L’hotel I Portici – lussuoso quattro stelle – si trova nel bel palazzo Maccaferri, edificio ottocentesco progettato da Attilio Muggia, nel pieno centro di Bologna. Al piano terra un tempo era situato il teatro Eden Kursaal, antico café chantant in cui si esibirono importanti artisti: ed è proprio in questi spazi che, dal 2008, dimora il ristorante, caratterizzato da affreschi Liberty, arredi in ferro battuto e giochi di luce.

In cucina opera un giovane cuoco campano che ha portato qualche scampolo della sua terra nella città delle due torri. In carta si trovano proposte di pesce, che vanno dalla ricciola marinata con limone arrosto, gelato alla zucca e nocciole, alle linguine con vongole veraci, consommé di Prosciutto di Parma e lievito di birra in scaglie. Ma si incontrano anche piatti di carne, come il maiale laccato al miele e peperoncino con «consistenze» di cavolo rosso e sesamo nero. Per concludere, interessanti sono le riletture, assai alleggerite, di dolci un po’ retrò, come la zuppa inglese e il Mont Blanc con bergamotto e rosmarino.

La cantina è ospitata nell’ex ghiacciaia medievale: qui riposano bottiglie che provengono da tutto il mondo, con una predilezione particolare per le bollicine. Il servizio è assai curato. Il menu «Tradizione contemporanea», di cinque piatti, è offerto a 110 euro; il «Salerno/Bologna», di sette piatti, a 155 euro; il «N9» a 180 euro, con nove pietanze che propongono l’idea di cucina mediterranea secondo lo chef. Ci si attesta sui 130 ordinando alla carta.