Le società coinvolte sono 33, quasi tutte della provincia di Forlì-Cesena, ma con sedi anche in altre regioni italiane e in Slovenia. Le Fiamme gialle hanno individuato diversi illeciti di rilevanza penale e tributaria, come emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le frodi sono state realizzate attraverso società cartiere e prestanome
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