Kiev e Mosca più vicini ad un accordo di pace dopo l’ammissione del premier ucraino sull’estraneità alla Nato, ora si può intravedere il termine della guerra. Brillante il settore finanziario con Banco Bpm +8,73%, Intesa +6,97% e la presentazione dei conti di Generali (+1,5%). In controtendenza Leonardo –4,86% e i titoli oil&gas con la discesa del greggio sotto i 100$ a barile
Le vendite nette dell’azienda padovana, attiva nella produzione di occhialeria, hanno raggiunto 969,6 mln di euro, +26,3% a cambi costanti rispetto al 2020 e +7,5% sul 2019. Le vendite organiche hanno rappresentato il principale motore di crescita rispetto ai livelli pre-pandemia, in progressione del 10,5% a cambi costanti rispetto al 2019. L'azienda torna in utile dopo un biennio
Dopo la gelida reazione del Consiglio d'amministrazione all’opa lanciata dall’istituto bolzanino, si profila un possibile colpo di scena: il Cda potrebbe dichiarare l’offerta “ostile”, invitando gli azionisti a non aderire. Questione di prezzo? Anche, ma il nodo starebbe nella struttura della governance e nel peso sul territorio di quello che viene considerato l’ultimo nucleo di finanza locale rimasto
L’ipotesi di un’uscita anticipata dal Qe da parte della Bce contagia i listini Europei che chiudono in rosso. Ad influenzare il calo generale anche il fallimento dei colloqui in Turchia tra Ucraina e Russia. A Milano, solo Tim e Leonardo in verde fanno eccezione, in fondo ai listini invece le principali banche con Azimut (-11%) e De longhi (-7%) dopo la presentazione dei risultati del 2021
Una giornata di riscatto per le Borse europee che guardano con speranza le trattative tra Mosca e Kiev, e gli investitori hanno preso nuovamente posizione sull’azionariato premiando in particolare i titoli che più avevano sofferto negli scorsi giorni. Tra i principali titoli milanesi, UniCredit è balzata dell'11,68%, bene anche Stellantis (+12,28%) e Intesa Sanpaolo (+11,09%)
Seduta inizialmente euforica dopo il potenziale compromesso dell’Ucraina sulla Crimea. A far sfumare il rimbalzo la smentita, da parte di Timmersmann, delle indiscrezioni su un eurobond per far fronte ai rincari energetici. Minacciati tagli alle forniture in Europa se persistono le sanzioni. Strappo di Saipem a +13% e riscatto dei bancari, da UniCredit (+6,1%) a Bper (+5,4%)
L’azienda farmaceutica di Piombino Dese chiude il 2021 con una crescita superiore anche a quella dell’anno pandemico, durante il quale i prodotti legati al covid avevano decisamente aumentato il giro d’affari. L’Ebitda si attesta a 162 mln (+57%). Il presidente: “Serviamo uno dei mercati in più rapida evoluzione e siamo in grado beneficiare dei tradizionali trend di crescita che interessano il settore”
In Europa paga dazio il settore auto, che cede quasi il 4%, seguito dalle banche (-3,2%); le utilities chiudono la seduta sulla parità. Gli acquisti della giornata si concentrano nel petrolifero con Tenaris Che raggiunge il +13% e Prysmian (+4,4%) che beneficia del trend di elettrificazione dell’europa. Cresce il petrolio che supera i 120 dollari a barile e il gas a 225 euro
Gli sviluppi della guerra Russia-Ucraina ancora protagonisti del sell-off generale che oggi, 4 marzo, si è abbattuto sui listini Europei. Nel mirino dei venditori principalmente banche e automotive. Unicredit chiude a –14,5%, ma la peggiore è Telecom che crolla del 16% (dopo l'uscita dei conti e del piano). La compagnia bolognese Unipol cede l’8%. Continuano a volare le materie prime, con il gas che nella giornata ha sfondato i 200 euro
Un’altra giornata nera a Piazza Affari per l’azienda bergamasca, dopo il crollo di ieri del 4,15% si è portato oggi a 8,93 euro ad azione. Oltre l’impatto dello shock geopolitico in Est Europa, a preoccupare gli investitori sono state anche le dichiarazioni sui risultati d’esercizio che si sono rivelate poco rassicuranti e vaghe
La società fondata oltre 70 anni fa a Milano registra nell’esercizio appena conclusosi un utile netto di 175 mln (+50% sul 2019) e un Ebitda pari a 483 mln, il 25% di tutti i ricavi. Risultati ottenuti grazie alla maggior efficienza operativa conseguita, che ha permesso una crescita nonostante investimenti netti per oltre 600 mln di euro. Distribuiti dividendi per 26 cent ad azione. Il cda ha inoltre deciso di donare 1 mln di euro a Unhcr a sostegno delle persone coinvolte nell’emergenza in Ucraina
Continuano le vendite a Piazza Affari che scende sotto quota 24mila, i mercati osservano preoccupati il conflitto in Ucraina mentre il petrolio viene scambiato al rialzo dopo aver aggiornato i massimi dal 2008. Male le banche con Banco Bpm a -7,35%. Realizzi su Eni (-4,57%) mentre è Telecom la peggiore a -14% dopo pubblicazione conti e stop a dividendi
Dopo i cali registrati nelle sedute precedenti (-4,14% ieri, 1 marzo) ora vi sono segnali di recupero nelle piazze del vecchio Continente. Rassicurano le parole del presidente Fed Jerome Powell, che garantiscono un rialzo a Wall Street. In ordine sparso le banche, con Unicredit che registra un +2,11%. Bene Prysmian (+4,24%) dopo la commessa da 1,2 mld
L’esercito di Mosca si muove verso Kiev e i negoziati non sembrano per il momento garantire una tregua. A Piazza Affari il Ftse Mib non è riuscito a trovare sostengo nei nuovi rialzi dei titoli energetici e della difesa, e mentre viene definita la lista degli istituti russi che verranno esclusi dallo Swift, Mediobanca ha perso il 7,83%, Intesa Sanpaolo il 7,72% e Bper il 7,44%
L’azienda informatica con sede nel bolognese approfitta dell'andamento della domanda di digitalizzazione avanzata dalle imprese nell’ambito dei percorsi di transizione verso i modelli d’impresa fondati sulla Industry 4.0. Registrato un incremento del 37% nel numero dei dipendenti, che raggiunge così le 272 unità. Nel 2022 sono previsti nuovi inserimenti in organico
Il cda ha confermati i risultati di bilancio annunciati lo scorso 4 febbraio: si registra un risultato netto pari a 2,948 mld per la capogruppo. Nella stessa giornata Sironi si è dimesso dal ruolo di consigliere di amministrazione in seguito alla cooptazione a consigliere di Assicurazioni Generali. Il titolo a Piazza Affari apre in negativo, a seguito dell'incertezza generata dalla guerra
Dopo l’illusorio rimbalzo di venerdì, Piazza Affari torna a chiudere in negativo, limitando, tuttavia, le perdite. E mentre a guadagnare sono il settore della difesa, quello delle utility e l’energetico, le banche trainano in basso il Ftse Mib: Unicredit cede il 9,5% e Intesa il 7,4%
L’emissione è stata collocata da un sindacato composto da Crédit Agricole, Société Générale, Natixis e Barclays. Il 59% del bond è stato sottoscritto da investitori istituzionali italiani, mentre il restante 41% da operatori stranieri con base principalmente in Francia (20%). Nella stessa giornata, Credem Private Equity ha acquisito una partecipazione di minoranza di Contri Spumanti, azienda specializzata nella produzione di vini spumanti e frizzanti
Rispetto al 2019 il fatturato dell'azienda, specializzata in componentistica per autoveicoli, si colloca a -8,3%, a fronte del -14,1% della produzione di automobili a livello mondiale. L’utile netto è tornato positivo, a fronte della perdita di 35,1 mln nel 2020. L’Ebitda ammonta a 192,5 mln di euro, superiore sia ai 137 mln del 2020 che ai 175 mln del 2019. L’indebitamento finanziario netto è pari a 258,2 mln di euro, in riduzione rispetto al 2020 (291,3 mln)
Dopo la seduta tragica di ieri (con chiusura al -4,1%), per Piazza Affari la giornata di oggi è stata segnata da un progressivo allungamento di passo che ha portato a una chiusura positiva. A motivare lo stimolo degli investitori ad acquistare titoli, delle sanzioni dell’Ue verso la Russia giudicate piuttosto leggere, ma anche l’apertura alle trattative di Putin con l’Ucraina
Il Leone di Trieste ha dichiarato l'intenzione di mantenere la struttura del proprio cda, con l'aggiunta di 2 membri per "rafforzare il consiglio di ulteriori competenze manageriali e tecniche". È poi emersa al volontà di mantenere una maggioranza di indipendenti. Il nuovo Parere di orientamento verrà sottoposto agli azionisti in vista del rinnovo, da votare dall'assemblea a fine aprile
Il gruppo specializzato nello sviluppo di tecnologie elettrochimiche sostenibili ha avviato l’iter per sbarcare a Piazza Affari. Si prevede un debutto in primavera con un flottante compreso tra il 10% e il 20%, ma per la conferma finale si attendono i via libera delle autorità competenti. Nel 2021 l'azienda ha realizzato ricavi per 616 mln di euro, con un Ebitda di 127 mln
Con l’autorizzazione all’integrazione di Banca d’Italia nasce il primo polo specializzato leader nei servizi finanziari alle farmacie. Il progetto risale al novembre 2020, con l’acquisizione di Farbanca. Raffaele Zingone, Codirettore Generale e Chief Commercial Officer di Banca Ifis: “Le prospettive di evoluzione sono molteplici sia per la rilevanza del mercato sia per il potenziale di sviluppo dell’attività in termini di prodotti e servizi”
Misure carcerarie e arresti domiciliari per un giro di frodi fiscali e bancarotte fraudolente di quattro società della Bassa Reggiana. Si tratta dell'operazione "Melisseo" con 12 indagati tra cui un avvocato modenese. Danni pari a 1,6 mln tra cui 792mila euro relativi a fatture inesistenti, 280mila a imposte evase e 175mila a compensazione di crediti inesistenti
All’indomani del via libera da parte del Fitd all’acquisizione di Banca Carige, il mercato spinge oltre i massimi il titolo della banca guidata da Piero Luigi Montani. Durante tutta la giornata del 15 febbraio il titolo è cresciuto costantemente toccando nel pomeriggio – verso le 17.00 – una crescita dell’9,56% a 2,17 euro per azione. Il titolo di Carige invece arretra dello 0,24%
Arriva la risposta sull'offerta della banca modenese per l'acquisizione dell'80% di Carige, che conferma anche i valori dell'operazione: la genovese verrà rilevata per 1 euro, previa ricapitalizzazione da parte del Fitd. La notizia spinge l'acquisita in Borsa in una giornata di vendite: Carige infatti segna +2,28% a 0,79 euro. Pesante invece Bper a -3,84%
Il buco di bilancio 2021 scenderebbe a 70 mln se arrivassero gli aiuti governativi, non ancora sicuri però, con lo stato di emergenza che dovrebbe chiudersi al 31 marzo. I ricavi valgono per oltre 90 mln in meno rispetto al pre-pandemia e i biglietti restano ampiamente sotto il livelli 2019, con 200 mila passeggeri in meno. Gli obiettivi? Il rinnovamento del contratto con la Regione e l'efficientamento dei nuovi treni
Nel bilancio consolidato dell’esercizio 2021 spicca l’utile netto che con 26,9 mln cresce del 78% rispetto all’anno prima (+35% sul 2019) e i crediti concessi a famiglie e imprese (+9,2% sul 2019). Restano prossimi a quelli prevista dalla Bce, e in linea con l’anno precedente, i coefficienti patrimoniali di Vigilanza a conferma dell’elevata patrimonializzazione del Gruppo
Tra i leader mondiali della componentistica per apparecchi domestici, per l'azienda di Ospitaletto (Bs) i dati del 2021 sono stati “i migliori di sempre in termini di vendite e marginalità”: Ebitda a 54,1 mln (+45,9%), Ebit a 37,5 mln (+86,7%) e utile pari a sei volte quello del 2019. Alla vigilia di un 2022 in cui, nonostante i rincari, Sabaf punta a 280 mln di fatturato e a un ulteriore 5/6% di crescita
Il Cda della banca con sede centrale a Venezia ha approvato i risultati preliminari per il 2021. Nel corso dell'anno i ricavi hanno raggiunto il valore di 602,5 mln, cifra che rappresenta “il massimo storico”. Per quanto riguarda i dividendi, è stato proposto il pagamento di un payout ratio al 50,5%. Nel nuovo piano al 2024 sono previsti nuovi investimenti sul digitale per 76 mln e utili al 2024 pari a 164 mln
La banca triestina continua la sua crescita, che nel 2020 aveva retto alla crisi con un +1% nell'utile, per andare a raggiungere i livelli previsti dal Piano industriale e migliorare il profilo dell'utile, con componente ricorrente che si è attestata a 176,6 mln. Crescita a doppia cifra anche sui ricavi, 779,3 milioni (+26%). Alla luce dei dati positivi la proposta di dividendo è di 1,95 euro ad azione per un payout del 70,5%
È pari a 9,1 mld di euro (+94,1%) l'utile netto fatto segnare nel 2021 dal colosso bancario francese, a fronte di ricavi totali per 36,8 mld (+9,6% ) e di un crollo di quasi il 50% del costo del rischio. La costola italiana del Gruppo, invece, dopo l'acquisizione di Creval, punta a crescere ancora per linee esterne, dopo un'annata da 607 mln di utili e 346 mln di euro (+68%) di risultato netto
La società parla di “risultati record caratterizzati da crescita, qualità e sostenibilità”. L'utile risulta in aumento anche rispetto al risultato registrato tra giugno e dicembre 2019, quando il bilancio registrò 467 milioni. I ricavi, invece, segnando un balzo del 12% su base annua. L'ad Nagel: "Semestre che ci fa ben sperare per la chiusura dell'anno a giugno"
In attesa del 15 febbraio, giorno stabilito per la fatidica acquisizione da parte di Bper, la banca genovese rende noti i primi risultati, sostanzialmente in linea con l’obiettivo di chiusura fissato a budget. Nel 2021 c’è stata un’accelerazione del trend di crescita dei ricavi che arrivano a 389 mln, sostenuti dal margine d’interesse al +15,1%. Forte crescita del credito al consumo (+56%) e portafoglio crediti deteriorati in riduzione (-2,1%)
La banca con sede centrale a Reggio Emilia, che aveva saputo ammortizzare la crisi registrando un aumento di utili nel 2020, non ferma la sua crescita neanche quest'anno, con ricavi a +7,4% e raccolta da 10,7 miliardi di euro (+14,7%). Il margine resta stabile contro i tassi ai minimi dell'ultimo anno mentre le commissioni registrano un +18,8% a 450,8 mln
I conti relativi al 2021 evidenziano una redditività in forte aumento anche rispetto al 2019, quando l'utile era stato pari a 379 mln. Ai risultati ha contribuito anche l'ottima performance commerciale e il rafforzamento della posizione competitiva. I risultati hanno superato le stime previste e a generare l’utile ha contribuito il badwill legato all’acquisizione degli sportelli di Ubi
Nell'anno della sua trasformazione in Spa e del 150° anniversario, Bps realizza nel risultato netto in incremento del 95% sul dato al 2019 e del 152% sul 2020. Cresce la raccolta complessiva e tutti i sotto-settori, oltre al margine di interesse e alle commissioni. Migliora l'asset quality, con l'NPE ratio netto al 2,7% e ai minimi il tasso di default. Chiude in Borsa con un +5,2%
La banca facente parte del gruppo La Cassa di Ravenna ha chiuso l'esercizio 2021 con un risultato lordo pari a 5 mln 300 mila euro (+193% sul 2020). ll cda ha deliberato la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 40 centesimi di euro per azione in contanti. In aumento gli impieghi che ammontano a 921 mln di euro. Le rettifiche sui crediti sono state pari a 7 mln
L'obiettivo è di diventare un riferimento unico per i clienti del comparto finanziario, della Pubblica Amministrazione e della grande industria. Nella roadmap di integrazione rientrano investimenti sull'evoluzione delle piattaforme applicative in architettura cloud native, l'integrazione di logiche di machine learning e l'espansione sui mercati internazionali
Consoli, sempre descritto come unico "dominus" dell'istituto e in grado di condizionare le scelte dei consigli di amministrazione, è in sostanza ritenuto il solo responsabile dei meccanismi di alterazione dei bilanci volti a giustificare i valori dei titoli, alla fine risultati privi di fondamento. Il Tribunale di Treviso lo condanna per ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto
La prima banca d'Italia ha approvato i risultati per il periodo terminato il 31 dicembre, che godono dell'apporto estremamente positivo di Ubi Banca sull'utile e di costi operativi in calo. Con i tassi di interesse fermi allo 0% sono cresciute le commissioni e si è rafforzato il Private Banking, mentre si confermano importanti i finanziamenti all'economia reale, per 77 mld. Nel frattempo avviato il percorso per la banca "a zero Npl" e con forte indirizzo Esg
La graduale ripresa dell’economia nazionale ha contribuito a modificare l’atteggiamento delle imprese italiane rispetto al 2020. Nell'anno della prima ondata, infatti, la contrazione dei fatturati determinata dalla situazione pandemica e le misure straordinarie varate dalle istituzioni avevano stimolato le aziende a rivolgersi agli istituti di credito per richiedere finanziamenti
Le società del gruppo Caltagirone hanno annunciato il recesso unilaterale e immediato dal patto parasociale, che ad oggi raccoglie il 16% del capitale del Leone. Il gruppo presenterà una propria lista per il rinnovo del cda. La motivazione della decisione è quella di "perseguire le proprie strategie e prescegliere le proprie politiche di voto"
Il gruppo ha sottolineato una “eccellente performance commerciale, che riflette i punti di forza e l'unicità della nostra rete paneuropea” e che ha spinto i ricavi totali a 4,4 miliardi nel quarto trimestre 2021 (aumento annuo del 4,7%), oltre a portare il risultato sui 12 mesi scorsi a 18 mld. Il balzo è stato trainato soprattutto dalle commissioni (+11,7%). Firmato anche accordo internazionale con Allianz
Il gruppo emiliano, presente in oltre 50 paesi, raccoglie i frutti degli investimenti fatti negli ultimi anni. Il primo consolidamento dei risultati dell'ultimo trimestre di Rivit (acquisita lo scorso settembre) ha contribuito per circa 5,8 mln all’utile del gruppo. L’unico indice in involuzione è la Posizione Finanziaria netta consolidata assestatasi a 10,4 mln, contro i 4,5 mln di fine giugno
La società di Reggio Emilia, leader nella produzione di spazzatrici e lavastrade 100% elettriche, consolida la recente crescita e punta a confermare il trend nel 2022. Il fatturato macchine prospettico a valere sul primo semestre 2022 raggiunge i 6,5 mln, il 158% di quello registrato nel primo semestre del 2021 (4,1 mln), e il 68% di quanto registrato durante lo scorso anno (9,6 mln)
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