«Ho imparato a riconoscere ed eliminare gli sprechi, a organizzare uno spazio di lavoro, ma soprattutto ho capito quanto sia importante confrontarmi con un team che può esprimere un punto di vista differente dal mio e affrontare le problematiche con altri tagli interpretativi». È nel commento di Martina Adami, studentessa dell’ITT Buonarroti di Trento, la testimonianza del successo del Progetto LEANK, il ciclo di incontri rivolto agli studenti ideato e realizzato da auxiell.
Giunta alla seconda edizione, l’iniziativa (che ha coinvolto istituti tecnici di Schio e Trento riscuotendo grande successo) mira a insegnare l’efficientamento dei processi aziendali nelle aule di scuola, fornendo ai ragazzi principi, tecniche e strumenti per la riduzione degli sprechi in azienda.
Suddiviso in moduli, il corso prevede un’introduzione in cui i docenti di auxiell spiegano i concetti principali del Lean System; a partire dal secondo incontro, le attività diventano per la maggior parte pratiche per garantire l’interiorizzazione dei principi e l’acquisizione di metodi e strumenti appresi durante gli incontri.
Il progetto, però, non si ferma solo alla teoria: gli studenti, infatti, hanno la preziosa opportunità di visitare alcune aziende, integrando le competenze apprese in aula con quelle applicate sul campo.
Ma perché un’azienda specializzata in trasformazione dei processi che lavora per importanti società internazionali, s’impegna a organizzare percorsi di formazione per i più giovani? «Essenzialmente per tre motivi – spiega Giovanni Tovazzi, Value Delivery Manager di auxiell -. Prima di tutto per le aziende, che così hanno l’opportunità di farsi conoscere dagli studenti degli ITIS, a cui il corso si rivolge. Attingere nuove risorse motivate dal territorio è uno dei maggiori problemi per le imprese e in questo modo possono incontrare potenziali collaboratori».
La seconda motivazione riguarda gli istituti scolastici «che vengono coinvolti in progetti innovativi innestati sul territorio – prosegue il manager – e possono offrire opportunità di stage per l’alternanza scuola-lavoro».
Infine, ci sono loro, i destinatari del corso: «I ragazzi ogni volta ci sorprendono positivamente – conclude Tovazzi -. Per partecipare devono prima superare una selezione e poi frequentare i corsi di pomeriggio, in aggiunta alle ore scolastiche mattutine. Eppure, sono entusiasti».
E non solo loro, a sentire i commenti delle aziende che li hanno ospitati: «I ragazzi ci hanno suggerito delle soluzioni tecniche inaspettate per la loro età – racconta Andrea Stiz, Head of HR di Suanfarma, società di Rovereto che produce principi attivi per l’industria farmaceutica-. Grazie alla loro preparazione in materia lean, in poco tempo sono stati in grado di proporci degli spunti molto interessanti di cui terremo sicuramente conto in fase di implementazione».
Visto il gradimento di tutti gli attori in gioco, il progetto è destinato a ripetersi il prossimo anno con l’aggiunta di altri due istituti di Verona e Vicenza. D’altronde, l’esperienza è positiva sotto tanti punti di vista, come sottolinea Laura Zoller, preside dell’ITT Buonarroti: «Ciò che ha motivato gli studenti maggiormente a mio avviso è stato l’aver colto che il metodo lean applicato ai processi industriali consente di acquisire competenze di analisi per la riduzione degli sprechi molto interessanti sul fronte della sostenibilità ambientale, economica e sociale e molto apprezzate dalle aziende attente a questi temi».
E il team di auxiell è già al lavoro per organizzare la prossima edizione.