Secondo i dati resi noti nel corso dell’Assemblea nazionale dei soci del Consorzio per la Tutela, ad aprile 2023 è stata superata quota 1,76 mln di forme prodotte. Questo dopo un 2022 “difficile, con una congiuntura sfavorevole pesata su tutti i grandi formaggi”, (-4% sul ‘21), spiega il presidente Auricchio. Bene invece l’export, cresciuto nel Lussemburgo (+199,9%) e in Ungheria (+57,72%). I consumi “sono diminuiti per quanto riguarda i volumi (-7%) a causa di una contrazione del parco acquirenti, ma anche del calo dell'acquisto medio, mentre si è registrata una crescita a valore di quasi il 2%”
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