Il governatore Veneto è tornato all'attacco del Mimit sul caso Silicon Box. "Non ho nulla da obiettare sull'assegnazione al Piemonte, ma è inaccettabile che si leggano critiche di gente che non ha letto il dossier che abbiamo presentato. Il Mimit lo renda pubblico". Intanto, fuoco amico del ministro Musumeci (FdI) sull'autonomia: "Molto precoce la richiesta delle 9 materie"
L’unico modo per ottenere il referendum abrogativo senza ricorrere alla raccolta firme è che lo richiedano 5 consigli regionali. Sono proprio 5 le regioni progressiste pronte a votare a favore del referendum: Sardegna, Campania, Puglia, Toscana ed Emilia-Romagna. Sono stretti i tempi per la regione di Bonaccini, che è costretta ad agire prima delle dimissioni del governatore, neoeletto a Strasburgo
La legge sull’autonomia è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e Zaia non esita a chiedere un tavolo a Meloni per trattare sulla devoluzione delle prime nove materie “non lep”. Si punta ad un accordo entro fine anno. Nel frattempo sull'insediamento di Silicon Box a Novara: "Il Mimit renda pubblici i dossier". Il Ministero: "Motivazioni già comunicate alle regioni"
La nuova Giunta del comune Modenese ha preso forma oggi. Il Sindaco Massimo Mezzetti ha nominato otto assessori, che da Luglio saranno nove. Vicesindaca è Francesca Maletti. La prima seduta del Consiglio comunale è prevista lunedì 1 Luglio 2024
Marina Berlusconi ha scosso il centrodestra ieri con la sua intervista al Corriere. La fondatrice della nuova Silvio Berlusconi Editore rivela la sua affinità con la sinistra riguardo ai diritti civili. Il governatore del Veneto Zaia si schiera nettamente a suo favore, ma la novità è la posizione più aperturista di Fontana, da sempre più vicino a Salvini
La prossima settimana è previsto l’incontro tra i leader regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per definire il candidato alle prossime elezioni regionali. L'orientamento sembra essere quello di puntare su una figura civica. Intanto Valeria Castaldini (Fi) si fa avanti come capolista. Pioggia di critiche a Bonaccini dopo l’annuncio delle dimissioni. “Ha abbandonato l'autonomia per ordine del Pd”, dichiara Rancan (Lega)
Il presidente annuncia le sue dimissioni per il 13 luglio, dopo il G7 della Scienza e Tecnologia a Bologna. Per le regionali, il governatore invita a non ripetere le divisioni delle amministrative e ad “allargare il campo”. Secondo Bonaccini, il centrosinistra parte in vantaggio ma "credo che nessun territorio non sia contendibile"
Al convegno di Confagricoltura, c'è stato un momento di confronto tra il vicepremier Matteo Salvini, le istituzioni e le associazioni per gestire nel modo più efficiente le risorse idriche e i grandi ecosistemi fluviali. Nell'occasione Salvini ha annunciato un importante investimento governativo
Il centrodestra in Veneto conquista Rovigo, San Bonifacio, Scorzè e conferma Bassano, ma perde Vittorio Veneto e Montecchio Maggiore pagando le fratture interne alla Lega. In Lombardia il centrosinistra si tiene Cremona, vince a Paderno ma perde Chiari e Trezzano. In Emilia i civici conquistano Pianoro e Castel Maggiore
Travolto dalle polemiche scatenate dal suo annuncio sulla chiusura del pronto soccorso di Menaggio (CO), l’assessore regionale al Welfare si dice pronto a lasciare. “Sono nelle mani di Fontana. Se vuole, mi ritiri le deleghe”. Immediata la risposta del presidente lombardo che alza il muro in difesa dell’ex capo della protezione civile: “Fra quattro anni ne riparliamo”. Insorge il Pd
Il sindaco di Bologna chiede che il prossimo candidato Pd in Regione abbia fra le sue priorità quella di una legge per limitare gli affitti turistici brevi, ispirandosi all'esempio di Barcellona. L'iniziativa mira a regolamentare questo fenomeno, che “se non controllato correttamente mette a rischio la coesione sociale delle nostre comunità”
Matteo Ruggeri vince il ballottaggio a Casalecchio di Reno con il 58,47% dei voti, battendo Dario Braga. Ruggeri, sostenuto dal centrosinistra, ha dovuto affrontare divisioni interne e il sostegno a Braga di fuoriusciti dal PD. Il supporto politico dei big nazionali e regionali ha giocato un ruolo chiave. Casalecchio di Reno si prepara a una nuova fase politica post-elettorale
Dopo un lungo testa a testa, il centrodestra è riuscito a mantenere il controllo sulla città di Mirandola, conquistata per la prima volta nel 2019. Battuto candidato di centrosinistra Carlo Bassoli
Enzo Lattuca ha presentato in mattinata la nuova Giunta di Cesena, composta da nove assessori, di cui cinque donne e quattro uomini. “L'obiettivo principale della nuova formazione è continuare il lavoro avviato nella precedente legislatura e programmare il futuro della città” queste le parole del Sindaco
La decisione, ancora non ufficiale, del sindaco Sala di affidare l’assessorato alla Casa a Guido Bardelli ha già scatenato la polemica all'interno della maggioranza. I dem lamentano la distanza dell’avvocato “dai valori della sinistra. Sarebbe stato logico dare continuità alla netta affermazione del Pd alle ultime elezioni”. Di Marco (M5s): “Forti perplessità per il suo coinvolgimento sul nuovo stadio. Ci aspettavamo altro”
Grazie all’accordo politico della maggioranza, con la Lega che ha dato l’ok al premierato e FdI all’autonomia, la Camera ha approvato oggi il ddl Calderoli con 172 sì e 99 voti contrari. Ora le regioni avranno 24 mesi dall’entrata in vigore per negoziare col governo il trasferimento di competenze. Esultano Zaia e Fontana. Già annunciato dalle opposizioni, con il Pd in testa, la raccolta delle firme per un referendum abrogativo
La riforma voluta dalla premier passa in Senato. Il capogruppo leghista Romeo difende il voto favorevole della Lega, in cambio dell'autonomia: "È un accordo politico tra forze di maggioranza, che hanno il diritto di farlo". Soddisfazione da Zaia e Fontana
Il sindaco di Milano risponde all'ipotesi che possa fare il "federatore" del centro, per rimettere insieme i cocci dello scontro tra Renzi e Calenda. "Io sono disponibile a dare una mano, ma non sono alla ricerca di ruoli e nemmeno posso permettermelo". Sala ha poi ribadito che "io continuo a parlare con tutti perché credo che sia necessario in questa fase storica dare più compiutezza al mondo del centrosinistra"
Il governatore uscente mette in guardia il centrosinistra sulla scelta del candidato o candidata alla presidenza della Regione. “Se decidessimo in fretta e in modo unitario si potrebbero evitare mesi di competizione. Abbiamo bisogno di partire immediatamente”. Intanto, incontra il sindaco di Bologna. “Ci siamo detti di fare bene e di fare insieme. Il clima è positivo”, conferma Lepore
Ad annunciarlo è il consigliere del Carroccio Massimiliano Pompignoli. “Siamo già pronti a depositare il ricorso”. Definita “illegittima” la modifica alla legge elettorale approvata ieri dal Consiglio regionale che prevede che si vada alle elezioni entro 5 mesi dalle dimissioni del presidente. Immediata la replica di Zappaterra (Pd): “Il ricorso non ci spaventa”
Passa in extremis l’emendamento alla legge elettorale dell’Emilia-Romagna che specifica che entro tre mesi dalle dimissioni del presidente regionale vengano indette le elezioni, da svolgere poi entro i due mesi successivi. Contrario il centrodestra, con FdI che vota contro e la Lega che lascia l’aula e minaccia di impugnare la votazione. Non passa invece l’accordo bipartisan per dare più seggi alla Romagna
Per il leghista Alan Fabbri, neoconfermato sindaco di Ferrara, è già tempo di guardare alle prossime regionali, dove "mi aspetto una candidatura di spessore, dal punto di vista civico, per prendere un consenso bipartisan". Non si sbilancia sui nomi, ma per il primo cittadino estense "senza Bonaccini è più facile cercare di contendere la Regione"
Nel comune che nel 2019 per la prima volta nella storia andò al centrodestra, il sindaco uscente Gian Luca Zattini raggiunge la riconferma con il 50,62% dei voti, una posizione sufficiente ad assicurare la vittoria definitiva al primo turno. Il centrosinistra, rappresentato da Graziano Rinaldini, è vicino ma non va oltre il 46,29% di preferenze. Sotto al 2% Ileana Maria Acqua e Vito Botticella
A Bergamo, Modena e Reggio Emilia il Pd trova conferme importanti già al primo turno e strappa anche Pavia. Il centrodestra invece si conferma a Ferrara e a Forlì, ma soprattutto nelle città di provincia. Ma in Veneto paga le spaccature interne andando in svantaggio al ballottaggio a Bassano e Vittorio Veneto. Tra 15 giorni i ballottaggi pensando già alle prossime regionali
La candidata del centrosinistra, supportata da Pd e M5s, coglie il testimone dal sindaco uscente Isabella Conti e vince con il 69,36% dei voti. L’avversario del centrodestra Alessandro Sangiorgi segue con il 30,64% dei voti. Il futuro sindaco dovrà affrontare questioni come il caro-vita e il miglioramento della mobilità
Nel comune bolognese vince il candidato di centrosinistra con il 65,84% dei voti, supportato da Pd e dalle liste civiche Zola Riformista e Zola bene comune. Rimangono indietro gli avversari Stefano Lelli del centrodestra con 21,64% e Giovanni Rocchetta con l’8,08%, confermati però consiglieri. A Elena Veronesi è andato invece il 4,44% dei voti
Nell’altro feudo del centrosinistra, il medico Marco Massari vince con oltre 42mila preferenze. Staccato Giovanni Tarquini, candidato del centrodestra, con il 33,1% con quasi 25mila voti. Ancora più dietro gli altri cinque candidati: solo Aguzzoli supera il 4%. Massari prende il testimone da Luca Vecchi, sindaco dem uscente dopo un doppio mandato
Nel comune del modenese, con 67 sezioni scrutinate su 74 è attualmente in vantaggio Righi che con il 58,66% dei voti punta alla vittoria al primo turno. L’avversaria del centrodestra Annalisa Arletti colleziona invece il 32,13%. Seguono Monica Medici (8,11%) e Davide Verri (1,10%)
Il leghista e sindaco uscente mette a segno l'unica, insieme a Forlì, affermazione di peso del centrodestra in Emilia-Romagna. Riconferma centrata con il 57,7% dei voti. L’avvocato Fabio Anselmo, del centrosinistra, segue al 36,2%, mentre Anna Zonari e Daniele Botti restano sotto il 4%
Vince al primo turno Massimo Mezzetti, candidato del centrosinistra, che chiude con il 63,81% delle preferenze. Staccato Luca Negrini, candidato di centrodestra, fermo al 28,3%. Nessuna chance per gli altri candidati (Maria Grazia Modena al 3,15% la migliore). Il centrosinistra mantiene così il suo feudo
Il sindaco uscente (supportato da Pd, M5S, Avs e Azione) si riconferma così al primo turno senza passare dal ballottaggio come avvenne 5 anni fa alla prima elezione. Ampio il margine sul rivale di centrodestra, Marco Casali, che si ferma al 26,26%. Ancora più staccati gli altri candidati, Giangrandi e Sensini
Il partito del Carroccio esce con le ossa rotte, perdendo allo stato attuale ben 14 seggi. Nel Nord Ovest la Lega si ferma attorno al 12% (13,1 in Lombardia); al Nord Est al 10,1% fiaccata dalla bassa affluenza in Veneto. Inarrivabile Vannacci, dietro a lui i più votati sono Sardone a Nord Ovest e Cisint a Nord Est. Salvini: “Siamo ancora vivi, ma con alcune stranezze come l’ex segretario (Bossi) che vota un altro partito. Vannacci approvato”
L’ormai ex presidente della Regione Emilia Romagna dilaga nella sua circoscrizione. E offre speranze al Pd di non perderla. In Veneto Elena Donazzan vince ma non stravince, Tosi ottiene un buon risultato e nella Lega Vannacci – Salvini la sindaca monfalconese Cisint si afferma come leader di un partito in declino ma non ancora politicamente deceduto
Un risultato che attesta i pentastellati al 9,9%, lontano dai pronostici e dai risultati delle precedenti elezioni (17,1% alle europee 2019 e 15,4% alle politiche). A pagare l’astensionismo al Sud, da sempre roccaforte del movimento. Conte: “Risultato molto deludente, ma non ci arrestiamo”
Fratelli d’Italia si conferma primo partito italiano in tutte le circoscrizioni tranne al Sud. Oltre il 30% di preferenze sia a Nord Ovest che a Nord Est, con la premier Meloni raccoglie oltre 1 mln di voti. Dietro a lei, nel Nord Est emergono l’assessora al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan (62 mila voti, di cui 60 mila dal Veneto), e il bolognese Stefano Cavedagna (54 mila voti, di cui 49 mila solo dall’E-R)
Stati Uniti d’Europa si ferma al 3,7% nazionale, superando la soglia del 4% nella circoscrizione Sud (4,8%). Azione di Carlo Calenda arriva al 3,3%. Il commento di Renzi: “Pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: insieme potevamo avere sette parlamentari europei riformisti”
Santa Maria di Sala, comune in mezzo a tutto ma vicino a niente. Come l’Italia, dove a votare ci va ormai soltanto uno su due. E perfino chi ci andava per protesta mettendo una fetta di salame dentro la scheda, questa volta non si è presentato. Un seggio simbolo di un Veneto deluso, dove crolla la Lega e avanza Meloni
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