In un posto quasi fatato e fermo nel tempo, tra boschi, canneti e distese palustri, il ristorante La Zanzara accoglie l’avventore ad una tavola che non può che essere perfettamente adesa al luogo in cui è immersa. La famiglia Bison, infatti, da un antico capanno di pesca del Settecento, ha ricavato una piccola perla che si schiude nei suoi tavoli raccolti e scaldati da un camino su cui le ottime materie prime della zona trovano perfetta elevazione. Sauro Bison, cresciuto al cospetto di Igles Corelli e Mauro Gualandi, insieme alla sorella Sara ordisce una cucina che omaggia il territorio e i suoi prodotti, come il pesce che arriva ogni mattina dall’attiguo porto di Goro, e stagionalmente, la cacciagione. L’autenticità dei sapori di questa proposta gastronomica si forgia di tecnica e maestria, restituendo una fotografia della terra e della tradizione locale a partire da Crudo di pesci e crostacei, fino alle Fettuccine all’emiliana con salsa di zucca violina che perfettamente si sposa con il battuto di crostacei e fonduta di Gouda al tartufo.
Da non perdere l’emblematica Anguilla dalla lunga cottura sulla brace che non delude mai e, non da ultima, la celestiale Millefoglie con crema chantilly e salsa al caramello che palesa tutta la maestria dell’arte pasticciera appresa dallo Chef. Samuele cura la cantina, ampia e ragionata, oltre al perfetto abbinamento al piatto scelto, affiancandosi a un servizio attento e accogliente: perfetta sintesi della filosofia di questo ristorante. Il prezzo medio alla carta si aggira attorno ai 75 euro.