Se nel centro di Bologna, ormai soggiogato dall’overtourism, da tempo latitano indirizzi affidabili ove poter gustare la vera cucina petroniana, è sufficiente spostarsi in periferia per trovare una tavola solida e sicura: il ristorante Al Cambio. Nessun volo pindarico ai fornelli. Nessuna astrusità cerebrale dai forni. Solo tanta, tantissima sostanza, in pietanze che illustrano, in modo didascalico, quasi fossero una enciclopedia, le ricette più tipiche e più consolidate della città delle Due Torri. Le materie prime, di provenienza regionale, sono ben scelte, e l’esecuzione è solida e sicura, nonché ben centrata nelle sottolineature di aromi e sapori. Da non mancare, fra gli antipasti, lo sformatino di patate e Mortadella Bologna con salsa al Parmigiano Reggiano. Fra i primi (qui trionfa la pasta all’uovo, dalla sfoglia ruvida e porosa) imperdibili sono le sublimi tagliatelle alla bolognese e la sontuosa lasagna: un tripudio di sfoglie verdi, ragù e besciamella. Carni bianche e rosse fra i secondi, con la ricca cotoletta alla petroniana (ovvero fritta, poi farcita con prosciutto e Parmigiano e quindi appena bagnata con brodo di carne) a svettare su tutto. Il servizio, diretto da un professionista del calibro di Piero Pompili, è attento e solerte. La carta dei vini non è amplissima e dà risalto alle etichette emiliano-romagnole, senza però difettare di piccoli focus su altre parti d’Italia. Due sono i menu, proposti a 38 (tre piatti) e a 48 euro (cinque piatti). Se ne spendono circa 60 per quattro piatti à la carte.
Via Stalingrado, 150 – Bologna
Tel. 051328118
www.ristorantealcambio.it | [email protected]
Turno di chiusura: domenica; sabato a pranzo
Ferie: agosto