Un occhio elettronico capace di mappare viadotti e cavalcavia, ma anche droni per l'ispezione diretta, gru avveniristiche e squadre di operai professionisti delle arrampicate: questi i sistemi utilizzati dalla Sgi di Rovigo e dalla Pipinato & partners di Padova. L'amministrazione reggiana è una delle prime a muoversi in questo senso: 250 le opere a cui dare la "carta d'identità" richiesta dal ministero delle Infrastrutture
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