Un bel casale ristrutturato, circondato dal verde della campagna, nella quiete collinare delle terre che appartennero alla contessa Matilde di Canossa. È questo il regno, composto da ristorante e locanda con sei camere, di Andrea Incerti Vezzani, chef autodidatta col pallino dell’orto che coltiva secondo il metodo biodinamico e del quale fa espressione massima della propria filosofia ecologica.
All’essenzialità dell’approccio nella cura dell’orto corrisponde un ambiente di sobria eleganza, arredato in modo minimal. A essere protagonista è la cucina di Andrea Incerti Vezzani che, partendo dalla tradizione reggiana, dalla cultura contadina e dagli ingredienti in primis del territorio, approda con sensibilità a piatti contemporanei, anche di pesce, in cui l’attenzione per la selezione delle materie prime, a cominciare dalle verdure, e la stagionalità delle stesse sono elementi cardine.
Niente carta, ma vari menù degustazione (si va dagli 80 ai 110 euro), ciascuno proposto per l’intero tavolo: “Gli Intramontabili” è un viaggio nell’infanzia con un dulcis in fundo, “il ricordo della mia torta di riso”, memorabile per la bontà disarmante e la potenza evocativa del gusto; “Acqua in bocca” è a tema ittico; “Con i piedi per terra” è dedicato ai prodotti della terra e, infine, “Cielo” è un volo libero sulle ali della creatività dello chef).
D’estate si può cenare all’aperto in giardino. Il servizio è puntuale e garbato e la cantina consente di spaziare a piacere, anche nel mondo dei vini naturali e non mancano proposte al calice.