Il suicidio di Omar Rizzato è il disperato grido di una intera categoria di lavoratori dimenticati. Citando Durkheim, anche l’atto individuale per eccellenza ha determinanti sociali: e la totale mancanza di solidarietà e attenzione rispetto al prossimo a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi ne è la dimostrazione. Parla Stefano Allievi, professore di sociologia all’Università di Padova e acuto osservatore delle trasformazioni economico, sociali e culturali del Paese
Da Modena a Ferrara, da Padova a Pordenone o Trento, delle folle accalcate per assistere ai grandi Festival nel 2021 non si vedrà nemmeno l’ombra. La svolta digitale del 2020 ha sicuramente permesso di superare molti ostacoli, ma non può - da sola - costituire la soluzione ad ogni problema. Il futuro delle manifestazioni è ancora da scrivere, ma nel frattempo il tanto sognato ritorno alla normalità tarda sempre di più
Alessandra Pizzi - promotrice dei festival Città Impresa, WeFood e Green Week - e Antonio Maconi - curatore di Trieste Next e Galileo – raccontano l’evoluzione dei festival promossi da ItalyPost realizzati nel primo anno del Covid: “La modalità live&social si è rivelata vincente.“ E per il 2021: “La sfida dei prossimi mesi sarà potenziare ancor più il digitale. Ma tornare in presenza è l’unico modo per mantenere in vita lo spirito dei festival.”
La macchina organizzativa dei festival è inceppata, e non si sa quando tornerà in marcia. PordenoneLegge è riuscito nel 2020 a svolgersi in presenza, con un bilancio in positivo rispetto all’anno precedente, così come Festivalfilosofia a Modena, che ha concluso in pareggio, e Internazionale a Ferrara, che eccezionalmente ha inaugurato anche degli appuntamenti completamente online. Ma non senza difficoltà. E c'è ancora troppa incertezza per poter pensare a progetti per il futuro
Vale la pena conoscere Alberto Trabatti, un uomo che si innamora del caffè fin da piccolo, quando già a sei anni era lui a preparare la moka in casa cercando anche di trovare la formula per renderlo ancora più buono...
Il Covid ha portato con sé il disorientamento degli operatori del settore, che si sono trovati sempre più in difficoltà a immaginare il loro futuro. E che tutto possa riprendere come prima, risulta difficile pensarlo. Proveremo a cercare alcune tracce per poter così individuare quale potrebbe essere il futuro, almeno per i prossimi due –tre anni, di questo tipo di manifestazioni
C’è un’estrema necessità di creare valore di lungo periodo sul territorio emiliano-romagnolo: è quanto dichiara Sara Cirone, promotrice dell’Hub del territorio regionale. Molti sono gli imprenditori e gli accademici che hanno già aderito, e anche in Veneto si lavora per dare forma ad un Hub locale
Lo scorso martedì ha preso luogo il webinar dal titolo “Comunità e reti di comunità per una ripresa sostenibile e rigenerativa” promosso dall'Hub dei territori dell'Emilia Romagna. Gli ospiti che sono intervenuti hanno dialogato di rinnovamento tecnologico, cooperazione sociale e sostenibilità ambientale. A concludere la vicepresidente della Regione Elly Shlein, con una nota sulle potenzialità dei luoghi di periferia, al centro delle prossime politiche territoriali
Aurora e Massimo Mazzucchelli, due fratelli e due anime per un ristorante che ha fatto e sta facendo la storia della ristorazione nella provincia bolognese, a partire dal lontano 1983 quando ai fornelli c’erano i loro genitori...
Dodici anni fa Paolo Marianini ha scelto di tornare alla campagna lasciando l’azienda di fertilizzanti per cui lavorava. Oggi è un "contadino-fornaio" che nel suo podere “I Tirli” ha seminato un eccellente mix di grani
Giampiero Lupatelli si interroga sulle trasformazioni economiche sociali e istituzionali che la pandemia ha determinato nella organizzazione del territorio nazionale, assumendo il punto di vista delle aree montuose e di quelle interne. Si evidenzia così un’esasperata ricerca di efficienza dei sistemi che devono dipendere da una governance multilivello orientata allo sviluppo e all’innovazione.
Riappropriarsi di competenze e tecnologie che sono state relegate all’esterno, generare competenze adeguate alle grandi trasformazioni in atto e che permettano di formarne nuove, mettere insieme le competenze delle imprese dentro una “regia” strategica complessiva. Queste, secondo Curti, le mosse necessarie per una rivoluzione territoriale delle imprese, dalla produzione alla sostenibilità.
Massimiliano Poggi, più noto come Max, è uno dei cuochi che a Bologna è impossibile non conoscere. Imprenditore capace e chef di spessore, ha il suo quartier generale a Trebbo di Reno, dove ha creato un ambiente moderno ed elegante...
Venti ettari vitati su trentasette di proprietà dell’azienda agricola che possiede anche diversi frutteti: la Fattoria Monticino Rosso è una bella realtà romagnola che prende il nome dell’omonimo podere acquistato trentacinque anni orsono e nasce nel 1965 per volontà di Antonio Zeoli il quale con il passare del tempo viene affiancato dai figli Luciano e Gianni che attualmente la guidano...
Quando si riaprirà i teatri si troveranno in un “paesaggio con rovine”, diviso tra chi è sovvenzionato dallo stato e chi no. Questi ultimi faranno una gran fatica a rialzare la testa Ma proprio perché questa è la situazione il mondo dello spettacolo avrebbe fatto bene a cogliere l’occasione per riformarsi, anzi per rifondarsi. Ecco come
Per Roberto De Lellis, direttore della Fondazione dei teatri dell’Emilia Romagna, aprire dopo Pasqua sarebbe soltanto una misura simbolica e di facciata. E accusa: “L’arte è considerata un bene non necessario al benessere del Paese. Al di là del teatro finanziato si estende uno sterminato mondo di artisti che risulta invisibile e che non ha ancora trovato un sistema per farsi riconoscere”
In attesa di capire se si riaprirà dopo Pasqua, il mondo del teatro si divide sulle soluzioni per sopravvivere. Da una parte su come superare la drammatica crisi che ha colpito non tanto i teatri quanto gli artisti e i tecnici, dall’altra se il digitale è solo uno strumento integrativo o la soluzione dei problemi. Confronto a distanza tra il Presidente dello Stabile del Veneto, quello di Trieste e il direttore di Asolo Musica
Per il direttore del Teatro Comunale di Vicenza c’è stata una disparità di trattamento tra i teatri comunali e intere categorie di lavoratori dello spettacolo e gli enti “istituzionalizzati” che hanno ricevuto ristori altissimi. La speranza è di riaprire dopo Pasqua. E non esiste alternativa allo spettacolo dal vivo
Rafforzare un approccio che sappia tenere insieme centro storico e provincia sotto il profilo turistico, puntando sul fattore green e aria aperta da un lato e sulla digitalizzazione dall’altro: è il percorso indicato da Giovanni Trombetti, presidente di Bologna Welcome. La questione centrale nei prossimi mesi sarà la possibilità di una ripresa del turismo estero. Ne beneficerebbero i centri storici, che in tempi pre-pandemici contavano su un 55% di turisti stranieri
Le città d’arte sono indubbiamente le destinazioni che più hanno sofferto a causa del Covid-19. La crisi ha infatti colpito non solo gli operatori turistici, ma anche i sistemi del commercio e dell’intrattenimento. A risentirne duramente è stato di certo anche il mondo della cultura, che potrebbe beneficiare di collaborazioni ben più strutturate con il settore turistico. Si offre allora l’occasione per costruire una programmazione strategica condivisa e un’offerta distintiva per un turismo estero che si riaffaccia sul nostro paese
Una ripresa basata sull’esperienza già fatta l’estate scorsa e sugli investimenti effettuati ma non sfruttati per l’inverno: è questa la prospettiva delineata dal direttore generale di Promoturismo Fvg, Gomiero. Si punterà su incentivi vacanze facilmente fruibili, sulla digitalizzazione e sull’e-commerce, mantenendo di vista la sicurezza. Inoltre proseguirà il potenziamento dei progetti di integrazione tra città e territorio
“Make Bologna great again”. È la missione di un giovane imprenditore pieno di idee, il quale ha realizzato diversi format di ristorazione con il fulcro di Oltre...
Con il ritorno di buona parte del Paese in zona gialla, si è posta una delle premesse fondamentali per la ripresa del turismo e delle attività culturali. Per quanto riguarda la montagna, ormai la stagione è persa, ma migliori potrebbero essere le prospettive per l’estate, soprattutto se torneranno i turisti stranieri. Rimane poi il capitolo città d’arte, che nel 2020 hanno perso fra l’80 e il 90% dei fatturati
Il libro di Pier Paolo Di Fiore descrive la nascita e l’evoluzione di un tumore, con l’intento di smontare i falsi miti e illuminare le zone oscure che gettano ombre sul delicato tema. Ma non si tratta di un libro unicamente informativo: “Il prezzo dell’immortalità” è un emozionante racconto corale al quale partecipa anche la voce della «regina nera», la cellula tumorale stessa, che racconta un'inedita versione della malattia dal proprio angolo di osservazione
Mentre uomini e animali nella loro evoluzione hanno privilegiato caratteristiche legate al movimento e alla velocità, il mondo vegetale ha fatto della lentezza l’origine della propria resilienza: da qui l’idea di Barbara Mazzolai di creare una robotica innovativa che prenda esempio proprio dalla vita vegetale e dalle sue capacità misteriose, per contribuire a creare un futuro migliore per il nostro bel “pianeta azzurro”
L’inchiesta sul nuovo capitalismo delle piattaforme porta alla luce il nuovo fenomeno dei cosiddetti “schiavi del clic”, le centinaia di migliaia di persone che vengono reclutate in Asia, in Africa e in America Latina per filtrare e classificare le informazioni tramite algoritmi e che formano la grande manodopera dell’economia contemporanea. L’analisi di Antonio Casilli analizza il nuovo taylorismo delle piattaforme che sfruttano i gesti produttivi e non remunerati dei propri utenti. Il gioco si è invertito: ora sono gli uomini che, generando fatturato per i giganti dei media sociali, lavorano al servizio delle macchine
La matematica si fonda su un sistema di regole e lavora sulle relazioni, ampliandosi senza negare: è un vero e proprio esercizio alla democrazia. Studiandola si capisce che i principi di autorità non esistono e che le verità sono tutte assolute ma anche tutte transitorie, perché la scienza è in un perenne stato di metamorfosi. Chi non accetta l’errore e non si esercita nella comprensione del mondo, non riuscirà né a cambiarlo né a governarlo: e in questo la matematica è rivoluzionaria
Il destino è spesso associato ad un’idea di predeterminazione scritta nei nostri geni, ma la realtà è ben più complessa. È proprio dal significato di destino che Alberto Piazza parte nella sua riflessione attorno alla natura biologica e culturale dell’essere umano, per ad arrivare alle radici del razzismo odierno
Presieduto da Maria Chiara Carrozza la giuria ha scelto i cinque finalisti del Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Cinque opere su diversi aspetti di grande attualità che saranno posti al vaglio di 200 universitari e 10 classi delle superiori. Perché è ai giovani che bisogna guardare per superare la deriva antiscientifica sempre più diffusa
Umberto Cesari arriva al mondo del vino per passione nei primi anni sessanta del secolo scorso, dopo l’esperienza del padre con una celebre osteria a Bologna, creando nel tempo un’azienda che ha sempre investito sulla tecnologia più avanzata disponibile e sul rigore dei metodi produttivi...
Coscienza del valore sociale della divulgazione scientifica, necessità di far conoscere che cosa c’è dietro ai progressi della ricerca, e di creare bandi per la destinazione dei fondi per la ricerca del Next Generation Eu. A tu per tu con Maria Chiara Carrozza, presidente della Giuria del Premio Galileo
È una bella struttura quella che la famiglia Caselli ha voluto destinare a elegante resort nell’immediata periferia di Bologna. Villa Aretusi risale infatti al 1600 e prende il nome dal pittore Cesare Aretusi del quale era stata la casa...
Il libro di Marco Bentivogli e Diodato Pirone racconta gli aspetti positivi e le contraddizioni del caso Fiat-FCA, i cui stabilimenti nell’immaginario collettivo sono ancora considerati come “fabbriche inferno” ma che nella realtà sono paragonabili a delle vere e proprie sale chirurgiche. Bentivogli e Pirone vogliono catturare, attraverso una lucida fotografia, i caratteri del cambiamento in atto da parte dell’azienda verso un’ottica di orizzontalità e responsabilità diffusa: la rivoluzione è stata radicale, e attraverso questo libro gli autori vogliono restituire la voce alle fabbriche FCA, che sembrano essere rimaste afone
Una qualificata giuria ha scelto la cinquina finalista. Poi toccherà a 200 selezionati manager, imprenditori, docenti e giovani studenti universitari decretare il vincitore. In finale La classe avversa di Alberto Albertini, Instant Moda di Andrea Batilla, Fabbrica Futuro di Marco Bentivogli e Diodato Pirone, Fronte di scavo di Sara Loffredi e Questione di Stilo di Cesare Verona e Adriano Moraglio
Il romanzo di Albertini, in un gioco di richiami con “Tempi stretti” di Ottieri, propone una lettura del contesto familiare e professionale dell’Italia di oggi, soffermandosi sulla congenita incapacità di riprogettarsi nelle generazioni successive alla prima, tipica della media azienda italiana. Nel suo romanzo, senza dubbio sofferto e pieno di realismo puro, l’autore non risparmia nulla al suo protagonista, ma lo pone al di sopra delle sue capacità morali nel cercare di preservare il bene aziendale: la comunità di donne e uomini che fanno un’azienda, quasi che l’impresa fosse più importante della famiglia che l’ha generata
Per il presidente della giuria del Premio alla letteratura d’impresa Antonio Calabrò le nostre imprese meritano un racconto migliore di quello diffuso in larghi settori dell’opinione pubblica. Le cinque opere finaliste sono uno straordinario, efficace racconto di un’Italia in movimento. Che merita, soprattutto in tempi di crisi generale, ascolto e attenzione
Sara Loffredi dipinge il quadro della più grande operazione di “chirurgia geografica” dell’Italia del secondo dopoguerra – il traforo del Monte Bianco – e ne analizza la componente simbolica: questo non è solo un libro su uno scavo, ma è anche la storia di una crescita personale di un uomo e del suo punto di vista sulla vita e sul mondo, realizzata grazie all’azione di uno scavo visionario e alla maestosa presenza della “Regina Bianca”
“Instant Moda” è un saggio storico, un manuale specializzato e un libro con impianto sociologico allo stesso tempo: è un testo che può essere letto da chiunque voglia capire il mondo della moda, e ne fa innamorare in modo inconsapevole
Le sue origini risalgono al medioevo, quando i monaci cistercensi e benedettini iniziarono a produrlo per realizzare un formaggio capace di resistere al tempo...
Nel 1889 un certo Cesare Verona importa a Torino le prime macchine da scrivere americane Remigton. Quasi 30 anni dopo, nel 1919, viene registrata a Torino la nuova fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora, che diventerà la più importante fabbrica italiana di penne stilografiche. Adriano Moraglio e Cesare Verona raccontano la storia centenaria dell’incrocio tra le macchine da scrivere e le penne stilografiche
È tra coloro che ha visto nascere il progetto di Gorizia/Nova Gorica Capitale Europea Della Cultura: Neda Rusjan, responsabile artistico della candidatura: “Sentivamo che non volevamo correre da soli”. Individua le prossime sfide: realizzare quanto previsto dal progetto iniziale, e trovare personale e fondi
Mattarella nel discorso di fine anno: “Complimenti per la designazione di Gorizia e Nuova Gorica a Capitale della Cultura 2025. Segnale di una collaborazione che va oltre convivenza e rispetto reciproco”. Non è mancato anche un messaggio congiunto con Pahor. Nel mese trascorso dalla nomina si è detto molto sul suo significato, ma è ora di avviare la macchina organizzativa: oltre 600 gli eventi che la città si è impegnata a organizzare
Un traguardo reso possibile, tra le altre cose, dal pragmatismo degli amministratori locali su entrambi i lati del confine: è questa la visione di Rodolfo Ziberna. A rendere interessante la candidatura – secondo il sindaco di Gorizia - è stata sicuramente la costruzione di qualcosa che nessuno riteneva possibile fare insieme
È una splendida tenuta di famiglia sulle colline romagnole tra Forlì, Castrocaro e Predappio quella che appartiene ai conti Drei Donà dagli anni ’20 del ventesimo secolo...
Via Monte Pirolo, 7 - Coriano (RN)
Visitare la comunità di San Patrignano è un’esperienza che lascia un segno indelebile, soprattutto quando ci si rende conto di quale sia il percorso di recupero che affrontano le persone che qui approdano...
Anche Vite, “agriturismo gastrono...
Un caso eccezionale e un’opportunità insperata per l’Italia: così Paolo Verri vede il successo della candidatura congiunta di Gorizia e Nova Gorica. Consiglia ai goriziani di mantenere le promesse fatte nel dossier di candidatura, lavorare sul fronte intergenerazionale e mantenere aperto il confronto con diverse culture. E anticipa due possibili difficoltà: i rapporti non sempre ottimali con la politica, e la gestione del budget
A messa sì, al supermercato sì, ma non in un cinema, in un teatro o in un museo. Ma finalmente qualcosa sembra muoversi. Il Corriere ha lanciato in prima pagina una campagna per riaprire i luoghi della cultura. Il Ministro Franceschini, che con i Ministri Boccia e Speranza rappresenta l'ala rigorista a oltranza, ha ipotizzato "zone bianche" per la cultura a partire dal 15 di gennaio. Speriamo, perché se le istituzioni culturali vivono di copiosi finanziamenti pubblici anche se restano chiuse, gli operatori del mondo dello spettacolo non percepiscono nulla da un anno
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