Semplice trattoria, dall’anima genuina, che propone i tipici piatti di queste terre sottratte al mare, eseguiti in modo lineare ma sincero. Al netto di qualche piccola sbavatura e di qualche eccesso nell’utilizzo di condimenti (come nel caso delle cappesante al forno, un poco troppo unte), le pietanze si presentano buone, eseguite con attenzione e servite in porzioni di grande soddisfazione. È il pesce a trionfare nella carta, con l’antipasto misto di mare che vale l’assaggio, i saporiti spaghetti alle vongole veraci (proposti sia bianchi sia in sugo rosso) che meriterebbero un bis e una pasta allo scoglio che profuma di mare. Fra i secondi, il fritto di molluschi (fra i quali minuscoli calamaretti) e piccoli crostacei è fragrante, mentre risulta ottima l’anguilla arrosto, spaccata in due e servita intera al tavolo in una fiamminga (uno dei cavalli di battaglia di questo locale), accompagnata da tranci di polenta grigliati. Non mancano mai, per chi desidera altro, un paio di semplici proposte carnivore. I dolci sono di onesta fattura casalinga. La cantina non è vasta e propone perlopiù etichette del territorio e delle regioni vicine. Il servizio è veloce ma non manca né di cortesia né di affabilità, anche nei momenti di punta. Il conto è più che corretto: difficilmente si spendono più di 40 euro.