L’indagine fornisce un focus sul tessuto imprenditoriale della provincia: presi in considerazione il rating, la marginalità lorda e netta, il risultato d’esercizio 2020, il rapporto tra pfn ed ebitda medio degli ultimi tre esercizi, per selezionare le 1.000 imprese meglio performanti sulle 27.661 totali. La ripresa nel ’21 coinvolge soprattutto il comparto metalmeccanico, chimico e farmaceutico, della gomma e della plastica
L’indagine fornisce un focus sul tessuto imprenditoriale della provincia: presi in considerazione il rating, la marginalità lorda e netta, il risultato d’esercizio 2020, il rapporto tra pfn ed ebitda medio degli ultimi tre esercizi, per selezionare le 1.000 imprese meglio performanti sulle 21.094 totali. La ripresa nel ’21 è testimoniata da un fatturato aggregato delle 1.000 imprese a 6,6 mld (+24%) e un risultato d’esercizio a 1,5 mld (+33%)
L’indagine fornisce un focus sul tessuto imprenditoriale della provincia: presi in considerazione il rating, la marginalità lorda e netta, il risultato d’esercizio 2020, il rapporto tra pfn ed ebitda medio degli ultimi tre esercizi, per selezionare le 1.000 imprese meglio performanti sulle 22.365 totali. La ripresa nel ‘21 risulta evidente: è stata più forte nel comparto metalmeccanico, nel tessile e sistema moda e nell’alimentare. Si prospetta più complesso il '22
L’indagine fornisce un focus sul tessuto imprenditoriale della provincia: presi in considerazione il rating, la marginalità lorda e netta, il risultato d’esercizio 2020, il rapporto tra pfn ed ebitda medio degli ultimi tre esercizi, per selezionare le 1.000 imprese meglio performanti sulle 20.491 totali. La ripresa del ‘21 risulta evidente: la marginalità lorda è salita al 13% (contro il 12% del '20) e il risultato finale d’esercizio del 54% a 2,3 mld. Si prospetta più complesso il '22
L’indagine fornisce un focus sul tessuto imprenditoriale della provincia: presi in considerazione il rating, la marginalità lorda e netta, il risultato d’esercizio 2020, il rapporto tra pfn ed ebitda medio degli ultimi tre esercizi, per selezionare le 1.000 imprese meglio performanti. La ripresa nel ‘21 è stata nettamente più forte nel metalmeccanico e nella Gdo. Nel ‘22 perde dinamicità, e sono richieste capacità di riprogettazione, di cambiamento delle strategie produttive e distributive per stare al passo
I prezzi all’ingrosso del gas sono giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi, prima a causa dello squilibrio fra domanda e offerta, e poi a causa dell’invasione russa in Ucraina. Non sarà un inverno semplice per gli italiani che dovranno prepararsi all'idea di razionamenti e rispettivi aumenti di gas. Tabarelli: "L'Italia non è pronta per l'inverno. Ai fossili non c'è alternativa". Stagnaro: "Dobbiamo riscoprire l’importanza dell’efficienza energetica"
“Lavoreremo a margini zero, i consumi caleranno ma noi ce la faremo”. Questo in sintesi il giudizio degli imprenditori Champions riuniti a Milano da ItalyPost e Corriere della Sera giovedì scorso. Sul settore i nuvoloni però sono neri: « Chi non ha una struttura finanziaria solida uscirà dal mercato o si farà acquisire ». Perché fra inflazione e recessione i consumi caleranno e la Gdo vorrà mantenere i prezzi più stabili possibile. E così si sarà costretti a produrre in perdita o quasi, e solo chi ha le spalle larghe potrà rimanere in piedi
Non solo Veneto: l’arrivo a Verona di Intel genererà conseguenze per tutte le regioni del nuovo triangolo industriale. E le spingerà a mettere in atto quell’ottica di sistema che sola può renderle competitive a livello europeo e mondiale. Siagri (Eurotech): “Per emulazione le altre imprese raccoglieranno la sfida della crescita e innovazione. I giovani si interesseranno a nuovi temi e le Università aumenteranno l’offerta formativa. E intorno a Intel potranno nascere nuove filiere”
Per il presidente di Federmeccanica è “estremamente positivo” che Intel sbarchi in Europa: “Aiuterà con i problemi di fornitura dei chip”. E sull’arrivo in Italia: “È importante essere proattivi e accogliere con un pacchetto di benvenuto una simile occasione. Ma bisogna anche inserire delle condizioni: l’arrivo deve garantire ricchezza al territorio. Ci dovrebbe essere l’impegno, ad esempio, ad utilizzare fornitori locali”. E poi: “Sulla valorizzazione delle persone sarà un nuovo benchmark e una sfida per le nostre imprese a ripensare il loro modello di business”
Ben 47 imprese emerse dall’indagine del Centro Studi ItalyPost sulle 100 “Top Italian Companies” nel 2014 fatturavano meno di 500 milioni. Le 100 sono cresciute ad una media dell ‘8,2% dal 2014 al 2021, raddoppiando quasi il fatturato aggregato (da 60 a 110 miliardi), producendo una redditività media annua (e quindi un flusso di cassa) del 13% l’anno. Finanziariamente sono solidissime, 66 miliardi di patrimonio netto aggregato nel 2021.Insieme alle champions fanno il 20% del fatturato della manifattura italiana
Non solo Bracco, Technogym, Calzedonia e Brembo che la soglia dei 500 mln l’anno superata da anni. L’Italia è piena di aziende che in pochi anni da piccole sono diventate grandi e continuano a crescere. Dalle indagini che il centro studi ItalyPost e L’economia del Corriere della Sera presenteranno a Milano a partire dal 28 settembre emerge un quadro che smentisce i luoghi comuni. Protagonisti gli imprenditori che da piccoli sono (e stanno) diventati grandi
La protagonista di questo giro di valzer è Giorgia Meloni che potrebbe superare il 30% a meno che Conte non abbia un vero exploit nel mezzogiorno facendo diventare il MS5 una sorta di Lega Sud. Letta al 20%, Salvini rischia di finire sotto il 10% mentre FI sta recuperando sui giovanissimi. Incognita Renzi e Calenda. Se Meloni stravincesse, le servirà comunque un garante internazionale. Che altri non potrebbe essere che Draghi al Quirinale
Da una parte Meloni, che al Nord ha capito quali tasti toccare, tanto da aver incrementato i suoi voti scalzando la Lega di Salvini, oggi in crisi in val Padana. Dall’altra il Pd che aveva la possibilità di intestarsi l’Agenda Draghi, ma si è alleato con la sinistra estrema dalle posizioni poco popolari fra gli industriali. Il duo Calenda-Renzi sembra in grado di conquistare gli imprenditori, ma senza i numeri per governare
Le Olimpiadi potevano essere l’occasione per rilanciare il territorio andando a lavorare sui deficit presenti: Tav, collegamenti stradali, aeroporti. Per Francesco Jori, giornalista e acuto osservatore della realtà veneta, anche questa volta la classe dirigente territoriale ha perso un’occasione. “Le Olimpiadi dovevano essere il nostro fiore all’occhiello, ma rischiano di ridursi a crisantemo. Non è colpa di Roma, ma di un Veneto inconcludente”
Dopo il boom del '21 con 750 mila compravendite, nel '22 il mercato immobiliare si è allineato al trend di lenta e continua crescita che aveva caratterizzato il pre-pandemia. Secondo Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it, per 2023 ci si attende un calo dei prezzi e delle transazioni, con due incognite: caro energia e inflazione (che potrebbe spingere i cittadini ad investire i loro risparmi nell'immobiliare)
Senza Draghi perderemo anche i finanziamenti del Pnrr? Non secondo Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell'Istituto Bruno Leoni. E se l'ex premier fosse rimasto sarebbe stato “tutto a posto”? Non per forza, l’economista spiega infatti che la situazione su molte riforme, come il dl concorrenza, era decisamente critica, e che un Draghi “ostaggio” dei partiti avrebbe avuto comunque più di qualche difficoltà nell’attuazione dei progetti”
Ormai ai prezzi delle materie prime schizzati alle stelle ci siamo abituati, ma ora le aziende sembrano poter tirare un sospiro di sollievo. Dopo mesi, infatti, le ultime settimane hanno portato un consistente calo dei prezzi. Per citarne alcuni: acciaio -20%, alluminio -28%, cotone -28% e noli dei container -20%. Le domande che si pongo tutti ora sono: "Quanto potrà durare?" e "Cosa comporterà nel medio-lungo periodo?"
Le piccole e medie imprese sono in salute ed è grazie alla loro capacità di reagire velocemente ai cambiamenti repentini di questi anni. L’inflazione è destinata a scendere velocemente grazie al calo delle materie prime. Dalle montagne russe degli ultimi tre anni ne usciremo più forti. Ma dovremo risolvere i nostri problemi “storici”: debito pubblico e questione demografica
Che università e imprese parlassero lingue diverse lo si poteva supporre. Ma il Presidente di Italprogetti porta l’attenzione su un altro problema: non solo mancano i profili che servono alle aziende, ma quelli che ci sono hanno competenze spesso scarse rispetto alle valutazioni riportate. “Si fa poca selezione - spiega - perché le università ricevono finanziamenti in funzione del numero di laureati”
Scarsa collaborazione tra imprese e università nei processi d’innovazione e mismatch di competenze. Sono difficoltà che nascono dall’incapacità, in molti casi, di creare le giuste connessioni tra mondo accademico e realtà imprenditoriali. Un modello in questo senso è l’Emilia-Romagna, che ha creato diverse connessioni virtuose tra questi attori. Tanto da essere presa come riferimento per la missione 4 del Pnrr
Il politologo veneto Paolo Feltrin spiega che “una politica attenta solo al centro storico delle città perde di vista i problemi di una larga maggioranza”. E così nasce il populismo, e ha successo. Sulle ultime comunali: “Non è detto che la Lega abbia perso, il risultato non può essere traslato sulle politiche. Ma il partito ha un problema: non capisce che deve strutturare le sue correnti per non implodere”
La vittoria del centrosinistra a Parma e Verona cambierà gli equilibri di alcune partite strategiche fondamentali per il Veneto e l’Emilia-Romagna. Da un lato l’aeroporto cargo e la gestione della fiera di Parma, dall’altro la fiera di Verona, l’aeroporto Catullo e la fusione Agsm-Aim. Ma uno step fondamentale per gli equilibri economici di tutto il nord saranno le prossime elezioni lombarde, sulle quali c’è ancora molta incertezza (e qualche scontro)
Dopo anni di "prima gli italiani", oggi le imprese chiedono lavoratori stranieri. E anche la Lega rivede le proprie posizioni. L’assessore veneto allo Sviluppo economico Marcato (Lega): “Dobbiamo accogliere lavoratori stranieri e formarli. Ma sul lavoro serve una riflessione di ampio respiro”. Anche per gli imprenditori il provvedimento è necessario, ma Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, mette in guardia: “Da solo non è sufficiente, serve una spinta sulla formazione e sugli Its”
I grandi progressi in agricoltura si devono alla modificazione del genoma delle piante, ma temi come ogm e manipolazione genetica dividono l’opinione pubblica. Il professore di genetica dell’Università di Udine: “L’opposizione alle tecnologie genetiche nel nostro Paese è forte. Colpa della mancata percezione dei benefici e della distanza tra quotidianità e agricoltura”
Costi cresciuti del 20% solo nel primo trimestre, margini bassi, siccità ed eventi climatici estremi. Tante le minacce per il settore agricolo, che si trova anche di fronte alla sfida di produrre di più e in modo più sostenibile. La soluzione può essere l’innovazione tecnologica, che si sta già affacciando nel settore. Ma più tecnologie e competenze sono compatibili con l’attuale modello economico?
L’azienda veronese è leader nel campo del concime organico. Punta sul recupero dello stallatico “sano”, che viene trattato naturalmente e miscelato con residui alimentari, caffè inutilizzabile per l’uomo, sfalci e potature. L’ad Giorgio Cappellari: “La richiesta di questi prodotti è in crescita esponenziale. I biofertilizzanti ci rendono maggiormente indipendenti dai Paesi che possiedono le materie prime per la produzione dei concimi chimici, anche se non completamente”
Si chiude oggi, 12 giugno, l’edizione 2022 della Green Week. Quello che è emerso dai numerosi incontri è che i consumatori chiedono una sostenibilità che sia sempre meno di facciata, ma che vada alla sostanza. In questo cambiamento è necessaria una comunicazione trasparente, che passi attraverso i dati, per andare incontro alle richieste di un mercato che non si accontenta più di un po’ di verde sulla confezione dei prodotti che usa
Sostenibilità vuol dire guardare al futuro con concretezza, definendo piani precisi e obiettivi misurabili. Ma anche coinvolgere dipendenti, investitori, comunità e territorio, che sono gli attori fondamentali quando si parla di ambiente. “Lo si può fare solo con una comunicazione trasparente, che metta in luce i contributi positivi ma anche quegli impatti su cui ancora non si sono trovate soluzioni” spiega la direttrice del comitato tecnico che ha selezionato le Fabbriche della Sostenibilità
Tre giorni di visite in imprese che hanno messo l’attenzione all’ambiente al centro dei processi aziendali e delle strategie di sviluppo. È così che si aprirà la Green week, dando l’opportunità a studenti, dottorandi, ricercatori, professionisti ed esperti di toccare con mano le iniziative sostenibili di queste aziende. Tanti i settori rappresentati: dall’alimentare alla cosmetica, dal packaging al riciclo ed economia circolare, dal settore energetico a quello farmaceutico e molti altri
Il presidente del comitato scientifico della Green Week sottolinea come la sostenibilità plasmi aziende che innovano ed esportano di più, e che creano più posti di lavoro. “Sono aziende che hanno uno stretto rapporto con i territori, e che sfruttano quel modo di essere sostenibili tipico del saper fare italiano”. Esempio di questo modello sono Chiesi e Davines, ma anche acciaierie come Feralpi, Pasini e Arvedi. Sulle rinnovabili poi incalza: “La burocrazia le blocca”
Tre giorni di visite nelle 50 Fabbriche della Sostenibilità distribuite in tutta Italia, selezionate dal comitato tecnico dell’evento. Poi, nel weeked tra il 10 e il 12 giugno, una tre giorni di incontri a Parma. Cinque i filoni tematici: moda, trasporti e logistica, food, comunità e territorio, imprese. Oltre 300 i relatori, tra cui il glaciologo Peter Wadhams, Maxime Bedat, fondatrice New Standard Institute, che presenterà la traduzione italiana del suo bestseller “Il lato oscuro della moda”. Ma anche quasi 50 imprenditori
Nel weekend del 2 giugno le strade delle due città si popoleranno di ospiti di gran rilevanza. Spicca la carenza di imprenditori, i ministri e i premi Nobel, invece, sono esibiti come trofei che danno lustro tanto all’uno quanto all’altro festival. Trento e Torino conteranno, entrambe, sulla presenza di Cingolani, Colao, Giovannini, e Bonetti (oltre a molti altri). Si vedrà la copertura giornalistica che porteranno a casa. E poi il pubblico chi privilegerà
Le due kermesse fotocopia avranno luogo negli stessi giorni in due città differenti. Gli organizzatori, da una parte la casa editrice Laterza e dall’altra il Gruppo 24 Ore, hanno imbastito due festival caratterizzati da un esborso economico non indifferente. Soldi utili a rinforzare i loro bilanci. Un fattore ulteriore che spiega come mai nessuno è stato disposto a fare passi indietro
L’analisi del centro studi di Intesa Sanpaolo mostra come diverse imprese manifatturiere si stiano affidando a fornitori locali: regionali, nazionali o al massimo europei. Più cauta la fiducia sul mercato asiatico. Diversi i settori che rivedono la lista fornitori: dal meccanico ed elettrotecnico all’alimentare, dall’agroalimentare a quello dei trasporti
Il conflitto in Ucraina rende urgente una riflessione sul futuro delle relazioni economiche tra Paesi. Per l’economista Cottarelli, il vicedirettore del Corriere Fubini e il politologo Panebianco è probabile un rallentamento delle relazioni tra Paesi. Per Zuppichin (Piovan) e Marchetto (Somec) la chiave sta nella diversificazione dei mercati e delle fonti di approvvigionamento
Il politologo ed editorialista del Corriere della Sera parla del contesto geopolitico attuale come di un “mondo nuovo”. A fare da padrone in questo nuovo quadro sarà, per Panebianco, una parziale localizzazione. Per trovare alternative al gas russo serve un cambiamento di mentalità e una semplificazione delle procedure
L'ennesima tempesta perfetta è all’orizzonte. Le imprese come stanno reagendo? Per Visentin (Federmeccanica) ciò che può sconfiggere nuove crisi è la fiducia, che muove gli investimenti e spinge all'azione. A questa il governo può contribuire con misure strutturali: al Festival si apre uno spiraglio sulla la riforma del cuneo fiscale. Nel frattempo, le Champion guardano avanti e puntano sul capitale umano
Quali sono le prospettive di ripresa dopo l’impatto della guerra in Ucraina? Quale futuro è all’orizzonte per l’industria, il lavoro e la politica? Queste le domande a cui cercherà di rispondere il Festival promosso da Italypost con L’Economia del Corriere della Sera. Presenti ospiti del calibro di Cottarelli, Fornero, Casini, Giannini e Fontana e oltre 50 imprenditori come Bombassei e Chiesi
La direttrice del festival ricorda che a Vicenza sono protagoniste le imprese Champions, selezionate da Italypost in collaborazione con L'Economia del Corriere della Sera. Imprese che "valorizzano il patrimonio dei territori e tengono accese le luci della ripresa". E sottolinea che dovremmo imparare ad ascoltare, perché "possono indicarci come andare avanti". Così a Vicenza non ci sarà spazio per le lamentele, ma "esempi concreti di gestione dei problemi"
Anche per il capoluogo emiliano quest’anno significherà un calo di domanda sul fronte compravendite. Per quanto riguarda gli affitti, invece, si assiste a una rinnovata competizione tra studenti universitari e turisti, che fa schizzare i prezzi. “Tardivo e non risolutivo” l’intervento comunale sul tema secondo l’ad di Nomisma
Per il docente di ‘Trasporti’ dell’Università di Torino, la pandemia trasformerà in modo permanente gli spostamenti nelle città. Di fronte a questo mutamento, sostiene, le aziende del settore dovrebbero adeguarsi, ma ciò è reso impossibile dagli interessi politici in ballo. Così, ad oggi, i ⅔ dei costi del settore sono pagati dalle casse dello Stato
“Più che le infrastrutture mancano i contratti”, si potrebbe sintetizzare così la posizione del giornalista del Sole 24 Ore. L’Italia può contare infatti su una capacità di importazione che è pari a quasi il doppio del fabbisogno energetico. Ma è anche vero, precisa Gilberto, che se ci fossero più infrastrutture, come quelle i cui progetti sono stati accantonati a causa delle molte polemiche, queste potrebbero giocare un ruolo importante
Come consumatori siamo abituati a diffidare degli annunci green delle aziende. Ma queste sorta di autodifesa potrebbe difficilmente portare a pensare che dietro un’azienda produttrice di cibo vegano ci sia una famiglia di macellai. È proprio ciò che accade, invece, per la padovana Kioene, società da 35 mln leader nella produzione di alimenti veg, controllata dalla famiglia Tonazzo, la cui attività parallela è quella di macellare e distribuire carni
Nonostante le difficoltà del periodo, il settore della cosmetica sta vivendo un periodo di ottima salute. Le prospettive di ripresa per l’anno in corso elaborate prevedono una chiusura del 2022 prossima ai 12,5 mld di euro. Positano: “I bisogni del consumatore si modificano nell’arco di 15 anni, ma negli ultimi due è successo quello che si prevedeva per la fine del 2030. La pandemia accelerato alcuni trend di mercato”
Per la responsabile dell’ESG & Policy Research di Algebris è improbabile che gli squilibri in atto trovino soluzione nel breve periodo. Anzi, Silvia Merler suggerisce che il permanere di uno stato di tensione e delle sanzioni economiche possa portare a un protrarsi dei prezzi maggiorati. Questo anche in seguito a una normalizzazione del contesto geopolitico, a fronte di una domanda che si può prevedere stabile, dal momento che si tratta di beni di prima necessità
Per il fondatore di Aspro Studio raggiungere il livello zero di consumo di suolo sarà un processo lento, che non potrà prescindere dalla creazione e dal coinvolgimento di nuove figure. Professionalità che saranno fondamentali per operare nel quadro attuale di grande complessità, portando competenze la cui mancanza, secondo Bertorelli, ha causato non pochi danni finora
Per il presidente della fondazione Symbola e presidente onorario di Legambiente i tempi non sono ancora maturi per un uso su larga scala dell’idrogeno. Ad oggi occorre investire su un utilizzo più ampio delle fonti rinnovabili e, solo in futuro, affiancarvi l’idrogeno. Utile specialmente in quei settori in cui l’elettrificazione è difficilmente praticabile
Il co-fondatore della prima B Corp europea, che si occupa di assistere le aziende che intraprendono il percorso verso l’ottenimento della certificazione, vede una “relazione inscindibile” tra sostenibilità e guadagno. E ci racconta qual è il percorso per diventare B Corp, quali gli ostacoli e come questa vocazione si possa trasmettere alle figure aziendali
Per il settore vitivinicolo il 2021 è stato un anno di crescita, ma il 2022 dovrà confermare questa tendenza. Dopo lo scongiurato pericolo del bollino nero, tiene banco la questione Prosek, affrontata in settimana dall’Ue. Imprevedibilità per i canali di vendita: nell’ultimo trimestre 2021 l’ecommerce ha frenato, sarà l’anno della definitiva ripresa delle vendite al settore ho.re.ca.? A gennaio intanto i volumi calano del 7%
L’ad di Astoria esprime soddisfazione per il no all’introduzione del bollino nero, ma rimane la preoccupazione per la partita sul Prosek che può rivelarsi un “precedente pericoloso per tutto il mondo food”. Sull’inizio dell’anno pesano i rincari generalizzati e il diminuito potere d’acquisto dei consumatori. Un’opportunità di crescita sarà data dal “potenziale inespresso” dei mercati esteri
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