Una cucina tradizionalista, dunque, ma sempre intelligentemente rivisitata pur con
quella forma di ossequio che impone il continuo confronto col classicismo, che qui ha
scuola risolutamente francese. Eccettuati i salumi, tutti molto ricercati e non di rado
tagliati al coltello…
L'inviata speciale e direttrice della tre giorni ricorda che saranno protagoniste degli eventi anche le 1.000 migliori imprese di Italypost e L'Economia del Corriere della Sera. L'inviata speciale e direttrice del Festival: “Le nostre Pmi sono rapide e veloci nel cambiare la propria organizzazione. Sono imprese che a volte operano in nicchie di mercato. Ma sono innovative e nel loro settore sono leader a livello mondiale”
Da Tommaso Ebhardt a Riccardo Illy, fino a Paolo Bricco e Giovanni Caprara. Sono 12 gli autori in corsa per un posto fra i finalisti del Premio, nato per incoraggiare e valorizzare la cultura d’impresa. Al Vicenza Città Impresa ampio spazio sarà dato al racconto delle opere e degli autori semifinalisti, già selezionati dal Comitato Tecnico. Poi, appuntamento a domenica 16 aprile per la cinquina finale
Il calo demografico è un problema reale e servono interventi urgenti per invertire la rotta. È in questo contesto che si inserisce il dibattito che andrà in scena a Vicenza il 16 aprile. Sarà presente sul palco Alessandro Rosina, professore di Demografia a Unicatt, e poi il presidente e ad di San Marco Group, Pietro Geremia, che ha appena annunciato un bonus bebè di 6.000 euro per i suoi dipendenti (e molto altro). Geremia: “Desideriamo avere un ruolo sempre più attivo e trasformativo nella società lavorando per un futuro più equo”
Il Festival delle imprese Champions accoglierà oltre 60 imprenditori provenienti in primis dal territorio veneto, ma anche da tante realtà piemontesi, lombarde ed emiliane. A loro il compito di raccontare come la crescita di queste aziende non si sia fermata nemmeno negli ultimi due anni. Fra questi, presenti anche Simionati (Sicit), Bars (Bat), Bortoli (Lattebusche), Polegato (Astoria Wines), Tunioli (Fervi) e il fisico Siagri
Che scenari futuri si prospettano per le imprese italiane chiamate ad affrontare un periodo come quello attuale? E quali sono i segreti di chi, anche in un biennio così complicato, è riuscito a crescere? Questi i temi a cui si cercherà di rispondere nel corso della XVI edizione del Festival promosso da Italypost con L’Economia del Corriere della Sera, nella città veneta dal 14 al 16 aprile. Presenti oltre 60 imprenditori Champions, ossia le eccellenze di performatività italiana
Oltre alle sedi di via Petroni e Castel Maggiore si completa con la pizzeria in Porta Saragozza,
neonata ma dal comune obiettivo: pizza dal buono al buonissimo, sempre digeribile…
Che scenari futuri si prospettano per le imprese italiane chiamate ad affrontare un periodo come quello attuale? E quali sono i segreti di chi, anche in un biennio così complicato, è riuscito a crescere? Questi i temi a cui si cercherà di rispondere nel corso della XVI edizione del Festival promosso da Italypost con L’Economia del Corriere della Sera, nella città veneta dal 14 al 16 aprile. Presenti oltre 60 imprenditori Champions, ossia le eccellenze di performatività italiana
Se si era abituati a considerare il Veneto “locomotiva d’Italia”, o a pensare che Milano fosse l’unico polo attrattivo del Paese, bisogna cambiare prospettiva. I dati dicono che ormai domina l’Emilia-Romagna: basti guardare all’export, alla crescita delle imprese o al richiamo del territorio. In uscita per Post Editori il libro del professor Franco Mosconi, dove si indaga il “perché” dietro a questi risultati. Fra i tanti fattori: la capacità di innovare e fare sistema e anche il sapersi raccontare
La dinamica di sviluppo della regione si inserisce nelle molte “eccezioni” della storia. A differenza della tradizionale industrializzazione, questo territorio ha sviluppato un sistema di produzione diversificato basato su piccole e medie imprese che promuovono reti di collaborazione. Un modello che ha permesso di creare un alto standard di vita e un forte tessuto sociale. E che potrebbe essere un esempio per il futuro dell'economia globale. Pubblichiamo la prefazione del volume a cura di Stefano e Vera Zamagni
Luciano Floridi sostiene che l'Emilia-Romagna potrebbe competere con la Silicon Valley. Serve però alzare l'asticella, perché, dice Floridi stesso, "gli investimenti devono fare bene alle persone, alla creazione di ricchezza e all’ambiente". E se è vero che il successo della Silicon Valley si basa sulla concentrazione geografica delle imprese e sulle economie esterne di scala (lo spiega il Nobel Kurgman), perché la Data Valley funzioni l'Emilia deve concentrarsi sulla costruzione di un vero e proprio "network". Pubblichiamo un estratto dall'epilogo del libro "Modello Emilia" di Franco Mosconi
Lo chef Davide Pontoriere ha raccolto la sfida di approcciarsi a ingredienti di prossimità, in primis quelli che provengono proprio da San Patrignano, con mentalità aperta e con la volontà di utilizzarli in accostamenti insoliti e stimolanti
Il locale accogliente e intimo, non solo pizzeria, pone al centro del piatto le materie prime DOP e i prodotti del territorio campano oltre all’immancabile e vera pizza napoletana
Per il professore di economia e politica industriale dell’Università di Parma la crescita dimensionale delle imprese e l’upgrading delle produzioni sono stati i fattori che hanno contribuito alla competitività della regione. Lo dimostrano i risultati della ricerca dei Champions di Italypost, conseguenza delle “giuste direzioni” intraprese dalle politiche industriali del governo regionale. E mentre Bologna vive una stagione straordinaria, “non si possono trascurare alcuni rischi involutivi”. Fra questi, “le disuguaglianze, il calo demografico, i campanilismi e l’euforia di narrativa”
Sempre più fondamentale è, oggi, prestare attenzione non solo al ceto medio, ma anche alle classi sociali più ricche e a quelle più deboli o a rischio “povertà assoluta”. Per questo è necessaria una politica industriale in grado di rafforzare gli investimenti in conoscenza e tecnologie per far fronte ai cambiamenti della globalizzazione. In questo contesto, la regione è un esempio di eccellenza da cui trarre spunto, ma che a sua volta presenta situazioni di disagio crescente da non sottovalutare. Pubblichiamo un estratto tratto dal Capitolo 10 del libro “Modello Emilia”
In un periodo delicato come quello attuale gli attori culturali scontano il peso di amministrazioni che non riescono a considerare come investimenti le spese sostenute nel comparto. Balbi, direttore artistico del Museo d'Arte Moderna di Bologna: “L'Italia spende il 2,9 per mille del Pil in servizi culturali quando Germania e Francia stanziano il triplo”. E aggiunge: “Si fa fatica a valutare un progetto per qualcosa di diverso dal numero di biglietti venduti, con questa logica ci sono conseguenze per tutto il sistema, anche a livello di posizionamento sullo scenario mondiale"
La manifestazione coinvolgerà tutta la città di Venezia fino al 26 novembre 2023. Curata dall'architetta Lesley Lokko, la mostra presenta il tema "The Laboratory of the future" e si articola in sei parti con 89 partecipanti, oltre la metà dei quali provengono dall’Africa. Per la prima volta l’evento includerà anche il Biennale College Architettura, che si svolgerà dal 25 giugno al 22 luglio 2023. Fra le tematiche della mostra anche il rapporto tra memoria e architettura, cambiamento climatico, pratiche territoriali e produzione alimentare e genere, architettura e performance
I piatti dello Chef veicolano aromi e sapori essenziali e ancestrali, provenienti però da rielaborazioni a volte anche molto complesse. Un esempio pratico sono i «sassolini» di bitter che si ritrovano nel Gambero rosa marinato in salsa ponzu con salsa del suo carapace…
Da figurante a protagonista, la fotografia sta vivendo nel mercato una fortuna finora sconosciuta. Il linguaggio immediato, i costi inferiori e la dignità restituita sono le sue caratteristiche forti, dice il curatore Curti. Ma solo sulla carta stampata le immagini sviluppano il loro potenziale: da qui l’importanza di luoghi fisici come Le Stanze. Una iniziativa di Marsilio Arte e Fondazione Cini che non vuole essere solo spazio espositivo ma un “vero e proprio centro internazionale di espressione, incontro e conoscenza”
Il menù spazia dalle pizze più tradizionali alle più estrose, portando come comune denominatore un impasto lievitato per 48 ore e composto di farine miste 0 e 1...
I progetti espositivi che richiedono ingenti somme per la loro organizzazione e gestione sembrano essere sempre meno. "Sono schizzati in alto i prezzi dei trasporti delle opere d’arte e degli allestimenti", spiega Roberto Cassetta della società Electa. Aggiunge Marina Pizziolo, fondatrice di Art Consulting: "Musei sempre più restii a concedere in prestito i loro capolavori". Agnetti (Musei Civici di Venezia): “Le grandi mostre saranno appannaggio solo di quegli attori pubblici con capacità economica e reputazione sufficienti”
“L’anno da capitale della cultura non è un libro pop-up: le iniziative non spunteranno da un momento all’altro e non potranno esaurirsi altrettanto in fretta”, spiega Neda Rusjan Bric. Go!2025, stando alle parole di una delle artefici della nomina congiunta, è un progetto che si dispiegherà tramite 600 eventi culturali, ma che punta a cementificare la collaborazione fra i due paesi – anche con l’integrazione linguistica
La bella favola che vede le due città vincere congiuntamente il titolo europeo incontra degli ostacoli. A Gorizia corre voce di un commissariamento del Comune da parte della Regione, “per incapacità di gestione”, dice Devetag, ex assessore alla Cultura in quota Fi e già presidente del Mittelfest. Il progetto-simbolo della candidatura, la riqualificazione di piazza Transalpina “bloccata dalle autorità”. Molti progetti in ritardo “e già nei forum pubblici si dice che si rinvia il completamento al 2027”
Qui la “Vera Pizza Napoletana” segue i capisaldi della tradizione nelle più classiche, nel O’Calzone è Mammà e nelle pizze fritte, o lascia spazio all’estro del pizzaiolo
Go!2025 rappresenta un’occasione irripetibile per ridare appeal ad una piccolo comune come Gorizia, anche se, ad oggi le strutture ricettive sono ancora solo 44, 10 alberghiere e 39 extralberghiere. Un’offerta “inadeguata, per capacità totale e livello, ad accogliere grandi flussi di visitatori in arrivo nella città”, conclude il Masterplan della Cciaa con Uniontrasporti. La scelta obbligata, a meno di due anni dall’evento, sarà sfruttare la ricettività di una provincia che non se la passa poi tanto bene (730 strutture ricettive, l’8,1% in Fvg) e potenziare i trasporti
Gorizia e Nova Gorica diventeranno un’unica Capitale della cultura nel 2025, ma sono circolate svariate notizie su ostacoli che sembrano frapporsi alla realizzazione pratica dei progetti inizialmente preventivati nel bid-book. Gibelli: “Per alcuni progetti ci sono stati dei ridimensionamenti, per esempio per il Palabigot, a causa dell'aumento dei costi dei materiali. Ma due anni è un tempo sufficiente per tutti gli altri". E sul presunto commissariamento del Comune: "Solo dicerie”
Questo è il regno di Simone Strinati, ai fornelli, e della moglie Daniela Bertozzi, in sala e in cantina, coppia nella vita così come nel lavoro, vissuto con entusiasmo, carattere e passione
Specializzata nella produzione di arredamento in rattan, fibra altamente elastica e resistente, l’azienda brianzola è cresciuta fino a diventare un marchio globale, con un fatturato da 7 milioni e mezzo. Frutto dell’estro creativo di un canestraio e dei più famosi progettisti mondiali. Il segreto del successo? Il cambio generazionale e la transizione digitale. Elia Bonacina: “Ci sarà un ritorno all’artigianato, ma bisogna impegnarsi sulle sfide del futuro: giovani, tecnologia e sostenibilità”
La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano è impegnata da diversi anni nella formazione di giovani artisti e artigiani e nel loro inserimento lavorativo nelle scuole di arti e mestieri. Dal 2016 la Fondazione ha creato il sito Scuolemestieridarte.it, con oltre 60 istituti dove gli artigiani di domani possono formarsi in modo pratico. Inoltre, dal 2011, la Fondazione finanzia un progetto che offre ai giovani l'opportunità di un tirocinio formativo della durata di sei mesi presso la realtà artigiana scelta
Qui, sulla sponda sinistra del Secchia, in un paese nel cuore o, meglio, nello stomaco
della Rubiera, arrivano avventori da ogni dove per vedersi somministrare una “cura”
tanto inusuale quanto preziosa: la cucina emiliana
La pizza è ad ottimi livelli, con diverse opzioni (le gourmet valgono comunque il viaggio, sia le
classiche che quelle di stagione) e diversi impasti e cornicione variabile a seconda della pizza ordinata
Nel 2015 Michele ha rilevato l'Antica Forgia Lenarduzzi, risalente al 1463, e ha iniziato a proporre i suoi prodotti al mondo dell’alta cucina, che condivide con l’artigianato “sensibilità, passione e dedizione”. Prima di diventare un mestiere, essere un battiferro era per lui un hobby, una serie di pratiche imparate dal nonno. Ed è sulla tradizione, la territorialità (usa materiali tipici dei suoi luoghi) e la dedizione a ogni singolo pezzo (c’è un grande livello di personalizzazione) che ora poggia l’artigianalità secondo il coltellinaio
La proposta di modificare il quadro normativo vigente, alzando i limiti dimensionali per rientrare nell’albo artigiani, è ferma da due anni. Leone: “Il frequente cambio dei ministri non ha aiutato. Ma noi continuiamo ad insistere perché ce lo chiede il settore”. E perché diventi più attrattivo, è necessario anche “investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità e nella cultura imprenditoriale: bisogna accompagnare l’artigiano ad una mentalità manageriale”
L’artigianato è un settore determinante per la storia della nostra economia, ma oggi non sembra godere di buona salute. In Veneto, nel terzo trimestre ‘22, erano venute a mancare 1.830 imprese artigiane rispetto allo stesso periodo del ‘21 (-1,4%). In Emilia-Romagna la riduzione era stata dello 0,8%. In Lombardia dal 2019 al 2022 sono state perse ben 8.155 imprese (-3,4%). Un tasso di mortalità che potrebbe però essere sovvertito se si sconfiggessero alcuni pregiudizi, puntando ad esempio sulla formazione. Ma anche riscoprendo nella tecnologia un’utile alleata per la sopravvivenza
Provate le proposte più avvincenti e più creative, ma se prendete una Diavola, una
Margherita o una Capricciosa scoprirete come anche dietro a nomi così scontati e famosi
ci sia un lavoro certosino…
Secondo il professore di Storia dell’Economia all’Università di Modena e Reggio Emilia i singoli progetti non bastano più. Per fermare il fenomeno occorre “fare sistema” ma soprattutto “aumentare le retribuzioni, incentivare l’innovazione e la ricerca nelle imprese, ridurre la flessibilità del mercato del lavoro”. Le Università? Poco attrattive per studiosi stranieri, “a causa di stipendi troppo bassi e una certa ritrosia dagli Atenei nel chiamare colleghi esteri”
A fronte di una popolazione che, negli ultimi 60 anni, è cresciuta di 12 milioni, la montagna ha assistito ad un progressivo declino demografico. Un territorio con oggettive difficoltà da scontare, tra fragilità, acclività e isolamento. Ma questo non basta a spiegare il fenomeno. I dati Aire e il modello Emilia: a fare la differenza sono gli investimenti strutturali di lungo periodo, l’assessorato alla montagna, la programmazione puntuale dei progetti e la fine della logica dei sussidi
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