Il professore di demografia all'Università Cattolica di Milano discute gli effetti di quello che chiama “degiovanimento” sul mercato del lavoro del nuovo triangolo industriale. Per invertire la rotta è necessario un serio investimento nelle giovani generazioni. “Avere meno ragazzi all'interno delle scuole non deve portare a ridurre gli investimenti, ma ad aumentarli. Offrire lavoro di qualità, stabile e con stipendi dignitosi sarebbe un incentivo a creare una famiglia e a mettere al mondo dei figli”
Bolognese di nascita, vanta esperienze internazionali e l’apertura di ristoranti come il
Fourghetti di Bruno Barbieri, di altrettanto anima e radice locale Il percorso di Simonetti lo
porta fino a Casa Azzoguidi dove ordisce una cucina precisa ed efficace, che vede protagonista
la carne come il pesce
L'emigrazione dei giovani italiani all'estero è in costante aumento, specialmente dopo la pandemia. Nel 2023 ci sono 5,93 mln di iscritti all'Aire, 700mila in più rispetto al 2019, e 1,8 mln sono giovani Under30. Nel Nordest male Belluno e Pordenone, mentre recentemente accelera la fuga dalla Bassa Padana e dalle province montane. Le province dell’Emilia Romagna fanno meglio della media. La Regione ha anche varato due leggi per contrastare il fenomeno e attrarre competenze
Molti laureati italiani cercano lavori più remunerativi all'estero, ma c'è anche una migrazione interna all'Italia, con l’Emilia (e in parte la Lombardia) che drenano talenti dalle regioni vicine. All’interno del nuovo triangolo industriale fatica il Veneto, con un'alta percentuale dei suoi laureati che parte per le regioni confinanti o per l'estero. Dughiero, prorettore dell’UniPd: “Bisogna detassare le imprese al momento dell'assunzione di laureati”
Un luogo dove riscoprire la tradizione parmigiana e della bassa parmense attraverso ingredienti reperiti da produttori di nicchia combinati in piatti goduriosi come il Tosone fritto avvolto in pancetta o l’Orzotto con pasta di salame e rosmarino, mantecato con Parmigiano Reggiano
Per l’imprenditore creativo, editore della rivista d’arte Flash Art e direttore del progetto 2031, la Milano fashion week raccoglie i più grandi marchi del Made In Italy ma, dal punto di vista commerciale, non è capace di instaurare un dialogo internazionale come invece sa fare la rivale Parigi. A penalizzare le imprese italiane è la dimensione: un sistema produttivo molto articolato, troppo piccolo e dislocato. Ma sul green l'Italia può fare da guida
ACBC ha l’obiettivo di creare la scarpa del futuro ecosostenibile, attraverso l’uso di materiali che permettono di portare al ribasso l’energia utilizzata e la relativa CO2 emessa. Tre le caratteristiche fondamentali per i materiali utilizzati nelle scarpe: animal-free, bio-based e riciclati. Giacobbe: “Penso che anche l'abbigliamento debba avere un'etichetta degli ingredienti come l'alimentare e dare trasparenza al consumatore finale su dove è fatto il prodotto, come è fatto e qual è la sua componentistica”
Louis Vuitton, Chanel, Hermes sono alcuni dei brand per cui l’azienda veronese (30 mln di fatturato nel ‘22) realizza i capi. Nata nel 1985, il maglificio ha raggiunto oggi i 119 dipendenti, rafforzandosi con l’entrata nel Gruppo Florence. Molti i loro prodotti che sfileranno nelle passerelle della FW. L’ad Descrovi: "Importante vedere che una nostra creazione possa essere oggetto di ammirazione. Questo fa capire l’importanza che hanno le nostre mani e può far innamorare i giovani di questo lavoro”
Sfilate chiuse al pubblico ed eventi accessibili solo su invito rendono limitate le possibilità di partecipare attivamente alla Fashion Week. Ma qualcosa per chi non opera nel settore c’è per le vie cittadine. Partendo dal Fashion Hub, lo spazio dedicato ai giovani artisti emergenti, fino a mostre e installazioni ed esposizioni. È il caso di “Recycling beauty” di Fondazione Prada o la mostra fotografica di Armani/Silos. Molte anche le serate a tema: fra queste il Fashion Gala, aperto a tutti a pagamento
Un vulcano di idee, con la qualità al centro, Davide non si ferma mai nella ricerca del progetto perfetto. Oltre ad aver aperto innumerevoli sedi in giro per l’Italia…
L’azienda di Cornedo Vicentino (70 mln di ricavi nel ‘21) ha saputo farsi strada in pochi anni nel mercato della moda. Grazie alla “qualità dei prodotti e la capacità di rinnovarci senza perdere la nostra identità”, spiega l'ad. L’azienda parteciperà alla Fashion Week con uno show per presentare la collezione alla stampa, ai clienti e ai buyer. E per il futuro punta a nuove aperture, ad aumentare la brand awareness e sviluppare l'omnicanalità
Spazio ai temi dell’inclusione e della diversità, assieme a quelli di una moda etica e sostenibile già esplorati nella scorsa edizione Autunno/Inverno. L’appuntamento di quest’anno porterà in città 59 sfilate, 77 presentazioni e 29 eventi che vedranno partecipi marchi storici come Dolce & Gabbana, Prada e Giorgio Armani, ma anche i debutti di altri designer. Mentre le prospettive per il '23 del settore sono di "un rallentamento della crescita"
Dietro le mura delle imprese non ci sono solo macchine, prodotti o capitali. Vi è un mondo fatto di storie, di persone e di racconti che meritano di essere ascoltati. È in questo quadro che si inserisce il Premio Letteratura d’Impresa. Come nelle due precedenti edizioni, la cinquina finalista verrà selezionata in primavera, in occasione del Vicenza Città Impresa. Appuntamento a novembre a Bergamo per decretare il vincitore
Nel nostro Paese i premi letterari sono centinaia ogni anno. Ognuno con la sua storia, ognuno con un legame peculiare con il territorio in cui è nato. Dal Campiello, ‘quello della Confindustria Veneto’, allo Strega, dal Bagutta di Milano, nato sui tavoli di una trattoria, agli stand dei venditori ambulanti che hanno dato vita al Bancarella di Massa Carrara. Per Zinato (giuria Campiello) "bisogna raccogliere le istanze di più lettori possibile". Landi (Fondazione Città del Libro): "La fascetta con la scritta Vincitore guida gli indecisi e dà indicazioni al libraio che organizza l'offerta"
Le pizze spaziano dalle più tradizionali alle più creative come la Volpe e l’uva, fatta con mozzarella di Vacca Rossa, taleggio, spalla cruda, uva caramellata di Pisticci
Il riconoscimento ferrarese è sostenuto da Confindustria Emilia Area Centro e fa da osservatorio privilegiato sull'attività giornalistica. Raccontando un settore in cui “si parla sempre meno di affari pubblici e sempre più di mafia e di storia politica”. Aperto sempre più anche alle scuole, il Premio ambisce a raggiungere dimensioni più nazionali. Magnani, responsabile eventi dell'associazione: “L'operazione non ha fini commerciali, l’intenzione è quella di promuovere l’eccellenza della cultura”
I premi letterari più blasonati garantiscono visibilità all’autore e un reale incremento delle vendite. Ma nel mare magnum dei concorsi, alcune caratteristiche sono indicative della serietà del progetto, ad esempio un’identità forte espressa dal regolamento e il coinvolgimento degli attori radicati nel territorio di riferimento. Pivato, per undici anni presidente del comitato di gestione del Campiello, che si occupa di gestione dei patrimoni culturali: “I premi sono per l’editoria un osservatorio sul cambiamento sociale in atto”
Il premio Bagutta, il più antico premio italiano istituito a Milano nel 1926, ogni 14 gennaio incorona il miglior titolo dell’anno appena trascorso. Nel 2023 ad aggiudicarsi il primo posto “Avere tutto” di Marco Missiroli (Einaudi), autore riminese noto al circuito dei premi letterari, che aveva già vinto il Campiello Opera Prima, il Comisso, lo Strega Giovani. “Il Bagutta testimonia che Milano dopo 17 anni mi ha accolto, ma non si deve scrivere solo per i premi”
La conduzione è familiare, con la cucina timonata dalla moglie di Adriano e il servizio di sala affidato ai deliziosi figli della coppia. La proposta è incentrata e dedicata alla tradizione modenese, accompagnata da salumi di eccellenza e pasta all’uovo rigorosamente tirata a mano
Sarà fino al 26 febbraio a Palazzo del Monte di Pietà, la mostra dedicata alle ricerche artistiche che hanno raggirato, ingannato, illuso, il senso della vista, dal Medioevo alla contemporaneità. A cura di Barbero per la parte storica e Bartorelli, Galfano, Bobbio e Grassi, dell’Università di Padova, per quella dedicata al Gruppo N e alla psicologia della percezione, la mostra “problematizza come la realtà fisica sia diversa da quella percettiva e come noi e il nostro cervello interveniamo nella sua elaborazione”
Dal 3 al 5 febbraio i padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere ospiteranno la manifestazione dedicata all’arte contemporanea e moderna più longeva d’Italia. Che punta ad un’edizione di ripresa e rinnovamento, dopo le difficoltà dell’edizione post-Covid (25 mila visitatori nel ‘22 vs 50 mila del ‘19 e ‘20). Fra le novità, la scelta di nuovo managing director che affiancherà il direttore artistico Simone Menegoi, il collezionista Enea Righi: “Per cambiare bisogna investire e questa esigenza è stata capita. Per capire se la Fiera avrà funzionato, bisognerà guardare se i galleristi hanno venduto”
In primis c'è il Miart, fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea, dal 14 al 16 aprile 2023 all'Allianz MiCo (il tema quest'anno è "Crescendo"). Al Padiglione d'Arte Contemporanea (Pac) si può visitare (fino al 12 febbraio) la mostra “Japan. Body_Perform_Live”. Visitabili poi la Galleria d'Arte Moderna (Gam) e il più recente Museo del Novecento. Ma vale la pena fare un salto anche alla Triennale, Fondazione Prada, Hangar Bicocca e Fabbrica del Vapore
Le pizze nel menù spaziano dalle più tradizionali, ma rigorosamente con farina di Tipo 1 o integrale o ancora di riso macinate a pietra, come la Bella Napoli, alle più estrose come la Tonnara
Una cucina meno radicale e gourmet di quella a cui Lo Chef ci aveva abituato, che ora si è fatta maggiormente "primaria", improntata sul gusto e sulla facilità di lettura, contraddistinta dalla volontà di avvicinare l'avventore non avvezzo alle tavole fine dining più che di parlare a una nicchia
Il mercato dell’arte contemporanea è cambiato fortemente negli ultimi vent’anni, diventando più insidioso tra globalizzazione, crescita delle transazioni online, l’ascesa di economie emergenti e l’accumulo di grandi ricchezze delle élites. Investire in opere può essere un modo per diversificare il proprio portafoglio, ma richiede molto studio o l’affiancamento di figure specialistiche. Anche guardando al futuro e al mercato degli Nft, una forma d'arte destinata a diventare sempre più importante
“È un po’ il pallone d’oro del nostro settore”, così Nicolò Lovat descrive il premio per librai Luciano e Silvana Mauri, giunto alla XVII edizione. E sulla professione: “Non siamo farmacisti, che semplicemente rispondono alle richieste dei clienti. Siamo il filtro fra un’offerta sempre più ampia e i gusti del lettore”. Sul mercato del libro dice: “Dobbiamo ingaggiare chi è fuori. Bisogna creare occasioni per prendere confidenza e incontrarsi”
La bottega che vende e commercializza gli splendidi prodotti realizzati dai ragazzi della comunità,
affianca una pizza e una pizzeria tra le migliori della zona...
La sostenibilità richiede iniziative concrete che facciano da contraltare al dilagante ecologismo di facciata. I materiali da riciclo, le copertine in alga carta, i titoli che richiamano al territorio, i libri che raccontano le sfide della città: così si impegna la casa editrice di Venezia. Un progetto carbon neutral, a filiera locale, che stampa su carta certificata, nell’unica stamperia ancora attiva sull’isola
Ancora escluso dai dati ufficiali Istat, il self publishing è però riuscito nello scorso anno a entrare per la prima volta al Salone del Libro di Torino. Una modalità di pubblicazione che promette accessibilità dei costi e libertà d’azione per l’autore. O quasi: per vendere è imprescindibile il contributo (spesso costoso) di editor, grafici ed esperti di marketing. Insomma, quei servizi offerti proprio dalle case editrici che con il self publishing vengono scavalcate
Il Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri si ritrova a Venezia per il consueto appuntamento annuale. Utile per discutere sullo stato di salute del settore e approfondirne le dinamiche. Secondo il rapporto Aie, presentato per l'occasione, c’è una ripresa per le librerie fisiche, mentre si registrano perdite dell’online. Il presidente Levi: “Il libro nel complesso tiene, ma l’inflazione pesa sui piccoli editori”
Nel corso della giornata conclusiva del 40° seminario della Scuola per librai, la discussione si è focalizzata sulla generazione Z. McIntosh (Penguin Random House): “Ci guideranno verso le nuove tendenze. Cercano in primis esperienze e sono politicamente impegnati”. Daunt (Waterstones e Barnes & Noble): “Forte interesse per manga e graphic novel”
Tutto qui è un tripudio di locale, autentico e verace. Pollame, selvaggina, formaggi e
salumi dei dintorni, e farine dal molino di bivio Montegelli e perfino le verdure locali sono proposte e preparate come Dio comanda. Gestualità, sapori antichi e pure un
briciolo di anarchia…
La nomina congiunta a Capitale della Cultura fornisce una rara occasione, quella di lavorare in sinergia perché la somma di uno più uno faccia più di due. Ma a quali obiettivi puntare, realisticamente e rispettando le peculiarità dei territori? A rispondere è un'analisi di Aldo Cristadoro, ceo di Intwig: uno sviluppo più sostenibile, una gestione migliore di risorse e servizi, un'alleanza formativa e di promozione delle eccellenze
La cucina è la molla che dal 2019 attira ormai più di un gourmet nel locale del giovane Jacopo Ticchi, che
dedica una parte importante del proprio lavoro alle lunghe frollature del pescato e al quinto quarto,
sempre di mare
Da oggi nelle due province lombarde andranno in scena i primi eventi del calendario. Il tema scelto, la ‘Città illuminata’, si snoderà lungo quattro direttrici: l'ambiente, il tessuto imprenditoriale, i luoghi tradizionali della cultura e la cura e il benessere. Con l’ultimo tema molto sentito, a causa del duro colpo inflitto dalla pandemia al territorio
Il primo cittadino della città orobica ricorda che “dal 2010 il sistema lombardo è trainato dal polo Milanese, portando su questo intelligenze, talenti e quindi un accumulo di capitale fisico e intellettuale”. L’obiettivo è “fare massa critica per raggiungere nuovi risultati”. E, ad esempio, “veder crescere le potenzialità turistiche”. Certo non è sempre facile, “ma il modello sperimentato deve durare”
Piazze in festa, momenti musicali e un tripudio di applausi. La Città dei Mille e la Leonessa d’Italia hanno ufficialmente tagliato il nastro di quello che sarà il loro anno come Capitale italiana della Cultura 2023. Per un weekend da tutto esaurito negli hotel, con Bergamo che ha visto la piazza al completo. Con l’obiettivo di creare un polo alternativo alla magnetica Milano e dar vita a progetti di lungo periodo. La sfida è anche politica, con il sindaco Del Bono che dovrà presto lasciare la Loggia
Merito dell’arrivo, a inizio 2022, del giovane Chef Pietro Carlo Pezzati, che vanta un curriculum di tutto rispetto, fatto di esperienze variegate che non possono che arricchire e valorizzare il paniere degli ingredienti del territorio e lo sfondo permeato di tipicità
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