargo in Italia per volumi trasportati - dietro a Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna e poi Venezia -, ma è al primo posto per i prodotti postali. La sua collocazione lo rende un’infrastruttura altamente strategica soprattutto, ma non solo, per i territori più produttivi del Paese. E se il suo potenziamento potrebbe essere favorito dai limiti (strutturali o esogeni) di Malpensa e Orio al Serio, intanto il Masterplan al 2030, che punta a realizzare una pista più lunga e ad ampliare le strutture esistenti, rimane in attesa di approvazione da anni (ma i tempi sono nella norma)
Per la tanto agognata Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria procedono spediti i lavori nei primi due lotti. La Brescia Est-Verona è pronta al 50%, mentre il completamento tra Verona e il Bivio di Vicenza è superiore al 30%. Il commissario Tav Macello: “Lavori in linea con i tempi Pnrr. L’Alta Velocità si attiverà entro fine 2026”. I nodi restano i due lotti successivi: per l’Attraversamento di Vicenza l’approvazione definitiva dovrebbe arrivare entro la prima decade di luglio, con il via ai lavori nel 2024. Per la Vicenza-Padova c’è solo metà progetto (da Grisignano a Padova) e mancano i fondi
La centralità delle autostrade, anche a causa di mancati investimenti nel trasporto su ferro, è destinata ad avere lungo corso. I flussi però aumentano e la saturazione è vicina, soprattutto nelle arterie strategiche del Nord industriale. Il caso dell’Autobrennero, con il rinnovo della concessione legato alla terza corsia. Poi l’A4, con le opere sulla tratta Brescia-Padova e la terza corsia sulla Venezia-Trieste. Per lo sviluppo dell'Emilia la Cispadana, il passante di Bologna e la bretella Campogalliano-Sassuolo. Poi la Pedemontana veneta, col suo buco milionario
Dal 2015 la startup altoatesina fondata dai fratelli Moroder è specializzata nello sviluppo di droni per il trasporto con capacità di carico di 100 chili e un’autonomia tra i 10 e i 30 minuti. Il ceo Moritz Moroder: “Nella logistica i droni saranno sempre più diffusi perché garantiscono consegne rapide”. I costi? “Tre volte meno degli elicotteri”. Altre applicazioni sono “nel sollevamento verticale di materiali e macchinari in interventi di installazione o manutenzione di pale eoliche o linee elettriche”
A dirlo è Linda Facco, ceo e co-founder insieme a Mattia Sartor della start up padovana Airall. L’obiettivo è quello di proporsi come Flight Operator “focalizzati sull’analisi e la reale fattibilità dell’utilizzo di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. E creare una nuova mobilità, rendendola commercializzabile nel nostro territorio”. Il mercato, secondo le previsioni, a livello globale dovrebbe superare i 28 miliardi di dollari nel 2030
“Abbiamo immaginato e realizzato le nostre città come impermeabili, fatte di materiali duri. Ora dobbiamo ripensarle come delle spugne”. Per Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, è questa in estrema sintesi la questione. Che deve passare attraverso una spinta politica volta a rendere convenienti economicamente le demolizioni, ma anche a farsi più trasparente nei confronti dei cittadini. “L’Emilia-Romagna? Nella sua drammaticità, è una lezione da imparare: ci sta spiegando ciò che non andava fatto”
I produttori di vino nostrano negli ultimi 20 anni si sono confrontati con una vendemmia estrema ogni tre. E se per ora basta ancora qualche pioggia salvifica, il problema è diventato ormai strutturale, minando la qualità del prodotto finale e la salute delle piante. Per preservare l’acqua serve intervenire sull’infrastruttura idrica e con il ricorso a tecniche agricole più sostenibili. Ma secondo lo studio del docente di idraulica agraria Tarolli, nel Nord Est oltre il 43% del suolo vitato è stato già segnato da temperature estreme e condizioni siccitose. Secondo il rapporto di Unione Italiana Vini potrebbe costare alla filiera del vino lo 0,7% del fatturato annuo, cento milioni, da qui fino al 2050
Dopo un 2022 favorevole per il settore del riscaldamento, l’anno in corso si prospetta più insidioso per le aziende che ci operano. Pompe di calore elettriche e caldaie ad idrogeno potrebbero sostituire a breve in massa le vecchie caldaie a gas, ma a quale costo per le imprese? Nalini, ad di Carel: “La prima parte del 2023 è stata caratterizzata da un quadro di forte instabilità geopolitica. Ma continuiamo a investire per ridurre i consumi di gas”. Landini, R&D manager di Sime: “E’ necessaria la transizione, ma possiamo diventare dipendendenti dalle tecnologie cinesi nei prossimi anni”
Dopo un ’22 a correnti alterne il mercato degli elettrodomestici risente anche ad inizio ’23 di inflazione, minore spesa dei consumatori e riduzione delle scorte dei distributori. Piccoli elettrodomestici trainati dalle mode per aspirapolveri robot e friggitrici ad aria. Vaccari (Trevidea): “Queste ultime da sole hanno retto l’andamento del comparto”. E per l’azienda si aspetta “vendite in crescita del 20-25% nel ‘23”. In leggero rallentamento le apparecchiature professionali per la ristorazione (-2% gli ordini nel primo trimestre)
Il Pnrr porterà all’Italia 191,5 mld di euro da investire in progetti di ammodernamento e sviluppo del Paese. Uno scenario in cui le costruzioni diventano protagoniste, con più della metà delle risorse destinate a questo settore. A tastare il polso della situazione sono gli stessi imprenditori. Boccolini (Manini Prefabbricati): “Tra i driver digitalizzazione e sostenibilità. Ma occhio al 2028”. De Pra (F.lli De Pra): “Gli effetti si vedranno dal prossimo anno”
Il valore aggiunto dell'industria in Lombardia è calato del 2% negli ultimi vent'anni (mentre cresce dell'11,3% in Veneto e del +23,2% in Emilia). Anche sul fronte della produttività l'Emilia svetta con un +33,9% contro il +19,1% del Veneto e +23,4% della Lombardia. Regione, quest'ultima, che vede crescere il Pil totale soprattutto grazie al terziario che si è sviluppato a Milano. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: "Grave l’incapacità di capitalizzare a vantaggio di tutta la Lombardia la crescita del capoluogo. Se Milano e l'area pedemontana crescono, i territori montani e la Bassa lombarda trascinano in basso la performance"
Sono ancora stime, ma aiutano a proiettare in avanti le tendenze viste negli ultimi vent’anni. In particolare, l’Emilia resta l’unica regione a crescere in popolazione (+0,1%, mentre segna uno 0,0% la Lombardia e un -0,1% il Veneto contro una media italiana dello 0,2%). Tiene anche sul valore aggiunto dell’industria e cala un po’ meno delle altre regioni sulla produttività. Il Veneto, indietro su tutti gli indicatori dal 2000 al 2022, quest’anno sembra accorciare le distanze (anche grazie al breve periodo di riferimento, però)
L'innovazione per le imprese non è solo l’idea rivoluzionaria, ma più spesso una piccola modifica che migliora processi e prodotti. E che fa risparmiare tempo, denaro e risorse. La Lombardia è la regione che deposita più brevetti, al secondo posto c’è l’Emilia e segue il Veneto. E rispetto alle altre regioni d’Europa, per l'Ambrosetti Innosystem Index 2023 la Lombardia è al 31esimo posto, l’Emilia al 52esimo, il Veneto al 101esimo
Con l'evento parallelo rispetto ai principali eventi, il Festival trentino si diffonde in tutta la città. E mira ad avvicinare le nuove generazioni al mondo del lavoro e delle imprese. Lo fa con incontri e dibattiti che cercheranno di ispirare nuovi modelli creativi e di business. Saranno presenti anche esibizioni artistiche e musicali e, grazie ai partner locali, verranno organizzate competizioni imprenditoriali su temi come la sostenibilità e confronti accademici
A che punto è la globalizzazione? Come evolverà? Come risponderà alla prova della sostenibilità? Dopo la crisi di approvvigionamento post-Covid è venuto il tempo di tornare a produrre in Italia? Questi sono solo alcuni dei quesiti proposti negli oltre cento appuntamenti in calendario nella seconda edizione del Festival dell’Economia piemontese, dall’1 al 4 giugno 2023. Circa 170 ospiti, 43 relatori internazionali dai più prestigiosi centri di ricerca, 4 premi Nobel per l’Economia ma anche giornalisti, storici, analisti e tanti rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee a confrontarsi su questo tema di primaria importanza
A ospitare la cerimonia di premiazione del Premio, promosso da ItalyPost e il Corriere della Sera, è stato l’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova. Caldarelli trionfa con 42 voti, seguito da Amendola con 37 voti, Esposito a 36, Accoto a 35 e De Biase a 32. Sciuto (rettrice Polimi): “Dobbiamo fare innovazione e saperla raccontare, solo così svilupperemo la capacità critica di conoscere e riconoscere ciò che è reale da ciò che non lo è”
La New Space Economy è un settore che vale dai 350 ai 450 mld di dollari, dei quali oggi l’80% è di natura prettamente commerciale. Di questo cambio di paradigma si è parlato nel corso dell’appuntamento “Risorse per la Space Economy”, duranta la seconda giornata del Galileo Festival. Rossettini (D-Orbit): “Lo spazio è un mercato globale e va velocissimo. Per essere competitivi servono gli investimenti privati”. Mauro (Primo Space): “Il volume degli investimenti in venture capital è raddoppiato ogni anno negli ultimi cinque anni”. Panzarini, (Intesa Sanpaolo): “Con unità specializzate possiamo capire la credibilità dei progetti in cui investire”
Luca De Biase, Cosimo Accoto, Guido Caldarelli e Luca Amendola: questi gli autori in corsa per vincere la prima edizione del Premio che presenteranno le loro opere durante la giornata di sabato, in Libreria ItalyPost. Il riconoscimento è nato per analizzare e raccontare in modo originale il mondo dell’innovazione. La selezione finale è affidata alla giuria dei lettori. Poi, appuntamento a sabato 20 maggio alle 18 per la Cerimonia di Premiazione
Donatella Sciuto, prima rettrice del Politecnico di Milano, sarà presente sabato 20 maggio al Galileo Festival della Scienza e Innovazione di Padova e discuterà sullo stato dell’arte della ricerca italiana. La rettrice: “I Centri nazionali per la ricerca saranno utili per colmare una lacuna storica della scienza italiana: quella di essere spesso incapace di avere un ritorno innovativo sul sistema produttivo del Paese. Il Pnrr può dare un grande supporto alla ricerca e potrebbe creare un sistema virtuoso di partnership pubblico-privato”
Le nuove frontiere dello spazio, la robotica e l’industria 4.0, il cibo del futuro e le nanotecnologie, le energie alternative. Sembrano suggestioni su un futuro lontano, ma in realtà sono settori nei quali le nostre imprese si muovono già. Eppure si potrebbe crescere di più se si cancellasse la distanza col mondo della ricerca. La ritrosia in Italia è anche culturale. Al Galileo l’incontro fra l’accademia e l’impresa avverrà a partire dall’evento di inizio, venerdì alle 11
Praticità e versatilità d’uso ne fanno una soluzione d’acquisto sempre più apprezzata dai consumatori. Dopo il boom registrato durante la pandemia, il preaffettato in vaschetta continua a imporsi e a interpretare i nuovi stili di consumo. Ma questo successo pone ora una nuova sfida: ridurre l’impatto ambientale del packaging. Dopo anni di ricerca, il Consorzio Prosciutto di Parma ha realizzato un’approfondita ricerca, per testare materiali alternativi e più sostenibili rispetto a quelli tradizionalmente impiegati
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