È questo il regno, composto da ristorante e locanda con sei camere, di Andrea Incerti Vezzani, chef autodidatta col pallino dell’orto, che coltiva secondo il metodo biodinamico e del quale fa espressione massima della propria filosofia ecologica
La cucina - d’autore - è quella di Alessandro Panichi, chef ligure naturalizzato bolognese, che da circa dieci anni ordisce qui una cucina bipartita tra una solida tecnica classica e l'avanzata della sperimentazione. Nei piatti non mancano dunque...
Ne deriva un locale animato da un grande calore umano e da una scrupolosa attenzione per la stagionalità, declinata secondo le ricette della tradizione. Irrinunciabili lo “scrigno di Venere“ ripieno di tortellini, realizzato solo su ordinazione…
Alberto Bettini conduce questa storia nel presente e, da anni, porta avanti un modello di cucina nostalgica e altamente riconoscibile, fatta sì di ricette tradizionali - come i calzagatti e i tortellini in brodo di gallina vecchia - ma anche di intelligenti variazioni sul tema…
Un'ottima selezione della materia prima è il precetto, innanzi tutto, degli antipasti
crudi, così come delle imponenti conchiglie gratinate impreziosite, non di rado, dalla presenza dei cannolicchi. Belle combinazioni tra verdure di stagione e pescato fresco…
Nei piatti va in scena una cucina fluida, libera e divertita, che fa della contaminazione tra mondi differenti la sua missione e del volgere delle stagioni una risorsa. Ne sono un esempio gli gnocchetti di pane con cocco, edamame e semi di papavero…
Una storia di passione, quella di Michele Bacilieri, per il bello e, va da sé, per il buono, che perpetua in questo locale, piccolo ma chic, e dalla precisa personalità, la sua, in pieno centro a Ferrara.
Oggi più che mai centrato nel gusto e rifinito negli impiattamenti, con una materia prima impeccabile e un uso magistrale della griglia, il menù si muove disinvoltamente tra carne e pesce, applicando all'anguilla le gioie della terrina mentre una sontuosa scaloppa…
Parte del nome del locale, cruderia, fa da monito a quelle che sono le scelte fatte ai fornelli: la materia prima è posta al centro, possibilmente declinata al naturale o con poche e calibrate aggiunte di ingredienti, sia essa cruda o cotta…
Ricercatezza nella materia prima impiegata e nelle lavorazioni, una ossessione sia per lo chef che per il titolare Fanelli, che tentano faticosamente di usare tutti prodotti a km0 o quasi, e di proporre una cucina originale e per nulla scontata
La cucina di matrice classica di Catia Bartolini, con l’arrivo dei figli Simone, in cucina, e Andrea, sommelier, si è accresciuta di visione e tecnica. Questo luogo ha così raggiunto nuove vette, pur mantenendo inalterato lo stretto rapporto da sempre esistente con il territorio e i sapori della tradizione locale
Qui troverete sempre e comunque una grande materia prima, con i gratinati, il crudo e il vapore iniziale che vi stordiranno tanto sono buoni e semplici. Razze, alici, calamaretti spillo, soglioline e crostacei di qualità eccelsa
Ricette semplici, che lasciano parlare gli ingredienti di alta qualità: niente fondi, ma cotture rapide ed espresse. Proposte rassicuranti, con quel pizzico di estro che permette di scacciare la noia ma al contempo piene di solidità e, vivaddio, di gusto.
Qui i pochi coperti e la fama del locale, che arriva oltre i confini della regione, fanno sì che la prenotazione risulterà molto difficile. Ma non demordete, perché la veracità dei salumi, la schiettezza e golosità delle tagliatelle al ragù…
Frequentato dalle migliori famiglie della zona, conosciuto agli indigeni come il luogo d’elezione per la materia ittica, più che alla carta, presente e corretta, dovete affidarvi ai racconti a voce del titolare, perché il vero menù lo comporrete con lui…
È in questo momento che, nella bella location ristrutturata in tempi recenti, diventa possibile assaggiare le deliziose specialità ittiche qui proposte, che attingono da solo pesce locale e scelte originali, affatto omologate in termini di materia prima.
Qui lo chef Silver Succi propone una cucina contemporanea di grande impatto estetico, che in prevalenza attinge al mondo ittico, ma che, tuttavia, non disdegna proposte vegetariano e di terra (cui è dedicato un intero menù degustazione).
Se l’osteria rappresenta lo zenit de La Sangiovesa, alla base troviamo l’azienda agricola della stessa famiglia Maggioli, che con le sue materie prime, da filiera interamente interna, rifornisce le cucine e la bottega di proprietà.
Qui Augusta e Narciso Pacini, genitori di Paolo, l’attuale proprietario, dal 1962 collocano il loro ristorante proprio di fronte alle mura del castello, e vi ambientano una cucina schietta, autentica, fondata sulla straordinaria materia prima disponibile nei dintorni…
La cucina è coordinata da Sabrina Piazza che, insieme allo chef Tomohide Nakayama di origini giapponesi, custodisce la tradizione piacentina con piatti che ne sono la bandiera, concedendosi però rivisitazioni e tocchi creativi nelle proposte ittiche.
Ai fornelli, gli chef propongono piatti che spaziano dalla tradizione all’innovazione grazie a cotture precise e combinazioni ben riuscite e mai banali di materie prime. Gli affettati sono di pregio come anche il Parmigiano Reggiano…
A guidare la brigata lo chef patron Massimo Spigaroli che, con mano sicura, propone una ben eseguita cucina classica che può contare sui prodotti del territorio, molti dei quali provenienti dalla tenuta. l culatello, re indiscusso della zona…
In cucina il pesce gatto è l’assoluto protagonista. Un ingrediente abbandonato nel tempo in quanto l’animale era solito vivere nei fondi fangosi di fiumi e laghi. Al ristorante Laghi Verdi, i pesci sono allevati in loco, in acqua limpida, e valorizzati…
L’energia di Marco si percepisce in cucina e in sala, dove ama presentarsi per raccontare tutti i dettagli dei suoi piatti migliori, che spaziano dalla terra al mare. Mai pago di andare alla ricerca dei migliori salumi del territorio, tra cui l’ottimo culatello…
Alla direzione dei fornelli c’è, appunto, la signora Mariella, “custode” della piadina nonché artefice di piatti incentrati su materie prime di stagione, esclusivamente di terra, e su ricette tramandate da generazioni, senza rinunciare a variazioni personali sul tema…
Strizza l’occhio ai vegetali senza però isolarli, ma facendoli anzi dialogare con la terra e col mare,
a cui è vicinissimo. Nel menù troviamo saporiti paté di volatili conditi con le mele, e fragranti
polli alla griglia ma anche sogliole con castagne…
Padrone di casa è Stefano Numanti che accoglie gli ospiti alla porta e li scorta
al tavolo. È lui a raccontare, con perizia e misura, i piatti presenti in carta, che
si susseguono non dall’antipasto al dolce, ma in un ordine crescente di gusto…
Nell’affascinante villetta ottocentesca, Davide Zignani, Stefano Brighi e Alex Boschi propongono veri e propri capisaldi della tradizione marinara accanto a piatti di concezione più moderna, con particolare predilezione per i crudi.
Piatti che non lasciano del tutto da parte le proposte “terricole”, come nel caso di “Iberico...arrostito, foie gras, frutti rossi, scalogno caramellato e pan di fichi”, ma il cui protagonista indiscusso è certamente il mare.
La trattoria ‘rosso vestita’ di Maranello unisce infatti la sede storica del punto di ristoro interno all’azienda, in qualità di mensa aziendale prima e dal 1950 in quanto vero e proprio ristorante, con il talento di Riccardo Forapani, fedelissimo botturiano, ai fornelli.
In zona Policlinico, a Modena, si trova la Franceschetta 58, il bistrot di Massimo Bottura. Un accogliente locale dalle tinte vivaci, con elementi di design e arredo in stile contemporaneo che, con la complicità del giovanissimo staff, trasmette una sensazione di grande freschezza.
Quasi superfluo dire che il servizio è organizzato alla perfezione, accogliente e mai invadente. Si beve bene e si mangia meglio. L’unica impresa è riuscire a prenotare un posto per poter vivere questa esperienza
Una volta preso posto a tavola, ci si rilassa immediatamente, cullati da un’atmosfera d’antan e corroborati dall’ottima cucina tradizionale. I piatti sono pochi, a testimonianza di una cucina che guarda al territorio e alla stagionalità, approvvigionandosi del meglio che offre il mercato.
L’estro incontenibile di Bottura non è affatto esausto. Lo testimonia degnamente il menù degustazione “With a little help from my friends” che nel 2021 diviene un omaggio a 13 dei più grandi chef della storia.
Dare continuità ad anni di cucina della tradizione e carne, quinto quarto incluso, attraverso uno sguardo originale e fresco, che con perizia tecnica e originalità riesca ad interpretare i classici emiliani, è compito di Jacopo Malpeli…
I “pazienti” vengono per gustare le specialità della casa e godere della convivialità di questo elegante locale, aperto nel 1936 dai coniugi Arnaldo e Lina Degoli e oggi gestito dalla primogenita Anna, da suo figlio Roberto Bottero con la moglie Ramona
Meta preferita per gli amanti della cultura giapponese, Uni Sushi offre la miglior proposta della regione vincendo per qualità e preparazione le tante proposte similari, nate negli ultimi anni. La volontà dei proprietari è, del resto, quella di avvicinarsi il più possibile alla sensibilità giapponese...
Thomas coltiva la passione per la pizza al punto da curarne con piacere ogni minuzia: Dall’impasto alla legna utilizzata per la cottura passando per le selezionate materie prime utilizzate nelle farciture. Il risultato? Morbidi lievitati, fragranti e perfettamente digeribili
vedendo all’opera l’amico Norbert Niederkofler, allora astro nascente dell’alta cucina, che Blaresin ha costruito il suo sogno. Tornare nella sua terra e aprire un ristorante, capace di ispirarsi, con la modestia del caso, ai piatti visti fare negli stellati delle Dolomiti ladine…
L’amore per la propria professione e il proprio territorio è raccontato e trasmesso da Riccardo e Claudia, coppia vincente nella vita e nel lavoro, che danno il benvenuto nel loro locale, un’antica casa contadina dove è possibile degustare sapori genuini e autentici della tradizione, anche i p...
“Quando il ristorante prende vita, la cucina è il cuore la sala la mente, l’ambiente l’abito… il cliente la donna bellissima da conquistare… quale altro lavoro può regalarti queste emozioni?”. È con queste parole che Marco Parizzi, chef e patron del locale, descrive il proprio lavoro....
Nato dall’unione della passione per il buon cibo e il buon vino e per la lettura, la cucina tramanda con amore e consapevolezza le tradizioni che Daniela ha ereditato fin da bambina e a cui ha voluto dare voce attraverso il suo Chiosco. La conduzione è di Daniela, così come l’animo del posto, ma al suo fianco c’è Roberto che, in qualità di responsabile di sala e di cantina, è colui che presenta ai clienti i sapori portati in tavola
Una cucina che rappresenta il territorio, ma lo fa a modo proprio, attraverso una chiave di lettura di innovazione ed evoluzione, grazie a nuove tecniche e ad un estro creativo e interpretativo unico. Tutto questo grazie la geniale intuizione di Gianluigi Morini che, grande appassionato di cinema e di arte, ha saputo declinare al meglio queste passioni davanti ad un buon piatto in compagnia
Un’osteria di mare, dall’ambiente elegante e sobrio, dove l’arredamento studiato e minimalista contribuisce a rendere piacevole l’atmosfera. La precisa filosofia che regna in cucina è in grado di declinare in modo sapiente un carattere brioso, colorato e mai banale, attraverso una lente raffinata ed elegante
È proprio nel suo ristorante che Massimo Bottura, chef, è riuscito a coniugare la sua passione per il buon cibo e per l’arte. Attraverso la creazione di ogni piatto, infatti, il suo è un invito al cliente di lasciarsi guidare dalla sorpresa
Ravioli di coniglio alla cacciatora con olive, maggiorana e pomodorini confit o ravioli di gamberi di fiume su spuma di cicoria; Cubo di filetto di manzo su crema di carciofi e crumble di erbe aromatiche e misticanza o costeletta di agnello in cottura rosata con purea di limone e salsa di zucchina e...
"Gli altri fanno il Sangiovese e noi facciamo il Prugneto”, recita il motto che accompagna la produzione presso il Podere dai Nespoli. E infatti la famiglia Ravaioli, con il sostegno del gruppo Mondodelvino, con il quale dal 2010 porta avanti una partnership, lavora da sempre per una produzione di elevata qualità e genuinità, attraverso la quale poter raccontare il territorio della Romagna
La ricetta è quella di una storia di almeno tre generazioni, resa eccezionale dal sapore di un antico sapere e dall’entusiasmo per scoprire le novità a tavola. Massimo Spigaroli, chef e patron (insieme a Luciano), ricrea fedelmente i sapori più importanti e tradizionali del territorio in una cucina che definisce “gastro-fluviale”
Vicenzo Vottero, insieme alla compagna, Licia Mazzoni, ha reso il suo ristorante un luogo in cui le esposizioni di opere di artisti contemporanei si uniscono all’ottima cucina. Un’atmosfera elegante, un bel giardino interno e la grande cura per i dettagli vengono qui completati da una cantina molto ben fornita e da una selezione di piatti originali
Il camino all'ingresso del locale, dove la carne cuoce alla brace, aiuta a rendere l'atmosfera familiare e intima. Ai fornelli del Ristorante Casa Zanni invece si sono alternate più generazioni, ma è rimasto sempre immutato l'amore per la buona cucina e la fedeltà alla tradizione romagnola
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