Nella tradizione salumaia felsinea non esiste solo la celebre Mortadella. Altre due specialità, ora assai meno note al pubblico dei consumatori, le contendono il primato: il Lyon (la cui origine pare risalga al 1624) e il Salame rosa. Il primo è fatto con l’impasto della Mortadella insaccato nel budello gentile. Il secondo, che viene insaccato in vescica bovina, prevede invece solo una parziale macinatura delle carni, di modo che, una volta tagliato, abbia un effetto ‘marmorizzato’. Entrambi sono salati, pepati e agliati, e cotti in stufe ad aria calda. Il profumo di questi due salumi è invitante e soave, il gusto dolce e morbido, con richiami vellutati al palato. Due delizie!

Bonfatti

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