Arriva il cordoglio anche dalla politica lombarda. Letizia Moratti, già sindaca di Milano e ex vicepresidente della Regione ricorda come il Cavaliere abbia "segnato un'epoca e il suo passaggio nella politica e nell'economia italiana rimarrà”. L'ex governatore Roberto Formigoni: È stato un grande uomo politico. Il partito rimanga di centro nel centrodestra che sostiene il governo Meloni, senza farsi distrarre da altre alleanze". Gabriele Albertini, ex sindaco del capoluogo: "Pro o contro è stato l’ombelico del mondo. Divisivo finché si vuole, ma centralissimo e unico"
Dopo la scomparsa del cavaliere arriva anche il cordoglio di Pier Ferdinando Casini, che con il Cavaliere fu alleato dal 1994 al 2008. “Se ne va un'epoca della storia italiana e delle nostre vite. Berlusconi riuscì nell'impresa di tenere insieme il federalismo leghista con l'ipernazionalismo della destra. Nel bene e nel male è stato un grande innovatore”. Tra Berlusconi e Bologna fu un amore difficile: celebre la vicenda dei manifesti elettorali di Guazzaloca
Gran parte della sua carriera politica l'ha fatta nella Lega e fino a pochi mesi fa era considerato grande amico di Salvini. Proprio con il Carroccio è stato eletto nel 2018 in Regione risultando il più votato nel suo partito. A dicembre 2022 l'addio per approdare a IV. Poi la notizia di oggi. Senna: "Questo partito rappresenta i valori della mia visione politica"
Per un pugno di voti l'enfant prodige della politica veneta si prende Vicenza strappandola dalle mani del centrodestra. E se il centrosinistra vince con il 50,54% delle preferenze, ma è un successo tutto targato Possamai. Il suo pragmatismo à la Bonaccini contrappone il caso Vicenza alle altre cinque città su sei conquistate oggi dal centrodestra
Nel comune trevigiano la sfida interna al centrodestra viene vinta per 43 voti dal candidato di FdI e Lega, Giuseppe Romano (3.590 voti). Sconfitto il vicesindaco uscente e dissidente ex Lega Marco Perin (3.547 preferenze), sostenuto da 3 civiche. Ad Adria (RO) cambio della guardia con il sindaco uscente Omar Barbierato (civico) che si ferma al 45,9% contro il 54,1% di Massimo Barbujani, sostenuto dal centrodestra. A Sona (VR) la spunta Gianfranco Dalla Valentina appoggiato da Lega e Forza Italia (51,1%) sull'esponente di FdI Corrado Busatta (48,9%)
Se la vittoria a Vicenza arrivasse con Possamai, candidato del centrosinistra, per Schlein la vita interna al partito sarebbe durissima. Il giovane dem ha ottenuto l'incredibile risultato del primo turno non tenendo conto delle direttive romane e mai presentandosi insieme alla sua segretaria. Insomma, vincere dove non ti vogliono non è infatti un successo ma una sconfitta. E se il Pd dovesse ottenere Vicenza, dopo Brescia, avrebbe vinto in un certo senso la mozione Bonaccini dei tempi delle primarie, visto il sostegno delle due città al presidente emiliano-romagnolo
Secondo un sondaggio Swg, il governatore del Veneto è il presidente di Regione più gradito con il 69% dei consensi. L'analisi tiene conto di un campione di 10 mila persone nel periodo marzo-maggio. Nel ranking seguono a pari merito con il 64% Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna, e Fedriga del Friuli Venezia Giulia. Sesto Fontana della Lombardia (40%)
A metà dello scrutinio il candidato forzista Luca Musile Tanzi ha raccolto oltre il 52% delle preferenze. Con lui schierati anche Lega e Fratelli d'Italia. Spaccatura interna per il centrosinistra, con Alessandro Bernazzoli sostenuto da Pd e M5S che raggiunge il 15% dei voti e, dall'altra parte, l'assessore Matteo Trevisan della giunta uscente sostenuto dal Terzo Polo al 13,98%
A metà scrutinio Fabio Testi, sostenuto anche da tre liste civiche (ma non dal Movimento 5 Stelle), è vicino al 60%. Fermo attorno al 25%, invece, il candidato unitario del centrodestra Simone Mora. Il Comune del reggiano ha tenuto elezioni anticipate poiché, alle politiche dello scorso settembre, la allora sindaca Ilenia Malavasi è stata eletta deputata
Dopo i 10 anni di Emilio Del Bono, Brescia avrà ancora un sindaco di centrosinistra. A vincere le elezioni con il 54,9% delle preferenze è la candidata del Pd, Terzo Polo e sei civiche, Laura Castelletti. "La città ha dato una indicazione chiara, è il voto di una città moderna", sono le sue prime dichiarazioni. Sconfitti il centrodestra, con Fabio Rolfi fermo al 41,6%, Alessandro Lucà (M5S) al 2,5% e il civico Maccabelli al 0,9%
Il centrosinistra si riscatta a Vicenza. Giacomo Possamai, enfant prodige della politica veneta, conquista un risultato migliore del previsto, soprattutto dopo la debacle incassata dai dem alle regionali del 2020. Il consigliere della Regione Veneto ha ottenuto il 48% delle preferenze, sfiorando la vittoria al primo turno, in netto vantaggio sul sindaco uscente del centrodestra Francesco Rucco, fermo al 42%
Il "leghismo progressista" alla Luca Zaia risulta essere, ancora una volta, una formula politica vincente. Nello storico fortino leghista Mario Conte vince al primo turno travolgendo come uno tsunami il candidato di centrosinistra Giorgio De Nardi. Il sindaco uscente ha ottenuto al 66% delle preferenze e stacca il principale avversario di 40 punti
Tutto pronto per un’altra tornata elettorale. Il 14 e il 15 maggio migliaia di cittadini anche in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia dovranno recarsi alle urne del proprio comune per scegliere il primo cittadino che lo rappresenterà nei prossimi cinque anni. Qui sono solo due i comuni con più di 15 mila abitanti che andranno al voto. In Veneto c'è grande attesa per la sfida elettorale a Vicenza e a Treviso. In Lombardia la scena politica sarà presa da Brescia e Sondrio
Otto su dieci gli assessori confermati, con due new entry: Mario Anzil e Cristina Amirante, entrambi espressione di Fratelli d’Italia. Sono sei gli assessorati invece per la Lega. La presidenza del Consiglio regionale è stata assegnata sempre al Carroccio e la vicepresidenza invece va alla lista Fedriga. Il governatore Fvg: "Ho voluto garantire questa continuità nella scelta degli assessori, dimostrando la mia stima nei confronti di chi ha lavorato bene in periodi estremamente difficili portando ottimi risultati per la Regione Friuli Venezia Giulia”
Lo ha detto il Presidente della Regione a Ravenna a margine dell'inaugurazione di un ospedale di comunità. Bonaccini ha poi aggiunto: "La sanità deve essere un servizio universalistico e l'Emilia-Romagna, che ha più sanità pubblica rispetto ad altre Regioni, rischia di essere la più colpita dai tagli. Ci mancano oltre 800 mln di euro che abbiamo speso per il Covid e le spese energetiche"
Il centrosinistra torna a guidare Udine dopo cinque anni di centrodestra. Alberto Felice De Toni (53%) ha sconfitto al ballottaggio il sindaco uscente di centrodestra Pietro Fontatini (47%), appoggiato da tutte le forze di governo. Un successo schiacciante per De Toni che fa ottenere al centrosinistra l'unico capoluogo di provincia della regione. L’accordo trovato da Pd ed ex Terzo Polo con il candidato sindaco del M5s Marchiol (9% al primo turno) ha funzionato. Non è bastato per il sindaco uscente "l'effetto Fedriga" delle regionali
Il vaso ha traboccato. L'ultima goccia è stato il comitato politico riunito ieri sera per sciogliere i nodi che si erano materializzati nei giorni scorsi. Il confronto è stato troppo acceso per lasciar sperare in una ricomposizione. Le condizioni di Azione rimanevano quelle dello scioglimento anticipato dei due partiti e della messa in comune delle risorse economiche. Condizioni che però non hanno convinto Iv
Al centrodestra, egemone nel paese, sembra mancare una cultura politica e una classe dirigente capace di governare le città. E così, nonostante il vento a favore, il centrosinistra dopo aver conquistato Milano, Bergamo, Verona e Padova, può ambire a riconfermarsi a Brescia, vincere a Vicenza e Udine e porre le basi per riconquistare Venezia. Accentuando così la frattura città-campagna
Le 48 ore di duro scontro tra Carlo Calenda e Matteo Renzi si concludono con una pax armata. I vertici di Azione e Italia Viva hanno infatti trovato un accordo che mette nero su bianco il percorso verso il partito unico del Terzo polo. Le assemblee di Azione e Iv, dopo l’approvazione del manifesto politico, delibereranno lo scioglimento dei rispettivi partiti entro la fine del 2024
Le due forze politiche del Terzo Polo, impegnate a definire il percorso che dovrebbe portare alla formazione di un partito unico, sarebbero in realtà in rotta di collisione. Da Azione si accusano i renziani di "tatticismi inaccettabili" e di non voler sciogliere Italia Viva. I renziani, da parte loro, respingono al mittente le accuse di non voler fare sul serio e addossano a Calenda la volontà della rottura. Renzi ha intanto convocato per stasera una riunione di parlamentari e consiglieri regionali in Senato
Si annuncia una sfida all'ultimo voto il ballottaggio per eleggere il primo cittadino di Udine in programma il 16 e 17 aprile. A contendersi la carica è il sindaco uscente Fontanini appoggiato dal centrodestra e il candidato sindaco del centrosinistra e Terzo Polo, De Toni, che si presenterà al secondo turno con l'appoggio del già candidato primo cittadino Marchiol, sostenuto dal M5s. L'ex rettore di UniUd: "L'unione fa la forza e noi siamo riusciti a trovare una convergenza. Credo che sarà una competizione all'ultimo voto"
Sono state necessarie lunghe settimane di riflessioni e trattative. L’ultimo via libera è arrivato in mattinata dallo sfidante alle primarie Bonaccini che ha riunito i suoi e dato l’appoggio ufficiale alla segreteria unitaria. Per il Presidente vanno alla Giustizia Serracchiani, agli Enti locali Baruffi e Misiani all'Economia. Entra in segreteria anche Zan, Lepore e Majorino in quota Schlein
Con un plebiscito il governatore uscente fa il bis per la Regione. Nonostante un buon risultato, la lista personale di Fedriga non sfonda (17%). Balza al primo posto la Lega (19%) e Salvini rimane ancorato alla leadership del Carroccio. Fdi scende rispetto ai fasti delle politiche e si attesta al secondo posto (18,2%). Non c'è stato l'effetto Schlein per il candidato di Pd e M5s. Sconfitta netta per il Terzo polo (2,7%), che viene superato addirittura dalla candidata no-vax
Il governatore uscente sente già la vittoria in tasca. Ma dopo il successo i partiti si troveranno ad affrontare la solita lotta interna per l’egemonia della coalizione. Alcuni scossoni sono previsti in casa Lega, e tutto dipenderà da quanto otterrà la lista personale di Fedriga. Moretuzzo, candidato di Pd e M5s, prova a ottenere un discreto risultato grazie all’effetto Schlein. Per il Terzo Polo invece non si preannuncia un grande esito. A Udine tutto è ancora da scrivere: l’ex rettore De Toni proverà ad espugnare la città al sindaco leghista uscente Fontanini
L'offerta lanciata da Marchi e degli imprenditori della nuova borghesia veneta segna una svolta epocale. All’alba del declino di un Nordest “che non c’è più” sta infatti anche la vendita del Gazzettino, che sotto la direzione di Giorgio Lago ne era voce narrante. Ora potrebbe rinascere una classe dirigente diffusa, in grado di aiutare una politica incapace di prendere decisioni
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il disegno di legge di disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario. "Con la firma del Capo dello Stato al ddl, il percorso verso l'autonomia differenziata segna un una nuova tappa nel suo cammino istituzionale. E' un atto importante", spiega Zaia
La difesa della riforma del fisco, il no al salario minimo e la battaglia contro il reddito di cittadinanza. Giorgia Meloni si è presentata davanti alla platea della Cgil attaccando le misure assistenzialistiche varate o appoggiate dai precedenti governi. La presidente: "Veniamo da un mondo in cui si pensava di abolire la povertà e creare lavoro per decreto. Il salario minimo legale non è la strada più efficace"
Al congresso nazionale della Cgil a Rimini vanno in scena le prove generali per la costruzione di un’agenda dell’opposizione politica e sociale al governo Meloni. Sul palco emerge un asse tra Landini, Schlein e Conte. Rimane distaccato Calenda che dal pubblico di sindacati viene colpito da qualche fischio: "Volete All you need is love o come stanno le cose? Su politica estera, ambiente ed energia non condivido nulla di Pd e M5s"
Otto i Paesi partecipanti: Italia, Germania, Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Portogallo. Assente invece la Commissione europea. È circolata l'ipotesi della deroga sui carburanti puliti, su scorta della richiesta di Germania e Italia, che però manca nel regolamento. Espressa contrarietà anche per la proposta Euro 7, che causerebbe un forte aumento dei prezzi dei veicoli
In Lombardia la nuova squadra si forma numericamente sulla base del peso dei singoli partiti. E tuttavia, guardando bene il peso delle competenze e delle deleghe, va sottolineato che il Carroccio conferma la sua forte presenza, anche se alle ultime regionali Fdi ha raggiungo il 25% mentre la Lega è al 16,5% circa. Santanchè: "Nessun Opa di Fdi. Siamo il primo partito di maggioranza relativa, ma siamo una squadra. Abbiamo la consapevolezza che da soli non si vince"
La produzione etichettata registra una lieve crescita a volume (+1%), passando da 1,85 mln di kg nel 2021 a 1,87 mln nel 2022. In crescita nel canale Gdo la Coppa di Parma Igp pre-affettata che nel '22 incide per il 33% sul totale delle vendite. La grande distribuzione si conferma il canale di commercializzazione principale, mantenendo una quota pari al 70% del fatturato del comparto
Zaia prova a spingere il centrodestra sui diritti, non solo a parole ma con i fatti. Il governatore del Veneto ha rilasciato un'intervista al Gazzettino in merito alla delibera approvata martedì dalla giunta. Quest'ultima sancisce la predisposizione da parte del policlinico universitario di Padova di un progetto per la presa in carico dei pazienti che intendono cambiare sesso. "E' una questione di civiltà", ha spiegato
Bonaccini, sconfitto alle primarie, ha avuto un colloquio di oltre un'ora e mezzo con la neosegretaria dem Schlein nella sede della federazione del partito a Bologna. "Ci siamo trovati sulla necessità di garantire la massima unitarietà in questa fase nuova del partito", ha fatto sapere lei. "Vogliamo provare davvero a dare unità a questo Pd", spiega il governatore
Tra Terzo Polo e Pd non ci sarà alcun abbraccio: fin da subito la formazione composta da Azione e Iv ha preso le distanze dal nuovo corso targato Schlein, denunciando un asse ormai sbilanciato a sinistra. Renzi ha rincarato la dose: "Vengono giù gli alibi di chi ancora pensava di poter coltivare il riformismo dentro il Pd. Nelle prossime settimane andremo avanti con decisione insieme ad Azione sulla strada del partito unico"
Una melagrana di ceramica sancisce il passaggio di consegne fra l'uscente segretario e la neoeletta Schlein. Un "simbolo di prosperità, fortuna e salute". Schlein: "Grazie ad Enrico Letta per il prezioso lavoro svolto in questi anni e per la collaborazione personale. Attendiamo l’assemblea che sarà il 12 marzo". Primi mal di pancia nel partito. Gori: "Dipende da lei se resterò nel Pd"
È la proposta che il consigliere ha fatto oggi in un’interrogazione alla Giunta dell’Emilia-Romagna. A beneficiarne dovrebbero essere i residenti dei tre comuni bolognesi di Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro e Monzuno. Da anni, infatti, questi territori devono convivere con i disagi legati ai cantieri stradali attivi sull’Appenino e ai loro rallentamenti
Stefano Bonaccini primo con il 52,8% delle preferenze, seconda Elly Schlein con il 34,8%. È questo il risultato delle primarie dei circoli Pd: a sfidarsi ai gazebo saranno quindi, come previsto, il presidente dell’E-R e la sua ex vice. Appuntamento quindi a domenica 26 febbraio dove sarà il momento per elettori e simpatizzanti del Pd di decidere il prossimo segretario
L'esito del congresso del Pd "sicuramente avrà conseguenze sulla vita politica e amministrativa della città". E' il commento del segretario di Azione a Bologna, Andrea Forlani, sulla consultazione in casa dem che finora sotto le Due torri vede prevalere Stefano Bonaccini su Elly Schlein (sostenu...
All'indomani dell'impugnativa della legge di stabilità, deliberata dal ministro Calderoli, Zaia calma gli animi, sottolineando come la bocciatura riguardi "aspetti molto tecnici della legge di stabilità, sul recupero di somme oggetto di controlli fiscali". E normalizzando "la possibilità di un confronto con l'esecutivo su queste tematiche". Nonostante ciò, "ribadiamo la correttezza di quanto abbiamo proposto e andiamo avanti". Critiche dall'opposizione. Guarda (Europa Verde): "Una bella prova di concordia tra il centralismo leghista romano e l'autonomismo leghista Veneto"
Attilio Fontana, candidato della coalizione del centrodestra ha vinto le elezioni regionali. A preferirlo è stato il 55,9% dei cittadini votanti, contro un 33% per il candidato di centrosinistra Majorino e il 9,6% raccolto dalla candidata centrista Moratti, supportata dal Terzo Polo. Astensione record: 6 lombardi su 10 non si sono recati alle urne, come testimonia il dato dell’affluenza al 41,6%
Il voto della Lombardia certifica l’incapacità delle classi dirigenti di costruire politiche che facciano tornare la regione competitiva a livello europeo. Fontana leader per caso e sotto tutela. L’incapacità di Terzo Polo e centrosinistra di proporre una seria alternativa moderata. Non basterà il dinamismo industriale a colmare il vuoto di idee e di progettazione di una regione dove non si riesce nemmeno a far arrivare i treni in orario
Fdi ha "lanciato l'Opa" alla Lega in Lombardia: se i risultati delle regionali dovessero confermare quelli delle politiche di settembre, al partito di Giorgia Meloni tocca la vicepresidenza della Regione. Ad annunciarlo ufficialmente è la ministra e coordinatrice del partito in Lombardia Daniela Santanchè. "Nessuno ha chiesto assessorati, ma la vicepresidenza la do per scontata"
Il voto lombardo sarà il primo vero test dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche. La coalizione con a capo Meloni è data per vincitrice in Lombardia. Ma il valore del successo sarà deciso anche dall’affluenza alle urne. Fdi potrà essere socio di maggioranza di una giunta con a capo un leghista, uno scenario che metterebbe in imbarazzo il Carroccio. Il Terzo Polo di Moratti cercherà fino all’ultimo di fare meglio del Pd, ancora nel mezzo della sua crisi d’identità
Dopo anni di commissariamento, domenica 12 febbraio la Liga trevigiana avrà un segretario eletto dagli iscritti. In corsa ci sono i salviniani Dimitri Coin e Riccardo Barbisan e lo zaiano Luciano Dussin. Il triumviro Bitonci-Stefani-Ostellari avrebbe fatto pressing su Barbisan e Coin per arrivare a una sola candidatura di area, così da riuscire ad arginare il candidato della fronda di Zaia. In ogni caso, il congresso di Treviso “peserà”, e non poco, sia in vista del congresso regionale sia di quello nazionale
Partigiano e dirigente del Partito comunista, Stefani si è spento all'età di 95 anni. Nel 1970 ha ricoperto il ruolo di assessore al bilancio nella prima giunta regionale, presieduta da Guido Fanti. Senatore fino al 1987, Stefani è stato anche presidente dell'ente fieristico cittadino, e ha permesso di "gettare le basi per il posizionamento della nostra Società fra i player nazionali e internazionali. Dobbiamo a Dante Stefani la proiezione della nostra attività all’estero", lo ricorda la società. Il sindaco Lepore: "Se ne va un pezzo di storia della città"
Come Godot che “oggi non verrà ma verrà domani”, così l'autonomia lascerà a bocca asciutta i pasdaran che da tempo l'aspettano. Perché, paradossalmente, approvare la riforma non conviene politicamente a nessuno. Da Meloni, che perderebbe voti al Sud, fino a Salvini che sarebbe schiacciato dalla figura di Zaia. Ma nemmeno al Doge porterebbe in realtà vantaggio: che gli rimarrebbe da dire una volta raggiunta la tanto agognata riforma, battaglia di una vita (politica)?
Nicola Fragomeni, attuale presidente del consiglio comunale di Santa Maria di Sala (Ve) e coordinatore provinciale di CI, e Ugo Zamengo, consigliere comunale e anche lui esponente del partito di Brugnaro, sono stati arrestati. L'accusa è di aver richiesto delle tangenti sulla vendita di un terreno per l’edificazione di una casa di riposo nel comune veneziano. Fragomeni era una figura molto vicina a Brugnaro, tanto da essere candidato per il Senato alle scorse politiche. Il sindaco di Venezia: "Sono basito. Confido nella magistratura"
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