È arrivata al giro di boa la sperimentazione della misura voluta dall’amministrazione comunale presieduta da Luigi Brugnaro. Ma i veneziani continuano ad avere molte perplessità sulla sua capacità di limitare i flussi turistici. Per circa l’85% si tratta di una misura inutile, una “presa per i fondelli”. Anche perché “non è stata prevista la fissazione di una soglia massima di ingressi giornalieri”, sottolineano. I controlli giudicati “fastidiosi”, ma soprattutto “serve ben altro per rilanciare la città”
Nel 2023 il numero di turisti in città ha visto una media di 80 mila visitatori ‘mordi e fuggi’ al giorno. Un “ritmo insostenibile” per l’Architetto e Professore di Ca’ Foscari Franco Migliorini: “In un centro di 6 kmq dovrebbero esserci al massimo 30 mila persone”. E ancora: "Il ticket? Più pubblicità che un impedimento. Presentato in cambio della cancellazione di Venezia dalla Black list dell’Unesco. Ma i dati presentati dal Comune non sono verificabili”
La direttrice del Museo e del Parco del Castello di Miramare (TS): “Il messaggio che ho sempre veicolato è che l’intera comunità si faccia carico della conservazione e dello sviluppo delle realtà culturali locali, ma va incentivato ancora molto”. L’ente triestino ha da poco presentato due progetti editoriali, di cui uno per non-vedenti, finanziati tramite Art Bonus dall’azienda Sadoch
Parla Corinna Sperandini, ceo di Spacewear, la startup del fashion che ha realizzato la tuta Sfs2 per la missione Ax-3. La tuta spaziale? “Un prodotto nato per aumentare il comfort degli astronauti che ci permette di lavorare su tessuti sempre più ecosostenibili, leggeri e in grado di assicurare la termoregolazione del corpo. Un giorno vestiremo tutti così"
Ripubblichiamo il capitolo del libro dedicato allo scomparso presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli, uscito per Marsilio – Nordesteuropa nel 2012 “Malagestio”. Un testo datato ma certamente utile per capire come le Fondazioni non dovevano essere. E, tranne in alcuni casi, per fortuna, non sono e non sono state
Dall’M9 di Mestre al Genus Bononiae sotto le due Torri. Il ruolo delle Fondazioni nel sostegno alla cultura è essenziale e spesso molto ben gestito. La Lombardia si presenta come la regione più virtuosa e meno propensa a commistioni tra ambiti diversi, mentre in Veneto, ma anche a Bologna, altre Fondazioni hanno puntato contemporaneamente su operazioni immobiliari e gestione diretta dei musei. Con risultati sia culturali che finanziari disastrosi
Tra i grandi nomi Federico Faggin, Umberto Galimberti, Marco Cappato, Anthea Comellini, Luigi Naldini, Fabrizio Pregliasco, Guido Tonelli, Francesco Profumo. E ancora, imprenditori come Carraro, Lago, Comparini, Sperandini. Robotica, industry 4.0, space economy, life sciences e innovazione al centro della manifestazione con oltre 50 eventi. Protagonista il massimo esperto svedese sui temi dell'acqua Jan Olof Lundqvist, senior advisor dello Stockholm International Water Institute
Sono molte le tecnologie già esistenti che garantirebbero di abbattere le emissioni di anidride carbonica dei nostri edifici. Ma perché queste soluzioni non sono ancora diffuse quanto potrebbero? A rispondere Michele Bottoni, direttore generale di Eurotherm, azienda leader nel settore del riscaldamento e raffreddamento radiante a pavimento: “Gli installatori sono i primi a dover essere formati per proporre le innovazioni ai clienti. Noi organizziamo corsi certificati per costruire le professionalità che servono”
La sfida posta dall'approvvigionamento energetico è e sarà cruciale per il futuro dell'Italia e delle sue imprese. Per questo alla Green Week di Parma l'editorialista del Corriere della Sera Federico Fubini e Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, sottolineano la necessità di rivedere la strategia energetica nazionale. Con un focus sulla diversificazione delle fonti e una possibile considerazione del nucleare. Anche perché, ricorda Fubini, "la domanda di energia specie elettrica, spinta dalla digitalizzazione e dall'introduzione dell'Ia, è destinata ad aumentare"
La quantità di CO2 nell’aria è aumentata del 30% in meno di due secoli e questo comporta il rialzo della temperatura di un grado e mezzo. Crescono in modo esponenziale fenomeni estremi mai osservati, in parte già irreversibili. E il tempo corre inesorabile. “Bisogna riorientare la forza d'urto dell’industria per garantire la transizione energetica verso energie rinnovabili”
Al centro della 17esima edizione inaugurata ieri del Festival Città Impresa i nuovi equilibri geopolitici, in un anno che per l’analista Aresu è “il più importante che l’umanità abbia vissuto dal punto di vista elettorale”. All’evento dedicato alle catene di fornitura si è parlato delle presidenziali statunitensi e il rischio di nuovi dazi. Per Banzato “Gli Usa sono diventati un mercato off limits. Ma il vero problema sarà la mancanza di materia prima”. Fanin (Cereal Docks): “Necessario diversificare gli approvvigionamenti e la logistica e interagire con la politica”
La partita della tutela ambientale è diventata una partita politica, oltre che economica. A incidere sono anche gli scenari geopolitici internazionali e la concorrenza della Cina. Tra i vantaggi della transizione green "nuovi posti di lavoro e nuove professionalità". Decisivo il ruolo pragmatico dei giovani. A spiegarlo è il giornalista, già sindaco di Roma, intervenuto ieri sera al Città Impresa di Vicenza
Siccità, alluvioni, spiagge che spariscono e corsi d’acqua prosciugati. L’oro blu è una priorità su cui non si può più temporeggiare. E ognuno è chiamato a fare la propria parte. Dall’agricoltura alle abitudini domestiche, dal riutilizzo alla sperimentazione di sistemi resilienti, cresce l’urgenza di rifondare il diritto all’acqua
Esperto di sicurezza idrica, alimentare e nutrizionale, ma anche di comportamento umano e questioni politiche correlate, lo studioso dello Stockholm Water Institute indica la direzione per trovare una soluzione sostenibile alla crisi dell'acqua. Fra le criticità anche spreco di cibo, cattive abitudini alimentari e allevamenti intensivi. Ne parlerà presentando il suo nuovo libro “La tempesta perfetta” il 22 marzo al Città Impresa in occasione della Giornata mondiale dell'acqua
Per capire l’andamento dell’economia è sempre più importante guardare al fronte geopolitico, e i punti all’ordine del giorno sono moltissimi. Ne abbiamo snocciolati alcuni con l’inviato speciale e columnist del Corriere della Sera. “La Cina vive una crisi gravissima e sta tornando ad una centralizzazione dell’economia. Anche gli Stati Uniti sono sempre più protezionisti”. E l’Europa, dunque, “si trova a dover scegliere se imitarli o mantenere la sua tipica apertura dei mercati: le elezioni in questo senso saranno decisive”. Intanto sulle Germania è in corso “la tempesta perfetta”
Al centro del prossimo Festival Città Impresa, a Vicenza dal 22 al 24 marzo, le strategie delle Champions di fronte alle sfide della geopolitica (e non solo). A partire da esempi come quelli di alcuni terzisti che, grazie al marketing, “si sono trasformati in fornitori di efficienza e servizio, aumentando il loro apporto in termini di valore, fino ad acquisire una maggiore autonomia”. Lo spiega il professore emerito di Unipd Giovanni Costa, sottolineando come denominatore comune a tutti i grandi temi sia “la necessità di crescere, una condizione per rispondere alla diversificazione, all’avvicinamento alle posizioni più profittevoli delle filiere globali, all’innovazione tecnologica”
Il turismo enogastronomico è un trend in crescita e che ha ancora molto potenziale inespresso. Questo è quanto evidenziato da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e vicepresidente della Commissione Turismo dell’Ocse.: “Oggi quasi 6 italiani su 10 hanno svolto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia”. E ancora: “La peculiarità è che può muovere i visitatori verso le aree interne. Le aziende devono puntare su una comunicazione multi-canale per farsi conoscere, grazie al digitale e facendo rete se piccole”
Prima l'euforia, poi "non ci andiamo perché vendiamo lo stesso". I segnali di crisi ignorati sia dai produttori che dal "negazionismo" milanese. L'attenzione spostata sul FuoriSalone senza capire che senza Salone il Fuori non esisterebbe. I numeri parlano di un declino pericoloso. Se non emerge un piano comune il rischio è di perdere la manifestazione simbolo del Made in Italy
Le mode del periodo, secondo Federico Pupo, direttore artistico di Asolo Musica - Veneto Musica, sono "per la musica stile 'Beatles' e la musica etnica, sempre più apprezzata". La sfida per i direttori artistici è "conciliare l'opportunità di nuove proposte, la sostenibilità economica e i desiderata del pubblico che spesso accorre a vedere l'interprete piuttosto che ad ascoltare l'interpretazione”
Per Matteo Montebelli, del Centro studi del Touring Club Italiano, l’ultimo anno segna la vera ripresa sul fronte del turismo. Con delle differenze di andamento sul territorio che si giustificano anche con i cambiamenti climatici, che posticipano l’avvio della stagione turistica e impongono alla montagna di ripensarsi anche senza neve. Sul turismo di prossimità: “Esisteva già prima del Covid, poi ovviamente si è rafforzato. Oggi cala sulla percentuale di turisti totale, ma resta ancora un trend”
Secondo il ricercatore dell’Istituto Bruno Leoni, è necessario affrontare il tema “Città 30” in modo estraneo da ogni ideologia. “Gli effetti della limitazione sono diversi da città a città e l’aspetto fondamentale è partire dai dati per valutarne l’applicazione”. Nel caso di Bologna, “la misura è estesa al 90% delle strade e arriva fino alla cerchia della tangenziale”. Secondo Andrea Giuricin, serve pragmatismo: “Nessuno mette in dubbio l’utilità dei limiti nei pressi di scuole, parchi o strade con molti attraversamenti pedonali. Ma ci sono soluzioni intermedie”
Nuovi festival, più ricerche sui bilanci (con premiazioni annesse), altre Book Week e un programma sempre più ricco di incontri con gli autori in Libreria. Tutto tenuto assieme, come di consueto, dall’attenzione al mondo delle imprese (virtuose). È questo il 2024 affastellato di eventi di ItalyPost. Tra i più attesi spicca la novità del Festival èStoria a Gorizia, in partnership con il gruppo Nem, che andrà ad affiancare Città Impresa, Green Week e Galileo. Poi ancora più occasioni di esplorare il mondo dei libri, a Padova così come nei centri più piccoli del Nord, sempre in partnership con i quotidiani locali
Sebbene la maggior parte delle università abbiano registrato una crescita delle iscrizioni negli ultimi dieci anni, il futuro, considerato l’inverno demografico in avanzamento, non sarà altrettanto roseo. E in prospettiva, spiega Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, “i nati nel 2022 sono meno della metà dei nati nel 2004 (da iscritti all’università). Quindi tra vent’anni avremo la metà dei laureati”. Profumo sottolinea, poi, alcuni problemi sistemici, come “il ridotto numero di studenti internazionali (solo il 3% sul totale) e i pochi iscritti agli Its”
Quello della carne ‘naturale’ o ‘artificiale’ è un argomento ad oggi molto controverso su cui circola molta disinformazione, a causa di strumentalizzazioni o mancato supporto di dati scientifici. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Pulina, professore ordinario di Etica e Sostenibilità degli Allevamenti all'Università di Sassari: “La proteina animale rimane ancora oggi insostituibile per l’apporto degli amminoacidi essenziali necessari per la salute umana, nonché la più economica sul mercato”. E sulla carne artificiale: “Solo con la ricerca scientifica capiremo gli effetti sulla salute. Se si vogliono evitare antibiotici per produrla il costo è molto alto, per un chilo si generano dai 300 ai i 1500 chili di anidride carbonica, da 4 a 25 volte in più che per la carne naturale”
Nel 1988 non c’erano prodotti ‘green’ sostitutivi della carne, e non c’era nemmeno un mercato che potesse recepirli. Albino Tonazzo, però, macellaio di professione, si convince che il modello alimentare basato sul consumo di proteine animale non sia sostenibile e destinato a durare a lungo. Così studia nuovi cibi a base di soia, dando vita all’azienda Kioene. A scovare e raccontare la storia è il giornalista Marco Panara, nel nuovo libro edito da Post Editori “La rivoluzione dell’hamburger”, che estende l'indagine al settore e gli interessi coinvolti
Tra i settori più anticiclici, il mercato attende “tradizionalmente gli ultimi mesi dell’anno perché il libro è un buon regalo quando ci sono pochi soldi da spendere”. A confermarlo è il responsabile dell’Ufficio Studi dell’Aie, Giovanni Peresson. Che, invece, in merito all’andamento nel 2023 ha sottolineato una “crescita di 17 mln di copie negli ultimi sei anni, anche se il 2023 si chiuderà con un calo di circa un milione”. Il settore ha praticato per la prima volta negli ultimi anni “un aumento del prezzo medio di copertina, attorno ai 15 centesimi rispetto al 2019”
Secondo i dati diffusi la scorsa settimana dall’Aie, nei primi undici mesi il mercato è stabile sul 2022 con 85,7 mln di copie (-1,3%) e 1,28 mld di vendite a valore (+0,3%). A crescere sono in particolare i piccoli editori con vendite a valore per 352 mln (+4,1%), stabili i grandi gruppi a 609,8 mln (+0,5%), mentre calano i medi editori a 259,2 mln (-5,5%). E con il Natale alle porte si cercano i titoli da mettere sotto l'albero, con le case editrici che puntano su best seller e nomi blasonati della narrativa o sui titoli che sono in classifica da più tempo
Gli ingressi nei musei italiani hanno generato 242,4 mln di fatturato nel 2019, l'equivalente dei ricavi dei primi 5 siti culturali più visitati nel resto d’Europa. Secondo lo studio di The European House - Ambrosetti "i musei sono un asset diffuso nel Paese su cui costruire un volano di creazione di occupazione qualificata, con ricadute economiche positive” e risulta che ogni 100 euro investiti nel comparto generino 237 euro in più nel sistema economico e per ogni posto di lavoro creato se ne attivino 1,5 in altri ambiti. Per renderli più competitivi si deve incrementare il numero e la qualità dell’offerta di servizi aggiuntivi, puntando anche sul digitale. E sostituire gli ingressi gratuiti nei fine settimana con un biglietto ‘simbolico’ di 1 euro
L'offerta più corposa è quella del capoluogo lombardo, con la prima personale in Italia dello scultore australiano Ron Mueck alla Triennale di Milano, “Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power, 1500-2025” di Fondazione Prada. L’omaggio all'artista autoctono Gabriele Basilico e, a Palazzo Reale, un progetto espositivo su El Greco e una mostra su Goya. Venezia schiera il fotografo polacco David "Chim" Seymour, a Palazzo Grimani con circa 200 pezzi, Marcel Duchamp alla Peggy Guggenheim e 300 scatti ‘sul campo’ di Paolo Pellegrin. A Bologna si punta su Guercino, mentre a Palazzo Fava va in scena la prima antologica di Concetto Pozzati, uno dei maggiori interpreti del pop in Italia
La crescita delle tariffe per la stagione invernale riguarderà sia gli skipass sia le strutture ricettive, compresi gli alloggi low-cost. Il presidente di Assoutenti Furio Truzzi: “Il fenomeno più preoccupante è l’incremento dei prezzi negli alberghi. In alta stagione si arriva a spendere un minimo di 1.600-1.700 euro per 7 notti in un albergo senza stelle”. Tra i turisti italiani, ci sarà dunque “chi si indebiterà per garantirsi la settimana bianca e chi invece vi rinuncerà”. In generale, l’alternativa naturale è “ridurre i giorni di villeggiatura”
Rincari dei prezzi e maggiore attenzione alla spesa dei clienti saranno i minimi comuni denominatori della stagione invernale ormai alle porte. In montagna, secondo l’Osservatorio Skipass Panorama Turismo, i viaggiatori spenderanno in media l’8,1% in più del 2022 e gli italiani si riposizioneranno su piccole e medie destinazioni più economiche. Massimiliano Schiavon (Federalberghi Veneto): “Dal mercato italiano registriamo maggiore pressione sulle strutture a tre stelle rispetto alle quattro stelle e una tendenza a prenotare sotto data per attendere eventuali offerte”. I clienti altospendenti, e in particolare i tedeschi, “saranno più sensibili ai prezzi”
L’azienda di Arzignano è attiva nella produzione e nel commercio di prodotti chimici e coloranti sostenibili per il settore conciario. L’ad Pierluigi Braggion: “Abbiamo tre laboratori, uno di ricerca e sviluppo e due applicativi in cui proviamoi nuovi prodotti e mettiamo a punto i processi. Quando poi andiamo dai nostri clienti, che sono le concerie, mostriamo come si possa arrivare ad un certo risultato pur con un minor impatto ambientale”. Contrariamente alla comune percezione, il comparto ha subito trasformazioni significative, “ grazie all’automazione il lavoro fisico è stato molto mitigato, così come l’impatto ambientale. Ad esempio con ial convogliamento automatico delle acque che vanno direttamente agli impianti di depurazione”
Nel 2022 il tasso di occupazione femminile in Italia ha raggiunto il 51%. Quando lavorano, però, le donne hanno più spesso contratti flessibili e ogni anno, considerando il gender pay gap e il minor numero di ore complessivamente lavorate, risulta che le donne “in Europa si mettono in tasca il 36% in meno degli uomini, ben il 43% in meno in Italia”, spiega Rita Querzè nel suo “Donne e lavoro. Rivoluzione in sei mosse” (Post Editori). Un saggio che è la constatazione di quando poco è stato fatto in trent’anni, ma con lo sguardo rivolto al futuro: “Il ruolo delle aziende? Fondamentale, possono fare molto ma se supportate dallo Stato, perché la conciliazione tra professione e lavoro di cura non è solo una questione privata”
Il professor Franco Mosconi racconta una caratteristica dell’Emilia, ossia il suo alto tasso di occupazione femminile (almeno rispetto al resto del Paese). E parte dalla capacità della regione di fare rete. È grazie ad essa che c’è un elevato numero di asili nido, pubblici e privati. Con due conseguenze: un livello di partenza di parità garantito a tutti e una maggiore possibilità per le donne di lavorare. È difficile pensare sia solo una correlazione empirica
Ad aprire i lavori della kermesse lombarda dedicata ai territori industriali è stato il responsabile Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice, con un’analisi che vuole fare il punto sullo scenario attuale e futuro dell’economia. L’Italia, al netto delle incertezze geopolitiche, si stima chiuderà il 2023 con una crescita del Pil dello 0.8, dato che dovrebbe salire a 1 nel 2024. “Sarà un anno di ripartenza, soprattutto nel secondo semestre, grazie alla riduzione del fenomeno inflattivo che permetterà la fine del ciclo restrittivo dei tassi d’interesse della Bce garantendo il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, e la messa a terra degli investimenti finanziati dal Pnrr”
Dal palco di Palazzolo sull’Oglio, la presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Recuperati ha parlato delle sinergie tra Bergamo e Brescia in occasione dell’assemblea congiunta delle due territoriali. “Non siamo territori metropolitani, ma siamo una piattaforma produttiva di rilevanza ultra-europea. Nonostante questo, sentiamo il bisogno di evidenziare quali sinergie non sono ancora scattate per capire chi possiamo diventare e in questo percorso ci aiuterà il professor Mosconi”. E per restare competitivi, “serve intervenire a sostegno delle filiere, incentivare le imprese locali a fare R&S e attrarre investimenti anche dall’estero”
La crescente carenza di figure professionali, dai profili digitali a mestieri tradizionali, sta mettendo a dura prova le aziende: dal 2023 al 2027 l'Italia affronterà la mancanza del 40% dei profili tecnici necessari. I dati sono stati presentati da Silvia Oliva (Fondazione Nordest), in occasione degli incontri e laboratori promossi da Niuko Innovation & Knowledge, in cui si è discusso sul tema. Garbellano: “Le imprese con i migliori risultati in termini di fidelizzazione dei giovani sono quelle che investono in formazione e che sono capaci di gestire situazioni contrarie e contrastanti”. Pierobon: "La dimensione dell’ascolto dei lavoratori è centrale”
I giovani di oggi, rispetto al passato, si trovano a fare i conti con un eccesso di informazioni e di opportunità aperte, di fronte alle quali appaiono spesso disorientati. Secondo Riccardo Maggiolo, fondatore della startup Job Club che aiuta le persone a trovare lavoro, “un altro fattore di disorientamento è dato dal gap tra domanda e offerta. Spesso ‘sulla carta’ sono richieste competenze tecniche elevate, ma nel concreto risultano più importanti le soft skills”. Sul piano comunicativo, “si è puntato molto sulla carenza di lavoratori specializzati in IT, ma il gap è marcato anche in altri settori”
Sandro Boscaini, il re dell’Amarone, è il vignaiolo che ha reinventato il grande rosso della Valpolicella. E proprio questo vino, “un’opera d’arte che andava valorizzata, degno di rappresentare il Veneto nel mondo”, è il simbolo scelto dal Premio Masi: “Un riconoscimento nato per rivendicare un’arte nobile e antica come la viticoltura, in un periodo storico in cui la produzione era poco regolamentata”, dice. Ancora oggi “premia le grandi capacità operative e l’originalità produttiva degli interpreti della nostra regione. A cui si sono affiancate anche due sezioni internazionali”
Il premio è nato nel 1981 dall’intuizione di Sandro Boscaini, settima generazione alla guida della storica azienda Masi Agricola, con lo scopo di premiare la cultura veneta attraverso i suoi interpreti. L'edizione di quest'anno, sul tema ‘Radici e Prospettive’, è stato celebrato ieri sera, venerdì 27 ottobre. A firmare la botte di Amarone, simbolo della kermesse, il lessicografo Mario Cannella, l’ingegnere idraulico Andrea Rinaldo e l’azienda veneziana Stevanato Group. Boscaini: “In un tempo dominato dall’incertezza, nelle nostre tradizioni cerchiamo la linfa per esplorare strade nuove”
Il direttore relazioni istituzionali e Centro Studi dell'associazione spiega che "il turismo è cambiato. Scoprire le tradizioni, come avvengono le produzioni e le peculiarità dei nostri territori è un fattore chiave nelle decisioni del turista di oggi". Inoltre, riuscire a creare una rete tra le diverse realtà territoriali "porta ad un effetto moltiplicatore che incrementa il valore effettivo della percezione di queste realtà". E le nuove generazioni "Sono più interessate alle esperienze coinvolgenti"
La manifestazione promossa da ItalyPost e dal Touring Club Italiano punta i riflettori, come ogni anno, sulle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Un modo per riscoprire l’Italia, i suoi prodotti e la cultura di un luogo attraverso il gusto, con visite guidate in azienda, showcooking e degustazioni. In Emilia-Romagna, tra le altre, apriranno Acetaia Malpighi, Aula Mater e Acetaia Giusti, Roteglia 1848, Sangonelli e Delbono e Azienda Agricola Tommaso Tobia Zucchi
Alla prima edizione di questa guida non avrei immaginato di arrivare alla quattordicesima. Ha funzionato perché ha colmato un vuoto nelle Venezie e si è distinta in un mondo in cui le guide enogastronomiche soffrono (anche) per la commistione fra notizie e pubblicità. Continuiamo ad appoggiare la fatica di ristoratori, fabbriche del gusto e viticoltori, parlando delle cose buone per infondere fiducia a chi lavora meritevolmente nel settore. Con uno slogan: "Tutta la verità con severità"
Sono cinque i territori mappati dalle guide edite da Post Editori, Venezie a Tavola, diretta dal giornalista enogastronomico Luigi Costa, uscita per la prima volta ben dodici anni fa. Poi Emilia Romagna a Tavola, Milano e Lombardia a Tavola e, da quest’anno, Piemonte a Tavola e Toscana a Tavola, tutte dirette da Gianluca Montinaro storico delle idee, oltre che sommelier e giornalista enogastronomico: “Abbiamo raccontato a chi ci legge le eccellenze di ogni singola regione. Anche se si parla solo per comodità di cucina regionale italiana. Siamo la nazione dei mille campanili, dove ciascuno è stato capace di esprimere una propria tradizione di cucina”
Uno dei promotori dei Makeinitaly days è l’Unione Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio. Un settore che nel 2022 ha raggiunto un fatturato di 8,53 miliardi (con il 77% di export) e che “nonostante la brusca frenata in estate, chiuderà il 2023 con un incremento del fatturato”. Intanto il 23-24 ottobre è prevista la votazione sul Regolamento europeo sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio. Il direttore esecutivo Crasta: "Siamo sempre stati virtuosi nel riciclo, l'Eu non dovrebbe imporre un modello. Ad ogni modo ora serve una decisione chiara per chi vuole investire”
La tre giorni è organizzata da Acimac, Amaplast e Ucima. Il primo evento punterà i riflettori sull’industria della ceramica, martedì 17 ottobre a Fiorano, si proseguirà mercoledì 18 a Modena per parlare della rivoluzione digitale necessaria al manifatturiero. E la conclusione giovedì 19 al Piacenza Expo con l’evento Macchine Connesse, punto di riferimento e di aggiornamento per gli operatori del manufacturing avanzato
Per un paese manifatturiero come l’Italia l'identità nazionale è soprattutto nel "saper fare" che ci contraddistingue nel mondo. Questo importante patrimonio industriale è sempre più valorizzato da un segmento specifico del turismo che non è solo marketing, ma crea opportunità di business e attrae talenti. Esempi di questa tendenza la pionieristica Museimpresa, associazione che collega circa 130 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese, o Open Factory, che apre al pubblico le porte delle fabbriche, ogni anno, l’ultimo weekend di novembre. I turisti, in generale, sono per ora soprattutto stranieri, ma il fenomeno è destinato a crescere
L’azienda padovana che porta il nome della famiglia fondatrice è una delle distilleria più antiche d’Europa, fondata nel 1821 a Zara. I duecento anni di storia "talvolta accidentata", così la descrive il presidente Piero Luxardo, è oggi raccontata e celebrata da un museo aziendale, inaugurato recentemente, di oltre 600 mq. Luxardo: “È stato concepito principalmente come un tributo nei confronti di chi ci ha preceduto. In questi primi mesi il target è quello del cliente consumatore anche perché siamo in una zona turistica con moltissimi stranieri”
Secondo l’Onu entro il 2050, nei Paesi occidentali, gli over 65 supereranno numericamente gli under 25. Un cambiamento demografico che determinerà la nascita di servizi specifici per incontrare le necessità di una popolazione sempre più vecchia, una sfida per le amministrazioni pubbliche e ma anche tante potenzialità economiche per le aziende. Nel corso dell’appuntamento del TriesteNext “Silver economy: cambiamenti e opportunità”, Stefania Vigna, responsabile Trends and Technologies di Intesa Sanpaolo Innovation Center ha presentato i risultati della ricerca su questa fascia d’età: “Le aziende possono servire questo segmento di mercato sfruttando le diverse tecnologie che già oggi sono a disposizione”
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