Tra le pareti di questa “Clinica Gastronomica” c’è aria di storia e famiglia; quella dei coniugi Arnaldo e Lina Degoli. Aperto nel 1936, la proposta di questo ristorante è rimasta pressoché invariata ed è stata coronata, nel 2021, dalla stella Michelin. Oggi la gestione è nelle mani della primogenita Anna, di suo figlio Roberto Bottero e della nuora, che perpetuano una storia di oltre 80 anni.
Qui, sulla sponda sinistra del Secchia, in un paese nel cuore o, meglio, nello stomaco della Rubiera, arrivano avventori da ogni dove per vedersi somministrare una “cura” tanto inusuale quanto preziosa: la cucina emiliana. La pasta è fatta in casa e ve n’è per ogni gusto. Partendo da un’intera sezione riservata ai brodi, spaziando dai Cappelletti ai Tortelli, e giungendo alla famosa “Spugnolata”: una imponente lasagna a base di besciamella, formaggi, carne e sugo di spugnole.
Classico intramontabile d’alto livello è il carrello dei Bolliti: con tagli bovini e suini di prim’ordine, bolliti a fuoco lento, serviti con purè, mostarde e salse. Ma c’è anche il carrello degli Arrosti e, immancabile, quello dei dolci, su cui sfilano eleganti manufatti come la Zuppa inglese e la Pera sciroppata all’arancia servita con Zabaione al Marsala e poi la Torta del giorno. Oltre alla carta vengono offerti anche due menù degustazione in onore dei coniugi fondatori. La cantina offre etichette da tutta Italia, sconfinando volentieri anche Oltralpe. La spesa si assesta sui 70 euro.