Peggiorano anche l’Ebitda (52,6 mln, -43%) e la Pfn, che passa a 531,6 mln di debiti dai 504,1 mln a dicembre 2022. Il calo dei ricavi, fa sapere il Gruppo cartario trevigiano con sede anche nel ferrarese, è motivato “principalmente dalla diminuzione dei prezzi di vendita e dalla riduzione delle quantità vendute, cosa storicamente ciclica nel settore del packaging”. C’è prudenziale ottimismo per il secondo semestre: “Possiamo attenderci una performance economica in leggero miglioramento in funzione della riduzione dei costi energetici che si sta manifestando in questi mesi”
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