In questi giorni si sta parlando molto di PNRR o Piano Nazionale Ripresa e Resilienza per ridurre i costi delle materie prime negli anni a venire scegliendone di più sostenibili, ma non è possibile spostarsi su questo tipo di risorse nell’immediato. Questo porta ad una conclusione semplice: bisogna gestire al meglio le risorse attuali attraverso innovazioni e processi progettati correttamente.
Sistema push
La maggior parte delle organizzazioni attuali funzionano con un sistema push, in cui i materiali vengono spinti a valle nella produzione sulla base di ipotesi e previsioni sulle necessità del cliente finale. Questo avviene indipendentemente dalla disponibilità di capacità di chi viene dopo all’interno del processo.
In un sistema simile, le quantità di semilavorati e prodotti finiti da mantenere in azienda tendono ad essere non in linea con le richieste delmercato. Come già raccontato in un articolo precedente (che potete leggere qui), le scorte rappresentano un grosso spreco per l’azienda; pertanto,sono sempre oggetto di attenzione per mantenere contenuto il loro costo.
La quantità di dati che servono per far funzionare un sistema di tipo push, inoltre, è immane e rappresenta un patrimonio che molte aziende ancora non possiedono o che non è stato strutturato a sufficienza.
Questo sistema, quindi porta in magazzino “tutto ciò che non è necessario e nulla che sia necessario”.
Sistema pull
Quando i processi vengono riprogettati in ottica lean, uno dei primi obiettivi è la loro trasformazione da push a pull.
Questo secondo sistema, infatti, si basa sull’idea controintuitiva di fornire quello che è necessario solo quando è il cliente a richiederlo; non solo il cliente finale, ma anche il cliente considerato come l’attore successivo ad una fase di un processo.
Un esempio di questo sistema è rappresentato dal supermercato: nel momento in cui un prodotto sta per finire a scaffale, il codice a barre viene inviato a monte per attivare il rifornimentoe non lasciare il cliente senza possibilità di acquistarlo.
Grazie a questo sistema si può limitare la sovrapproduzione, dato che i processi a monte si attivano solo nel momento in cui qualcosa viene consumato a valle.Il flusso informativo, inoltre, diventa molto più semplice e snello, dal momento che I dati che permettono al processo di funzionare sono pochi e gestibili con tecniche e strumenti rapidi e semplici.
Tutto questo permette alle aziende di ridurre le scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, riducendo i costi che devono sostenere per il corretto funzionamento dei propri processi.