Nel cuore di Sorbara, da quattro generazioni. Era il 1926 quando Achille, nonno di Alberto Paltrinieri, che ormai da più di 30 anni con la moglie Barbara si occupa dell’azienda, intraprese l’attività. Finiti gli studi, Alberto aveva già ben chiaro che cosa avrebbe fatto da grande e così non ebbe incertezze a confessare al padre che il suo sogno era quello di mantenere viva la tradizione di famiglia.
Dal 1998, quando Alberto e Barbara hanno iniziato a condurre la cantina, puntando sulla produzione del primo Sorbara in purezza, curano e vinificano 17 ettari di vigneto nella zona storica del Cristo di Sorbara, la più sottile striscia di terra compresa tra il Secchia e il Panaro. Radice è un Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia con soli lieviti indigeni, secondo il metodo ancestrale, particolarmente radicato in queste terre.
Color rosa salmone tenue con bollicine finissime e persistenti che creano una spuma rosata, si presenta appena torbido a causa del cosiddetto “fondo, il residuo di rifermentazione. Il bouquet che si offre al naso è un tourbillon di note di fragolina di bosco, tipiche dell’uva lambrusco di Sorbara, e di sentori di pompelmo e ciliegia, con sottofondo floreale di rosa selvatica.
In bocca la freschezza si interseca con un’acidità decisa che evoca immediatamente due frutti come il melograno e la mela verde. Il sorso è sapido, secco elegante e persistente. Va a nozze con gnocco fritto e salumi, ma anche con fritture di pesce e con polenta fritta e lardo.