Confiscati anche beni per un valore di circa 150 mln. L’indagine è partita nel 2019, quando la Gdf di Parma ha rilevato delle anomalie nel prezzo praticato da alcuni distributori nella provincia emiliana. Il meccanismo prevedeva che un'azienda parmense acquistasse i carburanti da Slovenia e Croazia evadendo così l’Iva. Per l'erario si stima un danno complessivo di oltre 90 mln
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