In quello che un tempo era un magnifico cinema decorato in stile Liberty, nel centro della città degli esarchi, trova spazio questo affascinante e curato ristorante, gestito da una coppia – Sante e Pia Milandri – che ha puntato su un cuoco giovane e di talento: Mattia Borroni. La cucina parla un linguaggio di ricerca nel quale concorrono, a creare la struttura grammaticale, tanto una buona conoscenza della materia prima (qui la proposta è soprattutto di pesce), quanto una tecnica ben appresa. Qua e là, poi, appaiono, senza discordanze, alcuni richiami alla tradizione (non necessariamente romagnola) e alcuni accenni gustativi di chiara contemporaneità (per esempio l’attento uso delle note vegetali e delle consistenze, come nel caso delle buonissime seppioline arrostite con friggitelli, pesto di alghe e sesamo tostato). Fra i piatti, ghiotti si rivelano gli spaghettoni trafilati con aglio, olio, peperoncino, iodio e ricci o, ancora, il baccalà salato in casa con latte di cocco, bergamotto e lattuga. Ma non mancano pure pietanze di carne, come i golosi plin di pollo arrosto con vincisgrassi (riuscita contaminazione fra Piemonte e Marche) o il paradigmatico piccione con salsa al Madeira, aglio nero, cipollotto bruciato e involtino dei suoi fegatini (piatto d’alta scuola che nel dialogo fra il volatile al rosa e le parti vegetali, aromatiche e leggermente amare, trova la sua quadra nel fondo, preparato comme il faut). La selezione dei vini, seppur non amplissima, spazia con intelligenza dalle etichette regionali alle bottiglie d’Oltralpe, a prezzi più che corretti. Due sono i percorsi di degustazione, offerti a 52 (carne) e 55 euro (pesce). Se ne spendono poco di più scegliendo alla carta.
Via Bassa del Pignataro, 8 – Ravenna
Tel. 0544212967
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