È in fase di conclusione la due diligence con Orienta Capital Partners, società specializzata in investimenti intersettoriali con sedi a Milano, Forlì e Reggio Emilia. Fininvest, che ha messo in vendita il club brianzolo già dalla scorsa estate, rimarrebbe come socio di minoranza e Galliani manterrà il ruolo in società. L’operazione verrebbe finalizzata attraverso un vendor loan
Per il Leone di Trieste il 2023 si chiude con un risultato operativo in crescita del 7,9% a 6,8 mld grazie al contributo di tutti i segmenti e in particolare del Danni (+15,8% a 2,9 mld). Più contenuta la crescita del settore Vita (+1,7%) a 3,7 mld. L’utile netto normalizzato si attesta invece a 3,57 mld (+14,1%). Il Combined Ratio è in miglioramento al 94%. Cresce il dividendo per azione a 1,28 euro (da 1,24 euro). Il ceo Donnet: “Performance ottima, nel 2025 lanceremo il nuovo piano”
L'offerta pubblica di acquisto (Opa) di Unipol su UnipolSai è in fase di preparazione e come riportato da Milano Finanza la società capogruppo bolognese ha depositato la documentazione richiesta presso la Consob il 29 febbraio. Il prezzo offerto, annunciato il 17 febbraio, è di 2,7 euro per azione. Il via libera della Commissione è atteso entro il 20 marzo
L’indagine eseguita dalla Gdf di Milano, coordinata dal pm Spadaro, ha portato alla luce una frode Iva attraverso giro di fatture false nel settore del commercio delle bevande alcoliche. Le società indagate sono 43. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Carboni: i reati contestati sono associazione per delinquere ed emissione e utilizzo di false fatture, con 3 persone in carcere e 2 ai domiciliari
Stando alle indiscrezioni del Foglio sarebbe in arrivo “uno studio di fattibilità” realizzato da una banca d’affari internazionale circa “un’acquisizione di Mediobanca da parte di Unicredit, tramite un’offerta pubblica di scambio, con un 20% di premio per gli azionisti”. Il risiko bancario, insomma, starebbe progredendo, dato che Piazzetta Cuccia è anche primo azionista di Generali. L’ipotesi divide gli analisti, ma infiamma i titoli finanziari di Piazza Affari: la maglia rosa va a Banco Bpm (+5,4%), seguito da Mediobanca (+5,24%), Pop Sondrio (+3,6%), Generali Assicurazioni (+3,27%) e Banca Generali (+2,73%), Bper e Mps (entrambe +2,16%) e Unicredit (+1,81%)
Cassa Centrale Banca chiude il 2023 con un utile netto di 871 milioni, in crescita del 55,5% rispetto all'anno precedente.
La capogruppo trentina del credito cooperativo, che sovrintende a un gruppo formato da 66 Bcc, Casse rurali e Casse raiffeisen aderenti, ha beneficiato di un margine di int...
Dopo il sibillino invito a stare “sereno” lanciato la settimana scorsa dal numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, l’attuale ceo dell’istituto modenese sembra sia prossimo a non essere riconfermato nel suo ruolo. Da quanto si apprende negli ambienti finanziari, il nome di Papa, banchiere formatosi in Unicredit e dal 2021 nel cda di Bper, starebbe quindi emergendo quale principale candidato in vista dell’assemblea del 19 aprile che nominerà il nuovo ad
Il nuovo numero uno dell’associazione delle fondazioni bancarie delle casse di risparmio è stato eletto oggi per acclamazione e completerà il mandato 2022-2024 del dimissionario Francesco Profumo. “Da lui e dal predecessore Guzzetti ricevo un’eredità preziosa e impegnativa”, commenta Azzone. “Il mio mandato sarà all’insegna della massima collegialità”. Chiesto a Giorgetti e al Mef un “maggiore confronto strutturale sui problemi del mondo”. Tra i temi che Azzone dovrà affrontare a breve, anche il rinnovo dei vertici di Cdp: “La decisione potrebbe slittare a dopo le elezioni europee. Come Acri di Gorno Tempini (presidente uscente) non abbiamo parlato”
“Hanno una valenza strategica della quale siamo, al momento, soddisfatti”: con queste parole il numero uno di Unipol, alla conferenza stampa di presentazione della fusione con Unipolsai, esclude l’interesse a partecipare con l’istituto creditizio modenese (di cui detiene il 19,9%) o con quello lombardo (dove è al 19,7% delle quote) al consolidamento del settore bancario. Stando alle parole di Cimbri, la decisione di lanciare l’Opa è “totalmente indifferente rispetto alle nostre strategie bancarie”. Il presidente di Unipol si chiama fuori anche dalla partita su Mps: “Una possibilità che non vediamo all’orizzonte: non è nei programmi di Bper”. E sulla nomina del nuovo cda della modenese è sibillino: “L’ad Montani? Può stare sereno”
È un rinnovo all'insegna del ricambio, pur vedendo la riconferma dei vertici, quello deciso dal Cda dell'istituto. È stata infatti approvata all’unanimità una lista di candidati per la nomina dei membri del Cda e del Comitato per il Controllo sulla Gestione. Su un totale di 15 componenti, 7 sono gli attuali che non hanno ricevuto riconferma, incluso il vicepresidente Lamberto Andreotti. La nuova lista approvata oggi verrà ora sottoposta alla prossima Assemblea degli Azionisti fissata per il 12 aprile
Parte il riassetto del gruppo assicurativo bolognese. Unipol lancerà un’Opa volontaria totalitaria su UnipolSai al prezzo di 2,7 euro per azione. L’offerta riguarda un pacchetto di azioni rappresentative del 14,75% del capitale, per un esborso di 1,12 mld. Ad esito della fusione il gruppo assumerà il nome di Unipol Assicurazioni. Cimbri: “L’operazione semplificherà i processi decisionali di direzione unitaria e governo”. Approvati anche i conti del 2023 con un utile netto di gruppo a 1,3 mld (+53,7%). Intanto il mercato apprezza: a Piazza Affari il titolo di Unipol tratta in rialzo del 21%, mentre Unipolsai segna un +10,8%
La nota ufficiale dell'istituto finanziario, evidenzia un totale attivo di 8,5 mld. I dati indicano un aumento nel finanziamento alle imprese, con nuovi volumi erogati a medio-lungo termine pari a 2,8 mld e un incremento negli acquisti pro-soluto di crediti Iva delle piccole-medie imprese. La raccolta totale dai conti di deposito ha raggiunto i 5,3 mld, con una crescita del 20%
L’atto di nascita della nuova realtà, frutto della fusione tra la Bcc Patavina e la Bcc Verona e Vicenza, è stato siglato oggi a Palazzo Wollemborg nel padovano. Il nuovo istituto avrà sede legale a San Giorgio di Fara (VI) e sede amministrativa e direzionale a Padova, riunendo 29mila soci e vantando un totale attivo di 6,03 miliardi e un Total Capital Ratio al 24,1%. Scelto anche il nuovo cda composto da 15 membri, con Flavio Piva alla presidenza e Leopoldo Pilati alla direzione generale. Piva: “L’aggregazione ci rende un soggetto ancora più forte nel Nordest”
Il cda dell’istituto altoatesino (che nel 2022 ha acquisito Civibank) ha chiuso il 2023 con un utile di 82,2 mln, meno della metà dei 175,4 mln del 2022. Per la sola Cassa di Bolzano l’utile è di 55 mln, mentre la Banca di Cividale del Friuli torna in utile a 10,7 mln dalla perdita di 33,8 mln del 2022. In crescita i ricavi di gruppo a 430,9 mln (+12,1%). Il Cet1 ratio ammonta al 14,1%. Il presidente Brandstätter: “Anno complesso. Nel primo semestre del 2024 lanceremo il nuovo piano triennale. Allo stesso tempo manteniamo una prudente politica di accantonamenti sui rischi creditizi”
Il cda della banca con sede a Reggio Emilia ha proposto lo stacco di un dividendo ordinario di 0,45 euro per azione e di uno straordinario per ulteriori 0,20: la distribuzione totale a valere sull’esercizio ’23 è dunque doppia rispetto a quella a valere sul ’22 (0,33 euro per azione). Per lo scorso anno il Cet1 di gruppo si attesta al 15,5%. Crescono anche i clienti (+170 mila unità, equivalente a un +33% sul ’22), mentre il rapporto cost/income scende al 44% (dal 53,8%)
Per l’istituto lombardo la forte crescita dell’utile netto (+195,5% sugli 81,5 mln del 2022) è stata supportata da poste straordinarie pari a 129,1 mln. I proventi operativi sono balzati a 581,1 mln (+19,5%) sostenuti dal +30,9% del margine d’interesse a 358,5 mln e in minor percentuale dal +4,3% delle commissioni nette a 206,5 mln. Il Cet 1 ratio si è attestato al 18,64%. Stabilita la destinazione dell’utile netto agli azionisti di 0,26 per azione per un dividendo complessivo di 202,7 mln
L’istituto bancario con sede a Modena vede i ricavi proiettarsi oltre i 5 mld (5,26 mld, +39,7% anno su anno). Segna un +78,1% il margine d’interesse (previsto in calo nel ’24), mentre l’utile si attesta a 1,52 mld (+4,9%). Il Cet1 raggiunte il 14,5%. Il dividendo proposto dal cda vale 0,30 euro per azione (dagli 0,12 di quello del ’22). I numeri dello scorso esercizio esaltano l’ad Piero Luigi Montani: “Abbiamo centrato tutti i target che ci eravamo prefissi e al 31 dicembre, chiudendo un piano che doveva finire nel 2025”
Dopo 13 anni il cda dell’istituto di credito senese approva lo stacco di una nuova cedola, che sarà di 0,25 euro per azione. Il risultato annuale dell’utile è trainato da quello del quarto trimestre, che da solo è valso 1,12 mld. Lo scorso anno su anche ricavi (3,79 mld, +21,7%) e margine d’interesse (2,29 mld, +49,3%). Il Cet1 è al 18,1%. Approvata inoltre la nomina di Maurizio Bai, Cco Imprese e Private, a vicedirettore generale commerciale e vicario. L’ad Luigi Lovaglio: “Questi risultati rappresentano un punto di svolta. La quota in capo al Tesoro? Non spetta a noi dire allo Stato cosa farci”. E il Cfo Andrea Maffezzoni sul risiko bancario: “Non abbiamo aggiornamenti, ne discuteranno i nostri azionisti”. A Piazza Affari il titolo è maglia rosa: +5,54%
Lo scorso anno la società di risparmio gestito ha raddoppiato il margine d’interesse, salito a 687,7 mln. I ricavi sono stati per la prima volta superiori al miliardo. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,69 euro per azione (era di 0,49 del ’22). Confermata la guidance per il '24, mentre sulla chiusura a Piazza Affari pesano i risultati della raccolta di gennaio
Per l’istituto torinese il 2023 va in archivio con un utile superiore ai 7,5 mld previsti dagli analisti e trainato dal margine d’interesse pari a 14,6 mld (+54,2%). In crescita i ricavi netti a 25,1 mld (+17,2%), giù le commissioni a 8,5 mld (-4%). In salita i costi operativi a 11,3 mld, mentre il Cet1 è al 13,7%. Previsto un pagamento di dividendi da 2,8 mld dopo l'acconto da 2,6 distribuito a fine 2023. L’ad Messina: “Miglior anno di sempre. Per il 2024 attendiamo un utile superiore agli 8 mld". E aggiunge: "Se gli azionisti lo vorranno, sarò l'ad anche nel prossimo mandato. Le voci su Profumo per la presidenza? Difficile che venga cambiato Gros-Pietro"
La banca ha guadagnato in Borsa l'8,1% a 28,825 euro per azione dopo i conti del 2023 chiusi ben oltre le attese del consenso. I ricavi sono aumentati del 17,3% a 23,8 mld, con margine d’interesse a 14 mld (+31,3%) e commissioni a 7,4 mld (-2,1%). Redditività (Rote) al 16,6% e Cet 1 al 15,89%. Annunciata la maxi distribuzione di 10 mld ai soci, tra dividendo e buyback, per il 2023. Freddo il ceo Orcel sulle aggregazioni: “Ad oggi non abbiamo trovato i valori o le condizioni generali per fare un'operazione né in Italia né all’estero, ma dopo l’assemblea di aprile valuteremo cosa fare del capitale in eccesso”
La società del Gruppo milanese Banca Sistema, operante sia nel business del credito su pegno sia nel mercato delle case d’aste, di oggetti preziosi e oggetti d’arte, ha concluso l’acquisizione di un portafoglio di credito su pegno a Napoli. Kruso Capital aggiunge così quasi 500 nuovi clienti agli attuali 33.500 e 1.500 polizze alle circa 70mila già in essere. A gennaio la società era sbarcata in Borsa
“Un anno di risultati positivi”, così il presidente Andrea Mascetti ha presentato alla stampa i dati di Finlombarda. La società coordinata dalla Regione Lombardia ha erogato 170 mln di credito alle imprese con risorse proprie, arrivando a 806,1 mln tra 2019 e 2023. “Ci siamo focalizzati su tre filoni principali, cioè prodotti agevolati, prodotti di intermediazione e i servizi per le imprese”. In quest’ultimo comparto, sono stati supportati oltre 50 progetti “orientati su ricerca, innovazione, attrazione di investimenti stranieri e accesso al capitale di rischio per giovani imprese”, spiega il dg Rallo
Nel corso di un convegno in Assolombarda, il capo economista del Centro studi dell'istituto bancario ha commentato le previsioni sulla riduzione dei tassi da parte della Bce. “Credo che verranno deluse le attese del mercato, che si aspetta sei ribassi nel 2024 per chiudere sotto di 150 punti base. Ne prevedo solo 3 con timing ritardato, da giugno-luglio”. Domani la riunione del direttivo della Bce. “Prima di decidere dovranno essere sicuri di aver vinto la battaglia contro l’inflazione. Forse i ribassi sarebbero stati più repentini con un altro presidente”
La società milanese controllata da Banca Sistema che opera nel business del credito su pegno e nel mercato delle case d'aste è sbarcata oggi sul segmento professionale di Euronext Growth Milan con un aumento di capitale da 2,7 mln. La capitalizzazione di mercato è pari a 45,8 mln. Il dg Gentile: “Il capitale raccolto rafforza la solidità patrimoniale e i proventi della quotazione ci permettono di proseguire la crescita organica e tramite acquisizioni in Italia e all’estero. Guardiamo a Spagna, Uk, Svizzera e Svezia”
La seduta odierna di Piazza Affari si accende sulla scia delle indiscrezioni di stampa di questa mattina, secondo cui una banca d’affari americana era scesa in campo per il controllo del 10% del capitale della valtellinese a favore dell’eventuale ascesa di Unicredit. Dal World Economic Forum il Ceo del Gruppo di Piazza Gae Aulenti smentisce l’operazione. No comment anche da parte di Goldman Sachs, che qualche ipotesi aveva individuato come la banca d’affari americana sul cui tavolo sarebbe finito il dossier. In Borsa il titolo della Popolare chiude a +2,3%, quello di Unicredit (tra i migliori di oggi) a +2,7%
Il gruppo milanese degli spirits scivola a Piazza Affari (a 9,278 euro per azione), accusando la peggior prestazione del Ftse Mib (+0,14%), dopo aver concluso il collocamento accelerato di nuove azioni, pari al 5,6% del capitale, che ha consentito al gruppo di incassare 650 mln, e di obbligazioni convertibili del valore di 550 mln. Proventi che “serviranno per finanziare l’acquisto del cognac Courvoisier e per finalità aziendali di carattere generale”, si legge in una nota odierna. Per gli analisti di Equita e Banca Akros, l’obiettivo dell’operazione di financing è quello “di acquisire flessibilità finanziaria anche in vista di una nuova possibile acquisizione”
La società di Bancassicurazione Danni, appartenente al Gruppo Crédit Agricole, ha perfezionato l’acquisizione del 65% sia di Vera Assicurazioni sia di Banco Bpm Assicurazioni dall’istituto di credito lombardo-veneto per un corrispettivo di 243,6 mln. Crédit Agricole Assurances sale così al terzo posto del podio degli operatori bancassicurativi nel ramo Danni in Italia. Il titolo chiude a Piazza Affari con un +0,5%, mentre Banco Bpm lascia in Borsa un -1,72%
Come comunicato in una nota dalla holding attiva nel settore agroindustriale con sede a Ferrara, si è conclusa con successo l’offerta per 74,8 mln di azioni per un importo massimo di 299,2 mln di euro. Nel dettaglio, per il 79% delle nuove azioni offerte sono stati esercitati i diritti di opzione, per un ammontare di 237,4 mln di euro, mentre i restanti diritti di opzione non esercitati sono stati venduti in due sedute, l’11 e il 12 dicembre, per 61,7 mln di euro. L’ad Vecchioni: “La sottoscrizione integrale è la dimostrazione che il mercato dei capitali riconosce la valenza strategica del business agroalimentare"
Si tratta di una distribuzione pari a cinque volte quella degli ultimi quattro anni. ‘A solid success story’ – questo il nome del Piano Strategico approvato oggi – poggia su sette pilastri centrati sul supporto alla clientela (specie quella composta dalle imprese) e al territorio e sul sostegno alla transizione green. Annunciate anche la chiusura di circa 100 filiali entro tre anni, l’uscita di 1.600 dipendenti e 800 assunzioni. Intanto, per l’anno in corso l’utile netto è previsto oltre gli 1,2 mld. L’ad Castagna: “Abbiamo raggiunto i target del piano ’21-’24 con un anno di anticipo, possiamo contare su una solida base di partenza”. E sulla vociferata fusione con Mps: “Non ci sono possibilità”
È con un comunicato essenziale (“La società non è in vendita”) che il management dell’impresa ravennate di cantieristica navale risponde alle indiscrezioni uscite questa mattina sulle colonne del Corriere della Sera. L’articolo riportava come, nell’ottica di un passaggio generazionale, i Rosetti fossero alla ricerca di un acquirente per la maggioranza del Gruppo. Stando a quanto pubblicato stamane la quota, detenuta dalla holding Rosfin e pari al 56%, avrebbe potuto far gola a diverse multinazionali asiatiche come Larsen & Toubro, Bumi Armada e Daewoo Engineering
Per l’istituto brianzolo il piano Beyond 2026 prevede una crescita dell’utile dagli 81,5 mln del 2022 e ricavi netti oltre i 620 mln, dai 486 mln del 2022. Nel nuovo piano industriale rientrano anche 60 mln di investimenti nell’innovazione tecnologica e il raddoppio dell’esposizione sulla cessione del quinto, anche tramite operazioni straordinarie di M&A. La banca punterà sulla divisione di wealth management per superare i 10 mld di masse gestite e mira ad acquisire 10 mila nuovi clienti
Il gruppo assicurativo bolognese ha archiviato i nove mesi con un calo dell’utile netto del 10% dagli 854 mln, che comprendevano 275 mln di componente straordinaria legata a Bper. La raccolta diretta ammonta a 10,6 mld (+7,5) con il Danni a 6,1 mld (+3,8%) e il Vita a 4,5 mld (+12,9%). Per Unipolsai l’utile netto si attesta a 586 mln contro i 616 di un anno fa. Sale al 98,6% il combined ratio per “l’impatto degli eventi atmosferici di luglio”. Il direttore generale Laterza sull’operazione Eurovita: “Abbiamo investito 50 mln di capitale in Cronos. Per il momento non mi aspetto un’ulteriore iniezione di capitale significativa, ma dipenderà dai riscatti”
La banca modenese ha chiuso con un calo del 26% rispetto agli 1,5 mld al 30 settembre 2022, che beneficiavano del badwill da 1,2 mld relativo all’acquisizione di Carige. Nel solo terzo trimestre il dato passa a 382,5 mln dagli 81,6 del 2022. Il margine di interesse nei nove mesi cresce dell’89% a 2,4 mld e il Cet 1 ratio si attesta al 14,9%. Bper ha destinato a riserva 315,4 mln anziché pagare la tassa sugli extraprofitti. Rivisti al rialzo gli obiettivi per il ‘23 che “includono costi per 400 mln da contabilizzare nell’ultimo trimestre relativi al nuovo piano esodi da circa 1.000 uscite volontarie”
Per il gruppo bancario che in Italia ha sede a Parma l’utile netto cresce del 61% se si escludono gli oneri registrati lo scorso anno per l’acquisizione di Creval. In crescita del 22,9% i proventi e del 47,4% il margine di interesse. Il Cet 1 è al 13,2%. Nel terzo trimestre l’utile netto si attesta a 166 mln (+64,8%). In Italia l’istituto ha acquisito da inizio anno 130 mila nuovi clienti (+12% anno su anno)
L’azienda, che in Fvg ha due siti a Moncalfone e Tolmezzo, si quoterà su Euronext Growth Milan, il listino per le Pmi di Piazza Affari, a 8,33 euro per azione, con un valore d'impresa di 975 mln e un controvalore dell'offerta di 25 mln. Il collocamento delle azioni della società presso investitori qualificati e istituzionali inizierà il prossimo lunedì e si chiuderà venerdì 10. L’offerta è finalizzata allo sbarco dell’azienda su Egm. A portarla in Borsa, Equita e Unicredit
Il rialzo dei tassi praticato dalla Bce fa sentire il suo peso sui conti relativi al terzo trimestre del 2023 resi noti oggi dall’istituto bancario. Da luglio a settembre il risultato netto è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 957 mln a 1,9 mld. Rivisto all’insù il target per il 2023, con l’utile oltre i 7,5 mld. In Borsa il titolo chiude a +1,57%. Il Ceo Messina: “Ora siamo nella posizione di distribuire parte del capitale in eccesso. Nei prossimi due anni l’utile sarà superiore a quello del 2023"
Rilevato il 99,98% delle azioni dal fondo di investimento statunitense J.C. Flowers & Co. L'accordo si chiuderà entro marzo 2024. Intesa era già presente in Romania con Intesa Sanpaolo Bank Romania, parte della Divisione Banche Internazionali. Lo Chief Divisione International Subsidiary Banks Rottigni: "Acquisizione strategica. Raddoppia la nostra presenza in un Paese in forte crescita"
L’istituto ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio “raggiungendo il record storico di utile netto trimestrale”, un dato superiore anche ai 315 mln previsti dal consensus di analisti. Il margine di interesse cresce del 25,1% a 496 mln, mentre le commissioni calano del 14,3% a 180 mln. Il Cet 1 si attesta al 15,5% in lieve calo dal 15,9% di giugno. I dati saranno approvati nell’assemblea ordinaria di sabato, in cui è atteso anche il rinnovo dei vertici dell’istituto. Tre le liste (Mediobanca, Delfin, Assogestioni). L’ad Nagel: “Confermo il mio impegno anche nel caso in cui Delfin ottenga la maggioranza ed elegga dunque 5 consiglieri”
Contestualmente per rafforzare l’impegno a ridurre le disuguaglianze e contribuire al bene della collettività, la Banca si doterà di una nuova unità organizzativa dedicata con sede a Brescia e denominata “Intesa Sanpaolo per il sociale”. Ad annunciarlo è il ceo Carlo Messina nell’evento “Nessuno escluso” che si è tenuto oggi a Brescia: “Confido che anche altri protagonisti del mondo economico possano sviluppare interventi simili”. E lancia anche un aumento in busta paga entro fine anno per i dipendenti
Le fiamme gialle di Reggio Emilia ha scoperto un giro di fatture false per 10 mln e di evasione fiscale per 3 mln, oltre a ricevere contributi Covid non dovuti per mezzo mln. Il meccanismo criminale ruotava attorno ad una società di San Martino in Rio, nella Bassa Reggiana, risultata essere sia fornitore sia cliente di altre imprese. Denunciate quattro persone, tra cui due campani e un veneto
Nel periodo i ricavi dell’istituto bancario aumentano del 24,7%, con un margine di interesse a 4,7 mld (+66,7) e commissioni a 3,1 mld (-6,2%). In calo i costi operativi a 2,9 mld (-1,9%); il Cet1 è pari a 17,19%. Nel solo terzo trimestre, i risultati superano le attese degli analisti con ricavi a 5,9 mld (5,7 le attese), utile a 2,3 mld (1,9 la previsione) e un margine di interesse a 3,6 mld (attesi 3,5 mld). Rivista al rialzo la guidance ’23 sui ricavi, mentre sull’utile “è prematuro”, secondo il ceo Orcel. Sugli extra profitti, l’istituto ha deciso di destinare 1,1 mld a riserva, “scelta più razionale e coerente alla nostra strategia”
La nuova società frutto dell’operazione volta a far fronte alla situazione di difficoltà venutasi a creare in Eurovita, sarà pienamente operativa dal mese di novembre. L’operazione è stata realizzata grazie all’impegno di cinque primarie compagnie di assicurazione e di 30 istituti di credito, ma non vengono forniti ulteriori dettagli. Il nuovo direttore generale di Cronos Vita Santoliquido: "Grazie al loro senso di responsabilità e alla professionalità i clienti provenienti da Eurovita manterranno le prospettive e le garanzie precedentemente sottoscritte per i propri investimenti"
È stata autorizzata la convocazione dell'assemblea dei soci entro fine novembre. Per Banca Valconca la fusione fa parte del recupero della sua stabilità finanziaria e dei buffer patrimoniali, mantenendo comunque la sua presenza territoriale e servendo la comunità. Per Cherry Bank, è un rafforzamento della sua posizione nel settore del retail commercial banking
A dare l'ok è l'Ivass, secondo quanto risulta a Radiocor. La newco controllata da Generali, Unipol, Poste Vita, Intesa Vita e con una quota inferiore da Allianz, potrà dunque rilevare le polizze di Eurovita sottoscritte da 400mila risparmiatori. Ma si attende il decreto ad hoc del Mit. L’obiettivo è far sì che lo stop ai riscatti delle polizze termini come previsto alla fine di ottobre
L’istituto controllato da Generali ha ottenuto la licenza bancaria da Finma, l’autorità elvetica di regolamentazione dei mercati finanziari, per operare nel Paese. La private bank sarà operativa da novembre, estendendo l'attività ai clienti italiani che vogliono delocalizzare parte degli asset mantenendo la gestione in Italia, da marzo 2024. Fino al 2029 ci si aspetta una raccolta tra i 5 e i 7 mld dalla nuova entità elvetica. L’ad Mossa: “La Svizzera è un mercato strategico. La via maestra resta la crescita organica ma restiamo aperti ad acquisizioni, sia in Italia sia in Svizzera. Abbiamo attenzione nei confronti delle piccole banche, ma anche delle fiduciarie e dei family office"
La misura è stata emessa nei confronti di Gianluca Salcini (ex socio dell’Ac Cesena) dalla Guardia di Finanza di Forlì. Le indagini hanno permesso di rilevare un sodalizio criminale, di cui sarebbe stato promotore, al fine di evadere le imposte. Avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti emesse da numerose aziende di trasporto e di servizi compiacenti, per circa 33 mln
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