Che i grandi gruppi francesi potessero vantare un’impressionante collezione di brand lo sapevamo. È più recente, ma altrettanto maturo, l’interesse per le aziende della filiera, con impatti per l’artigianato italiano tutti da capire. L’ultima operazione è di Lvmh, che ha acquisito nel vicentino un’azienda che si occupa di lavorazione dei metalli, ma c'è anche Chanel. E a dire il vero pure i marchi italiani si muovono in questo senso. La premessa sembra comune: salvaguardare l'artigianalità. Mentre qualcuno si preoccupa per una "espropriazione del nostro know how"
Dietro la battaglia sulle città a 30 km orari passano tutte le divisioni politiche tra i partiti e nei partiti. Se lo schleiniano Lepore ne fa una battaglia ideologica, il riformista Giordani la affronta con pragmatismo. Mentre la Lega combatte la decisione e intanto simpatizza con Fleximan che “decapita” autovelox. Dietro una misura che sembra di semplice sicurezza per i cittadini si nasconde in realtà un conflitto tra gli abitanti delle ztl e il popolo che usa l’auto per lavorare
Fra i 532 imprenditori interpellati per le nostre testate da Quaeris, 3 su 4 approvano le aggregazioni tra le territoriali dell’associazione. E con l’eventuale introduzione dell’autonomia differenziata, secondo il 59,3% le associazioni regionali diventerebbero molto più rappresentative rispetto a quella nazionale (per il 21,6% non ci sarebbero cambiamenti, il 19,1% si astiene). In maggioranza anche chi ritiene che la sede nazionale debba essere a Milano
Le proiezioni demografiche al 2042 dell’Istat disegnano un’Italia che perde 3 mln di abitanti in totale, con 4,5 mln di anziani in più e 7,5 mln di under 65 in meno. Solo Emilia e Lombardia cresceranno grazie soprattutto alla capacità di attrarre stranieri e abitanti da altre regioni. Il Veneto sarà ancora più vecchio e in declino, Belluno e Rovigo lande disabitate
Dei weekend all’insegna del libri per offrire al pubblico l’opportunità di incontrare autori di primo livello appartenenti a diversi generi. A darne prova sono le edizioni precedenti di Trebaseleghe (Pd), Cornedo Vicentino (Vi), Susegana (Tv), Torri del Benaco (Vr) e Ponte San Nicolò (Pd). Esempio del fatto che nei piccoli centri c’è fame di cultura e voglia di fare comunità. Le presentazioni, promosse in collaborazione con i quotidiani locali, quest’anno puntano a crescere in numero nel Triveneto, con nuovi appuntamenti già in programma
Per i 532 imprenditori sondati dalle nostre testate grazie all'istituto Quaeris, il ruolo dell’associazione di categoria è abbastanza importante ma non è affatto decisivo nel dibattito pubblico. E su Bonomi si esprimono in media con un voto pari a 6, con il 33,4% degli imprenditori che lo giudica pessimo e solo il 22,8% che ne è molto soddisfatto. Ecco un 'nuovo capitolo’ dell’articolato sondaggio che ieri ci rivelava il nome più apprezzato dalla base per la presidenza
I quotidiani VeneziePost, EmiliaPost e Lombardia attraverso la collaborazione con l’istituto di sondaggi Quaeris hanno tastato le preferenze degli imprenditori italiani su chi debba rappresentarli come prossimo presidente di Confindustria. Se fossero loro a decidere, la past president Emma Marcegaglia sarebbe largamente favorita con un 36,1%. A seguire due imprenditori ‘big’ come Enrico Carraro e Giuseppe Pasini. Molto lontani tutti gli altri candidati di cui si parla tanto sulla stampa
Il Senato approva il ddl Calderoli sull'Autonomia differenziata con 110 voti favorevoli e passa la palla alla Camera. Arriva puntuale l'esultanza di Zaia: "Pietra miliare in un percorso che sarà occasione di progresso per tutti", così come quella del governatore lombardo Fontana. Ma ora che succede? Spiega Ivo Rossi: "L'iter è ancora lungo e incerto, delle correzioni sono fondamentali. Come quella sui criteri di attribuzione delle risorse alle Regioni". E occhio ai tempi e le risorse per i Lep
Gli imprenditori del settore raccontano di un’onda lunga di crescita che dal post-Covid dura ancora, e fanno previsioni ottimiste anche sul 2024. Con un fattore di possibile preoccupazione: “Il prezzo dell’oro, troppo volatile e ancora su un trend al rialzo”, spiegano Mocellin di Asolo Gold e Marangon di Nanis. Ma non è solo l’alto di gamma a crescere. Bettinardi di Better Silver testimonia che anche la fascia di prezzo più bassa “non ha conosciuto calo dei consumi”. E chiosa: “Speriamo che la guerra in Medio-Oriente non annienti quei mercati, per noi di peso”
Sembrava un obiettivo se non ambizioso proprio irrealizzabile, quello di produrre così tante auto nel nostro Paese. L’annuncio di oggi del titolare del Mimit gli dà seguito: “Vogliamo raggiungerlo per salvaguardare il sistema produttivo e rispondere alla domanda interna”. Se ne discuteva al Bergamo Città Impresa di novembre, con Vavassori (Anfia): “L’Europa ha perso la sua forza nel settore”. Carraro (Confindustria Veneto) diceva: “La nostra componentistica dipende troppo dalla Germania”
Nel 1988 non c’erano prodotti ‘green’ sostitutivi della carne, e non c’era nemmeno un mercato che potesse recepirli. Albino Tonazzo, però, macellaio di professione, si convince che il modello alimentare basato sul consumo di proteine animale non sia sostenibile e destinato a durare a lungo. Così studia nuovi cibi a base di soia, dando vita all’azienda Kioene. A scovare e raccontare la storia è il giornalista Marco Panara, nel nuovo libro edito da Post Editori “La rivoluzione dell’hamburger”, che estende l'indagine al settore e gli interessi coinvolti
Pubblichiamo integralmente la replica di I Vision Tech al nostro articolo di martedì 9 gennaio, in cui si analizzavano i dati di bilancio dell'impresa neo-quotata riconducibile ai figli di Carlo Fulchir. La nostra redazione: “Confermiamo quanto scritto nel pezzo di martedì”
Certo, le incognite geopolitiche, lo sgonfiarsi a valore dei fatturati, i tassi d’interessi alti saranno fattori problematici. Ma adilà di stime e previsioni il 2024 non inizia con uno scenario drammatico. Lo dimostrano i barlumi dati da Intesa e Confcommercio sulla fine di quest'anno. Arriva infatti un "un sorprendente rialzo dell’indice di fiducia di imprese e consumatori” (trainato dai servizi, mentre la manifattura cala di un punto). Dalle ‘best performer’ la ricetta per continuare a crescere: essere patrimonializzati, managerializzati e continuare a investire
Dopo le frasi di Prodi, anche il presidente dell'Emilia-Romagna lancia la segretaria dem come colei che "ha l'opportunità di federare il centrosinistra". E continua: "È indispensabile unire, ognuno con la propria autonomia, le forze d'opposizione contro una destra che ha poco di liberale o di conservatore". E poi solidarizza con Schlein anche sulla scelta di non andare ad Atreju: "Non sarei andato nemmeno io"
Nessuna ‘nuova frontiera’ dell’organizzazione del lavoro, nessuna concretizzazione dello storico slogan ‘lavorare meno, lavorare tutti’. Gli accordi sulla riduzione dell’orario stretti da Luxottica e Lamborghini sono scambi che convengono all’azienda, e in parte ai lavoratori. Così si concentra la forza lavoro nei periodi di picco produttivo (potendo anche chiedere – sussurra qualcuno – dei sabati in fabbrica) concedendo qualche giorno in più nei periodi meno carichi. Il ceo di Ducati, Domenicali, parla di “perdita di competitività”, ma le domande a cui dare risposta sono molte. Proviamo a porle in questo numero di Monitor
Il professor Treu, già ministro del lavoro e presidente del Cnel fino allo scorso aprile, giudica come “molto positiva” la sperimentazione sulla riduzione dell’orario a parità di salario. “Nel ‘97 provai a normarla, in Francia passò ma in Italia no. Ora invece il tentativo funziona, perché risponde ad esigenze specifiche”. E sulla replicabilità: “Anche le piccole imprese si affaccino al cambiamento. È così che si può creare occupazione di qualità e che le aziende possono migliorare attraction e retention”
Per l’ex manager delle risorse umane di Electrolux e commissario straordinario di ACC con un passato in politica, l’iniziativa della settimana corta non è replicabile, “perché costosissima e accessibile solo ad aziende con margini stratosferici. Se si trasferisse alle filiere sarebbe completamente insostenibile”. La definisce poi “preoccupante” su due fronti. Primo, “polarizza le relazioni industriali” e secondo, “è culturalmente debole, l’impresa così si compra la non-conflittualità interna”
Per il professore di Economia all’Università di Padova, quest’anno sotto l’albero saranno imperdibili due biografie, entrambe su imprenditori molto noti, ma molto distanti – geograficamente e culturalmente –: Elon Musk e Adriano Olivetti. Da una parte uno dei protagonisti dell’innovativo scenario californiano moderno, dall’altra il mito dell’industria e della creatività italiana nel Novecento
Il “re della carta” trevigiano sembra alle strette. Le difficoltà del gruppo Pro-Gest erano evidenti già negli scorsi anni, ma oggi sembrano più profonde che mai. Entro la fine del 2024 il rimborso un bond da 250 milioni. Intanto i 38 mln di oneri finanziari portano la società in perdita (-20,4 mln). Moody’s ha modificato l’outlook a “negativo”. Cedere asset per avere liquidità sembra una strada poco percorribile. E stavolta le operazioni di 'cosmesi comunicativa' non basteranno
Tassi alti che fanno lievitare gli oneri finanziari delle imprese più indebitate. Così la leva, utile strumento quando il costo del denaro era pari a zero, oggi provoca la corrosione degli utili. In un periodo, peraltro, in cui la capacità di spesa dei consumatori si contrae. Qualcuno salterà, e inevitabilmente chi è più solido finanziariamente consoliderà la sua posizione, aggregando le imprese in difficoltà. Si apre la strada anche ai fondi per generare liquidità. I casi di Igd, Fincantieri e Geox citati da Affari&Finanza per il rischioso rapporto debito-mol
Dal palco dell'Auditorium in Piazza Libertà a Bergamo, dove lo scorso lunedì sono state premiate le 1.000 imprese best performer della provincia, l’ad di Fecs Partecipazioni Olivo Foglieni spiega come l’aumento degli oneri finanziari si stia facendo sentire sui conti del gruppo attivo nel riciclo e trasformazione dell’alluminio. “Quest’anno ci lasceremo giù qualche milione”. Un problema che preoccupa anche per il 2024: “Dobbiamo capire come abbassare gli oneri. Non escludiamo di aprire il capitale a fondi industriali per sostenere i progetti che abbiamo in programma”
Abbiamo girato le 15 province e regioni più industrializzate d'Italia per conoscere le imprese più performanti. Inflazione galoppante e tassi saliti all'improvviso cambiano le carte in tavola, ma non piegheranno la maggior parte di loro. Rischia, però, chi si è eccessivamente indebitato. Ecco perché la lezione da imparare è che la leva va sempre ponderata, e che con solidità patrimoniale e cassa si può investire (e quindi crescere) anche in periodi difficili
Sarà di nuovo un Natale amaro per l’industria dolciaria della provincia di Verona. Il mercato è cambiato, i consumatori prediligono sempre più i prodotti artigianali e le famose pubblicità su pandori e panettoni sembrano non sfondare più. Basta guardare alle vicende e ai numeri di queste imprese. Paluani è ormai fra le fila di Sperlari (e quindi della tedesca Katjes International) ma il rilancio non lo vede ancora (perdeva 1,6 mln lo scorso anno). Melegatti in tre anni ha accumulato perdite per 18 mln. Bauli performa decisamente meglio, ma su 615 mln di ricavi l’utile è di soli 4 mln. È forse l'intero modello a doversi ripensare
Il mercato italiano non vedrà una contrazione ma nemmeno un’espansione. I prezzi per Fraccaro, presidente della Pasticceria Fraccaro, “resteranno gli stessi dell’anno scorso (quando per loro avevano segnato un +30%) perché il costo di zucchero e uova continuano ad aumentare”. Intanto l’artigianale va più dell’industriale, e si guarda a nuovi mercati dove “una volta aperta la strada coi prodotti standard, i clienti iniziano a chiedere l’alto di gamma”
I “sindaci imprenditori”, ovviamente, vanno giudicati per il loro operato. L’aver gestito un’impresa non è certo una garanzia da sola. Nel caso della città di Venezia, negli anni sono diminuiti i cittadini, non è migliorata la sicurezza a Mestre, e si sono accumulati scandali (almeno presunti) sulle molte attività di Burgnaro. Mentre il dato di fatturato di Umana, la società fondata dal sindaco, passano dai 441 mln del 2015 ai 985 mln del 2022
Nel libro "Il sindaco manager. Lorenzo Bosetti, dalla guida di Marzotto al Comune di Valdagno" (Post Editori), Giorgio Gori ispirato dalla storia di Bosetti ha l'occasione di tracciare il suo personale bilancio dei suoi anni prima nel privato, con Mediaset e Magnolia, e poi nel pubblico, da sindaco di Bergamo. Lo fa in un'ampia introduzione, evidenziando similitudini e contrasti fra i due mestieri. Ne pubblichiamo un estratto
Ieri a Pesaro l’evento di premiazione delle migliori imprese della regione, selezionate da ItalyPost e L’Economia del Corriere. Moltissime le storie imprenditoriali raccontate durante l’evento, fra queste quella dell’azienda produttrice di macchine da caffè cresciuta fino a 184 mln nel 2022. Ma la voglia di fare “il salto” dimensionale le contraddistingue tutte. E c’è chi acquisisce anche sotto i 10 mln
Innovazione è un termine inflazionato che racchiude tutto. Troppo spesso banalità, ma anche killer application, rivoluzioni silenti che permeano il nostro quotidiano senza che alcuno espliciti il cambiamento che ne scaturisce, oppure rivoluzioni rumorose di cui non si può far altro che parlarne e che diventano oggetto di talk show, articoli su riviste di settore e non solo. La temporary manager Fumarola ne esamina alcuni aspetti, spiegando perché due termini apparentemente lontani, come "innovazione" e "umanesimo" vadano in realtà inevitabilmente messi in relazione
Ieri a Bologna la premiazione delle 1.000 migliori imprese della provincia. Focus sulle grandi transizioni, da quella all’elettrico fino alla normativa europea sul packaging, al voto oggi. Concordano tutti: l’adattabilità è fondamentale, inutile paralizzarsi, come dicono Maccari di Dmt Ricambi e De Santis del Gruppo Fanti. E l’assessore Colla, in chiusura: “Le filiere resteranno solide. Come? Ibridando”
Quante volte i chirurghi o gli operatori sanitari che indossano mascherine per proteggere le proprie vie aeree da agenti patogeni, hanno dovuto ripulire i loro occhiali perché le stesse mascherine provocano appannamento! Infatti queste mascherine, anche se abbastanza aderenti al naso e alla bocca d...
Il professor Franco Mosconi racconta una caratteristica dell’Emilia, ossia il suo alto tasso di occupazione femminile (almeno rispetto al resto del Paese). E parte dalla capacità della regione di fare rete. È grazie ad essa che c’è un elevato numero di asili nido, pubblici e privati. Con due conseguenze: un livello di partenza di parità garantito a tutti e una maggiore possibilità per le donne di lavorare. È difficile pensare sia solo una correlazione empirica
Martedì 7 novembre la premiazione delle aziende ‘best performer’ della provincia secondo ItalyPost e L’Economia del Corriere. È stata occasione per ascoltare storie come quella di Vaccari e Bosi, azienda che oggi produce telai anche per Maserati, Lamborghini o Rolls Royce, o di Italpizza, che di recente è diventata il primo marchio per pizze surgelate in Italia spodestando i tedeschi, o Eurosets, che fa strumenti salvavita "personalizzati"
In occasione della premiazione delle 1.000 migliori imprese della provincia di Reggio Emilia, selezionate da ItalyPost e L’economia del Corriere, l’intervento del vicepresidente di Comer. Storchi fa il punto sulla crescita e dà una prospettiva sul 2024: ”Noi siamo un’impresa solida, ma meglio essere cauti. A trainare oggi è il settore dell’agricoltura. E puntiamo sull’elettrificazione”. Fra i molti interventi anche quello di Licia Pollastri (Officine Pollastri): “Con più donne in fabbrica le aziende crescono di più”
Il segreto dello sviluppo dell’Emilia (testimoniato da più elementi) sta nello spirito di comunità. Tradotto, nella capacità di fare sistema sul territorio. Per Bergamo e Brescia, dopo l’anno da Capitale della cultura e in vista dell’assemblea congiunta delle Confindustrie, il momento è propizio per provare a fare il salto e replicare il modello. Ma serve avviare un processo che superi gli individualismi, con proposte comuni e una “unione” formale. Se pensare a fusioni sarebbe prematuro, uno strumento intermedio per elaborare politiche comuni potrebbe essere una Fondazione
Durante la kermesse fari puntati anche su intelligenza artificiale e innovazione, declinata su più fronti. Emmanuel Becker discuterà dei data center, pilastri della digitalizzazione, mentre Walter Ruffinoni offrirà una prospettiva originale sulla leadership aziendale. Saranno affrontati temi che vanno dalla complessità delle reti all'interazione tra macchine e esseri umani
Tornano in scena le imprese "Best performer" selezionate dal Centro studi ItalyPost sulla base di stringenti criteri di bilancio. Quest’anno la ricerca si estende a 10 province e 5 regioni tra le più industrializzate d’Italia. Sono imprese che vanno dai grandi gruppi (purché abbiano chiuso in utile e rispettino i parametri) alle piccole realtà. Per tutte il must è crescere, per continuare a produrre valore per sé e per il territorio circostante. Qui tutte le tappe del tour di premiazione delle imprese e il link per acquistare le ricerche
Dall'analisi dei bilanci delle 1.000 migliori imprese delle province venete, se Verona registra il fatturato più alto grazie a imprese come Eurospin, Lidl e Calzedonia, Treviso segna il più basso con 35,6 mld. A livello di Ebitda margin, però, le imprese veronesi sono in fondo con un 10,2%. La pfn invece mostra che la provincia meno indebitata è Padova con 416 mln, mentre Verona segna 2,4 mld. Il dato padovano è influenzato dai 372 mln di cassa di Alì Group, tra i leader mondiali nel mercato delle apparecchiature per la ristorazione
“Il sistema finanziario rischia di saltare perché, dopo aver tardato ad alzare i tassi, si è scelto di portarli troppo velocemente a livelli che lo stanno mettendo seriamente in crisi”. Dopo che due anni fa aveva detto di vedere in arrivo l’inflazione contro le previsioni delle banche centrali, e dopo aver lanciato alcuni mesi fa su queste colonne l’allarme sulle conseguenze di una risposta arrivata troppo tardi, Massimo Malvestio commenta l’incremento delle disdette delle polizze vita e le operazioni messe in atto dal sistema finanziario per contrastarle. “Riconoscere bonus del 3% ai sottoscrittori di nuove polizze dà l’ idea della tensione che c’è nel sistema. Ma così facendo si rinvia il problema. E l’inflazione potrebbe non calare”
Nel monologo che il giornalista ha tenuto in occasione dell’evento “Foresight”, la critica amara all’evoluzione del capoluogo lombardo. “Milano è passata da vetrina dell’Italia moderna a paesaggio in bianco e nero. A sparigliare le carte il Covid prima, l’inflazione poi. La casa è l’emblema di questa trasformazione con i suoi prezzi inaccessibili. Ora tutto il valore viene estratto dalla città premium e il ceto medio si scompone. Ma una città che va verso il globale, può essere lasciata a sé stessa con il pilota automatico?”. Qui il video e il testo dell'intervento
Da anni monitoriamo il tessuto imprenditoriale italiano, con le ricerche realizzate dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere. In primis con quella sulle Champions, le 1.000 migliori imprese fino a 500 mln di fatturato. Ma sono molte a scavalcare (presto) il ‘tetto’: ecco quindi le 100 “Top italian companies”, le migliori aziende dai 500 mln ai 2 mld. Alcuni sono brand notissimi come Unieuro, Calzedonia, Lavazza o Moncler. Altri sono casi tutti da scoprire: qui gli esempi di Scm Group, Epta e Coim
La nuova società frutto dell’operazione volta a far fronte alla situazione di difficoltà venutasi a creare in Eurovita, sarà pienamente operativa dal mese di novembre. L’operazione è stata realizzata grazie all’impegno di cinque primarie compagnie di assicurazione e di 30 istituti di credito, ma non vengono forniti ulteriori dettagli. Il nuovo direttore generale di Cronos Vita Santoliquido: "Grazie al loro senso di responsabilità e alla professionalità i clienti provenienti da Eurovita manterranno le prospettive e le garanzie precedentemente sottoscritte per i propri investimenti"
Italian Design Brands in cinque anni passerà dai 300 mln di oggi al miliardo, questo l'obiettivo dichiarato da Tamburi a Il Sole-24 Ore. Per raggiungerlo, sarebbero già in corso le interlocuzioni per nuove acquisizioni. Ma quali sono le imprese target? Fra le Champions di ItalyPost e L’Economia ci sono dei campioni di redditività potenzialmente interessanti. La marginalità migliore è delle imprese venete più che delle brianzole. Ma può darsi anche che si stia pensando piuttosto ad aziende in difficoltà per i livelli di debito o con problemi di passaggio generazionale. Intanto Alf Group con 15 mln si prende lo stabilimento di Jesse
A dare l'ok è l'Ivass, secondo quanto risulta a Radiocor. La newco controllata da Generali, Unipol, Poste Vita, Intesa Vita e con una quota inferiore da Allianz, potrà dunque rilevare le polizze di Eurovita sottoscritte da 400mila risparmiatori. Ma si attende il decreto ad hoc del Mit. L’obiettivo è far sì che lo stop ai riscatti delle polizze termini come previsto alla fine di ottobre
Come fondatore e titolare di Manager a Tempo mi capita spesso di incontrare imprenditori. Parto dal chiarire un concetto: il Temporary Manager non è un consulente. E qui inizia il disorientamento. Eppure le differenze sono nette. Le spiego, ma le domande si affastellano. "Manager a Tempo è una società di Ricerca e Selezione di manager?". "Ma allora, se non siete Consulenti e non selezionate Manager Permanent, quand’è che viene richiesto il vostro intervento?". E altre ancora. Qui tutte le risposte
Il cibo e vino Made in Italy nell’anno in corso tiene la posizione. Le aziende “Top” del settore, selezionate da ItalyPost e L’Economia del Corriere, parlano di una timida crescita del fatturato con, in qualche caso, di una marginalità in leggera contrazione. Un buon risultato a fronte del calo dei consumi che è arrivato a investire anche questo comparto. Le aziende vinicole puntano a valorizzare il loro prodotto per crescere, lo dicono Villa Sandi, Bottega e Lunelli. Mulino Caputo aumenta la capacità produttiva, mentre Italpizza nel '23 registra un balzo di fatturato
Alla prima edizione di questa guida non avrei immaginato di arrivare alla quattordicesima. Ha funzionato perché ha colmato un vuoto nelle Venezie e si è distinta in un mondo in cui le guide enogastronomiche soffrono (anche) per la commistione fra notizie e pubblicità. Continuiamo ad appoggiare la fatica di ristoratori, fabbriche del gusto e viticoltori, parlando delle cose buone per infondere fiducia a chi lavora meritevolmente nel settore. Con uno slogan: "Tutta la verità con severità"
È l’area di business più importante (84% del totale) ma macina perdite. Il margine di contribuzione rimane stabile negli anni al 41%, ma è completamente assorbito dai costi fissi per servizi, personali, affitti e gestione dei punti vendita. L’Ebitda è positivo ma non sufficiente a coprire i costi degli ammortamenti. Il Gruppo sta provando a diversificare il business, ma ancora senza successo
Un fatturato che non cresce se non per effetto della fusione fra Feltrinelli Spa e la sua capogruppo Effe 2005, delle perdite che pur mitigate dall’operazione continuano ad accumularsi fino a raggiungere i 55 mln nei 5 anni. Questo si legge negli ultimi bilanci della più famosa catena di librerie italiana. Il primo anno della nuova ad Alessandra Carra non sembra ancora aver dato i suoi frutti, ma la vera prova saranno i conti 2023. Intanto la nuova ad annuncia “almeno quattro/cinque nuove aperture”, pur non escludendo ulteriori chiusure
L'ultimo libro del banchiere e già presidente dell'Istittuo per le Opere di Religione, dal titolo, “Così non parlò Zarathustra”, è a metà strada tra la filosofia e la finanza. L'autore lega temi come la crescita demografica e la crescita economica, l'iperconsumismo occidentale e il ruolo del capitalismo. La recensione di Daniele Cunego, che pubblichiamo, racconta perché questa lettura ci costringe a pensare all’oggi di noi stessi ed anche guardare ai nostri figli e nipoti per sottrarci, per quanto possibile, alla decrescita felice
Un calo dei consumi, sul fronte dell’abbigliamento e più in generale della moda, nel 2023 c’è. Però ne risente meno, inevitabilmente, chi lavora nella fascia alta del comparto, o nelle piccole nicchie. Fra le imprese Top del settore secondo l'indagine ItalyPost e L'Economia del Corriere, lo confermano l'ad di Sugar e di Scarpa. Per MF 1 e Mabina Gioielli dati in linea con il 2022. Intanto sempre più aziende entrano nell'orbita di grandi gruppi stranieri
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.