È una perdita in termini di sviluppo economico e relazioni geopolitiche, per l’Italia, quella provocata dall’abbandono del progetto del Corridoio mediterraneo. Lo sostiene l’ex assessore regionale del Fvg alle infrastrutture, poi deputato Lodovico Sonego, aiutandoci a ricostruire le varie fase del “diniego” che ha portato al buco nei collegamenti ferroviari tra Trieste e Lubiana. “Avevamo provato a colmarlo, ma il progetto è stato abbandonato”. “Gli sloveni da parte loro proteggevano il porto di Capodistria”
Il presidente di Confindustria interviene il giorno successivo alla diffusione dei dati Istat che riportano un calo annuo del 3,5% della produzione industriale e lancia un appello alla politica: "Urgente dare vigore all'Ires premiale eliminando le limitazioni e riattivare Industia 4.0". E l'Italia "deve anche impegnarsi in Ue per l’azzeramento delle multe ai produttori auto e la revisione al bando del motore endotermico"
Su Cult il punto a pochi giorni dal voto federale, con Afd secondo partito, dietro solo alla Cdu-Csu. Il gruppo guidato da Weidel attira consensi con politiche anti-establishment, promettendo tagli fiscali e lo stop alla transizione verde, oltre che una stretta sull’immigrazione. Mentre la Cdu di Merz si sposta a destra per tentare di erodergli consensi. Nel settimanale anche la recensione dell'ultimo libro di Münchau sulla crisi economica tedesca
In relazione all’articolo qui sopra pubblicato la corporate communication di Otb invia una smentita alle testate del gruppo ItalyPost. “Renzo Rosso smentisce sia di aver mai affermato quanto riportato nell’articolo sia la ricostruzione riportata. Renzo Rosso, inoltre, non si è mai espresso in relazione alla presidenza di Confindustria Veneto”. La nostra ricostruzione della vicenda conferma la probabile ostilità di Mr Diesel
Della ministra del Turismo dovrebbe preoccupare l’incapacità di amministrare le sue aziende più che l'esito giudiziario che la aspetta. Ad una simile collezionista di fallimenti non lascerei gestire nemmeno il mio condominio, figuriamoci uno dei dicasteri più importanti del Paese, che lavora su un settore fondamentale per la nostra economia. Ecco perché la Santanché dovrebbe dimettersi semplicemente perché non paga i debiti delle sue aziende, e non per una condanna che, come sempre in Italia, non arriverà mai
Due convegni nell’arco di un mese: quello di Forza Italia sabato scorso, quello di Gori e Bonaccini il 22 febbraio. De Meo, Gozzi e Orsini ospiti d’eccellenza in entrambi. Obiettivo condiviso: rilanciare l’industria italiana. Forza Italia e i riformisti Pd discutono di manifattura e competitività segnando il ritorno della politica all’ascolto del mondo imprenditoriale. E, a sorpresa, anche Schlein ci prova
Quello dell'industria cartaria è un epilogo infausto, ma tutt’altro che imprevedibile. I segnali già negli anni di crescita, che si accompagnavano ad un’alta esposizione debitoria. Gli ultimi bilanci oscillavano tra utili e perdite. Ma dopo il rosso di 20 mln nei primi nove mesi del ‘23 e il default sui bond, la composizione negoziata. Oggi servirebbe vendere alcuni asset, ma non sembra facile trovare un acquirente in questo contesto di mercato
Il presidente del comitato di sorveglianza della banca tedesca – già guida della Bundesbank – esce per la prima volta allo scoperto sulla tanto paventata scalata di Unicredit in un'intervista all'Handelsblatt. “Nelle fusioni è essenziale che il management dialoghi in modo fiduciario”, dichiara. Un’apertura dunque al confronto con gli italiani? Nell’assemblea del 15 maggio si dichiara “pronto a tutto, discuteremo apertamente”, e sottolinea che “sarebbe preferibile avere due banche private indipendenti in Germania”
L’idea che il Veneto possa essere gestito fuori dalle logiche delle alleanze nazionali del centrodestra è il segno del velleitarismo di chi pensa che i destini della Regione si decidono tra Roma e Milano. Il Veneto è da sempre solo merce di scambio. E sia per Savini che per Meloni qiella che conta è la Lombardia. Zaia "silenzioso" attende paziente di conoscere l’esito del braccio di ferro
I formaggi italiani volano negli Usa, dove si fa scorta in previsione dei dazi promessi da Trump. Ma si profilano dunque cali futuri? L’indagine di Monitor, online da domenica 12 gennaio, guarda al settore lattiero-caseario italiano, che nel 2020, quando le extra-tariffe c’erano già, avevano portato una perdita di 65mln. All’epoca a funzionare era stata la veloce ridefinizione delle geografie commerciali. Gli analisti del Clal ottimisti: “Niente allarmi”
Dai dati che si affastellano in questi ultimi giorni dell’anno, ma anche dal viaggio svolto a novembre alla scoperta delle 20.000 migliori imprese italiane emerge un quadro di crescente preoccupazione per un 2025 che potrebbe essere molto peggio di quanto si stimava solo qualche mese fa. Ma le imprese Champions e Best Performer hanno un credo ferreo che le motiva: “È nei momenti di crisi che si creano le migliori opportunità”
Intere pagine dei quotidiani sono dedicate a celebrare i primati stabiliti dalla classifica annuale del Sole 24 Ore. Sindaci entusiasti o perplessi di fronte agli improvvisi saliscendi che, anno dopo anno, misurano il risultato delle loro città che, in realtà, sarebbero valutate su dati provinciali. E poi i “premi di consolazione”. Tutti sembrano credere nella scientificità di una ricerca basata su percezioni e ovvietà. Un giorno qualcuno spiegherà che “il re è nudo” e forse si smetterà di leggere (e di pubblicare) dati privi di senso
Attenzione al mondo produttivo, sostegno alla sua capacità innovativa, e tutela della coesione sociale. I tre ingredienti del modello costruito da Bonaccini si dimostra vincente. In Emilia Romagna e nel Paese. Centrodestra punito dall’incapacità di proporre una alternativa culturale e politica a un modello che ha reso la regione la piu performante del Nord
Prima l'alluvione, poi il naufragio del "campo largo" e la vittoria di Trump. Infine, il rischio astensionismo e il crescente malessere dei bolognesi verso Matteo Lepore. Domenica e lunedì gli emiliano-romagnoli probabilmente porteranno De Pascale alla guida della Regione, ma la marcia potrebbe non essere trionfale
La crisi tedesca è un’opportunità per costruire un'Europa più forte. Il dopo Scholz potrebbe far rinascere un asse franco-tedesco forte che, isolando i trumpiani alla Orban e Salvini, potrebbe trovare in Giorgia Meloni un “pontier” tra europeismo e destra americana. Dal Festival Città Impresa che apre domani a Bergamo le strategie per non restare schiacciati tra Usa e Cina
Al Festival Città Impresa che si aprirà venerdì a Bergamo politica e imprenditoria dovranno misurarsi con la scelta operata dagli elettori americani. Servirà uno sguardo equilibrato che metta in luce non solo i rischi, ma anche le opportunità. E’ chiaro però che l’Europa ha di fronte una scelta cruciale: può andare in ordine sparso e perdere ogni suo ruolo residuo nello scacchiere internazionale, oppure ritrovare una propria identità economica, politica e militare per cercare di non soccombere nello scontro tra Usa e Cina
Mentre la prospettiva di una nuova presidenza Trump si fa concreta, a meno di clamorose sorprese, l'Europa, fragile e divisa, appare impreparata ad affrontare le sfide che comporterà. Senza una risposta unitaria, rischia di subire l'isolamento politico e le manovre di un’America più radicale, minando la propria stabilità e sicurezza economica
Al Festival Città Impresa che terremo a Bergamo il ruolo che l’Europa dovrà svolgere dopo l’eventuale elezione di Donald Trump sarà centrale nei dibattiti che vedranno protagonisti, tra gli altri, Enrico Letta e Francesco Giavazzi. Di certo l’Europa si troverà di fronte a un bivio: scegliere se attuare misure di compromesso, come il dialogo e le concessioni tariffarie, oppure rivendicare con forza la propria autonomia economica, anche a costo di nuove tensioni transatlantiche
Tra pochi giorni si vota negli Usa, e al Bergamo Città Impresa discuteremo gli scenari che seguiranno la scelta degli elettori e le pesanti conseguenze sull'economia europea e sul futuro delle nostre industrie. Una mancanza di fiducia nella stabilità del dollaro e nelle istituzioni democratiche potrebbe portare a una fuga di capitali dagli Usa e a una crisi globale. Dal debito ai dazi, dall’indipendenza della banca centrale ai mercati finanziari ecco cosa è in gioco
Dopo che già il cancelliere Olaf Scholz, ma anche la ceo di Coba Orlopp, il governatore dell’Assia Rhein e il segretario del sindacato dei Verdi Wittman avevano espresso la loro netta contrarietà all’operazione, oggi ad esporsi in questo senso è Yasmin Fahimi, presidente della Confederazione dei sindacati tedeschi. Lo riporta l’Handelsblatt: "Preoccupazione per l'impatto sulle Pmi tedesche"
L’errore strategico di fondo commesso dal Pd ha un nome e un cognome. Elly Schlein. È lei che è partita ad inseguire i Cinque Stelle, un partito capace di mollare un'alleanza in cambio di una poltrona al Tg3, a distruggere l’Italia a suon di reddito di cittadinanza e bonus 110%, un partito che il Pd avrebbe dovuto isolare. E così, nella terra del riformismo, a un mese e mezzo da voto, De Pascale si trova senza una coalizione dal profilo chiaro. E la moderata Elena Ugolini a recuperare uno svantaggio che sembrava incolmabile
L'ad di Unicredit parla al quotidiano tedesco della potenziale acquisizione di Commerzbank. L'unione secondo Orcel creerebbe una banca più robusta, e potrebbe rafforzare la concorrenza nel mercato bancario tedesco, attualmente dominato da casse di risparmio e banche cooperative. Sottolinea comunque che "qualsiasi decisione richiederà il supporto degli stakeholder di Commerzbank"
Per l'esperto di finanza globale viviamo in un mondo narcotizzato dal debito pubblico dove mancano le premesse per tornare a crescere. Tuttavia, contro ogni legge di gravità, la situazione sembra reggere e le banche centrali sembrano in grado di mantenere un difficile equilibrio, riportando l'inflazione sotto controllo e preparandosi a ridurre i tassi. Dopo gli anni delle "banche-istituzione" e quelli delle "banche-impresa", gli istituti di credito sembrano essere diventati delle utilities dove sono i limiti normativi all’ assunzione del rischio a condizionare ogni cosa a partire dal credito. E senza credito bancario è difficile far ripartire le imprese
Secondo Romano Cappellari, docente di marketing e retailing all'Università di Padova e direttore del Major in Retail Management LUISS Business School a Milano, l’acquisizione di Supreme da parte di EssilorLuxottica “rappresenta un assottigliamento dei confini tra i settori tradizionali, sempre più fluidi e porosi”. E aggiunge: "Con la rete distributiva di Luxottica il brand americano potrà essere portato ad un pubblico molto più ampio"
L'ancora sindaco di Venezia è stato definito da qualcuno il "Berlusconi della Laguna". Entrambi imprenditori e attenti ai loro affari, le loro storie sono però radicalmente diverse. Berlusconi è stato a suo modo un grande politico, capace di modernizzare l'Italia, mentre Brugnaro ha fallito nella gestione della città, tra tasse impopolari e speculazioni immobiliari, occupandosi poco di politica e più dei suoi affari. La sua eredità? Degrado urbano a Mestre e un tentativo fallimentare di creare un partito nazionale
Esiste un legame tra sport, diplomazia ed economia? Le Olimpiadi, come dimostra l'esempio di Milano-Cortina 2026, comportano costi ingenti spesso superiori al budget iniziale. Tuttavia, i benefici economici e di immagine per il territorio possono essere rilevanti, come dimostrano i casi di Pechino, Londra, Sochi e Torino. L'investimento potrebbe essere fruttuoso, ma solo il tempo potrà dare un verdetto definitivo
Gentiloni dichiara che non esiste un piano B se von der Leyen non sarà confermata giovedì alla guida della commissione europea. Perché, dice, oggi serve “più Europa”. Ma se quello è l’obiettivo non bastano i compromessi politici al ribasso intessuti in questi giorni. Serve un nuovo progetto europeo e un leader che lo incarni. Cioè Mario Draghi
La legge Calderoli si scontra con l'attuale realtà socioeconomica. La richiesta veneta delle 23 materie rispecchia una politica impantanata in battaglie identitarie non più attuali. Non solo concettualmente inappropriata, la legge Calderoli presenta anche importanti criticità che riguardano il finanziamento delle funzioni devolvibili alle regioni
Bastava girare per Parigi domenica per capire che il quadro drammatico dipinto dai media era irrealistico. Delle elezioni non c’era nemmeno il segno, anzi ci si imbatteva solo nei manifesti delle Olimpiadi "Paris 2024". Nelle strade laterali lunghe code ai seggi. Dopo la sconfitta di Le Pen, ora Macron tenta l'impresa di costruire un governo centrista lasciando fuori gli estremisti
I nostri leader stanno guidando e guideranno l’Unione Europea in maniera adeguata? Per rispondere bisogna confrontarsi con i temi posti da Christopher Lasch, professore di storia all’Università di Rochester. A partire dall'idea dell'autore che le élite al comando abbiano “perso il contatto con la gente normale”. E dunque quella accountability propria di una democrazia sana
Il passaggio storico del Tour de France attraverso Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte, frutto di un'efficace strategia di marketing territoriale, ha dimostrato come visione unitaria e collaborazione tra risorse e istituzioni locali possano aumentare la competitività turistica. Per il settore, la sfida futura è quella di sviluppare competenze digitali, relazionali e di analisi dei dati per sfruttare appieno le opportunità offerte dall'economia dello sport
Il prossimo numero del nostro settimanale Monitor, online da domenica 30 giugno, analizza come l'automazione e la digitalizzazione stanno trasformando le PMI italiane e stiano rispondendo al noto problema della carenza di manodopera. L'intervista al presidente di Anie Andrea Bianchi spiega il futuro del metaverso industriale. Poi spazio ai casi specifici di Rinaldin Group e Antrax
Nel prossimo numero di "Cult", in uscita sabato 29 giugno, un'analisi dettagliata del ruolo del design nella competitività delle Pmi italiane, raccontata attraverso il prestigioso Compasso d'Oro. Non mancherà un'intervista a Luciano Galimberti, presidente dell'Adi. Spazio poi ai casi di Magis e Diadora, due aziende trevigiane premiate nell'edizione 2024
Sindaco a ventisette anni, con una lista di under 30. A sostenerlo, tra gli altri, Rovberto Vecchioni, il mitico autore di Luci a San Siro. Un segnale di speranza per chi pensa che i giovani possano ancora diventare protagonisti della vita politica e amministrativa. Purché non commetta gli errori che hanno segnato la vita di altri enfant prodige alla Matteo Renzi
Il delfino del sindaco uscente del Pd non era arrivato nemmeno al ballottaggio. A fermare un centrodestra, eccezionalmente unito, è stato invece un imprenditore che fa della sostenibilità ambientale e sociale il suo mantra. Come nel caso di Giorgio Gori i cittadini cercano soluzioni concrete e pragmatiche, e solo così si creano credibili alternative al centrodestra
Due leader per un unico partito, con caratteristiche e impostazioni assai diverse. E con parenti “rivoluzionari” e “riformisti” difficili da portare allo stesso matrimonio. Prodi potrebbe essere il grande tessitore, ma a sinistra l’autolesionismo è lo sport più popolare. Nella Lega a suon di mezzo milione di preferenze è invece emerso il vero leader. Un personaggio ingombrante di cui sarà difficile sbarazzarsi
In Italia le europee sono diventate un referendum su Giorgia. Che ha vinto ma ha spinto anche a saldarsi le due anime del Pd. Solo che lei continuerà a governare mentre il Pd non ha più alleati. Ora resta da capire se Meloni entrerà o meno nella maggioranza europea. E forse tutto dipenderà da chi vincerà le legislative francesi convocate da Macron
Il prossimo numero del nostro settimanale Monitor, online da domenica 9 giugno, analizza le retribuzioni delle aziende Champions e non, da cui emerge una tendenza: importi contenuti per le più virtuose, elevati per quelle in perdita. Il caso delle società partecipate, con figure di nomina politica e cumulo di incarichi in diversi cda. Infine, l’intervista al professor Giovanni Costa, che spiega come evitare i comportamenti opportunistici
Nel prossimo numero del nostro settimanale Cult, in uscita sabato 8 giugno, un'analisi approfondita sulle elezioni europee, al bivio tra voto e astensione con la figura salvifica per l’Italia di Mario Draghi sullo sfondo. Una riflessione, poi, sulle scelte di voto dei riformisti divisi tra Lega, Pd, Renzi, Calenda o Forza Italia. Inoltre, un approfondimento sulle amministrative in Emilia, Bergamo e Rovigo
Nel prossimo numero del nostro settimanale Cult, in uscita sabato 1 giugno, un'analisi approfondita dei due Festival dell'Economia che si sono svolti a Trento e Torino. Da una parte, la trasformazione di Trento in un evento sempre più "pop" e privo di un fil rouje tematico, con i video del direttore Tamburini che incita le folle a La Zanzara. Dall'altra, la rigorosa edizione torinese, focalizzata sull'intelligenza artificiale
Il Governatore della Banca d’Italia nelle sue prime Considerazioni Finali mostra ottimismo. Ritiene necessario il completamento dell’Unione bancaria e un mercato unico dei capitali, poi parla dell'Italia: "il debito pubblico è una zavorra, e bisogna affrontare il tema del Mezzogiorno". Sulla tecnologia: "È la sfida principale, che richiede più investimenti in ricerca. Raddoppiamo il credito d'imposta correlato"
I successi calcistici arrivano regolarmente dopo quelli del tessuto imprenditoriale di un territorio. Il Milan di Berlusconi, l’Atalanta di Percassi, il Sassuolo di Squinzi ne sono la testimonianza. Ora è Bologna a entrare nel club della Champions League. Una Bologna che non a caso ha visto le sue imprese, a loro volta “Champions”, crescere a livello nazionale mediamente più di altre. Così, anche se il club calcistico appartiene a una società canadese, è evidente il nesso tra l’essere diventata la nuova capitale industriale e i successi mietuti al Dall’Ara
L'esperto di mobilità Luca Garavaglia fa il punto sui benefici di un'infrastruttura, che "a prescindere dai costi, cambia lo scenario". In primis perché "riduce le distanze, dunque i costi, e anche l'incertezza nella logistica per le imprese". In sintesi "certe aree che prima erano considerate marginali per l’insediamento di nuove imprese oggi sono territori di prima scelta, anche per chi viene dall'estero"
L’apertura della superstrada porterà ad una rivoluzione degli equilibri territoriali del Veneto. Valdagno, Schio, Bassano, Montebelluna, Castelfranco, Cittadella e Conegliano diventeranno più competitive e conteranno molto di più di Vicenza, Padova e Mestre, creando così due Veneti. E sarà necessaria un’opera di ricucitura che solo nuove reti viarie e un efficiente sistema di trasporto metropolitano di superficie potrà garantire. E mentre l’impatto della Pedemontana sarà positivo per Pordenone il Trentino pagherà con un intasamento della Valsugana il suo ‘no’ alla Valdastico
In attesa di capire se il centrodestra voglia davvero conquistare l’Emilia, in Veneto La Lega è scoppiata e Tosi punta a conquistare la Regione. Ufficialmente lo vogliono anche FdI e Lega, ma l’Emilia e Lombardia sono per loro prede politiche più interessanti. Anche se a Giorgia Meloni forse fa più comodo un Pd ancora in vita che morto. In Veneto, intanto, fine dell’era Zaia segna una novità politica assoluta: la regione si de-doroteizza mandando in frantumi i vecchi equilibri e resta senza monarchi né Dogi.
Oggi, secondo il professore del Trinity College Giulio Buciuni, il tema è “trattato a livello di greenwashing e non seriamente”. L’inquinamento per territori già scarsamente attrattivi può essere un ulteriore svantaggio competitivo. "Ma fra i giovani non c’è un’attenzione ancora così alta da disincentivarli a spostarsi in una città come Milano, ad esempio"
Ha ragione Enrico Carraro, il presidente degli Industriali veneti nell’accusare la politica di “dimenticare” l’industria, asse portante del Pil del Paese. E il peso politico di chi ha inaugurato le kermesse di questi giorni lo dimostra. E stabilisce che mentre Coldiretti nelle scelte politiche pesa, Confindustria ha abdicato (da tempo) al suo ruolo. L’esempio? La mancata partenza del 5.0
Può la città dei servizi supplire alla reale creazione di ricchezza che avviene nel circuito produttivo? Nei giorni di apertura delle due kermesse milanesi e della Biennale di Venezia, pur nelle enormi differenze, è utile aprire una riflessione sulle conseguenze su scelte, che alla lunga, rischiano di portare a un progressivo declino sia la capitale che i suoi territori produttivi
Nel numero di Monitor di questa domenica, 17 marzo, scopriremo alcuni casi di imprese che grazie al ruolo strategico del marketing si sono trasformati in fornitori strategici dei grandi brand internazionali. Sono imprese che rappresentano la punta dell'iceberg di un fenomeno che sta cambiando i cosiddetti terzisti. Sulla scia di un caso diventato di scuola come Brembo. Nel numero un focus sulla ricetta vincente di Fine Foods, e poi le interviste all'advisor d'impresa Vincenzo Carlone e ad Antonio Calabrò su come raccontarsi grazie ai libri
Resta la più importante fiera del mobile, eppure di anno in anno sembra perdere presa. Quest’anno lo spazio dedicato agli stand scende a 125.000 metri quadri, dai 175.000 dell’anno scorso e dai “tradizionali” 205.000 del pre-Covid. Alla base sembra esserci il calo degli espositori, che oggi sono 1.761 a fronte degli “oltre 2.000” dichiarati l’anno scorso. E i cambiamenti nel layout espositivo non soddisferebbero gli imprenditori del mobile costretti a cambiare posizione. Ma intanto c’è anche qualche ‘storico’ che amplia gli stand
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