I colli di Ozzano Taro sono uno scampolo di biodiversità unica del Parmense: calanchi, prati, laghi insieme a 100 ettari boschivi convivono con i vigneti. Quelli di Monte delle Vigne si estendono tra il Parco Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega, non lontano dalla Riserva Naturale di Monte Prinzera.
I vigneti, disposti seguendo l’esposizione più favorevole, si trovano a un‘altitudine compresa tra i 200 e i 300 metri, occupano 40 ettari di terreno e sono certificati biologici. In questi luoghi Lambrusco, Barbera e Malvasia sono di casa. Ed è quest’ultima uva, nella varietà di Candia aromatica, che cresce in terreni calcareo argillosi, a essere assoluta protagonista di Callas 2017.
Un prodotto decisamente atipico per zone che da sempre hanno interpretato questo vitigno in chiave mossa, consegnandolo a un’ineluttabile consumo rapido, per via delle ossidazioni e derive metalliche che si sviluppano generalmente già nell’arco di una stagione.
Quando, nel 1999, vide la luce Callas, vinificata ferma, fu una scommessa vinta. Selezionata e raccolta a mano, l’uva fermenta a 18° C per circa 20 giorni in vasche d’acciaio e affina sei mesi in acciaio con bâtonnage prima di essere imbottigliata. Colore giallo caldo con sfumature verdoline, ha un profumo complesso in cui albicocca, pesca e fiori bianchi rincorrono note lievemente mentolate e spunti agrumati e di mela verde. Sapida e minerale sfoggia una sorprendete eleganza che si preserva nel tempo e che la rende versatile partner di piatti fini, di carni bianche e di pesce.