Il colosso dell’alimentare di Parma ha annunciato l’avvio della sperimentazione, in partnership con la triestina Autamarocchi, del biodiesel Hvo prodotto da scarti e residui vegetali e da oli generati da colture non alimentari. “Nel 2024 puntiamo a sviluppare una diffusa adozione dei biocarburanti tramite i vettori con cui abbiamo rapporti consolidati”, spiega il direttore della logistica di Barilla Gianluigi Mason. Il progetto pilota riguarderà i trasporti quotidiani tra gli stabilimenti di Parma e Muggia (TS) e “poi penseremo ad estendere il raggio d’azione anche ad altri territori”
I contenuti di VeneziePost sono a pagamento.
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni