Con la Value Stream Map si individuano alcuni ostacoli che bloccano la produttività dell’impresa, quali sono quelli più rilevanti? Uno molto oneroso e presente in quasi tutti i processi è rappresentato dalle scorte.
Quando ci si trova ad affrontare situazioni di irregolarità della domanda, picchi produttivi inaspettati o non si conoscono i reali bisogni dei clienti, spesso si sceglie di avere molte scorte in azienda piuttosto che riprogettare i processi.
Cosa sono le scorte e perché sono considerate uno spreco?
Per scorte non si intendono solamente quelle di materia prima, ma anche quelle di prodotti finiti, semilavorati o, ancora, informazioni (ad esempio report o statistiche inutilizzati) e ognuna di queste porta con sé diverse conseguenze.
Un effetto delle scorte è quello legato allo spazio, perché quando si deve stoccare più materiale di quello necessario, si tende ad ampliare le aree dedicate, riservandone più del necessario per evitare di trovarsi nuovamente nella stessa situazione. Questo porterà in breve a creare un circolo vizioso, perché avendo spazio a disposizione si tenderà ad accumulare maggiori scorte. Ovviamente, l’effetto sarà un aumento delle spese di gestione di questi spazi e l’impiego del personale per la manutenzione, da sommarsi al costo del capitale immobilizzato. Quando aumentano le scorte, inoltre, spesso aumenta anche il tempo necessario per la ricerca di materiali o semilavorati, oltre che per la loro movimentazione.
All’interno di un ufficio, le scorte difficilmente sono rappresentate da prodotti, ma questo non vuol dire che non siano presenti. in alcuni casi, si ammucchiano documenti, si generano report o si raccolgano informazioni che poi restano inutilizzati o che rallentano il lavoro. Anche in questo caso la gestione dello spazio non va sottovalutata; basta pensare ai file ricchi di informazioni sensibili, che non sempre possono essere distrutti, ma spesso richiedono di essere salvati in dispositivi hardware, che potrebbero dover essere protetti da software specifici per garantirne la sicurezza e l’integrità.
Obsolescenza, rischi per la movimentazione, senescenza e via dicendo sono alcuni aspetti legati alla gestione delle scorte, ma la caratteristica più pericolosa è la capacità che hanno le scorte di nascondere inefficienze, errori di processo e difetti. In presenza di stock, infatti, è necessario molto più tempo per scorgere gli ostacoli al corretto scorrere del flusso.
Cosa fare quando si individuano delle scorte?
Per individuare le scorte e gli altri sprechi aziendali esistono numerosi strumenti, come l’analisi degli sprechi o la mappatura del flusso di valore, ma successivamente, si dovranno introdurre tecniche, metodi e strumenti per eliminarli o ridurli il più possibile.
Uno degli strumenti più conosciuti per la riduzione delle scorte è il kanban, che letteralmente significa “etichetta” e che ha lo scopo controintuitivo di evidenziare le scorte per ridurle al minimo, fino ad arrivare ad avere la giacenza minima indispensabile per non arrivare alla rottura di stock, garantendo così il fluire corretto del value stream.
Dopo un’attenta fase di analisi, ogni azienda potrà trovare la soluzione adatta a migliorare i singoli processi al proprio interno, in modo da riuscire a garantire valore per il cliente e ridurre gli sprechi.