Intesa Sanpaolo ha richiesto che la sede produttiva dell’azienda vada all’asta, nonostante si lavori a pieno ritmo e sia assolutamente in attivo. Da tre anni va avanti l’iter concordatario e “la banca si è impegnata a ritardarlo” dicono i dipendenti. I sindacati promuovono altri mezzi per risolvere l’incertezza. Inoltre, l’azienda fa sapere di non essere stata promotrice della protesta
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