Da oltre 400 anni, la famiglia Giusti, di generazione in generazione, si tramanda la ricetta e il savoir-faire che danno vita, complice il protratto invecchiamento, a prodotti d’eccellenza. Gli stessi che conquistarono il Re d’Italia Vittorio Emanuele III…
Nel 1644 nel suo trattato “L'economia del cittadino in villa”, Vincenzo Tanara,
riportò una ricetta di mortadella in cui specificava sia la quantità e il tipo di
spezie da usare, sia le dosi della carne necessaria, descrivendo la lavorazione del
salume
Dal 1984, quando con la moglie Patrizia rilevò la sua prima attività a Pavullo, Valter Tagliazucchi non ha mai smesso di pensare in grande, creando dolci iconici, spesso ispirati al territorio modenese, con cui ha vinto premi internazionali prestigiosi
Regina delle conserve orticole, la giardiniera, rinomato mix arlecchinato di vegetali in vasetto, ancora oggi, nelle terre padane, è compagna ideale da sfoggiare nell’inverno con i bolliti fumanti o, in antipasto, con le specialità norcine locali
Da generazioni il re dei salumi si affina nelle cantine di Busseto, Polesine Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno. Per molto tempo è rimasto noto ed apprezzato dalla gente di quella Bassa con cui condivideva le origini
La zucchella risulta particolarmente ricca di succo - il nome potrebbe derivare da “sughella”- e, grazie all’elevato tenore zuccherino, è adatta alla preparazione di squisite confetture: basta soltanto l’aggiunta di un 10% di zucchero al prodotto
Diversamente dagli altri caviali, crudi, subisce una delicata cottura al forno che
ne esalta con gentilezza le peculiarità organolettiche e poi viene messo sott’olio.
Grazie a una sorvegliatissima salatura, il prodotto ha un sapore elegante e
raffinato
Nel corso del tempo su questa tipologia, che nasce spontanea nei caratteristici calanchi gessosi dell’Appennino brisighellese, consumati da agenti atmosferici e dallo scorrere delle acque ed esposti al sole, non sono stati fatti interventi genetici
Profumo e gusto partono da una accuratissima selezione dei chicchi verdi e dalla conoscenza diretta dei vari campi su cui crescono le piante nei paesi di origine: solo piccole piantagioni di proprietà di piccoli coltivatori, immerse nella flora locale...
In Italia la coltivazione del “Diospyros kaki” (dal greco “frumento di Giove”) inizia a diffondersi agli inizi del Novecento, in regioni come l’Emilia Romagna trovando habitat ideale soprattutto in Romagna dove è stata creata una varietà molto diffusa…
Il clou della stagione di pesca delle anguille si concentra in un breve periodo, che dura da novembre a gennaio. Molti degli esemplari catturati vengono messi, secondo tradizione, a marinare in aceto, ma non prima di essere stati cotti allo spiedo
Dalla permanenza dei bulbi a temperatura e umidità controllate, per un ciclo di
circa 60 giorni, si ottiene il loro imbrunimento e si sviluppa quel particolare
sapore raffinato che spazia dai sentori di caramello alle note dolci e suadenti
della liquirizia
Da oltre 400 anni, la famiglia Giusti, di generazione in generazione, si tramanda la ricetta e il savoir-faire che danno vita, complice il protratto invecchiamento, a prodotti d’eccellenza. Gli stessi che conquistarono il Re d’Italia Vittorio Emanuele III…
La storia del vermouth ha in Italia la terra d’elezione. Il Piemonte in particolare è la regione cui viene ricondotta la paternità di questo vino liquoroso, aromatizzato con fiori, erbe differenti, prevalentemente artemisie, e spezie.
Tra gli alias con cui è conosciuta questa mora tentazione, ricca di cioccolato fondente e povera di farina, c’è anche quello di “montenegrina”: la torta venne infatti dedicata a Elena Petrovich del Montenegro, moglie di Vittorio Emanuele III, Re d’Italia.
Sono vari e curiosi i nomi con cui la silene, erba spontanea che si trova da marzo a settembre, è nota: si va da “carletti” a “sonaglini” passando per “bubbolini” (per via dei fiori bombati). Le piantine crescono senza fatica un po' dappertutto…
È un sapere che viene da più generazioni: la famiglia Brancaleoni risiede a Roncofreddo nella vallata del Rubicone da oltre 250 anni dove da sempre esercita attività di scambio e commercio. Questo l’ha portata a conoscere i segreti della conservazione…
La sua preparazione è accertata a partire dal XII secolo in una serie di documenti scritti su pergamena, tra cui atti notarili, da cui si evince che la spalla di San Secondo costituisse per i contadini parte di pagamento (in natura) dell’affitto di terre.
Puntare sul salmone in una provincia come quella parmense, non soltanto situata lontano dal mare, ma che vanta eccellenze gastronomiche, fortemente radicate nel suo territorio e conosciute nel mondo intero, è un’operazione decisamente controcorrente.
Il savoir-faire delle genti di queste terre era noto già in epoca romana come testimonia Varrone (I secolo a.C), nel “De Re Rustica”, riportando che gli abitanti di Parma, allora appartenente alla Gallia Cisalpina, allevavano grandi mandrie di suini…
Costoluto, carnoso e saporito. Così si presenta il Pomodoro Riccio di Parma, una varietà italiana diffusa storicamente nelle province di Parma e Piacenza. Ha forma del tondeggiante, appena appiattita ai poli e consistenza mediamente soda.
La pera Decana fu individuata in un frutteto di Angers di proprietà del Comizio Orticolo di Maine-et-Loire, nella regione della Loira. La pianta fruttificò nel 1849 e grazie alla qualità dei suoi frutti ricevette il nome dalla società che l'aveva ottenuta.
Farina e uova, nella giusta proporzione, vengono lavorate con abilità sul
tagliere sino ad avere un impasto liscio e omogeneo che, dopo opportuno riposo,
protetto dal contatto con l’aria, risulti elastico e facile da stendere con la
“cannella” (lungo mattarello).
Protetto dal marchio DOP dal 1996, il Parmigiano Reggiano è prodotto con gli
stessi ingredienti delle origini: latte crudo pregiato parzialmente scremato della
zona d’origine, ottenuto da mucche che mangiano per lo più foraggi locali,
caglio naturale e sale
La cottura in forno a legna, con legni del territorio, regala un ulteriore tocco di
personalità ai vari pani che attingono le loro caratteristiche distintive dalle
farine di grani antichi con cui sono fatti e dalla lavorazione manuale cui sono
sottoposti.
Pare davvero che siano antichissime le origini dell’olio extravergine di oliva
Brisighella DOP se si considera il ritrovamento, presso la cripta della Pieve del
Thò, di un rudimentale frantoio per olive risalente all’epoca romana.
Nel 1644 nel suo trattato “L'economia del cittadino in villa”, Vincenzo Tanara,
riportò una ricetta di mortadella in cui specificava sia la quantità e il tipo di
spezie da usare, sia le dosi della carne necessaria, descrivendo la lavorazione
del salume.
Dal 1984, quando con la moglie Patrizia rilevò la sua prima attività a Pavullo, Valter Tagliazucchi non ha mai smesso di pensare in grande, creando dolci iconici, spesso ispirati al territorio modenese, con cui ha vinto premi internazionali prestigiosi.
Regina delle conserve orticole, la giardiniera, rinomato mix arlecchinato di vegetali in vasetto, ancora oggi, nelle terre padane, è compagna ideale da sfoggiare nell’inverno con i bolliti fumanti o, in antipasto, con le specialità norcine locali.
Da generazioni il re dei salumi si affina nelle cantine di Busseto, Polesine Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno. Per molto tempo è rimasto noto ed apprezzato dalla gente di quella Bassa con cui condivideva le origini.
La zucchella risulta particolarmente ricca di succo - il nome potrebbe derivare da “sughella”- e, grazie all’elevato tenore zuccherino, è adatta alla preparazione di squisite confetture: basta soltanto l’aggiunta di un 10% di zucchero al prodotto.
Diversamente dagli altri caviali, crudi, subisce una delicata cottura al forno che ne esalta con gentilezza le peculiarità organolettiche e poi viene messo sott’olio. Grazie a una sorvegliatissima salatura, il prodotto ha un sapore elegante e raffinato.
Nel corso del tempo su questa tipologia, che nasce spontanea nei caratteristici calanchi gessosi dell’Appennino brisighellese, consumati da agenti atmosferici e dallo scorrere delle acque ed esposti al sole, non sono stati fatti interventi genetici.
In Italia la coltivazione del “Diospyros kaki” (dal greco “frumento di Giove”) inizia a diffondersi agli inizi del Novecento, in regioni come l’Emilia Romagna trovando habitat ideale soprattutto in Romagna dove è stata creata una varietà molto diffusa…
Il clou della stagione di pesca delle anguille si concentra in un breve periodo, che dura da novembre a gennaio. Molti degli esemplari catturati vengono messi, secondo tradizione, a marinare in aceto, ma non prima di essere stati cotti allo spiedo
Dalla permanenza dei bulbi a temperatura e umidità controllate, per un ciclo di circa 60 giorni, si ottiene il loro imbrunimento e si sviluppa quel particolare sapore raffinato che spazia dai sentori di caramello alle note dolci e suadenti della liquirizia
Da oltre 400 anni, la famiglia Giusti, di generazione in generazione, si tramanda la ricetta e il savoir-faire che danno vita, complice il protratto invecchiamento, a prodotti d’eccellenza. Gli stessi che conquistarono il Re d’Italia Vittorio Emanuele III…
Il culatello è uno dei prodotti locali della bassa provincia parmense più noti e apprezzati della norcineria italiana, ma - più in generale - la zona della riviera emiliana del fiume Po può essere individuata per tradizione e clima, particolarmente umido, come l’area ideale per la produzione d...
Curiosa l’etimologia racchiusa dietro il nome di quest’azienda che ormai è diventata un punto di riferimento nella tradizione bolognese. L’idea sottesa infatti è quella di esprimere un sentimento di gratitudine e un animo appagato attraverso un prodotto tipico della tradizione emiliano romag...
É proprio nel cuore di Modena che si trova la ricetta di una delizia friabile che è anche la più antica della zona a base di mandorle. Si tratta dell’amaretto modenese, leggermente bombato e rugoso, dal sapore dolce e amaro e dalla pasta morbida e fragrante. A portare avanti questa tradizione dal 1989 è la conduzione familiare della Pasticceria Modenese
Erano i primi anni del secolo scorso quando l'azienda piantò le prime radici di una tradizione familiare che, ad oggi, è portata avanti dalla terza generazione della famiglia Torri. A fare da sfondo, ad una storia di famiglia e di un vino d'eccellenza, sono le colline verdi della Val Ongina. I filari della cantina rappresentano tutte le tipologie Doc del territorio piacentino e quindi Bonarda, Barbera e Gotturnio e ancora Ortrugo, Malvasia e Monterosso Val d'Arda
“La salute si coltiva nel campo…. e si porta in tavola”. Questo è il motto di un’azienda che coltiva da decenni l’amore per un’agricoltura salutare e controllabile. Da poche parole, come queste, si coglie infatti la decisa filosofia di produzione che viene qui attuata: l’attenzione al...
L'Azienda Agricola Venturini Baldini persegue l’eccellenza emiliana, ascoltando attentamente il territorio e osservando con cura ogni passaggio della produzione. Ogni bottiglia infatti è un vero e proprio scrigno di delizie: un aceto dal sapore persistente e dall’aroma e gusto straordinariamente sorprendenti
Sebbene le origini possano essere ricondotte al Rinascimento, è del 1662 la prima ricetta per la preparazione della confettura di ciliegie acide e da quel momento si può dire che questo prodotto abbia affondato le proprie radici nella tradizione gastronomica modenese. Le caratteristiche organolettiche uniche della confettura di Amarene Brusche di Modena derivano soprattutto dalla varietà del ciliegio acido utilizzate, che contribuiscono a rendere unico quell'equilibrato sapore tra il dolce e l’asprigno
Ricco di ingredienti e di sapori che richiamano una tradizione delle festività natalizie che arriva a noi dal XV secolo circa. Anche noto come “Pan del Papa”, il Pampapato di Ferrara Igp è il tradizionale zuccotto dalla calotta ricoperta di cioccolato fondente e ricco di mandorle o nocciole, canditi e insaporito da spezie. Dal 1860 la famiglia Orsatti si pone come erede in questa favola tradizionale
Una giovane azienda bolognese in cui si ritiene cardine il principio di una sostenibilità agricola, sociale, economica e nutrizionale: Forno Brisa, un angolo di sapori mediterranei dove gli ingredienti sono genuini e unici
Si tratta di una delle più vecchie acetaie del territorio la cui eccellenza inizia proprio a partire dalla sapienza con cui gli ingredienti e i prodotti vengono accuratamente selezionati. Fiore all’occhiello dell’Acetaia è la produzione dell’aceto tradizionale di Modena Dop e dell’aceto balsamico di Modela Igp
Il Parmigiano è un sorprendente connubio di sapori ed emozioni, che lo rendono differente ad ogni assaggio in base alla sua stagionatura. La sua produzione artigianale nasce ed è tramandata, nelle zone di Parma e Reggio Emilia ed è arrivato fino ad oggi, custodendo la propria genuinità e autenticità. Da provare il Fuoriserie
Un birrificio con una lunga storia, pur essendo nato nel 2017: può essere definito così il birrificio artigianale Turris, avviato nell’azienda agricola biologica Chiara Tarana di Borgo Val di Taro. L’azienda è stata fondata nel 1926 da Luigi Cresci; e la svolta è arrivata con l’ultima gene...
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