Nel nostro ultimo articolo abbiamo parlato di come scegliere un fornitore [link], ma come capire se si sta acquistando la soluzione corretta?
Quando in azienda si affronta un cambiamento, piccolo o grande che sia, che prevede l’intervento di qualcuno dall’esterno, si possono averediversi risultati.
Una volta capito il problema da affrontare, però, è ora di mettersi all’opera per risolverlo.
Capire su cosa intervenire con il fornitore
Se l’azienda non fosse fortunata, la prima scelta potrebbe non soddisfare completamente le aspettative. Dai disallineamenti sui tempi di risposta, alla qualità dei lavori peggiore del previsto, possono esserci numerose discriminanti per capire se la scelta fatta non risponde alle necessità dell’organizzazione, ma in questi casi ci si ritrova a farsi una domanda su tutte: “perché ho fatto questa scelta?”
La rispostaaiuta a capire come migliorare la decisione presa.
Per esempio, se un’azienda sceglie di comprare un nuovo macchinario perché quello precedentemente utilizzato produceva troppi pezzi difettosi, senza analizzare adeguatamente la situazione, potrebbe sprecare dei soldi sull’elemento sbagliato.
Ogni processo coinvolge 5 componenti, riassumibili nell’acronimo4M+E (Men, Materials, Machines, Methods ed Environment), che concorrono al corretto scorrimento delle attività. Se la scelta di una soluzione non prende in considerazione tutti gli elementi, si rischia di cercare di correggere qualcosa che già funziona, senza eliminare la reale causa del problema.
Se, ad esempio, una macchina produce pezzi difettosi perché la sua velocità è impostata su un valore troppo elevato, non servirà a nulla comprarne una nuova, ma andrà ritarata quella già presente. Se, invece, il problema fosse la mancata formazione del personale che opera sul macchinario specifico, diventa evidente che sarà necessario lavorare con le persone. Se, ancora, il problema fosse la scarsa ergonomia della postazione, sarà necessario intervenire sull’ambiente e via dicendo.
Quale reazione aspettarsi
La cosa importante è capire come comunicare le novità all’interno dell’organizzazione, in modo da coinvolgere più persone possibili.
Ogni evento aziendale vede 3 schieramenti: innovatori, resistentieoppositori. Se il cambiamento interviene sulla causa reale, se le persone vengono informate correttamente e comprendono subito i vantaggi, sarà molto più probabile avere una maggioranza propensa al cambiamento.
Non ci si deve scordare, però, degli oppositori, che in ogni caso saranno presenti, ma soprattutto saranno i primi ad accorgersi di trasformazioni scorrette, di risultati non soddisfacenti e di cose che potrebbero essere fatte in modo differente.
Se hai dei dubbi sulla tua scelta di cambiamento, fai un passo indietro, guarda quanto hai fatto e deciso, analizza i dati a tua disposizione e decidi come vuoi procedere.