Un repertorio che conta stili classici e altri meno noti come la Wee Heavy. Ma anche diverse interpretazioni delle Berliner Weisse, Baltic Porter, fino a varie tipologie di birre alla frutta. L’intento è quello di “offrire non solo uno spaccato dell’arte birraria già consolidata, ma anche delle evoluzioni del settore”. Oltre alla birra, l’innovazione in chiave sostenibile passa per il contenitore, con la scelta nel 2018 di usare stabilmente la lattina. Mentre i contenitori, curati da artisti e grafici, si trasformano in piccole opere d’arte.
Un sostanziale ritorno alla normalità, che porta con sé però alcuni dei cambiamenti nelle abitudini di consumo avvenuti in epoca Covid: è la visione di Gianni e Federico Pegorin, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Agf88 Holding – gruppo che include tra gli altri Pettenon Cosmetics, e che ha visto nel 2020 un fatturato di 159 milioni di euro (incluse le società collegate) contro i 123 del 2019.
La chiusura pandemica della filiera Horeca nel corso del 2020 ha portato al settore perdite per 1,4 miliardi. Ma gli acquisti nella Gdo hanno consentito alla grande industria del settore di contenere le perdite e nel 2021 i consumi di boccali volano. Penalizzata oltre misura, invece, una miriade di birrifici locali con clientela ristretta e distribuzione limitata: fatturato crollato fino al 70%, mentre regole improvvise li hanno anche esclusi dai ristori
Difficoltà sì, ma tanta fiducia, e c’è chi pensa addirittura ad investire: è questo il quadro che traccia del comparto birra artigianale Andrea Signorini, Consigliere supplente Unionbirrai – nonché titolare del vicentino (e pluripremiato) Birrificio Ofelia
L’ex rettore dell’Università di Udine: “Il trend di decrescita degli istituti tecnici e professionali è fenomeno antico. Dipende da ragioni culturali, che considerano la cultura tecnico-scientifica di serie B. La soluzione per rendere più attrattiva la formazione tecnica o professionale sta nel modello tedesco: un’istruzione tecnica di livello universitario, legata agli atenei che potrebbero gestirla come propri spin-off”
Tutto il Nordest ha evidenziato, il linea generale, risultati superiori alla media nazionale e in tenuta rispetto al pre-pandemia. Spicca la Provincia Autonoma di Trento, in testa alla classifica nazionale. A pesare, secondo la sovrintendente all’istruzione e gli insegnanti, è stato non solo il minor tempo passato in Dad, ma anche il lavoro svolto negli anni precedenti
L’Azienda Agricola Roccat di Valdobbiadene già da alcuni anni collabora con l’influencer Nicola Canal, noto come “Il Canal”. L’ultimo frutto di questa collaborazione è lo spumante “Canal N 5”, le cui dinamiche di mercato sono rivelatrici, spiega l'impresa: "Sta vendendo bene al prezzo di 13 euro più spedizione. Di solito il prezzo medio di una bottiglia di questo tipo va dai 6 ai 9 euro"
Il Leone di Trieste già dal 2016 aveva sperimentato forme di lavoro agile, con l’obiettivo di estenderle a tutto il personale nel giro di cinque anni. La pandemia ha accelerato il processo, e ora anche l’amministratore delegato conferma che il futuro sta nell’unione delle diverse modalità di lavoro
Grazie alla collaborazione tra la locale Confindustria e Salerno Letteratura, il più importante festival letterario del Mezzogiorno, due dei finalisti hanno presentato le proprie opere nella città campana. Un successo che già porta a guardare alla prossima edizione
Il presidente della giuria del Premio Letteratura d’impresa evidenzia un legame profondo tra pandemia, fragilità, ruolo dell’imprenditore e narrazione della sua opera. “Perché le cosa per vivere hanno bisogno di essere raccontate”
Per il presidente dell'Unione degli albergatori del Garda il problema della mancanza di manodopera stagionale è reale: molti si sono rivolti ad altri mestieri più stabili e sono tornati nelle loro regioni d'origine. A pesare sul comparto è anche la diminuzione dei turisti stranieri, che costituivano in tempi pre-covid il 90% delle presenze
La "Filiera Eventi Unita" è una realtà associativa nata lo scorso novembre, spinta dalla pandemia, con l’obiettivo di rappresentare in modo trasversale tutto il comparto. Il presidente: "La crisi ha riportato le aziende ai livelli di cinque anni fa. La vera ripartenza sarà nel 2022, ma non è detto che tutte le figure professionali perse saranno recuperate"
Il comparto è tra i più colpiti dalla crisi Covid, sia nel corso del 2020 che nel primo trimestre del 2021. I segnali di ripartenza non mancano, ma è importante non fare altri passi falsi. Vignaga (Marzotto Lab): “Stringere i denti fino al 2022. I negozi dovranno imparare a convivere con l’online”. Barbara Franchin (ITS): “Tre i capisaldi del nostro futuro: il tessile, i giovani talenti, la digitalizzazione”
Il numero uno dell’omonima azienda vicentina spiega come si favorisce la natalità in altri paesi: il periodo di astensione dal lavoro è finanziato dallo Stato e può arrivare fino a 4 anni. Possono richiederlo anche gli uomini, e c’è la garanzia di mantenimento del proprio posto di lavoro. “Altro che assegno unico, l’Italia non ha capito nulla. Noi promuoviamo un welfare aziendale sul modello estero, ma non possiamo sostituirci allo Stato”
Dal Politecnico a Bergamo e Pavia, nel 2020 le università della regione più colpita dalla pandemia hanno dovuto all’improvviso spostare tutto sul web con settimane di anticipo rispetto agli altri. Ora non ci si limita a “salvare il semestre”: gli investimenti effettuati indicano un futuro di integrazione tra presenza e virtuale. Parla il rettore di Bergamo, rappresentante di tutti i colleghi lombardi
La ditta veronese produce fertilizzanti naturali e sostenibili: è la maggiore del comparto a livello italiano. Un’attività basata sulla ricerca e sviluppo, ma anche sulla consapevolezza che – spiega il titolare, Giorgio Cappellari – il settore agricolo si fonda sul retaggio del passato anche nell’introdurre novità
In collaborazione con la villa Ca’ Marcello di Piombino Dese, i ragazzi stanno sviluppando idee per strumenti che consentano, grazie alla tecnologia, di fruire al meglio del patrimonio storico e artistico delle ville venete. Un percorso per il cui successo è però fondamentale la collaborazione con realtà esterne all’Istituto
Il rappresentante della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico e vicepresidente nazionale di Sib-Confcommercio fa il punto della situazione nelle località romagnole: “Bene le prenotazioni per campeggi, affittacamere e capanni e ombrelloni, più in difficoltà le strutture alberghiere. L’eventuale rigidità del numero chiuso per l’ingresso sugli arenili spaventa tutti”
Chi lavora sugli arenili veneti sottolinea il nodo-stranieri: “Rappresentano l’80% delle presenze, servono subito le indicazioni base su ingressi in Italia, tamponi, quarantene, passaporti vaccinali”. Nonostante tutto, regna l’entusiasmo: “C’è tanta voglia di mare, all’aria aperta non ci si contagia. Possiamo davvero far ripartire l’economia”
In Veneto, in Romagna e in Fvg albergatori, ristoratori, addetti alle spiagge implorano il governo: “Pentecoste cade il 23 maggio, guai se si perde l’avvio della stagione con gli ospiti tedeschi”. Impietoso per ora il confronto con i rivali greci, croati, spagnoli, già a un passo dal tutto esaurito. Il nodo vaccini e la richiesta unanime: “Regole certe e comuni per tutti”
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