Questa eccellenza enologica ha radici profonde nella storia e nella tradizione venete, attraverso decenni di coltivazione della vite e raffinamento delle tecniche di vinificazione. La sua origine sembra poter essere attribuita a una botte di Recioto dimenticata casualmente in una cantina nel 1936. Da qui l’epiteto “scapà”, che tradotto dal dialetto veronese significa “scappato”, “dimenticato”. Ne abbiamo parlato con il sommelier Paolo Baraldi: “Oggi si producono delle versioni secche e di grandissima eleganza. La sfida è la sempre maggiore bevibilità"
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