Giampiero Lupatelli si interroga sulle trasformazioni economiche sociali e istituzionali che la pandemia ha determinato nella organizzazione del territorio nazionale, assumendo il punto di vista delle aree montuose e di quelle interne. Si evidenzia così un’esasperata ricerca di efficienza dei sistemi che devono dipendere da una governance multilivello orientata allo sviluppo e all’innovazione.
Riappropriarsi di competenze e tecnologie che sono state relegate all’esterno, generare competenze adeguate alle grandi trasformazioni in atto e che permettano di formarne nuove, mettere insieme le competenze delle imprese dentro una “regia” strategica complessiva. Queste, secondo Curti, le mosse necessarie per una rivoluzione territoriale delle imprese, dalla produzione alla sostenibilità.
Per Roberto De Lellis, direttore della Fondazione dei teatri dell’Emilia Romagna, aprire dopo Pasqua sarebbe soltanto una misura simbolica e di facciata. E accusa: “L’arte è considerata un bene non necessario al benessere del Paese. Al di là del teatro finanziato si estende uno sterminato mondo di artisti che risulta invisibile e che non ha ancora trovato un sistema per farsi riconoscere”
Per il direttore del Teatro Comunale di Vicenza c’è stata una disparità di trattamento tra i teatri comunali e intere categorie di lavoratori dello spettacolo e gli enti “istituzionalizzati” che hanno ricevuto ristori altissimi. La speranza è di riaprire dopo Pasqua. E non esiste alternativa allo spettacolo dal vivo
Il libro di Pier Paolo Di Fiore descrive la nascita e l’evoluzione di un tumore, con l’intento di smontare i falsi miti e illuminare le zone oscure che gettano ombre sul delicato tema. Ma non si tratta di un libro unicamente informativo: “Il prezzo dell’immortalità” è un emozionante racconto corale al quale partecipa anche la voce della «regina nera», la cellula tumorale stessa, che racconta un'inedita versione della malattia dal proprio angolo di osservazione
Mentre uomini e animali nella loro evoluzione hanno privilegiato caratteristiche legate al movimento e alla velocità, il mondo vegetale ha fatto della lentezza l’origine della propria resilienza: da qui l’idea di Barbara Mazzolai di creare una robotica innovativa che prenda esempio proprio dalla vita vegetale e dalle sue capacità misteriose, per contribuire a creare un futuro migliore per il nostro bel “pianeta azzurro”
L’inchiesta sul nuovo capitalismo delle piattaforme porta alla luce il nuovo fenomeno dei cosiddetti “schiavi del clic”, le centinaia di migliaia di persone che vengono reclutate in Asia, in Africa e in America Latina per filtrare e classificare le informazioni tramite algoritmi e che formano la grande manodopera dell’economia contemporanea. L’analisi di Antonio Casilli analizza il nuovo taylorismo delle piattaforme che sfruttano i gesti produttivi e non remunerati dei propri utenti. Il gioco si è invertito: ora sono gli uomini che, generando fatturato per i giganti dei media sociali, lavorano al servizio delle macchine
La matematica si fonda su un sistema di regole e lavora sulle relazioni, ampliandosi senza negare: è un vero e proprio esercizio alla democrazia. Studiandola si capisce che i principi di autorità non esistono e che le verità sono tutte assolute ma anche tutte transitorie, perché la scienza è in un perenne stato di metamorfosi. Chi non accetta l’errore e non si esercita nella comprensione del mondo, non riuscirà né a cambiarlo né a governarlo: e in questo la matematica è rivoluzionaria
Il destino è spesso associato ad un’idea di predeterminazione scritta nei nostri geni, ma la realtà è ben più complessa. È proprio dal significato di destino che Alberto Piazza parte nella sua riflessione attorno alla natura biologica e culturale dell’essere umano, per ad arrivare alle radici del razzismo odierno
Il libro di Marco Bentivogli e Diodato Pirone racconta gli aspetti positivi e le contraddizioni del caso Fiat-FCA, i cui stabilimenti nell’immaginario collettivo sono ancora considerati come “fabbriche inferno” ma che nella realtà sono paragonabili a delle vere e proprie sale chirurgiche. Bentivogli e Pirone vogliono catturare, attraverso una lucida fotografia, i caratteri del cambiamento in atto da parte dell’azienda verso un’ottica di orizzontalità e responsabilità diffusa: la rivoluzione è stata radicale, e attraverso questo libro gli autori vogliono restituire la voce alle fabbriche FCA, che sembrano essere rimaste afone
Il romanzo di Albertini, in un gioco di richiami con “Tempi stretti” di Ottieri, propone una lettura del contesto familiare e professionale dell’Italia di oggi, soffermandosi sulla congenita incapacità di riprogettarsi nelle generazioni successive alla prima, tipica della media azienda italiana. Nel suo romanzo, senza dubbio sofferto e pieno di realismo puro, l’autore non risparmia nulla al suo protagonista, ma lo pone al di sopra delle sue capacità morali nel cercare di preservare il bene aziendale: la comunità di donne e uomini che fanno un’azienda, quasi che l’impresa fosse più importante della famiglia che l’ha generata
Sara Loffredi dipinge il quadro della più grande operazione di “chirurgia geografica” dell’Italia del secondo dopoguerra – il traforo del Monte Bianco – e ne analizza la componente simbolica: questo non è solo un libro su uno scavo, ma è anche la storia di una crescita personale di un uomo e del suo punto di vista sulla vita e sul mondo, realizzata grazie all’azione di uno scavo visionario e alla maestosa presenza della “Regina Bianca”
“Instant Moda” è un saggio storico, un manuale specializzato e un libro con impianto sociologico allo stesso tempo: è un testo che può essere letto da chiunque voglia capire il mondo della moda, e ne fa innamorare in modo inconsapevole
Nel 1889 un certo Cesare Verona importa a Torino le prime macchine da scrivere americane Remigton. Quasi 30 anni dopo, nel 1919, viene registrata a Torino la nuova fabbrica italiana di penne a serbatoio Aurora, che diventerà la più importante fabbrica italiana di penne stilografiche. Adriano Moraglio e Cesare Verona raccontano la storia centenaria dell’incrocio tra le macchine da scrivere e le penne stilografiche
È tra coloro che ha visto nascere il progetto di Gorizia/Nova Gorica Capitale Europea Della Cultura: Neda Rusjan, responsabile artistico della candidatura: “Sentivamo che non volevamo correre da soli”. Individua le prossime sfide: realizzare quanto previsto dal progetto iniziale, e trovare personale e fondi
Un traguardo reso possibile, tra le altre cose, dal pragmatismo degli amministratori locali su entrambi i lati del confine: è questa la visione di Rodolfo Ziberna. A rendere interessante la candidatura – secondo il sindaco di Gorizia - è stata sicuramente la costruzione di qualcosa che nessuno riteneva possibile fare insieme
A messa sì, al supermercato sì, ma non in un cinema, in un teatro o in un museo. Ma finalmente qualcosa sembra muoversi. Il Corriere ha lanciato in prima pagina una campagna per riaprire i luoghi della cultura. Il Ministro Franceschini, che con i Ministri Boccia e Speranza rappresenta l'ala rigorista a oltranza, ha ipotizzato "zone bianche" per la cultura a partire dal 15 di gennaio. Speriamo, perché se le istituzioni culturali vivono di copiosi finanziamenti pubblici anche se restano chiuse, gli operatori del mondo dello spettacolo non percepiscono nulla da un anno
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